Bertinotti ricompone il congresso
sabato 26 luglio 2008
e' risorto, dopo due anni!
Bertinotti ricompone il congresso
radovan
venerdì 25 luglio 2008
extrema ratio
Disastro elettorale
miss 2 Federica Gessa
l'eccellente idea di proporre sostegno alla campagna elettorale "Miss Topolini" ha ottenuto un insuccesso spaventoso.
Lasceremo noi perdere questa brillante iniziativa, ostacolata e strumentalizzata dalla superiore componente femminile del pluriblog?
No di certo. Se il progetto era valido, come era, i non votanti sono compagne/i che sbagliano.
Si dimetterà il copiatore di questa idea? No, sarebbe da vili.
Egli vi farà vedere le 59 miss, come promesso.
VOTATE, VOTATE, VOTATE, ma anche per dare un senso alla vostra estate.
Evento straordinario dell'estate triestina
Solo domani sera, alle ore 21 in piazzetta Belvedere, il grande concerto live dei The Wet-Tones. Posti a sedere al Ristorante cinese Fior di Loto, al Bar Durazzo (dove fischia forte il vento) e al Bar Belvedere (gioco carte, biliardo e slot machines).
Possibilità di gelato da Oro Puro, pizza da Mimmo e aperitivo al Baby bar. Tra gli altri sponsor la Pirelli Re, l'Agenzia viaggi STVF e l'Elettricità Perotti.
Il gruppo, erede triestino dei Blues Brothers, si esiberà col suo raffinato repertorio di musiche twist.
Non mancate, accorrete in massa. Patron della manifestazione è Toni, luci e impianto audio di Berto. Probabili fuochi d'artificio al finale.
una giornata al mare
Un anziano decide di passare un paio d'ore al mare, cosa per lui facile residendo in una città rivierasca. Purtroppo i famosi Topolini (da cui le miss Topolini) sono strapieni ed egli prosegue lungo la rocciosa scogliera. Posteggia l'auto e si fa 250 scalini in discesa per arrivare alla spiaggia di sassi. Mentre scende si chiede ansioso come farà a risalire. Giunto alla meta trova una corta spiaggia e si stende al sole con qualche difficoltà. Il luogo è deserto. Ma ecco arrivare un'anziana. In silenzio si stende all'ombra a leggere. Ma ecco arrivare una giovane biondina che anch'essa si stende nei pressi (la spiaggia è corta) ed estrae dei fogli. Dopo breve tempo la biondina prende il cellulare e chiama qualcuno. Si presenta come giornalista del piccolo giornale locale ed inizia a voce alta un'interessante intervista ad una star emergente, forse una miss Topolini. L'anziana si scoccia e fa. Signorina, siamo venuti per stare in pace, coinvolgendo con il plurale l'anziano che invece era curioso di ascoltare. La biondina si scusa e si allontana. Ma ecco arrivare due sposi con cinque bambini chiassosi. L'anziano vuol fare amicizia e chiede. Chi siete. Il simpatico ragazzo pluripadre spiega di essere bosniaco, la moglie italiana, un figlio ogni due anni. L'anziano commenta. Senza di voi l'Italia sarebbe un deserto, però è giunto il momento del sesto. Se po' fa, dice il bosniaco, mentre i bimbi globalizzati urlano, strepitano, piangono. All'anziana saltano i nervi e se ne va. L'anziano, divertito, anche se non ama particolarmente i bambini, si fa una bella nuotata e poi risale, con sufficiente vigore, per recarsi ad un pescaturismo di sua conoscenza, per farsi due pescetti.
Ricorda come concludeva tutti i temini alle elementari. Poi sono tornato a casa stanco, ma soddisfatto.
La novità dell'estate 2008
Viene dagli States la staycation (stay+vacation): come tutte le novità reca radici antiche per nuovi entusiasmi. Di seguito qualche consiglio utile per ottenere un miglior risultato.
A staycation, a vacation you do at home, can be a wonderful alternative to a long, expensive, painstakingly-planned trip -- the time and money you can save are significant. However, if you don’t take certain precautions, your staycation can be little more than a stressful extension of everything you need a break from.
Difficulty: Easy
Time Required: However Long You Have
Here's How:
1. Turn Off The Phone.
2. And The Computer.
3. Try Something New.
4. But Don’t Over-Book Yourself.
What You Need:
• Some time off of work
• An open mind
• A fun attitude
Classe dirigente di dopodomani: riappropriarsi dei Gulag
E con questo messaggio, cari amici e caro diario, mi separo da voi per un paio di settimane.
Vado non a fare vacanza, ma a tributare il sacrificio all’etica della famiglia: assistere l’anziana madre in quel di Lignano. Spero di riuscire anche a vedere i miei amici comunisti, di cui raccoglierò le confessioni strazianti sulle malefatte dell’amministrazione comunale e i gulag ancora operativi nella Bassa Friulana, mentre faremo le nostre camminate sull’arenile, alla mattina presto. Per infondere una qualche fiducia a chi resta, per riaccendere la passione ammosciata per la politica, riporto le ferme parole del
Partito della Rifondazione Comunista ,
Circolo “Antonio Gramsci”
Ceglie Messapica
Provincia di Brindisi
“I partiti non sono entità sovrapposte alle persone. Sono membra vive che si alimentano del vigore e dell’energia di donne e di uomini. Le derive personalistiche vanno battute, l’elezione è frutto di un costante e duraturo rapporto di massa.
I risultati politici di un uomo o di una donna nelle istituzioni, spesso coincidono con quelli di un’area, di un partito, di un movimento. Risultati che, come nel caso di Ceglie Messapica, vengono da lontano. Un lavoro quotidiano, assiduo, duro; una capacità di inventarsi strumenti aperti in grado di coinvolgere esperienze diverse e significative.
Rifondazione a Ceglie Messapica, da quindici anni viaggia su percentuali a due cifre, non del 10 %, bensì del 20 e del 30 %, consensi che hanno accompagnato la vittoria , sia nelle primarie sia nelle successive elezioni.
A Ceglie si sono sperimentati con grande anticipo percorsi e pratiche politiche nel rapporto movimento - partito - istituzioni.
Non sarà permesso ad alcuno distruggere un patrimonio storico, conquistato in lustri di lotte, grazie all’entusiasmo e alla determinazione di centinaia di compagne e compagni. In altre parole, non vorremmo, né lo permetteremo, che i risultati raggiunti, grazie all’impegno di molti, siano distrutti da giudizi superficiali o da qualche parvenu, persuaso che il successo di un movimento possa conquistarsi dal video o dalle pagine dei giornali”.
Fine del messaggio e buonanotte
giovedì 24 luglio 2008
eredità politica di Illy
» 2008-07-23 17:17
Contro obbligo cravatta consigliere regionale senza camicia
Fabio Roggiolani, 'fa aumentare temperatura 2, 5 gradi'
(ANSA) - FIRENZE, 23 LUG - In aula con solo giacca e cravatta ma senza camicia. Cosi' si e' presentato oggi il consigliere regionale toscano Fabio Roggiolani. Una protesta contro l'obbligo della cravatta durante le sedute dei mesi estivi. 'La cravatta - ha spiegato - fa aumentare la temperatura corporea di 2,5 gradi e costringe ad alzare l'aria condizionata in aula tanto che le nostre colleghe sono costrette a coprirsi con dei maglioncini per non sentire freddo. Chiediamo la modifica del regolamento'.
Che nostalgia i gulag di una volta
l'ex onorevole del Partito della Rifondazione Comunista Wladimiro Guadagno, meglio conosciuta come la compagna Vladimir Luxuria, partecipera' alla sesta edizione del programma televisivo "L'Isola dei famosi". Commentando la notizia la compagna ha detto «Vado sull'Isola come un militare, ho timore per l'aggressività che potrebbe venire fuori nella gara alla sopravvivenza».
Che nostalgia dei Partiti seri: non ci sono piu' i Gulag di una volta.
classe dirigente di domani
carissimo diario,
mercoledì 23 luglio 2008
Tre anni fa ho tirato fuori gli attributi
Ha tirato fuori gli attributi e finalmente si respira
Ciao, sono Berta. Due mesi fa Scartazza ha tirato fuori gli attributi e finalmente si respira.
Prima li tirava fuori solo con me. Mi ricordo quando li ha spinti fuori e poi mi sono ritrovata a farmi ciucciare le tette per due mesi da quattro mostri scatenati. Per carità, i figli so' pezze e' core, ma quei quattro m'hanno prosciugato!
Adesso ognuno ha preso la sua strada: uno vive in un habitat sudamericano. Mi dicono che mangi tutti gli avanzi di pollo dell'osteria ed è felice. Un altro è andato in Carso. Dorme nel lettone a Santa Croce e ha già imparato a fregare il cibo al vicinato. Me lo danno bilingue, ma io lo sapevo da sempre che era il più dotato!
Le femmine si sono sistemate. Una da due sorelle dove sta vivendo 'Il giardino dei ciliegi' e recita perfettamente la parte. L'altra, la più sfortunata, è finita in Costiera ed è rimasta in famiglia. Perchè almeno una 'cosa nostra è'.
Dopo un attimo di disorientamento (sono pur sempre una mamma) sono tornata a vivere. Soprattutto perchè Scartazza ha tirato fuori gli attributi. Mi annusa e lecca la patatina con garbo, ma non mi stressa più.
Oggi finalmente posso girare per casa senza paura di venir violentata. Il Colonnello mi coccola, Scartazza anche. Tanta tenerezza e poca rottura di scatole. Così volo leggera tra l'armadio e la stanza che mi accolse bambina e che mi vide madre. Mangio con appetito, cosa che non ho potuto fare finchè i figli non se ne sono andati.
Scartazza e il Colonnello hanno tirato fuori gli attributi e io vivo con loro in armonia. Tutto ciò è molto bello. A settembre mi faccio postmenopausare anch'io.
Niente di più bello della pace dei sensi
Ho tirato fuori gli attributi e sto benone
arezzo la munifica
Servizio gratuito per tutti gli utenti, Saranno progressivamente disattivati gli attuali punti di distribuzione. USL, Artsana e Afm i soggetti coinvolti
AREZZO – Ci sono in provincia di Arezzo oltre 5.200 famiglie che ogni mese o due, devono recarsi in uno dei trentacinque punti di distribuzione organizzati dalla Usl, per ritirare gli ausili per l’incontinenza (i pannoloni assorbenti per anziani non autosufficienti). Tutto questo da luglio andrà gradualmente a scomparire ed entro il mese di settembre la distribuzione avverrà direttamente a casa di tutti gli assistiti. Una vera e propria rivoluzione, fortemente voluta dall’assessorato regionale alla sanità e che la Usl di Arezzo si è preoccupata di attivare in tempi rapidissimi.
Proprio in questi giorni stanno arrivando a casa degli assistiti interessati, le lettere d’invito della Usl per un contatto diretto con l’infermiere incaricato della distribuzione. Un contatto necessario per stabilire una serie di requisiti, dall’orario migliore per la consegna, alle modalità d’uso delle confezioni (particolarmente curate per occupare il minimo spazio in considerazione della consegna trimestrale).
Si inizierà con le zone di Arezzo (2.200 utenti), del Valdarno (1.250 utenti) e della Valdichiana (663 utenti). Poi a fine estate sarà la volta di Casentino (560 utenti) e Valtiberina (530 utenti).
Il servizio sarà effettuato dalla ditta Artsana, già produttrice degli ausili in distribuzione nella provincia di Arezzo.
Dal primo di luglio sarà attivato anche un numero verde, che consentirà di mettersi in contatto con gli infermieri, sia per problematiche sull’uso dei pannoloni, sia per questioni legate alla distribuzione (cambiamento di orari o di giorni per specifiche esigenze).
Come è facile immaginare, il vantaggio per i cittadini non è di poco conto. Fino ad oggi il ritiro dei “pannoloni” comportava il viaggio fino al punto di distribuzione e il trasporto di voluminosi cartoni fino a casa. Da luglio, sarà un infermiere a portare direttamente all’abitazione dell’assistito questi prodotti; naturalmente, tutto il percorso assistenziale verrà effettuato garantendo il pieno rispetto della privacy.
Per i cittadini, il servizio è completamente gratuito, dal momento che i costi di distribuzione saranno interamente sostenuti dall’Azienda sanitaria e, in parte, per gli assistiti del comune di Arezzo, dall’AFM che, tra l’altro, ospiterà nei propri locali di via Setteponti il magazzino centrale e gestirà con il proprio personale il numero verde.
GIOVEDì 20 GIUGNO 2002 00:00 - Massimo Amorini
Prima lezione d'immunità mai richiesta
72,9%(405 voti su 556)
1° luglio 1946 12 maggio 1948
PLI
senatore a vita fino al 1 ottobre 1959
52,6%(443 voti su 842)
11 maggio 1962 6 dicembre 1964
DC
senatore a vita fino al 1 dicembre 1972
Giuseppe Saragat
68,9%(646 voti su 937)
29 dicembre 1964 29 dicembre 1971
PSDI
senatore a vita fino all'11 giugno 1988
52,0%(518 voti su 996)
29 dicembre 1971 15 giugno 1978
DC
9 novembre 2001 già Senatore a vita dal 1967 a 1971
83,6%(832 voti su 995)
9 luglio 1978 29 giugno 1985
PSI
senatore a vita fino al 24 febbraio 1990
FONTANE
ritorno alla grande del medioevo
Giustizia è fatta
E’ fatta, caro diario, Alfano ci è riuscito in meno di 48 ore.
Ha cominciato dal poco, ma siamo già un paese migliore che avrà una meravigliosa nuova legge sulla Giustizia.
Le alte cariche prima avevano un piccolo scudo, adesso possono riposare tranquille, basta che rimangano al potere.
Però mi delude un po’ che si siano dimenticati del presidente della Corte Costituzionale: è stato uno sgarbo non da poco. Lui non potrà riposare tranquillo.
Adesso finalmente gli italiani potranno dimenticare le parole: PRIVILEGIO, PREROGATIVA, GUARENTIGIA.
Ma pensate l’inciviltà e l’arretratezza del Regno Unito:
se un parlamentare viene coinvolto in un processo, deve immediatamente andarsene poveretto, dare le dimissioni. Che esagerazione!.
Ho capito tutto proprio bene, perché me lo ha spiegato quella grande avvocata della Bongiorno che ha difeso così bene il divo Giulio e deve essere amica di Taormina.
martedì 22 luglio 2008
malasanità
Radovan Karadzic aveva assunto una falsa identità e prestava servizio in un ambulatorio fuori Belgrado
per non rimuovere la memoria
Il violoncellista Vedran Smajlović, unico superstite del quartetto da camera di Sarajevo, suona l'adagio di Albinoni nel cimitero di Koševo per 22 giorni, un giorno per ogni uomo, donna, e bambino, uccisi dal mortaio serbo mentre facevano la fila per il pane.
cimitero di Sarajevo
Composizione dei morti
Fosse di Sebrenica
15 anni fa: un secolo o un attimo?
Arrestato Karadzic, ricercato per genocidio
Sull'ex leader serbo-bosniaco pesava un mandato di cattura dal Tribunale internazionale dell'Aja
BELGRADO - Radovan Karadzic è stato arrestato. L'ex leader dei serbo-bosniaci, ricercato da 13 anni per genocidio, è stato «localizzato e bloccato» su un autobus, a Belgrado. Lo ha reso noto la presidenza della Serbia e la notizia è stata confermata dal procuratore del Tribunale Penale Internazionale per l'ex Jugoslavia Serge Brammertz. E' ora detenuto dagli organi della procura nazionale per la lotta ai crimini di guerra. «Vorrei congratularmi con le autorità serbe e in particolare con il Consiglio di sicurezza nazionale per aver raggiunto questo importante risultato nella collaborazione con il Tpi» ha detto Brammertz. Un'operazione che segna anche un passo avanti nel processo di avvicinamento di Belgrado all'Ue.
SREBRENICA - Karadzic era al primo posto nella lista dei ricercati del Tribunale dell'Aja per i crimini nella ex Jugoslavia. Il suo nome è legato al massacro di Srebrenica, nel '95, con l'uccisione di circa 8mila civili, tra i 12 e i 77 anni, massacrati in pochi giorni. Un'operazione che la Corte internazionale di giustizia ha definito «genocidio». Latitante fin dal 1995, Karadzic deve rispondere anche di crimini di guerra e contro l'umanità per il ruolo svolto nella sanguinosa guerra di Bosnia, la più feroce fra quelle scatenate dalla dissoluzione della Jugoslavia.
Mladic e Karadzic (Ansa)PRESIDENTE - Nato nel 1945, bosniaco di origini serbe, è stato condannato dal Tribunale Penale Internazionale dell'Aja nel 1996. A suo carico era stato emesso un mandato di cattura internazionale e il governo degli Stati Uniti aveva offerto un premio di 5 milioni di dollari per la sua cattura, così come per quella del generale serbo-bosniaco Ratko Mladić, tuttora in fuga. Dopo il riconoscimento della Bosnia Erzegovina come Stato indipendente e sovrano da parte nell'Onu nel '92, i serbo-bosniaci proclamarono la nascita nei loro territori della Repubblica Serba di cui Karadzic divenne il presidente, assumendo anche il ruolo di comandante in capo dell'esercito con il potere di nomina e revoca degli ufficiali. Nella guerra che seguì, dal 1992 al 1995, con 200mila morti in totale, Karadzic si rese colpevole di operazioni di pulizia etnica contro le popolazioni bosniache e croate.
21 luglio 2008(ultima modifica: 22 luglio 2008)
Va, pensiero, sull'ali dorate
Parte III, Scena IV: Babilonia
Le sponde dell'Eufrate. Ebrei incatenati e costretti al lavoro.
Coro
Va, pensiero, sull'ali dorate,
Va, ti posa sui clivi, sui colli
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
Di Sïon le torri atterrate...
Oh mia patria sì bella e perduta!
Oh membranza sì cara e fatal!
Arpa d'ôr dei fatidici vati
Perchè muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi,
Ci favella del tempo che fu!
O simìle di Solima ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù,
che ne infonda al patire virtù,
che ne infonda al patire virtù, al patire virtù!
Caro diario,
anni fa sono andata all’Arena di Verona a vedere il NABUCCO, anche se il mio entusiasmo per questa opera di Verdi, è modesto.
Vengo avvertita che ci sarebbe stato il Bossi, tra gli ospiti d’onore (cioè quelli seduti su vere sedie, che non si ustionano il deretano sui gradini arroventati). Quando arriva il momento del famoso, stupendo coro dei prigionieri, il Bossi e il suo staff si alzano per ricevere le ovazioni del popolo padano.
Ma il pubblico è altro rispetto a quello che si immaginavano: tanti stranieri, tanti cultori d’opera e tante persone che, della politica e della propaganda, se ne infischiano.
Bossi e amici vengono contestati, bombardati con finocchi e altri ortaggi, in breve devono scappare con la coda tra le gambe.
Infine: che cosa cavolo c’entra la storia, ambientata in tempi biblici tra Gerusalemme e Babilonia, con la tradizione celtica?
lunedì 21 luglio 2008
attributi
Bossi: «L'inno? Meglio la canzone del Piave». Fini si dissocia.
argomento estivo per eccellenza l'inno d'Italia.
Potevamo non dire la nostra? Sì, ma anche no.
Ecco.
Una meraviglia.
Possiamo metterci le parole che vogliamo.
Ecco quelle di Giuseppe Verdi.
Ecco un brano tratto da La Patria, l’inno nazionale che Verdi dedicò a Ferdinando II, su musica tratta da Ernani, parole di Michele Cucciniello.
Bella Patria del sangue versato
se fumanti rosseggian le
impronte
non più spine ti strazian la
fronte
il martirio la palma fruttò
Viva il Rè!
Viva il Rè!
Viva il Rè!
E' giunta l'ora della riscossa
tesina sul gesto del dito medio alzato
Nei paesi occidentali, il gesto del dito medio alzato è ritenuto generalmente un gesto osceno. Viene effettuato estendendo il dito medio verso l'alto e tenendo strette alla mano, contemporaneamente, le altre dita. In alcuni paesi è in uso una variante di tale gesto che consiste nell'estendere anche il pollice. È usato per offendere, ferire e urtare la suscettibilità di qualcuno verso cui si prova risentimento o stizza.
povero Carlo Cattaneo, poveri insegnanti
a Carlo Cattaneo
(1801-1869)
Palazzo di Brera
Milano
Caro diario, lasciami per un giorno riprendere i panni della prof. di commissione agli Esami di Stato. Lasciami immaginare di dover correggere le prove e ascoltare il colloquio orale del figlio di Bossi, alla maturità scientifica di un Istituto privato e religioso ( però anche nei privati il presidente è esterno e la metà dei commissari viene dalle scuole statali).
Questo privatista fa l’esame per la seconda volta. La cosa positiva è che presenta una buona tesina su Cattaneo, l’ideologo del federalismo risorgimentale, per il resto le prove scritte e l’orale sono un disastro.
Il figlio quindi non supera l’esame (la tesina può avergliela confezionata qualcuno e lui non sa sostenere idee e tesi) così rientra in quella ridicola percentuale di bocciati.
Io sono molto scocciata che il signor Bossi prenda per il culo gli insegnanti che vengono dal Nord o dal Sud, e insinui il dubbio che il figlio è stato bocciato per una tardiva vendetta contro Cattaneo (Se sapesse quante idiozie sentono i prof. di storia, sul ventennio, sul revisionismo, sulla Costituzione, sulle foibe…)
E’ vero comunque che, se l’ambiente familiare favorisce o svantaggia i risultati scolastici, questo allievo ha avuto esempi discutibili: sempre gestacci volgari, e parole volgari e maschilismo della peggior specie. Ma, dico, l’ha guardato bene questo suo grande padre, miracolato, che paga i preti per carpire una licenza di maturità.
domenica 20 luglio 2008
La locomotiva
Caro Diario, a me le FFSS oggi mancano molto. In fondo -potendo prescindere dal condominio del Quebec che mi ha devastato il ginocchio- mi sono trovata benissimo.
Un motivo c'è e sono i corsi che le (ff)SS fanno fare ai capotreno per preparare i dipendenti. Alla partenza ne ho trovato uno molto motivato. L'aria condizionata dell'Eurostar non funzionava e una vecchia signora triestina era pronta con la protesta, non fosse che il capotreno (un toscano) le ha spiegato che trattavasi di 'valore aggiunto'.
"Vede signora - ha detto, serissimo- Trenitalia ha a cuore anche la sua salute. Un brusco cambiamento di clima e lei s'ammala. Noi di Trenitalia abbiamo scelto di accompagnare anche la climatizzazione delle vetture: è il valore aggiunto che offriamo ora che le compagnie ferroviarie straniere tenteranno di aggredire il mercato ferroviario italiano. Dalla partenza a Monfalcone, spero, lei avrà anche l'aria condizionata. Ma noi di Trenitalia non condizioniamo nessuno e non siamo condizionati. Offriamo solo valore aggiunto".
Poco prima della stazione di Duino Aurisina il treno s'è fermato. Il capotreno, motivatissimo, ha annunciato, di vagone in vagone che " Trenitalia vi offre, come valore aggiunto, la possibilità di ammirare con calma lo splendido golfo di Trieste. Non posso dirvi per quanto, ma se volgete il guardo alla vostra sinistra potrete soffermarvi sulle bellezze di questo splendido squarcio d'Italia. A destra abbiamo un muraglione, ma, se il treno riparte, vi suggerisco di ammirare il carso e le sue meraviglie. E' il valore aggiunto di Trenitalia".
Poco prima di Quarto d'Altino il treno si ferma nuovamente in aperta campagna. E il capotreno, motivato dal corso (ff)SS subito dopo trent'anni di lavoro, quasi beffardo (come solo i toscani sanno esserlo), annuncia che "Per una questione di valore aggiunto ci siamo fermati in questa splendida landa. Sia alla vostra sinistra che alla vostra destra potrete ammirare le campagne venete. Fino ad oggi le avete percorse ignari della bellezza di quelle spighe che s'ergono fiere nei campi e che rappresentano il lavoro dei nostri contadini. Ecco, Trenitalia vi invita ad ammirare l'operosità dell'Italia, cosa che mai la concorrenza straniera vi permetterà di fare. E' il valore aggiunto della nostra azienda".
Poco dopo Padova si spengono tutte le luci di sinistra di tutti i vagoni. Sempre più motivato dal corso (ff)SS il capotreno aggiorna i viaggiatori. "Non ci sono problemi. E' solo valore aggiunto. A sinistra c'è il buio, la luce è a destra. E' un'indicazione, fate voi quello che vi pare. Comunque è valore aggiunto".
Quando a Firenze è sceso, volevo trattenerlo. Mi ha confessato che ha pronte alcune battute sul valore aggiunto anche per le toilette fuori uso ("Non c'è niente di meglio che trattenersi, quando ci si libera si gode di più. E' il valore aggiunto di Trenitalia"), ma che lo spettacolo era finito.
Il suo, mi ha detto. Non quello di Trenitalia. Ma sostiene che i ferrovieri sono ancora in grado di
fare 'ferrovia'.