sabato 26 aprile 2008

Un innocente divertimento per chi non ha fatto il ponte ovvero cosa non si fa per amicizia


Non c'è cosa più divertente della catena. Questa ce la manda la nostra amica Ritaz.

La catena si chiama «le sei cose che mi piace fare» e ne copio qui sotto il regolamento.


REGOLAMENTO:

- indicare il link di chi vi ha coinvolti

- inserire il regolamento del gioco sul blog

- citare sei cose che vi piace fare e perché

- coinvolgere altre sei persone

- comunicare l’invito sul loro blog

Il link responsabile, ma anche irresponsabile é:


LE SEI COSE CHE MI PIACE FARE E PERCHE':

-....... E' normale, no?

-....... E' normale, no?

- Leggere, perchè impari


- Scrivere, perchè ti esprimi

- Andare al mare, perchè respiri l'aria buona e fai moto

- Andare in montagna, per gli stessi motivi


I SEI BLOG SFORTUNATI












Tutta colpa di Veltroni.




Ormai è assodato: la sconfitta di Illy e del pd in Friuli Venezia Giulia è dovuta agli errori della sinistra su Via Lozzetta. Ma ora, grazie ad una inchiesta esclusiva del pluriblog, sappiamo che le responsabilità stanno a Roma. La foto non lascia adito a dubbi.

venerdì 25 aprile 2008

Villa Triste.




"Duce, è necessario dare al popolo la dimostrazione di forza, forza che deve essere giustizia. Le fucilazioni non debbono essere fatte solo tra le classi proletarie, le fucilazioni debbono essere fatte soprattutto nelle categorie dei dirigenti militari, politici e aristocratici. Solo con questo gesto di forza ricondurrete la parte sana della Nazione (..) verso di Voi."

Mario Carità, 14 dicembre 1943.

25 aprile: storie di persone comuni

Dal verbale del T. Colonello della Legione Territoriale dei Carabinieri Reali
di Bari – Gruppo di Bari: "
Fucilate dodici guardie municipali, uno spazzino
et un inserviente comune che opponevansi invasori…."

- BARLETTA – 12 settembre 1943

- I tedeschi entrarono a Barletta con 400 uomini della divisione "Goering" ed un reparto di SS, guidate dal capitano Brunn. Un manipolo di soldati tedeschi fu incaricato di scovare i responsabili dell’ agguato del giorno precedente.

- In tre si recarono presso l'Ufficio Centrale dei Vigili, convinti che lì qualcuno conoscesse i nomi di colpevoli .

- Il maresciallo dei vigili, Francesco Capuano, prima che i tre tedeschi facessero il loro ingresso, ordinò ai suoi uomini di liberarsi delle pistole di ordinanza per evitare qualsiasi rappresaglia. Con loro, due netturbini rifugiatisi nell’ufficio.

- Vengono messi contro il muro dell’edificio che ospita la direzione delle Poste. Nell’ordine da sinistra ci sono i vigili Antonio Falconetti, Pasquale Del Re, Luigi Gallo, Vincenzo Paolillo, Gioacchino Torre (assunto quaranta giorni prima), gli spazzini Luigi Jurillo e Nicola Cassatella e poi ancora i vigili Pasquale Guaglione, Michele Spera, Francesco Gazia, Sabino Monteverde, Michele Forte e Francesco Falconetti.

- Venne scattata la foto documentale (riportata sopra), quindi fu sparata la prima raffica di colpi. Feriti in modo più o meno grave, i tredici si strinsero l'uno all'altro. La seconda raffica non lasciò nessun superstite. Sotto il cumulo di cadaveri, però, il giovane vigile urbano aggiunto Francesco Paolo Falconetti, era ancora vivo. Ad accorgersene fu una donna che, aiutata da altre persone, riuscì a portare al sicuro il ferito… I buchi lasciati dai proiettili sono ancora visibili, nel muro sinistro dell'Ufficio Postale, e non sono mai stati ricoperti a ricordo di quel tragico avvenimento.

25 APRILE

Buon 25 APRILE a chi non dimentica da dove veniamo...



giovedì 24 aprile 2008




Nonostante un buon caffè, Sandro non ha potuto resistere all'azione del suo Pelincovec preferito.
Addio, caro amico.

Gli azzurri del pluriblog/5.



Quando il mondo ha avuto bisogno di loro, Mario e Sandro non si sono mai tirati indietro.

Gli azzurri del pluriblog/4.



Quantunque vessati dalla tracotanza di Pavarotti, Mario e Sandro non hanno mai abbandonato la passione per il canto. Eccoli in una celebre intepretazione al Metropolitan.

Gli azzurri del pluriblog/3.



Mario Francescato e Sandro al termine di una partitella domenicale.

Gli azzurri del pluriblog/2.




Prosegue la retrospettiva sui due formidabili azzurri del pluriblog. Nella foto li vediamo durante una breve gita alpinistica da essi compiuta nel 1954.

Solo due uomini martedì, ma adesso arriva il gatto


Due soli azzurri alla ormai celebre cena di martedì (calzoni fritti e pelinkovec a fiumi), ma che azzurri!

mercoledì 23 aprile 2008

La politica, i giovani, i programmi.



Il voto giovanile è il vero dilemma della classe dirigente politica nazionale. Come conquistare il consenso delle nuove generazioni?

In questo video che il pluriblog vi mostra in anteprima, possiamo vedere un politico navigato che cerca di indottrinare un giovane esponente sul programma del partito. In realtà il tentativo sembra riuscire solo in parte, ma pare comunque che sui contenuti vi sia fra i due una sostanziale convergenza.

I martedì del pluriblog.




Visto lo strepitoso successo di ieri sera, la cena del martedì diverrà un appuntamento fisso del pluriblog. Come illustrato chiaramente dalla foto, sono previsti approfondimenti, sezioni tematiche e seminari. Ecco l'elenco degli argomenti dei prossimi incontri:

1. Come frodare allo Stato una pensione faraonica facendo un lavoro dannoso per la società.
2. L'apprendimento delle lingue autoctone come mezzo di sopravvivenza.
3. L'oroscopo di Illy.
4. Come dirigere un partito senza capire nè sapere niente di politica.
5. Il teorema delle tre linee nella vita quotidiana.
6. Quante volte si può divorziare nella vita?
7. Una via Lozzetta in ogni paese.

Per assegnare i ruoli potremmo tirare a sorte.

In prospettiva futura:

8. Se Illy era era un tipo quadrato, meraviglia che abbia vinto Tondo?
9. Con la destra al governo i gay vanno messi nelle quote rosa?
10. Come si chiamano i membri del PD? Pidini? Piedini? Spiedini?
11. Il sior Tario è triste e solitario?
12. Cosa ne pensa Moretton di Via Lozzetta?
13. Considerato che ormai gira solo in uniforme, a Carnevale vedremo Menia vestito da uomo normale?
14. La prepusnica è un dolce alle ciliegie?
15. Dopo Illy, Zvech e Honsell, riusciremo a trovare uno con un cognome normale?
16. Vi rendete conto che non sapete niente della Virtus?

Totti ed Illy destini paralleli
















Il grande Totti, prima dell'intervento al ginocchio:" Me l'hanno tirata". Un po' se l'è tirata anche da solo. Infatti che diceva? Io alla nazionale ci vado quando voglio, magari solo alle partite più importanti, forse agli europei...mah, vedremo. Adesso è fermo quattro mesi e anche volesse, europei addio.

Illy, parallelamente, diceva:"Mah, non so se mi ripresento, comunque il governo deve darmi più dazi e gabelle, vedremo, forse...", terrorizzando non solo il centro sinistra, ma anche il centro destra, costringendo quest'ultimo a disturbare mezzzo mondo imprenditoriale friulano. Insomma se l'è tirata ed il vecio cjarniel lo ha asfaltato, elettoralmente parlando.

C'è però una differenza con Totti. Er Pupone non si farà gli europei, ma forse Illy si farà le europee.

De gustibus...

La cena del pluriblog: grande successo di genere.



Altro che pd.

martedì 22 aprile 2008

La controinchiesta sul presunto tombino di Cordenons

Quella della celtica sui tombini di Cordenons era un'autentica panzana! La scritta non anglosassone bensì francese ha rivelato l'inganno. Trattasi di un tombino della fognatura di Mulhouse, città alsaziana. A dispetto delle apparenze la croce celtica disegnata sopra non indica il ritrovo fascista locale, ma è solamente il simbolo cittadino.

Pagliaccio Baraldi - Fabio De Luigi

Ultima chiamata per la Storia.



Allora riepiloghiamo:

Essaouira,
Nonna Stella,
Nonno Ostello,
Quota anziane,
Studentessa eritematosa,
Massimo Decimo Meridio,
Stefan?

Poi?

Indagini a tutto campo


Croce celtica

Tombino a Cordenons

Con la presente, intendo fornire un indizio che porti alla soluzione del Mistero di via Lozzetta.

E, nel contempo, possa tranquillizzare Cinghios: infatti le croci sono ormai radicate nel territorio e il loro uso spurio, anche se consacrate dalla Chiesa, sfugge a catalogazioni.
Francamente sono sorpresa dalla terminologia ivi usata, ma qualcuno più esperto nel linguaggio anglosassone potrà tentar di spiegare.

lunedì 21 aprile 2008

Ognuno ha la sua croce

«La croce celtica che porto al collo è stata benedetta sul Santo Sepolcro ed è un simbolo religioso e cristiano. Non è nulla dal punto di vista politico». Così il camerata Gianni Alemanno, ex segretario rautiano del Fronte della Gioventù, oggi candidato sindaco di Roma per il Pdl, ha chiarito la questione relativa alla croce celtica che porta al collo, al centro di diverse polemiche negli ultimi giorni.
Ci permettiamo ricordare che la croce celtica, seppur presente nella maggior parte dei cimiteri cristiani di mezza Europa, è (era?) anche un simbolo religioso pagano rappresentante la ruota del carro del Sole.
Solo alcuni sospettosi malfidenti la confondono con un simbolo politico diffusosi nelle comunità della nuova destra nella seconda metà del novecento.

Regalo a Francesca




Così puoi venire alla cena..

Quer pasticciaccio brutto de via Lozzetta (Cordenons)

Trattasi di enigma avvolto nel mistero. Il pluriblog vuol fare piena luce e cerca testimoni.

domenica 20 aprile 2008

la cena delle beffe


Quanti autocritici (grande Maria), casalinghe ed operai postcomunisti parteciperanno alla cena di martedì prossimo 22 aprile, con ritrovo alle ore 19.37 davanti alla chiesa di S. Antonio? Per ora sembra che il gruppo sia di 5 malintenzionati, perchè Abo è uno che prima partecipa, poi si ritira, poi ripartecipa. Potrebbe alla fine non esserci nessuno.... nonostante l'entusiasmo iniziale. Oppure potrebbe arrivare anche George. In città la tensione è palpabile.

Autocritica

E questa è la lettera di autocritica che ho inviato ai miei amici comunisti: non ho mai pensato di essere molto coraggiosa e credevo bastasse la preghiera a Walter.
Grazie a questa lettera mi si sono aperti i cancelli del lager in cui ero detenuta.

Cari Compagni

Dal '48 avete avuto sessant'anni di tempo o per fare la rivoluzione o per governare, adesso ci siamo rotti le palle; di conseguenza, gli unici slogan sovversivi che sopportiamo sono quelli padani. Per ciò siete pregati di sgomberare dalle istituzioni con il vostro moralismo ipocrita, perché noi preferiamo farci rappresentare da ladri, da mafiosi e da cazzuti leghisti, piuttosto che da voi.
Aggiungo che la cultura espressa dalla sinistra suscita fastidio e insofferenza; che la sindrome dei migliori ha generato allergia ; che ignorare questo dato è un insulto a Gramsci; che pigliarsela con Veltroni è un'operazione consolatoria ed esorcistica e presuppone che la società italiana ci conceda tempi lunghi, non concessi neppure alla Chiesa Cattolica; che la nostra dialettica, ormai artefatta ed esangue, risulta astrusa e ridicola per molte persone che, ora possono vantarsi di non essere intellettuali
. Fine

Chi salverà l'Italia?


Chi salverà l'Italia e soprattutto casalinghe ed operai che hanno votato in massa centro destra?



20/4/2008 (8:6) - IL CASO
Ci salverà quel tesoro di patata