- no ai condannati in Parlamento
- no ai politici di professione, due legislature e poi tornino al loro lavoro
- si alla preferenza diretta
Questa la sintesi della proposta di legge Grillo, come riportata dal suo blog.
Cose d'antan. La preferenza diretta già c'era, con godimenti particolari in certe lande italiane.
Ma i punti 1 e 2 erano presenti negli statuti, o regolamenti o che altro, e comunque negli usi, di un vecchio partito, anzi un partito vecchio, il Grande Partito.
Questo valeva, ad esempio, per l'elezione a consigliere regionale. Però... c'era la possibilità di deroga per i dirigenti più prestigiosi. Così è successo, ad esempio, che un dottore, dopo essersi fatto due legislature, ambisse a candidarsi alla terza. Deroga! Il suo comitato provinciale NIET! ma quello regionale, più sensibile, OH YES! Ad un certo punto, mettiamo, finisce la legislatura e viene eletto presidente un esponente della Bocconi che vuole una giunta fatta di esterni, di teste fini, di esperti qualificati, no consiglieri regionali e perditempo.
Conclusione? Il dottore di cui sopra (PCI, PDS, DS, domani PD) si fa la quarta legislatura da assessore esterno, con lo stesso status, eurini compresi, dei consiglieri regionali. Solo che lui in più ci ha la macchina blu, l'autista e la segretaria.
Ma a lui che je frega de Grilo? Ci fa un baffo.
E la proposta di legge? Che dè? Annamo a fasse du' spaghi, intanto che quelli in coda firmano.
Redattore, cinico, non ha firmato
1 commento:
non conoscendo i fatti nello specifico ne i protagonisti ,riconosco il solito andazzo e mi faccio due spaghi.Vissani
Posta un commento