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Per il fine settimana di chi non può permettersi il sole, consiglio questo film di W.Anderson
Raccomando vivamente di non andare a vedere Gomorra: ci tengo anch’io (non solo il direttore) alla vostra salute… inoltre Gomorra non è consigliato ai bambini e si può leggere il libro.
Il film del treno è leggero, ma serio: tratta di tre fratelli indiani che decidono di fare un viaggio alla ricerca della loro madre (magnifica Anjelica Huston) che, dopo la morte del marito (e padre dei tre), finalmente liberata dai doveri familiari, si dedica ad opere umanitarie e vive, pienamente appagata, in un monastero-villaggio ai confini col Nepal (risorse delle quote rosa!).
I figli sono carichi di problemi, ciascuno è incapace di affrontare un legame con l’altro sesso, o la prossima paternità, o l’organizzazione pratica della vita e del lavoro.
I tre si trovano a fare i conti con il senso di colpa per essere arrivati tardi, un anno prima, al funerale del padre (sembra Svevo-Joyce!)
Tutti e tre si contendono l’eredità del padre, costituita da oggetti (occhiali, cintura, penna e soprattutto un voluminoso set di valigie che non si sa cosa contengano, che continuano a venir sbattute di qua e di là, poi alla fine vengono perse).
I poveretti tentano la via della preghiera e dei riti religiosi, ma con scarso risultato: il loro disorientamento è totale.
Punto culminante del film è la partecipazione dei tre fratelli al dignitoso rito funebre, in un villaggio, per un bambino che non sono riusciti a salvare dalle acque di un fiume: unico atto (anche questo di mancato eroismo) di cui sono stati protagonisti.
Alla fine del film la Madre ritrovata, manda gentilmente ma fermamente a quel paese i suoi tre figli maschi (Brava! È così che si fa!).