sabato 19 gennaio 2008

Roma chiama, Trieste risponde, Milano rilancia nello spirito dell'editto di Costantino

Dopo la solidarietà di Trieste al Papa, Milano rilancia
dall'Avvenire online.
Un maxischermo sistemato sul Palazzo dell'Arengario, in piazza Duomo, trasmetterà domenica alle ore 12 le Parole di papa Benedetto XVI all'Angelus domenicale. La proposta di trasmettere la diretta è dell'assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli [Comunione e liberazione, nella foto]. Il Sindaco Letizia Moratti ha proposto per l'appuntamento domenicale del Papa con i fedeli, di portare a Roma, in piazza San Pietro, il Gonfalone della città. Così la città di Milano accoglie l'appello laico [sic!] di solidarietà al Papa lanciato dal Cardinal Ruini - ha commentato Masseroli -.

Secondo il vicesindaco Riccardo De Corato: "Un modo per ritrovare e rinnovare, così come ricordato dal Sindaco, lo spirito dell'Editto di Costantino che aprì il mondo intero al dialogo tra religioni e culture diverse".

E voi amici blogger letterati cosa ne pensate di questo abuso di maiuscole?


Guelfi o Ghibellini?

Aggiungo qualche informazione al comune sconcerto, dissuadendo dal guardare in TV
l'Angelus di domenica e dal fare gesti di qualsivoglia solidarietà con le istituzioni.
I precedenti:
Un lenzuolo analogo, per dimensioni e propaganda, fu esposto sulla facciata del municipio nel 1938, poco prima della promulgazione delle LEGGI RAZZIALI,
in occasione della visita del DUCE, sempre
per iniziativa del Sindaco


I progetti comunali di qualificazione della città, dopo le barachete, il cammello, l'abete natalizio con Cattelan appeso...ormai non hanno confini.
Amici e compagni, firmiamo tutti gli esposti, firmiamo tutti gli appelli, scriviamo a Babbo Natale che, forse, lui ascolta di più.

"America Oggi": buona informazione





Domenica. Una sorta di mini-Family day per i politici cattolici l'Angelus del Papa
di Giovanni Innamorati
19-01-2008
ROMA. Sarà una sorta di mini-Family day per i politici cattolici l'Angelus del Papa, domenica in piazza San Pietro: dopo le adesioni del centrodestra di giovedì all'invito del cardinal Ruini, ieri è stata la volta di numerosi esponenti del centrosinistra, soprattutto i teodem e i cattolici democratici della ex Margherita, che per l'occasione hanno trovato l'unità dopo molte polemiche dei mesi scorsi. Non mancano dal fronte laico le voci critiche, come quelle dei Radicali italiani, che avrebbero voluto manifestare domenica sotto al Colonnato, e quella di Franco Grillini, che accusa il Papa di voler fare "un comizio senza contraddittorio" e chiede la par condicio per "i laici e gli atei". Anche il leghista Roberto Calderoli, come altri suoi colleghi del centrodestra, annuncia che domenica sarà in piazza San Pietro insieme ad altri parlamentri 'lumbard'. Ma è soprattutto dal centrosinistra che arriva un'ondata di adesioni all'appello del cardinal Ruini, dopo che già Francesco Rutelli e Clemente Mastella avevano preannunciato la loro presenza all'Angelus. Ieri è stata la volta di Pierluigi Castagnetti, vice presidente della Camera, di Beppe Fioroni, ministro dell'Istruzione, di Enzo Carra considerato il portavoce dei teodem. Il Papa, poi, compie il miracolo di mettere insieme, dopo polemiche anche dure dei mesi scorsi, i teodem e i cattolici democratici. I primi, più vicini a Rutelli, i secondi a Fioroni e Dario Franceschini, si erano scontrati sui Dico e su altri passaggi parlamentari. Ora le due anime cattoliche del Pd si riuniscono davanti al Papa, rispondendo indirettamente all'appello del cardinal Bertone, che ha chiesto che nel partito guidato da Walter Veltroni i cattolici siano ascoltati. Insomma, per il mondo politico si profila un nuovo incontro analogo al Family day, con tutti i cattolici dei due poli uniti. Il che renderà felice il promotore, il cardinal Ruini. E a sancire lo schema ci penserà Savino Pezzotta, che fu portavoce del Family Day. Anche lui sarà sotto la finestra di Benedetto XVI. E, come in quella occasione, il fronte laico è in agitazione. I Radicali Italiani, hanno detto Rita Bernardini e Marco Cappato, avrebbero voluto manifestare in piazza Pio XII, cioé lo slargo attiguo a piazza San Pietro, che ricade in territorio italiano. Ma la questura non ha dato il permesso. I radicali avrebbero voluto protestare per "l'occupazione" delle tv da parte della Chiesa, vale a dire l'eccessivo spazio che, a loro giudizio, i tg dedicano al Papa e ai vescovi. "La laicità di chi ha paura del Papa che parla - ha detto Fioroni - che ha bisogno del silenzio altrui è fragile". Violentissime anche le parole di Grillini, deputato socialista e leader del movimento gay, che se la prende sia con il Papa che con i politici cattolici che andranno all'Angelus. "Decine di rappresentanti politici saranno ad assistere al comizio senza contraddittorio del Papa più reazionario della storia della Chiesa cattolica. Si tratta di un osceno e strumentale uso politico di una fede religiosa che vorrebbe produrre un penoso unanimismo clericale". Insomma, insiste Grillini, "la Chiesa cattolica è ridotta ad un partito come gli altri, con un papa che non farà un messaggio di fede, ma un comizio politico". E il sillogismo si chiude con una richiesta: visto che "l'evento sarà trasmesso da tutti i mezzi di informazione", il principio di "par condicio" richiede la possibilità "di replica dei laici e degli atei italiani".

esposto alla corte dei conti


In data odierna ho inviato il seguente esposto alla Procura regionale della Corte dei conti:

Eccellentissima Procura

Della Corte dei conti

T R I E S T E


ESPOSTO


Apprendo dalla stampa che è stato appeso un enorme striscione sulla facciata del Municipio di Trieste, recante la scritta: TRIESTE CON IL PAPA”.

Mi chiedo:

quale provvedimento sindacale o giuntale ha autorizzato l’esposizione;

quale attività amministrativa propria del Comune preveda tale iniziativa ed a che voce di bilancio sia imputabile:

quale sia il costo complessivo, materiale ed umano dell’operazione ( manifattura, posa in esecuzione):

quali possano essere le conseguenze contabili.



Con la massima considerazione



Mario Francescato, via Paganini 4, 34122 Trieste

venerdì 18 gennaio 2008

lesson number three: spaghetti con i fagiolini

continua il fortunato videocorso di cucina barese di nonna Stella. Se avete perso gli inserti precedenti potete richiedeteli alla redazione.
L'ospizio può attendere.

lisa e l'oroscopo dal 14 gennaio al 20 gennaio

Nonna stella è stata ricoverata in ospizio, ma non può mancare l'inserto del venerdì. TERZA PAGINA


Esempio di morale laica, senza il permesso del Papa.
La favola di un Umorista: “I GIGANTI della MONTAGNA” di Luigi Pirandello 1936
I teatranti-comici con il loro carro e gli strumenti da scena salgono faticosamente dalla città verso la collina: abbandonano la città perché è caotica, piena di miseria, appetiti e confusione, impedisce il pensiero e la ricerca di sè. Ilse, la prima attrice, ha bisogno di riposo.
Arrivano, con il loro bagaglio di delusioni, di possibilità inespresse, di contraddizioni, ad una villa che sorge a mezzacosta : la VILLA della SCALOGNA, gestita dal Mago Cotrone.
Circolano lì intorno strani personaggi che sembra vedano le loro angosce, si trastullino con le loro illusioni…sono calmi, collaborativi, appagati di una semplicità riconquistata.
Il mago, artefice di questo “palazzo incantato”, spiega ai teatranti la sua missione, perché di missione si tratta: far sì che la sorgente del dolore di ognuno si esprima, senza forzature, in sintonia con l’individualità e le inclinazioni.
Quando cala la notte, la villa si trasforma nell’Arsenale delle Apparizioni: si può operare sull’inconscio, si può plasmare la vita, ognuno guardando i propri sogni e i propri incubi.
L’attrice Ilse riesce a mettere in scena, cioè a vivere, la sua opera (la sua vita) più tremenda e inespressa: quella del figlio perduto e negato, del suicidio dell’amante poeta, dell’incomprensione col marito.
La nuova notturna chiarezza, però, non ha su Ilse l’effetto sedativo e liberatorio, di cui sembrano godere gli altri ospiti fissi della Villa.
Si sente chiamata ad una missione: vuole, così, portare la sua storia più in alto, sulla Montagna dove stanno i Giganti, che hanno invitato i comici per un festeggiamento di matrimonio.
I Giganti vivono nel lusso e nella depravazione, non si privano di nulla, sono volgari e confusionari, superficiali, approssimativi e soprattutto arroganti.
Di Loro si sente l’eco della musica rumorosa, il gozzovigliare da ubriachi, il frastuono delle risate.
Ilse sa che la sua opera non sarà capita, poiché Loro preferiscono ballerine seminude e soubrette.
L’ultima opera di Pirandello è incompiuta: non sapremo mai come intendeva portarla a termine.
E’ morto di notte, mentre ci stava lavorando.
La grande messa in scena di Strehler conclude con una pesante saracinesca che cala fragorosamente, tranciando a metà il carro dei teatranti, mentre sta, con fatica, varcando la soglia del Mondo dei Giganti.

mercoledì 16 gennaio 2008

jet society


Mentre Sandra Lonardo Mastella trascorre le vacanze nella villa di Ceppaloni, Pierferdinando Casini ...


CORTINA. (da Corriere delle Alpi) Brutta figura quella rimediata da Pierferdinando Casini a Cortina durante le ultime festività; specie dopo tutto quello che è stato detto e fatto per sensibilizzare i politici ai problemi dei paesi di montagna. E invece il leader dell'Udc, un habituè da queste parti, immancabile ospite di Cortina In-Con-Tra, è incappato un un passo falso che avrebbe tranquillamente potuto evitare: ha utilizzato lo skipass della figlia per andare a sciare. Nulla di che, intendiamoci. Però... Veniamo al fatto. Casini si steva allenando sugli sci sulle piste del Cristallo in vista della 7ª "festa sulla neve" che si svolgerà a Sestola a fine mese. Conclusa una discesa, l'ex presidente della Camera è stato prima fermato e poi riconosciuto da uno degli ispettori dell'impianto di risalita in uno dei controlli che scattano quando qualcosa non quadra. Sul monitor interno alla cabina di controllo l'immagine di una ragazza non combaciava evidentemente con chi aveva oltrepassato il cancelletto. E l'ispettore che in quel momento era al lavoro non ha potuto fare altro che ritirare lo skipass intestato alla figlia del leader Udc.«Casini stava per salire sulla seggiovia», racconta Enrico Ghezze, del "Superski Dolomiti", «quando, sui monitor che segnalano al personale chi oltrepassa il cancelletto, è apparsa la foto di una ragazza, quando invece era evidentemente un uomo la persona che stava salendo sull'impianto. In più lo skipass era intestato ad una certa Benedetta Casini, che tutti quassù sappiamo essere la figlia dell'onorevole. Abbiamo quindi fermato il "sospetto", e abbiamo subito visto di chi si trattava. I nostri ispettori effettuano monitoraggi a campione, e naturalmente arrivano a sorpresa sugli impianti, visto che sarebbe impossibile controllare migliaia e migliaia di passaggi tutti i giorni. Pier Ferdinando Casini, dunque, non ha avuto dalla sua neanche la fortuna. Da tempo comunque i controlli si sono perfezionati», aggiunge Ghezze, «ed è difficile farla franca. E questo lo diciamo naturalmente a beneficio di tutti coloro che vengono a sciare qui da noi. Comunque Casini si è comportato in maniera assolutamente educata e collaborativa, dicendo che la figlia era ammalata e che quindi pensava di potere usare quello skipass. Naturalmente ha dovuto comprare uno skipass pomeridiano e pagare la multa di 30 euro che applichiamo in questi casi».
Poi Ghezze parla del fenomeno in generale. «La legge parla chiaro: sciare non col proprio skipass è reato. Naturalmente non possiamo essere fiscalissimi e portare tutti davanti a un giudice. Sopratutto quando chi è in difetto si rende disponibile e non protesta. Si cerca sempre di applicare il minimo della multa e il ritiro dello skipass, che comunque ha un suo valore. Abbiamo peraltro già vinto molte cause contro chi non ha voluto pagare dopo essere stato beccato in difetto. Sono cose sgradevoli», dice ancora Ghezze, «ma la percentuale di questi casi è diminuita notevolmente negli anni visto che sono stati fatti degli investimenti grandissimi proprio in tema di skipass. E non solo per una questione di controlli, ma anche per la comodità degli utenti che ora non devono più esibire o timbrare nessuna tessera. Tutto è computerizzato e quindi, quando scattano i controlli, è difficile che chi è in difetto la faccia franca


(13 gennaio 2008)

Fine del loft e rinascita delle appartenenze correntizie nel pd


Il mitico imbianchino con il pennello enorme legato sulla schiena che circola su una bici (con le ruotine) tra il traffico milanese, spot di pochi secondi. Caos, auto e bus che si bloccano, suoni di clacson. Il vigile fischia: «Ma cosa fa con quell'arnese? Lei ostacola il traffico». E l'imbianchino: «Devo dipingere una parete grande, ci vuole il pennello grande».


Il 9 novembre è stato inaugurato il loft(open air) nuova sede del nuovo partito. Però è troppo piccolo, per le cento correnti. Dovrà trasferirsi a Santa Andrea delle Fratte, dove già sta Rutelli. Lì troveranno posto laicisti e neo con, commissioni statuto, valori, appartenenza e media.


Conferma il fassiniano Cuillo "un partito grande ha bisogno di una sede grande".


Fine del partito liquido, della potente metafora del partito all'americana, arioso e luminoso come un appartamento newyorkese.

martedì 15 gennaio 2008

il papa e la sapienza


Se il papa non va alla sapienza, la sapienza andrà dal papa.

Fallimento trattative su legge elettorale











Al povero elettore (qui non fotografato per ordine della Censura e delle Pari Opportunità) rimangono

il MATTARELLUM: strumento per stendere la pasta, tradizionalmente usato dalle matriarche-cuoche per minacciare e/o terrorizzare i componenti della famiglia cristiana.

e il PORCELLUM: noto suino che produce ottimi insaccati, e, nello stesso tempo, metafora di sporcizia, depravazione e istinti bestiali (le contraddizioni del sistema).

Ma il grande traghettatore e cavallo di Troia, Uolter, non aveva detto “dialoghiamo con tutti”, “trattiamo senza pregiudizi”, “chiediamo la benedizione del Papa”, “vi indico la strada”…?

lunedì 14 gennaio 2008

Sic transit gloria mundi, una storia triestina


Gino Bevilacqua aveva letto un bellissimo racconto di Bubi Bazlen su Trieste, quando la stessa non era ancora capitale dell'Euroregione. Lo aveva colpito un'affermazione di Bazlen.

Bubi scriveva che a Trieste c'era (e c'è ancora) una via lunga lunga ed anche un imponente monumento dedicati a Domenico Rossetti. E diceva:"Caspita, io pure che sono uomo colto e di vaste letture non so chi era questo Domenico Rossetti".

Bevilacqua, impressionato, racconta questo storia al dott. Baghetta, esperto di musica del seicento lusitano. E Baghetta, serafico:"Scusa Bevilacqua, ma chi era questo Bubi Bazlen?"

Sic transit gloria mundi.

domenica 13 gennaio 2008

hola!


buenas tarde a todos!
mario mi ha gentilmente invitata a partecipare a questo blog come coautrice, ho accettato volentieri e lo ringrazio per la fiducia (tutta questa formalità l'ho imparata nel mio posto di lavoro).

muchas gracias de verdad, mario.

ma la pregunta es...
di cosa parlo?
perchè sto a siviglia e per adesso posso parlare, in ordine, di:
1-paella (ma non è il piatto locale)
2-tori e toreri (ma non sono mai stata a vedere una corrida)
3-sevillana (ballo locale difficilissimo da imparare, ho seguito per ora solo due lezioni)
4-tapas (conosco quasi tutti i bar de sevilla)
oppure posso raccontare delle differenze che vedo tra qui e l'italia...
male che va mi farete qualche domanda, ma che sia facile mi raccomando (come dice marcorè quando imita gasparri).
buena, ahora me voy a dormir un rato, y despues como sopa de marisco, y despues me marcho por la calle.
besos a todos.

voltatori di spalle



  • Apostolici. Benedetto dice messa spalle ai fedeli, per la prima volta dalla riforma del concilio vaticano II

  • Regionalisti o nimby. Illy non vuole immondizie terrone in Friuli, questione di stile. Il governatore della Basilicata neanche e lo motiva così bene che mi chiedo perchè continuo a votare centro sinistra

  • Valoriali 1. L'imprenditrice Salomon contesta Reichlin, presidente commissione valori del pd. " Non parli ai giovani ed alle donne ". Lui "Non so fare slogan, solo tomi"

  • Valoriali 2. La Binetti dice ad Odifreddi "Anche tu hai un'anima". Lui "No, non ce l'ho". Volta addirittura le spalle all'anima

  • Sinistre. Blair abbraccia Sarkò, che deve avere un delizioso profumo di Carla addosso, e tradisce il partito dmocratico universale di Veltroni

  • Giudiziaria. La Boccassini dice peste e corna della magistratura e dei giochi di potere interni. Brava, se ne è accorta adesso

  • Boliviana. Chavez abbandona a sè le boliviane e s'abbarbica a Naomi. Buongustaio

  • Veltroni. Tutti voltano le spalle a Walter, sulla legge elettorale, nella commissione valori, nella commissione statuto, nella commissione codice etico, nella commissione appartenenza. Però molti mediano nella commissione media, specie Cuperlo

  • Antigua. Berlusconi volta le spalle all'Italia e sta al caldo. Lì le immondizie se le mangiano