venerdì 14 settembre 2007
cassazione più dura di grillo
un comunista anticlericale per moretton. dedicato ai pazienti del friuli+veneziagiulia
giovedì 13 settembre 2007
grande daniele
Su Beppe Grillo ho tutta una serie di riserve che riguardano il cosa e il come. Spunti per una riflessione, niente di più: Grillo è ormai un tesoro nazionale come ( fatevi da soli il paragone: è la "democrazia dal basso" ) e a caval donato non si guarda in bocca. Certo non mi auguro che finisca come Benigni, a declamare Dante in braccio a Mastella. ( Il Benigni di vent'anni fa si sarebbe fatto prendere in braccio da Mastella solo per pisciargli addosso. E una volta l'ha fatto! Bei tempi. )
AVVERTENZA AI FIGLI DI BUONA DONNA.
IL COSA.
Primo, perchè un parlamentare con più di due legislature è una persona la cui esperienza può fare del bene al Paese. Pensiamo a gente del calibro di Berlinguer o di Pertini ( talenti che non ci sono più, ma questo è un problema che non risolvi con una legge, ci vorrebbe il voodoo ). Grillo li manderebbe a casa dopo due legislature, in automatico. Perchè "i politici sono nostri dipendenti." Le accuse di populismo che gli vengono rivolte sono qui fondatissime, specie quando le rigetta usando non argomenti che entrino nel merito, ma lo sfottò, che è sempre reazionario. ( "Gli intellettuali con il cuore a sinistra e il portafoglio a destra hanno evocato il qualunquismo, il populismo, la demagogia, uno con la barba ha anche citato, lui può farlo, Aristofane, per spiegare il V-day. " Non è "uno con la barba": è il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, filosofo, che ha espresso civilmente il suo parere contrario, argomentando. )
Due, perchè chi è condannato in primo e secondo grado non lo è ancora in modo definitivo. In Italia i gradi di giudizio sono tre. Il problema da risolvere è la lentezza della giustizia. I magistrati devono avere più mezzi, tutto qui. ( "Tutto qui" è ovviamente l'understatement del secolo. )
C, perchè poter esprimere la preferenza per il candidato ha dei pro e dei contro che si bilanciano ( come capita nel modo attuale ). In passato, ad esempio, poter esprimere la preferenza non ha impedito ai partiti di far eleggere chi volevano ( collegi preferenziali eccetera ) . Nè ha impedito alla gente di scegliere, col voto di preferenza, degli autentici filibustieri.
L'illusione alimentata da Grillo è che una legge possa risolvere la pochezza umana. Questa è demagogia.
Ma non è solo il cosa. E' soprattutto IL COME. Un esempio: dato che Di Pietro ha aderito alla sua iniziativa, Grillo ha detto:-Di Pietro è uno per bene.- Brrrr. Quindi chi non la pensa come Grillo non lo è? Populismo.
L'anno scorso, a Padova, gli "amici di Grillo" avevano riempito il palazzetto dove avrei fatto il mio monologo con volantini WANTED che mostravano la foto dei politici condannati. Li ho fatti togliere spiegandone la demagogia: gli amici di Grillo puri e buoni contro i nemici cattivi. Quando arriva Django?
Lenny Bruce sosteneva, a ragione, che chi fa satira non è migliore dei suoi bersagli. Se parli alla pancia, certo che riempi le piazze, ma non è "democrazia dal basso": al massimo è flash-mobbing.
AMBIGUITA'
Scegli, Beppe! Magari nascesse ufficialmente il tuo partito! I tuoi spettacoli diventerebbero a tutti gli effetti dei comizi politici e nessuno dei tuoi fan dovrebbe più pagare il biglietto d'ingresso. Oooops!
- I partiti sono il cancro della democrazia.- dice Grillo, servendosi di una cavolata demagogica che era già classica all'epoca di Guglielmo Giannini. Come quell'altra, secondo cui " in Italia nulla è cambiato dall'8 settembre del 1943 ". Ma va' là!
Adesso Grillo esalta la democrazia di internet con la stessa foga con cui dieci anni fa sul palco spaccava un computer con una mazza per opporsi alla nuova schiavitù moderna inventata da Gates. La gente applaudiva estasiata allora, così come applaude estasiata ora. Si applaude l'enfasi.
Il marketing di Grillo ha successo perchè individua un bisogno profondo: quello dell'agire collettivo. Senza la dimensione collettiva, negata oggi dallo Stato e dal mercato, l'individuo resta indifeso, perde i suoi diritti, non può più essere rappresentato, viene manipolato. E' questo il grido disperato che nessuno ascolta. La soluzione ai problemi sociali, economici e culturali del nostro Paese può essere solo collettiva. A quel punto diventerebbe semplice, anche per Grillo, dire:- Non sono il vostro leader. Pensate col vostro cervello. Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo.-
POST-SCRIPTUM ( 12/9 )
Oggi su Repubblica c'è un refuso simpatico a pag.27:" (...) il rinvio evita la reazione della piazza, dei fans del V-day di Brillo (...) "
cose d'antan
- no ai condannati in Parlamento
- no ai politici di professione, due legislature e poi tornino al loro lavoro
- si alla preferenza diretta
Questa la sintesi della proposta di legge Grillo, come riportata dal suo blog.
Cose d'antan. La preferenza diretta già c'era, con godimenti particolari in certe lande italiane.
Ma i punti 1 e 2 erano presenti negli statuti, o regolamenti o che altro, e comunque negli usi, di un vecchio partito, anzi un partito vecchio, il Grande Partito.
Questo valeva, ad esempio, per l'elezione a consigliere regionale. Però... c'era la possibilità di deroga per i dirigenti più prestigiosi. Così è successo, ad esempio, che un dottore, dopo essersi fatto due legislature, ambisse a candidarsi alla terza. Deroga! Il suo comitato provinciale NIET! ma quello regionale, più sensibile, OH YES! Ad un certo punto, mettiamo, finisce la legislatura e viene eletto presidente un esponente della Bocconi che vuole una giunta fatta di esterni, di teste fini, di esperti qualificati, no consiglieri regionali e perditempo.
Conclusione? Il dottore di cui sopra (PCI, PDS, DS, domani PD) si fa la quarta legislatura da assessore esterno, con lo stesso status, eurini compresi, dei consiglieri regionali. Solo che lui in più ci ha la macchina blu, l'autista e la segretaria.
Ma a lui che je frega de Grilo? Ci fa un baffo.
E la proposta di legge? Che dè? Annamo a fasse du' spaghi, intanto che quelli in coda firmano.
Redattore, cinico, non ha firmato
mercoledì 12 settembre 2007
v-giovani
martedì 11 settembre 2007
presentazione delle liste alle elezioni del 2010
- Cittadini per Beppe Grillo
- Cittadini per Antonio Di Pietro
- Cittadini per Veltroni
- Cittadini per Bertinotti
- Cittadini per Caruso
- Cittadini per i cittadini
- Cittadini per Fini
- Cittadini per Mussolini
- Cittadini ebrei per Hitler
- Cittadini per riempire il vuoto lasciato dai partiti
- Cittadini per Brambilla
- Cittadini gay
- Cittadini gay per gli eterosessuali
- Cittadini per le donne
- Cittadini per don Gelmini
- Cittadini per il mare
- Cittadini per la montagna
- Cittadini per la collina
- Cittadini per la città
- Cittadini per l'antipolitica
- Cittadini nimby
sinistra e petulanza
- Gay petulanti, sia singoli che associati
- Lavavetri petulanti
- Posteggiatori abusivi petulanti
- Pubblicità petulante
- Donne petulanti
- Uomini petulanti
- Blogger petulanti
- Mendicanti petulanti
- Ambulanti petulanti
- Sindaci petulanti
- Politici giornalisti e vip petulanti
- Società civile petulante e candidata all'accesso all'università
- Me stesso