Pareva che il 14 ottobre non arrivasse mai. Per fortuna è arrivato, portando con sè un nugolo di blog istituzionali mortalmente noiosi, scritti dapseudoprofessionisti (ma il blog è cosa da dilettanti) e riportanti le stesse dichiarazioni che s i politici blogger per forza son usi fare nei comunicati stampa.
E' certo che per il sollievo della blogosfera da domani spariranno.
Da mesi siamo sommersi da regolamenti incomprensibili, anche per chi ha masticato un po' della materia. Dietro a tutto questo c'è di sicuro un barone universitario con i suoi scudieri, magari iscritto ai ds, corrente che più liberale non si può. Magari ha contribuito a stendere proposte di legge elettorali nazionali e locali. Forse ha formulato le regole per l'elezione dei 45 saggi nazionali e di quelli locali. Delle modalità di candidatura a segretari nazionali, regionali, costituenti, gruppi dirigenti. Delle modalità di voto ai seggi. Della necessità di presentare la tessera elettorale, come se un onesto aderente al nascente partito nuovo potesse pensare di votare due, tre o cento volte. Non ho neppure capito cosa sia la S.S.O dovrei avrei dovuto andare a votare io.
Troppa roba. Domani mi leggo "Mondo senza fine" di Ken Follett.
Però adesso voto sul blog. E voto Bruno Zvech disgiunto da due liste che lo sostengono e che sono zeppe di troppo vecchie conoscenze e di false novità.
Lo voto per due ragioni. La prima è che ha fatto un blog che all'inizio era uguale a quello di tutti gli altri, ma poi ha saputo appassionarsene e il blog ne ha immediatamente risentito beneficamente.
La seconda è che una volta mi ha detto, in un luogo sacro della rappresentanza: Sai, questi non riesco a sopportarli, non hanno mai letto un libro.
Due ragioni sono sufficienti, ma ce ne è una terza, decisiva. E' un uomo che ama le donne. In maniera assoluta.