sabato 7 giugno 2008
buona guarigione
nonne avide: il sior Mario va esule
venerdì 6 giugno 2008
Tutti in gita
Stiamo facendo centro!
Il buco nero della sinistra
Fonte: "Pensieri, LXXVIII", Giacomo Leopardi
Reportage da Cogne
giovedì 5 giugno 2008
mercoledì 4 giugno 2008
Modelli antropologici dell'era nucleare
I Bronzi di Riace
Modelli logici:
Brunetta dichiara "Saranno licenziati tutti i dipendenti della pubblica amministrazione che non accettano il licenziamento"
L'avevano promesso e mantengono: fine di tutti i problemi
E finalmente è finita. I rifiuti del napoletano verranno gettati nel Vesuvio da cui si alzerà una stupenda nube di diossina che incontrerà la nube radioattiva che tra tre giorni sapremo che forse magari anche anzi che no potrebbe essere fuoriuscita dalla centrale di Krsko (nella foto a destra, molto simile a quella di Cernobyl, ma ormai già costruita) e assieme si concentreranno su Roma ponendo fine al centralismo.
Nel frattempo i Carabinieri, convocati d'urgenza da Menia, arresteranno a nordest le particelle radioattive, trattenendole ai domiciliari, mentre a sud s'inviteranno i calabresi a soffiare tutti assieme verso nord, in modo da deviare il corso della nube.
E la Repubblica delle Banane sarà salva. Per sempre.
Anteprima foto in vendita
Finalmente un po' di movimento in questo paese noioso: E' ESPLOSA LA CENTRALE NUCLEARE DI KRSKO!
Siamo inguiaiati: un nero anche alla Casa Bianca, oltre che a palazzo Chigi
E' stato bello, ma non poteva durare per sempre
Ma era evidente...
IDEE DA SVILUPPARE...
"una risata li seppellirà!" (Jacopo Fo) ... speriamo!!!
http://www.giuseppegatto.com
nuova pagina: amore ed infatuazione
martedì 3 giugno 2008
15 GRADI LATITITUDINE SUD - 65 GRADI LONGITUDINE OVEST
Governicchio ombra al lavoro
Clandestini? Pfui
Miseria nera? Pfui
Qua il problema è che salta la cena. La SD (sinistra disorganizzata) non ha prenotato a tempo. Deve intervenire il governicchio ombra. Pfui
Vado a vedere se è aperto il buffet di Ponterosso. E informo. Pfui
PS Pfui è l'espressione tipica di Nero Wolfe rivolta alle donne ed alla disorganizzazione.
Progetto politico delle Quote Rosè
Confessioni di una casalingua inquieta
Prenda me ad esempio. Non sono molto bella e neanche intelligente, ma non importa niente perchè lei non lo sa. Vivo per parlare, sono in cerca dell'amore, ma quale, quale amore, ancora non lo so. Così lei, sior Mario, mi aperto il suo blog e fa finta d'ascoltare ed intanto guarda in giro, vuol qualcosa da mangiare. Ecco. Sior Mario, viene questa sera a Palazzo? 14 euro, fusi con la gallina o grigliata bevande incluse. Forse se insistiamo viene anche Brunone (che domenica certamente non ha gozzovigliato, nè men che meno mangiato bene...).
amore. confessioni
Chi non può amare le Autrici, colte come un Nobel o ignoranti come casalinghe disperate. Chi non può amare gli Autori, sia quelli delle invettive sia quelli della sinistra che non c'è?
Chi non può amare Bruno che non scrive, ma ci pensa?
Candido, viviamo nel migliore dei blog possibili.
Love, love, love. E pietà per Berlusconi, che si trova una moglie steineriana e va in giro in mutande alle Bermuda, con un seguito di ansimanti adulatori (andava, ora non ce la fa più).
Love, love, love. Frankenstein, vivrò con te in castità e fedeltà.
lunedì 2 giugno 2008
"¡Sí se puede!" E' un messaggio che va diritto alle coscienze.
Si', si può fare! La Bolivia vedrà un nuovo giorno! Grazie. Il candidato presidente.
Per chi si fosse perso la puntata di report del primo giugno ecco il link con il testo integrale, che riprende alcuni spezzoni del film documentario "Our brand is crisis".
torniamo alla politica seria
Oggi è la Festa della nostra Repubblica
ERE
Prestissimo si prospetterà una nuova Era, creata dalle insonni quote rosa di questo meraviglioso pluriblog.
Presumo che si tratterà del Canastozoico o dello Sferruzzozoico.
domenica 1 giugno 2008
Grazie reggente ed autori tutti
PUON KOMPLEANNO, REPUPPLIKA ITALIANA
Cari amici e simpatizzanti di quest blog, abbandonato (non definitivamente) dal suo fondatore e direttore, il mitico Signor Mario, non trovo modo più significatrivo per celebrare la festa della Repubblica, se non trascrivervi, senza manipolazioni, una parte del discorso papale tenuto alla Conferenza Episcopale Italiana ( 29 maggio 2008).
“Cari Fratelli Vescovi italiani, non solo nell'importantissimo ambito dell'educazione, ma in certo senso nella propria situazione complessiva, l’Italia ha bisogno di uscire da un periodo difficile, nel quale è sembrato affievolirsi il dinamismo economico e sociale, è diminuita la fiducia nel futuro ed è cresciuto invece il senso di insicurezza per le condizioni di povertà di tante famiglie, con la conseguente tendenza di ciascuno a rinchiudersi nel proprio particolare. E’ proprio per la consapevolezza di questo contesto che avvertiamo con particolare gioia (leggasi CIOIA) i segnali di un clima nuovo, più fiducioso e più costruttivo. Esso è legato al profilarsi di rapporti più sereni tra le forze politiche e le istituzioni, in virtù di una percezione più viva delle responsabilità comuni per il futuro della Nazione. E ciò che conforta è che tale percezione sembra allargarsi al sentire popolare, al territorio e alle categorie sociali. E’ diffuso infatti il desiderio di riprendere il cammino, di affrontare e risolvere insieme almeno i problemi più urgenti e più gravi( leggasi URCENTI e CRAVI), di dare avvio a una nuova stagione (leggasi STACIONE) di crescita economica ma anche civile e morale. Evidentemente questo clima ha bisogno di consolidarsi e potrebbe presto svanire, se non trovasse riscontro in qualche risultato concreto. Rappresenta però già di per sé una risorsa preziosa, che è compito di ciascuno, secondo il proprio ruolo e le proprie responsabilità, salvaguardare e rafforzare. Come Vescovi non possiamo non dare il nostro specifico contributo affinché l'Italia conosca una stagione di progresso e di concordia, mettendo a frutto quelle energie e quegli impulsi che scaturiscono dalla sua grande storia cristiana. A tal fine dobbiamo anzitutto dire e testimoniare con franchezza alle nostre comunità ecclesiali e all'intero popolo italiano che, anche se sono molti i problemi da affrontare, il problema fondamentale dell’uomo di oggi (leggasi OCCI) resta il problema di Dio (leggasi TIO). Nessun altro problema umano e sociale potrà essere davvero risolto se Dio non ritorna al centro della nostra vita.” Fine testo