sabato 2 giugno 2007

la crisi della politica e il pd:risposta adeguata? a quali condizioni?


La fase costituente del nuovo Partito Democratico sta per essere avviata.E’ una fase caratterizzata da molte attese, ma anche da molti interrogativi, alimentati dall’atteggiamento incerto mantenuto sulle manifestazioni di piazza S. Giovani e piazza Navona, dal modo in cui è stato costituito il Comitato di coordinamento nazionale, dai risultati elettorali delle elezioni amministrative.


Il tutto, in un quadro di crescente e malcelata insofferenza dei cittadini verso i partiti e di rischio che qualche demagogo, cavalcando l’ondata anti-politica,travolga gli equilibri costituzionali. Il nascente Partito democratico è una risposta alla crisi della politica? A quali condizioni può esserlo? Sarà veramente una forza nuova o la sommatoria di due vertici auto-referenti?


Noi, iscritti ai DS, siamo impegnati assieme ad altri militanti di area riformista e socialista nella formazione del nuovo soggetto politico che vogliamo democratico, laico e parte integrante del socialismo europeo; ma proprio per questo vorremmo discuterne e soprattutto ascoltare quello che tante persone (diversamente interessate a questoprogetto) hanno da dire, senza trovare una sede per farlo. Le grandi assemblee, nelle quali il dibattito è necessariamente limitato, non sono sempre sufficienti ad evidenziare i molti interrogativi posti dall’attuale fase politica.




Per questo ti invitiamo partecipare ad un incontro che si svolgerà lunedì 4 giugno alle 17,30 presso il Circolo della Stampa di Trieste,in corso Italia.




Noi ci prenderemo dieci minuti in tutto e poi ascolteremo, per capire ed essere interpreti nelle sedi politiche in cui ciascuno di noi opera.




Giorgio Rossetti, Mauro Gialuz, Piero Alzetta, Marino Pittoni.






Condivido l’appello e l’iniziativa di Giorgio Rossetti anche se ho una storia politica diversa dalla sua e non ho partecipato, negli ultimi anni, né ai dibattiti interni al centro-sinistra né alla discussine dei DS sul nuovo partito democratico. Ho nel mio DNA, nel bene e nel male, la storia dei “socialisti” che sono stati portatori di idee programmatiche. Io credo che viviamo in Italia in un’ epoca di partiti con identità debole e con sistemi che si reggono su una forte personalizzazione del confronto politico fra leader che hanno sempre meno connotazioni ideologiche. Molti definiscono questa fase di “post democrazia” nella quale i cittadini sono coinvolti, più o meno, quasi esclusivamente alle scadenze elettorali.


Ma la crisi della politica può essere, forse, superata dalla costruzione di grandi partiti collegati alle grandi famiglie culturalied ideali europee.


Per questo ritengo coraggiosa e utile l’iniziativa di Giorgio Rossetti e, con questo spirito, mi associo al suo invito per l’incontro che ha messo in cantiere.




Gianfranco Carbone






Aderisco all'iniziativa e divulgherò l'appuntamento ad altri compagni socialisti; ritengo che tutti quelli che intendono far riferimento al P.S.E, senza se e senza ma, debbano trovare una strategia comune; è una grande occasione.




Gianfranco Orel, segretario provinciale dello SDI






Per aderire o per informazioni: Giorgio Rossetti, 335 5485354 oppure via mail giorgiorossetti@tin.it

Governo, centro sinistra, sinistra, partito democratico, etc.


Faccio parte della Generazione O. Non ho mai visto niente di simile.

venerdì 1 giugno 2007

mi ha scritto Maria


Maria mi ha scritto ed io pubblico.



Fenomenologia della decerebrazione assistita nelle moderne democrazie.


Ovvero: “dalla disciplina del desiderio all’organizzazione sistematica dell’auto- decerebrazione”.

Ipotesi di lavoro: si osserva che gli individui, in molti e difformi sistemi socio-politici, in svariate situazioni culturali, indipendentemente dal loro ruolo in seno alla società, tendono a sviluppare comportamenti compulsivi che fanno pensare ad una diminuzione- se non ad un annullamento- di varie capacità: capacità di ascolto, di deduzione, di confronto, di autonomia, di scelta responsabile ecc.; mentre prevalgono atteggiamenti fortemente massificati, connotati da emulazione, arroganza, interesse privato, paura, subalternità e/o manipolazione ideologica.


Campionatura dei materiali:

- Immagini della sfida elettorale negli USA (esempio di grande capacità democratica)

- un gruppo terroristico di nuova sigla rapisce ostaggi in Iraq (esempio di antidemocrazia)

- ribelli e governativi in Costa d’Avorio (esempio di antidemocrazia solo perchè sono morti sei soldati francesi)

- folle islamiche pregano per Arafat (esempio di follia ideologica e di amore sconfinato)

- Israele nega che Arafat possa essere seppellito a Gerusalemme (esempio di ferrea convinzione)

- i coloni ebrei condizionano qualsiasi trattativa di pace (esempio di ricatto democratico)

- la costruzione del Muro di Gerusalemme (es.di paura e arroganza ideologica)

- i Talebani ci sono ancora (fatto oggettivo)

- all’indomani della strage di Beslan, Putin dice dei terroristi ceceni: li stermineremo tutti (es. di arroganza ideologica e di esercizio democratico)

- Berlusconi e Putin tifano per l’amico Dobliu (es. di interesse e di esercizio democratico)

- tutti gli americani comprano fucili, e altre armi da fuoco (es. di paura)

- Fatti di sangue in varie scuole americane (i giovani vedono troppo la televisione)

- le multinazionali decidono i prezzi e il mercato di vari prodotti (es. di interesse monopolistico)

- la gente continua ad essere contraria agli OGM, senza sapere un tubo(es. di paura)

- i cattolici sono contrari alla procreazione assistita (es.di paura e di follia ideologica di tipo religioso)

- la gente non ha capito che cosa sono le cellule staminali, quindi è contraria alla sperimentazione (es.di paura e di follia ideologica)

- studenti di un liceo allagano i servizi (es. di emulazione e di sperimentazione)

- la madre del piccolo Samuele piange, si fa intervistare da molteTV e poi fa un altro figlio (esempio di tante cose che è meglio non dire)

- nel paese di Cogne molti sono presi da tentazioni terroristiche (fatto oggettivo)

- il popolo dei leghisti è molto contento che Bossi vada a Bruxelles (es di follia ideologica di tipo religioso)

- strumentalizzazione delle “radici cristiane”che mancano alla UE (es di follia ideologica e democratica)

- la Riforma della Scuola della Moratti (esempio di come anche il più tranquillo dei precari o dei genitori sia spinto a diventare un terrorista)

- la Riforma della Giustizia di Castelli (es. di arroganza e follia ideologica)

- la Devolution (es. Del Buco Nero democratico)


Mi rendo conto che devo dare un criterio alla campionatura quindi interrompo il lavoro perchè non so più che tesi scientifica sostenere...le varianti sono troppe e bisognerebbe arrivare ad algoritmi che non sono alla mia portata.

non sono più di sinistra



Dopo le ragioni di Pansa ecco le mie, per quel che valgono.



Non sono più di sinistra perchè.




  1. Sono un blogger


  2. Come tale individualista ed egocentrico


  3. Conseguentemente mi piace essere letto dal maggior numero di persone


  4. Non mi dispiacciono i commenti


  5. Dato che sono sulla rete vorrei essere parte liberamente della stessa creando interrelazioni purchè non confliggenti con l'individualismo


  6. Ho fatto parte per lunghi anni di organizzazioni di stampo leninista (PCI e CGIL), ora non voglio appartenere ad alcuno


  7. Vedendo l'attuale lavorio nei cantieri del partito democratico e della sinistra alternativa mi metto un casco giallo in testa e scappo


  8. Sono d'accordo con il governatore della banca d'Italia Draghi, meno con Montezemolo anche per via della sua aria da fighetto


  9. Non mi piace la Melandri


  10. Mi infastidiscono i gay quando sono fastidiosi.


Posso ancora far parte di Kilombo. sito aggregatore di blog di sinistra che mi ha simpaticamente accettato pochi giorni fa, ora che non sono più di sinistra?

giovedì 31 maggio 2007

buone notizie a sinistra


Ieri.
Prodi si è adombrato con gli alleati ed ha detto che non ne può più e che farà tutto lui.
Fassino avvia una mediazione.
Franceschini chiede che leader del pd e capo del governo non siano la stessa persona.
Prodi si inalbera.
Fassino avvia una mediazione.
Amato si schiera con Prodi.
Rutelli si illividisce.
Fassino avvia una mediazione.
Veltroni si sposta verso Rutelli, ma senza deludere Fassino.
Fassino prosegue nell'opera di mediazione.
Marini osserva col mezzo sigaro spento.
Franceschini non vuol fare lo speaker.
Del Turco ce l'ha con Boselli.
Boselli lo espelle.
Visco parla male di Mastella, che si irrigidisce.
Fassino media.
Carlin Petrini vuole che il comitato promotore passi da 45 a 100.
Fassino pare d'accordo.
Mario Adinolfi e Ivan Scalfarotto (generazione U) adesso un po' ci sperano.
I 45 anziani escono dalla riunione a notte fonda, stremati.
Fassino li incoraggia.
Io sono scoraggiato.
Fassino se ne frega.

mercoledì 30 maggio 2007

eppure una via d'uscita c'è


C'è modo di uscire dal pantano del dopo elezioni amministrative e della situazione del pd?

Secondo me, modestamente, c'è.

Ecco.
  • Attenersi alla norma costituzionale. La legislatura dura 5 anni e ugualmente il governo, qualunque sia l'esito di elezioni non politiche intermedie, come succede ovunque

  • Ammettere onestamente che in Italia il bipolarismo è fallito e tanto meno si potrebbe arrivare al bipolarismo di tipo anglosassone

  • Conseguentemente approvare una legge elettorale proporzionale con forte sbarramento e preferenze( su questo si può trovare l'accordo tra molti partiti, dall'Udc a Rifondazione), con l'intesa che la stessa verrà applicata dalla prossima legislatura

  • Per logica conseguenza il pd cessa di aver ragione di costituirsi, rimangono i partiti attuali con le loro oligarchie

  • Finirebbe così lo sfinimento sulle modalità di costituzione dello stesso pd e sulla leadership

  • Tornare alle urne alla scadenza naturale con un sistema che garantisce il massimo di rappresentatività, con ogni partito che presenta il suo programma e ciascuno vota per chi gli pare, senza nausee

  • Ovviamente il sistema non è perfetto, perchè privilegia la delega in bianco ai partiti e non garantisce nè la governabilità nè la stabilità

Ma adesso, con il sistema attuale, questi requisiti sono soddisfatti? Forse solo la stabilità, non certo la governabilità


Almeno gli elettori avranno la sensazione di poter scegliere i loro rappresentanti e di poterli giudicare.



martedì 29 maggio 2007

gorizia, due giovani ed un anziano


A Gorizia, unica area "rossa" nel Friuli Venezia Giulia, con un giovane ds presidente della provincia, si è votato per il comune capoluogo. I dirigenti del centro sinistra, che ivi abbonda di personalità giovani e brillanti, dopo rapide e serene consultazioni, hanno deciso con forza di marciare divisi per colpire uniti, candidando a sindaco due giovani emergenti e popolari: un prete, don Bellavite ed un avvocato, l'avv. Mosetti. Il primo per la sinistra sinistra, il secondo per il centro sinistra. Il centro destra, frastornato dal movimentismo degli avversari, ha ripiegato, senza speranze, sul settantenne senatore Romoli, che si è sacrificato per la bandiera.
Ecco i risultati.

Sezioni rilevate: 37 su 37 Totale voti validi: 21229

ETTORE ROMOLI
AN
FI
GORIZIA TRICOLORE
PRI
DEM.CRIST.PER LE AUT
UDC
NUOVO PSI
LEGA NORD
10855
51,13%
ANDREA BELLAVITE
PROGETTO GORIZIA
LISTA ROSA
FORUM
PRC
GORIZIA DEMOCRATICA
4243
19,99%
GIULIO MOSETTI
L'ULIVO
3425
16,13%

I giovani hanno floppato, il centro sinistra ha floppato, la sinistra sinistra ha floppato, però ha battuto il centro sinistra. I due giovani sconfitti non credo si ritireranno dall'agone, troveranno qualche adeguata collocazione. Il sindaco eletto al primo colpo è un vecchio, simpatico signore very british and cool. I maggiorenti del centro sinistra sinistra hanno dichiarato alla tv, con faccia compunta, che sapranno far tesoretto della lezione.
Saluti a tutti dall'euroregione Friuli Venezia Giulia del governatore Illy.



riserva di voto





Proviamo a vedere le conseguenze del voto amministrativo da un altro angolo visuale. Quello dell'affluenza alle urne , sempre più scarsa. Normalmente si dice che i non votanti sono qualunquisti. Essere qualunquista, secondo il Devoto-Oli (ultraottantenne, ma di dizionari compilati da giovani non ne conosco, a parte forse Wikipedia) significa professare o dimostrare indifferenza o disprezzo nei confronti della vita politica o dei problemi sociali. Secondo Wikipedia il qualunquismo è caratterizzato da una generica sfiducia nelle istituzioni, nei partiti, nei vari soggetti della politica, veduti come distanti, perniciosi o comunque di disturbo, di intralcio, nell'autonomo perseguimento delle soggettive scelte individuali.
Se dunque uno si impegna, anche poco, in associazioni politico-culturali, anche marginali, o magari scrive un blog demo-laico per 44 gatti, non può essere definito qualunquista (sospiro di sollievo).
Ma se decide di non andare a votare o se decide di andare a votare solo se c'è un buonissimo motivo?
A me pare una scelta lecita, possibile, giustificabile.
E cerco di spiegare perchè.
A livello politico nazionale c'è un falso bipolarismo, infatti all'interno dei due poli si collocano le più diverse posizioni politiche. Ma, si dice, per il centro-destra non si può votare perchè ci sono i fascisti. Giusto, ma i fascisti ci saranno in An anche quando An entrerà nel Ppe. Certamente, nel resto d'Europa, ed anche in America la destra presenta una faccia più pulita. In altre parole votare Sarkozy, la Merkel o Cameron non sarebbe scandaloso.
Allora in Italia non esiste il bipolarismo, poichè chi ha una minima coscienza storica non può votare per i fascisti.
Conclusione. In Italia c'è solo un'altra strada: non votare o votare scheda bianca se i candidati del centro-sinistra, ai vari livelli, non ti piacciono. Questo non può essere nè scandaloso nè qualunquista se la scelta astensionistica è sostenuta da ragioni che si ritengano valide e di sostanza. Su queste basi ho deciso che farò alle prossime elezioni, così non mi servirà turarmi il naso.


P.S. A Grado, famosa località balneare (Gorizia) ha stravinto la signora Olivotto, storica esponente di An, con i voti della sinistra. Così vanno le cose del mondo. In tutto il resto della regione, governata da Illy (escluso dalla lista dei 45), ha stravinto il centro-destra.




lunedì 28 maggio 2007

appello per l'inserimento di 10 ottantenni nel comitato promotore del pd


Luca Sofri lancia un appello per l'inserimento di 10 giovani nella lista dei 45 promotori del pd. Il ministro Parisi , che vale per 10, si è tolto, lasciando posto ai 10 giovani. Bene, giusto. Ma io invece noto che nella lista non ci sono ottantenni et ultra. Allora lancio questo mio appello. Perchè vogliamo fare razzismo dell'età? 10 ottantenni potrebbero portare saggezza e competenze, lo dice anche il dottore De Rita. E rispecchierebbero un Paese che, grazie all'ottima sanità pubblica (lo dice il noto regista M.Moore), invecchia sempre più e meglio. Ora mi direte: tira fuori i nomi di questi ottantenni. Invece suggerisco, sia per i giovani che per gli anziani, il ricorso al metodo del sorteggio, già sperimentato in antiche democrazie. Chi vuole si iscrive ad un elenco ed un bimbo bendato (in rappresentanza dell'infanzia e della fortuna), guardato a vista da 30 saggi (10 ds, 10 margherita, 10 Prodi), procede al sorteggio senza trucchi. Però, ora che ci penso... mica si criticherà la scelta dei saggi scrutatori? Sempre avanti!

sinistra, e government, burocrazia


Il programma di Prodi 300 pagine, il manifesto del partito democratico dei 10 saggi 6 pagine (ma chi lo ha letto? secondo me neanche i 45 un po' meno saggi del comitato promotore), il primo 730 del centro sinistra da 1 a 2 pagine, con 40 di spiegazioni. Ti chiedono, nel 730:

  • il codice fiscale, ma già ce l'hanno


  • le rendite catastali, ma già ce l'hanno


  • il reddito e le ritenute, ma già ce l'hanno, visto che mi hanno mandato il CUD


  • le spese per il recupero del patrimonio edilizio. Ce l'hanno


  • acconti e crediti vari di imposta, ma già ce l'hanno


L'unica cosa che non hanno sono gli oneri e spese. Ma per questi basta una riga.

Con dolore ho firmato l'8 per mille allo Stato, visto che le alternative erano chiese.

Adesso vado a guardarmi i risultati delle amministrative.



P.S. Il ministro Parisi ha lasciato il suo posto nei 45 a 10 giovani. Saranno parisini. Totale attuale 45 meno 1 più 10 uguale 54.



domenica 27 maggio 2007

road map della sinistra verso l'unità





  • Movimenti (ad es. Luca Casarini)


  • Rifondazione comunista


  • Comunisti italiani


  • Sinistra democratica (Mussi)


  • Gli irriducibili senatori Rossi e Turigliatto


  • DS


  • Margherita

  • Sdi, costituente socialista, Bobo Craxi e De Michelis


  • I 45 del comitato promotore del partito democratico


  • Quelli che non sono entrati nei 45


  • Repubblicani europei


  • Di Pietro


  • Bordon ed i suoi fuoriusciti


  • Dini e i suoi riformatori


  • Il tavolo dei volonterosi


  • I radicali


  • Capezzone


  • Zanone e i suoi liberali

  • Arcigay, arcilesbiche, trasgender

  • Slowfood&Mac Donald


  • Santoro e Luttazzi


  • Omar Calabrese, deluso


  • Pansa che non si sente più di sinistra


  • Ivan Gasparotto


  • Mario Adinolfi


  • I giovani ds e margherita


  • Cgil


  • Coop


  • Unipol


  • Montepaschi Siena


  • Il movimento cento città (chi se lo ricorda più?)


  • Il sindaco Chiamparino


  • Blogger vari


  • Tutti quelli che ho dimenticato