sabato 27 ottobre 2007

L'ha detto veramente?


Fonte l'Unità.


Veltroni ha tratteggiato il nuovo partito. Il politico di domani, oltre a smetterla con le beghe, dovrà anche abituarsi all'idea che l'iscritto con la tessera di partito è finito. Ora c'è il cittadino elettore attivo, «altro che antipolitica», ci sono le «primarie aperte per tutte le cariche». È questo per Walter Veltroni il «significato storico» che ha segnato il 14 ottobre: quello che riguarda la nascita di «un partito di cittadini elettori», che «non seguirà i modelli conosciuti, quelli del tesseramento, del politico di professione».

i generi



Oltre al marito della figlia, l'OMS individua altri cinque generi: uomo, donna, omosex, trasgender e mutanti. Sandro ne trova altri ancora: i giovani, i non iscritti, gli immigrati, i montanari, i divorziati, i figli di padre ignoto. Manca, come sempre, il genere meno protetto: gli anziani. E' vero che essi, uti singuli, essi occupano in Italia tutti i posti di potere disponibili, dal presidente della repubblica in giù (Romano e Silvio compresi), ma come genere sono considerati niente più che parassiti della spesa pubblica e responsabili del debito e del deficit. Non sono considerati affatto come genere da garantire, ad esempio, come quota protetta negli organismi dirigenti del moderno partito democratico. E mo' basta.


Pertanto il signor Mario, così chiamato dagli amici del Grillo, in dispregio alla sua età, da oggi si dimette da anziano e si rinomina il Mario.

venerdì 26 ottobre 2007

segnali



  1. Quanto più si avvicina la crisi, tanto più diventano neri i capelli di Prodi

  2. Avete notato che da quando non è più segretario Fassino si ochettizza sempre più?

  3. Avrà ragione il Nobel Lessing a dire che l'impegno politico inaridisce l'intellettuale?

de magistris-forleo


Il signor Mario, avendo nell'armadio, riposta con cura, una toga nera con alamari dorati, ha dichiarato.


Chi abbia visto ieri sera la puntata di "Anno zero" con De Magistris - Forleo si sarà accorto che il problema della crisi della giustizia non sta tanto e soltanto all'esterno della magistratura, ma quanto e piuttosto all'interno. L'autonomia e l'indipendenza della magistratura sancite dalla costituzione, ma in particolare l'autonomia, l'indipendenza, l'inamovibilità del singolo magistrato, dipendono quasi interamente dalle forme gerarchiche interne e dal consiglio superiore della magistratura, composto per due terzi dai magistrati stessi. Le avocazioni di atti sono decise dai capi degli uffici, i trasferimenti definiti dal CSM, rimanendo al ministro della giustizia solo attività di iniziativa e di controllo sugli uffici (avvio di ispettori). Non a caso i due magistrati "ribelli" si sono ripetutamente lamentati della illegittimità di atti compiuti da loro capi, dell'isolamento in cui sono tenuti dai colleghi, dall'assenza di interventi da parte dell'associazione nazionale magistrati. A ciò si aggiunga che sono magistrati quelli che occupano molti posti dirigenziali nei ministeri (gabinetti e uffici legislativi) e che le elezioni al Csm (da cui dipendono le carriere) avvengono su liste dichiaratamente collegate a riferimenti politici.


Certo a ciò si aggiungono pressioni e minacce esterne ed in interventi a gamba tesa della politica, ma resta che il problema principale rimane all'interno della magistratura, all'interno delle lotte politiche che vi si svolgono ed alla vicinanza di parte dei magistrati stessi a soggetti politici.


La magistratura, parte prestigiosa della società civile, si conquisti nella sostanza quell'autonomia ed indipendenza che la costituzione formale le riconosce ed allora ci saranno risparmiate le sovraesposizioni mediatiche degli eroi in toga. (B.Brecht: Beato quel paese che non ha bisogno di eroi).

giovedì 25 ottobre 2007

partito democratico, tessere e sensori


A proposito della "forma" del partito democratico.


L'art. 49 della Costituzione recita.
"Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale."


I partiti, quindi, sono descritti come libere associazioni, il cui fine è determinare con metodo democratico la politica nazionale.


Per associarsi, ovviamente, occorre iscriversi, ottenendo una tessera o analogo documento, senza passare dal notaio.


Questo vale per i partiti sia nella forma organizzata "all'europea", cioè stabilmente, quotidianamente presenti ed attivi, sia nella forma "all'americana", dei comitati elettorali, che si organizzano in vista ed allo scopo di concorrere a qualche tornata elettorale.


Quindi non è un problema di tessere. In ogni caso si giunge a momenti elettorali interni, vuoi nella forma delle primarie, che in quello tradizionale dei congressi.


Per dire, io che ho votato alle recenti primarie del partito democratico, cui pure non aderirò, sono stato registrato ed ho versato i miei cinque euro.


Dopodichè, come è giusto, le decisioni, precedute da dibattiti più o meno reali, vengono prese dagli organi dirigenti che ormai, in ambedue i sistemi, si identificano con gli eletti in elezioni generali.


Allora, dove sta il problema?


Per il partito democratico sta nel fatto che i partecipanti alle primarie sono stati circa o più di tre volte quelli che si iscriveranno al partito. E sono quelli, a mio giudizio, che vogliono discutere di politica, ma non vogliono "appartenere" al partito, non sono interessati ad impegni totalizzanti o a cariche elettive o di secondo grado.


Bene, occorre trovare i luoghi in cui queste persone possano discutere. Anche sui blog, pur essendo questo uno strumento ancora limitativo, per la non ampia diffusione del mezzo. Anche in associazioni politico-culturali.


Loro si interessano alla politica ma non vogliono esserne "travolti".


Possono interessare queste persone al partito democratico? Penso di sì, se il partito democratico vuole avere orecchie su quanto si dice non solo all'interno del partito, ma anche nelle vicinanze.


Un'ultima osservazione sui blog. Per quanto poco importanti possano essere, ormai le imprese, anche quelle grandi, li "osservano" ritenendoli, in qualche modo, sensori di tendenze.
Questo può interessare anche ai partiti?

mercoledì 24 ottobre 2007

sfida culinaria

Francesca, con la consueta sicumera, sostiene di essere un'ottima cuoca. LA SFIDO!


ECCO IL MIO PIATTO SPECIALE


Andate alla coop o alla esselunga (a seconda della vostra collocazione politica) e comprate:

  1. una scatola di fagioli in scatola
  2. una scatola di tonno in scatola
  3. una confezione di cipolla surgelata confezionata

Buttate tutto in una insalatiera e gustate.


Francesca ti sfido ad indicarmi il tuo piatto speciale.


E con te sfido tutte le casalinghe disperate che frequentano questo blog.


Basta parole, vogliamo fatti!

spazzatura


Dopo le polemiche, rientrate, sulla legge sull'editoria e l'articolo antiblog, oggi tocca leggere su Testate molto influenti una notizia veramente spazzatura su una presunta malattia di una persona celebre.


Si noti, ad esempio, la raffinata sequenza con cui Grazia Maria Mottola (merita la citazione) riporta la notizia sul Corriere di oggi.

1. X è in cura per Y. Lo rivela il settimanale Chi, oggi in edicola. (un po' di pubblicità non guasta, ndr)

2. Nessun commento di X.

3. Ma la conferma viene dalla dott. Franca Corfini Strata, fino a tre mesi fa molto vicina a X.

4. La dott. dichiara di" far parte di una famiglia di medici, per cui è naturale non parlare di malattie che riguardano i nostri pazienti, figuriamoci quelle degli amici "(ma sub punto 3 risulterebbe che era amica, non che è (n.d.r.)

5. La dott. continua " Ma ora è tutto cambiato, lei ha voluto che si sapesse". Ma al punto 2 la giornalista(?) non ha fatto sapere che non c'erano commenti da parte di X?


In pratica l'articolo, firmato, sul Corriere della sera è il sunto di un articolo di un'altra prestigiosa Testata. Per me, spazzatura. Ma qui i provvedimenti dovrebbe prenderli il direttore del Corriere.


Ah, c'era una volta la Banca Commerciale Italiana e il suo ufficio studi. E il Corriere e i suoi giornalisti

martedì 23 ottobre 2007

partito democratico. nove cerchi


(nella immagine)I nove cori angelici appaiono come nove cerchi luminosi che ruotano, con velocità e splendore differenti a seconda della distanza da Dio origine del moto e punto matematico, quindi non divisibile e non misurabile. (Pd. XXVIII,25-36)


Si discute molto , nel partito democratico, di partito con o senza tessere.Ecco una mia proposta di mediazione, il partito dei nove cerchi o nove cerchie.

Motore immobile: Walter.

Prima cerchia: staff di Walter (angeli)

Seconda cerchia: capicorrente, tipo Fioroni (arcangeli)

Terza cerchia: potentati regionali (principati)

Quarta cerchia: tesserati (potestà)

Quinta cerchia: intellettuali organici (virtù)

Sesta cerchia: aderenti senza tessera (dominazioni)

Settima cerchia:simpatizzanti (troni)

Ottava cerchia: lavoratori (cherubini)
Nona cerchia: blogger (serafini)

il bello


Il bello del processo di Biscardi.


Daniele Capezzone (Roma, 8 settembre 1972) è un politico italiano.
È stato segretario di Radicali Italiani dal 14 luglio 2001 al 4 novembre 2006, uno fra i più giovani segretari di partito in Italia. Dal 6 giugno 2006 è Presidente della X Commissione Permanente - Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei deputati.
È membro della segreteria e della direzione dell'associazione "La Rosa nel Pugno".

Attualmente opinionista o tronista al processo di Biscardi.

la bella


Jennipher Rodriguez la bella del Processo di Biscardi (PubliWeb) .


Il nome di Jennipher Rodriguez a molti non dirà granché, ma siamo sicuri che basterà pochissimo tempo affinché questa bellissima modella venezuelana riesca ad attirare l'attenzione del pubblico maschile italiano. L'opportunità è di facile realizzazione, dato che la prorompente Jennipher Rodriguez è la nuova valletta de "Il Processo" di Biscardi, storica trasmissione televisiva dedicata al calcio. "Il Processo" e Biscardi, negli ultimi anni, hanno dato spazio e notorietà a molte bellezze tv, basti pensare a Federica Fontana, Vanessa Villafane o a Federica Ridolfi. Con tuttà probabilità anche per Jennipher Rodriguez il successo arriverà presto.

lunedì 22 ottobre 2007

mastella - prodi - di pietro. un approfondimento

Li trovo antropologicamente uguali







l'angolo delle curiosità della signora Maria


Un uomo in stato di ebbrezza e senza indumenti addosso verso le 5 del mattino si è arrampicato sull'Arco delle Campane


Francese nudo e ubriaco
suona una campana in Vaticano


ROMA - Nudo, alle cinque del mattino, è riuscito ad arrampicarsi fino all'ingresso dell'Arco delle Campane, al Vaticano. E ha anche avuto il tempo di far suonare una delle campane prima di essere bloccato dalle guardie svizzere. Autore del gesto è un cittadino francese, che si trova nella capitale senza fissa dimora. L'uomo, in stato di ebbrezza e in evidente stato confusionale, ha deciso di raggiungere le campane senza alcun indumento addosso. L'Arco delle Campane, che si trova sulla sinistra della Basilica di San Pietro, è considerato uno dei tre ingressi dello Stato del Vaticano, ed è sorvegliato dalla Guardia Svizzera Pontificia. L'uomo è stato bloccato dai gendarmi e consegnato alle autorità italiane, che lo hanno sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio. (da Repubblica 17 ottobre 2007)


Commento: teoria del bicchiere mezzo pieno, ovvero, consoliamoci con le certezze
La notizia dice che gli squilibrati possono infangare e mettere a repentaglio i più sacri simboli dell’Autorità Religiosa.La Chiesa se ne lava le mani. Le autorità italiane sanno intervenire con efficienza e sottopongono a trattamento sanitario obbligatorio. Una volta la Chiesa li consegnava e lo Stato li bruciava (trattamento obbligatorio). Si sono fatti passi avanti, e in tutte le direzioni, nella costruzione della partecipazione democratica, della responsabilità civile e dell’organizzazione tempestiva.

Il nuovo PD- depurato da meschini interessi di parti- è la conferma di un radioso avvenire.

domenica 21 ottobre 2007

le storie di Francesca


C’era una volta il forum dell’Unità. Era molto frequentato dal momento che sostituiva il giornale, per la prima volta nella sua storia chiuso. Nick dai nomi di storici combattenti comunisti si mescolavano a provocatori di destra. In comune avevano una caratteristica: scrivessero cazzate o no le scrivevano malissimo.
Lo scopo del gruppetto degli irriducibili era, oltre alla solidarietà –che non si nega mai- ai compagni giornalisti disoccupati, quello di spingere un qualche editore a riaprire una delle tante imprese editoriali fallimentari della sinistra (tranne che a Paese Sera, che era già chiuso, ho collaborato con tutte e quindi so di cosa parlo). Un gesto generoso e apprezzabile condotto con l’apertura mentale che caratterizza la sinistra italiana.
Vi si potevano leggere frasi tipo “Hasta siempre la victoria!!!!!!!!!!!! Non mollate, siamo con voi!!!!!!!!! ”, “Mio nonno ex partigiano mi raccontava di quando andava a fare diffusione… (segue la triste e soprattutto lunghissima storia del nonno, del padre e della madre e quindi sua alle prese col quotidiano di Gramsci e le feste dell’Unità)”, “L’importanza di tenere viva una stampa democratica e pluralista che dia voce ecc.”.
Per contro i provocatori rispondevano a tono con “Berlusconi è il più grande statista d’Italia” o “Torneranno le camice nere (senza la i perché fa più macho)”. A capeggiarli Linarena, avvocatessa catanese.
Fu proprio in occasione di un feroce scontro su Gramsci che Frana decise d’iscriversi. Il suo primo intervento verteva, se ben rammento, sul danno che la sinistra faceva a se stessa dimostrando pubblicamente di essere un covo di indottrinati ignoranti. S’invitavano dunque i numerosi nick, in memoria di Gramsci, a scrivere in una lingua almeno simile all’italiano.
L’unica che ovviamente capì che Frana era di sinistra fu Linarena, che rispose con uno dei suoi mirabili strali a favore di Berlusconi e della sua cultura. E Frana andò in brodo di giuggiole. Mentre i compagni continuavano a insultare i provocatori e viceversa, Frana (approfittando della neutralità sessuale di un nick e forte delle sue esperienze in seno alla sinistra) decise di concupire Linarena. Più lei aggrediva, più Frana le faceva capire che quella sua passionalità femminile era eccitante. Fu Linarena a suggerire il ruolo di bidello a Botteghe Oscure a Frana. E Frana l’accettò.
Quando Linarena l’accusò di avere una moglie con la pelliccetta e gli orecchini a lampadario come la Melandri, Frana ammise ogni colpa. E si sfogò con lei per l’insoddisfazione che provava ogni volta che vedeva la moglie simile alla Meandri, lui che era maschio sul serio bisognoso di una donna vera.
Il senso dell’ironia dei compagni è noto (lo testimoniano il numero di testate di satira di sinistra chiuse per fallimento) e gli interventi di Linarena e Frana, la loro storia d’amore, infastidivano parecchio, paralizzando un dibattito acceso e molto interessante sulla morte della libertà di stampa portato avanti con lunghissimi editoriali da Paperino, Rifkin e soprattutto Gabryroma.
Lulla, cane sciolto, arrivò per caso al forum dell’Unità, sazia delle cazzate scritte su quello di Repubblica. S’innamorò subito di Frana e ingaggiò una lotta (vinta in partenza con le armi dell’ironia) per strappare l’ormai conclamato bidello di Botteghe Oscure alle grinfie dell’avvocatessa di destra.
La scintilla che unì per sempre Frana e Lulla -fino al punto da fondare un movimento- nacque comunque da un intervento piuttosto duro in cui il bidello, che le aveva viste tutte e tutti, si ribellò all’ennesimo strafalcione grammaticale pretendendo giustizia, se non per l’intelligenza, almeno per la lingua. Lulla andò in visibilio e fondò il Mo’ Basta (di cui trascrivo l’atto costitutivo).
Si costituisce ufficialmente oggi,
venerdì 17 agosto 2001 alle ore 17 e 17
il movimento
Mo'BastaEkkekkazz La Casa dell'intolleranza
Sede: http://www.unita.it/forum/(in caso di contrattempi imprevedibili, rivolgersi al sito indicato da Lulla)
Scopo del movimento è non tollerare più nulli che offendano l'intelligenza, sia essa di sx, di dx, di csx o di cdx.Il movimento si batterà per la tutela del cervello in qualsiasi sua manifestazione a partire dagli embrioni, su cui peraltro è autorizzato qualsiasi tipo d'esperimento. All'ideologa del movimento, Lulla, è affidato il compito di operare, da subito, sulle cellule staminali dell'embrione di for***ani e solo dopo aver controllato l'assenza di crisi di rigetto e di eventuali controindicazioni, potrà esportare la ricerca su microembrioni da laboratorio come Xxxx

2. I risultati ufficiali verranno resi noti da mr. jones, portavoce ufficiale del movimento.Come presidente io, frana, m'arrogo il diritto di prelazione sull'intelligenza di linarena, salvo restando la possibilità di scaricare il vongolone al segretario, non appena il movimento ne avrà uno. Data fissata per il I° Congresso del Mo' Basta l'8 settembre a Venezia. S'invitano gli aspiranti candidati all'insigne carica a sbranarsi tra di loro sul presente forum e a costituire numerose correnti, che sono poi la base per il successo democratico della nostra nuova formazione.
Gli aderenti hanno l'obbligo di essere oltranzisti e intolleranti verso chiunque offenda anche il comune buonsenso (se proprio in totale assenza di intelligenza...); devono essere ironici e autoironici; devono saper scrivere in una lingua almeno comparabile a quella italiana, avere rare doti di sintesi, saper esprimere concetti elevati in modo semplice e comprensibile a tutti; devono partecipare alle attività del movimento, tra cui mangiare, bere e cazzeggiare, pur manifestando un serio (finalmente) impegno politico e culturale, volto al miglioramento della merda in cui ci troviamo.
E' severamente vietato iscrivere a Mo' Basta:1) il Dottore e gli altri due che l'accompagnano 2) Luca Casarini 3) eventuali presenti e futuri segretari di partiti in via d'estinzione, estinti o inestinguibili per raggiunti limiti cerebrali 4) polizia in tenuta antisommossa 5) Folena, altre ed eventuali (soprattutto non minori, adolescenti o quant'altro perchè ne ho già le palle piene di mio)
Fine prima puntata