Caro diario,
smaltito il pelikovec in eccesso e recuperata la lucidità, vengo di nuovo confusa da un interrogativo posto dal Presidente del Consiglio:
perché i divorziati non possono accostarsi alla Santa Comunione?.
La risposta definitiva della Chiesa spero non si farà attendere.
Il problema è serio e non solo in Parlamento ci sono ormai tanti divorziati,
ma anche nel paese.
Si configura una vera e propria emergenza nazionale.
Invito chi è escluso in modo così perentorio a ripiegare sul
circolo del Cammello più vicino,
trovando in tal modo un sicuro rifugio alle proprie frustrazioni.
Diamoci da fare.
9 commenti:
Brava Maria, hai colto l'essenza del circolo del cammello, circolo non territoriale ma spirituale, secondo il pensiero dominante già nell'antichità classica della partizione dell’essere umano in due elementi costitutivi principali, dei quali il primo è concepito per lo più come una natura spirituale intelligente (l’anima) destinato al governo dell’altro, di natura materiale (il corpo). Questa duplicità è da sempre avvertita dall’essere umano che, riflettendo sulla propria natura, già alle origini della speculazione filosofica, constatava da un lato la sua capacità di conoscere il mondo, possedendone un’idea, un concetto, dall’altro si scopriva inevitabilmente immerso nello stesso mondo oggetto della sua conoscenza, corpo tra corpi.
In conclusione il circolo del cammello è ovunque noi vogliamo che sia ed è sufficiente che sia composto anche da una sola persona, il Presidente.
sono emozionata per le lodi, e insisto sull'ubiquità del circolo e la veritabile sua essenza.
Esso peraltro è dentro ciascuno di noi, perchè, come dice anche S.Agostino "in interiore homine habitat veritas".
Divorziati di tutto il mondo, pretendete il circolo del Cammello! e lasciate il sior Mario alle sue ninfe termali.
Non posso che aderire all'iniziativa di sensibilizzazione, pur non ossessionata dalla comunione.
Se la verità è dentro di noi è pur vero che non è mai assoluta.
@maria:
presidente del consiglio o presidente del circolo?
A questo punto, come triplice divorziato, secondo il diritto naturale e quello divino, mi approprio definitivamente del Balivato.
Per presidente del Consiglio, leggasi il Vero Silvio che ha pronunciato la frase riportata e ha posto l'inquietante interrogativo ad un vescovo.
Quanto al secondo interrogativo, declino ogni candidatura, che pur mi farebbe piacere, ma non ne vedo degli utili reali. Di fatto ognuno presiede il suo circolo interiore.
L'unico che , appunto, potrebbe aspirare ad un ruolo di prestigio è Francoclaudio: balivo o senatore a vita si vedrà, ma non parliamo di appropriazioni, che sarebbero contro lo spirito del Cammello
Io avrei voluto avere in regalo una bicicletta o la play-station, non mi interessa un cammello.
Maria, è opera tua quella bella torta? sembra buona.
il mio segreto è la creatività: per tutte le occasioni importanti, specie matrimoni,comunioni e battesimi.
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