sabato 14 giugno 2008

Diario di pancia preventivo per domenica mattina

Antefatto: sto finendo di vedere il Dottor Zivago,bellissimo film controrivoluzionario che mi ricorda colpevoli sentimentalismi giovanili.

In casa non ho sveglie funzionanti: pile scariche. Potrei usare il cellulare.
Ma sono fiduciosa di alzarmi comunque presto.
Sei ore di sonno senza benzodiazepine: sono fortunata.
Mi bevo un beverone di erbe depurative e drenanti
Faccio ginnastica (esercizi consigliati da fisiterapeuta).

Se mi impegno ogni giorno, conto di evitare la palestra per la terza età, dove incontrerei babe insopportabili e scarsamente informate sulla sicurezza, il PD e gli infortuni sul lavoro.

Colazione : caffè, yogourth e cereali.
Sigaretta: necessaria all’espletamento dei bisogni fisiologici .
Doccia e toilette

Sono pronta a partire in auto per Udine, dove svolgo le mie funzioni di ascolto anziani lamentosi e perfettamente sani. Metto in conto di cercare le chiavi dell’auto in tutte le tasche di mio figlio, rientrato chissà a che ora.

Quando finalmente troverò le chiavi, dovrò cercare la macchina che sarà parcheggiata chissà dove. So per certo che l’auto sarà senza benzina.

Ogni giorno mi dico che mio figlio (bamboccione lavoratore) sarebbe ora che andasse a stare per conto suo, così avrei l’auto tutta per me e lui si arrangerebbe con la sua dannata moto a risolvere i suoi problemi edipici di controllo del territorio. Il problema è che il ragazzo ha troppe amiche e così preferisce continuare a parcheggiarsi a casa mia, che gli dà più sicurezza.
Sua sorella, per fortuna, è normale e ha già levato le tende da un pezzo, quindi mi dà soddisfazioni proporzionatamente maggiori.

Caro Diario, note tristi e serali

Caro Diario, sono molto triste. Io partecipo sempre e non riesco a tenere le giuste distanze. In fondo la tragedia della Santanchè potrebbe essermi estranea, eppure è tutto il pomeriggio che soffro con e per lei.
Un ministro della repubblica che si veste da lampadario anni '70 solo per evitare che si venga pubblicamente a conoscenza dell'handicap visivo del figlio...un favoloso esempio d'amore materno! Lei che attira l'attenzione perchè nessuno si preoccupi di un bambino vestito in modo anormale, costretto a portare gli occhiali da sole! E il polsino bianco lungo che copre evidentemente i segni di anni di terapie! E' terribile.
Solo gente insensibile può restare indifferente di fronte a tanto sacrificio. Mi viene in mente la volta che mia figlia venne invitata alla festa di compleanno del nipote di una nobildonna, E.C.d.N., e, siccome era in carso, la portai coi jeans e una maglietta. Era l'unica, tutti gli altri erano elegantissimi. Mi sentii subito una madre inadeguata, tanto che la bimba, per provocare, prese la rincorsa e con la manina rase al suolo il lato di due metri di panna della torta e se lo mise in bocca. Non ci hanno più invitato. Invece il figlio della Santanchè nonostante tutto l'inviteranno ovunque. Ecco, avrei dovuto fare di più per il futuro delle mie figlie. La prossima volta che il pluriblog organizza una cena mi vestirò anch'io da lampadario.

Cari blogger.




Mi sono svegliato alle 6.15 e ho preparato la cucina: alle 8 mi hanno portato il frigo nuovo (da incasso). Ho cercato invano qualcuno che me lo montasse nel mobile e quindi ho deciso di arrangiarmi da solo. Dopo aver provveduto, già che avevo gli attrezzi a portata di mano, ho montato la maniglia di un altro pensile che l'aspettava da tempo. Verso le nove e mezza mi sono messo a lavorare a cose serie. Poi ho aperto il blog e ho capito una cosa: voi non avete proprio mai un cazzo da fare.

Un sabato da favola



Caro Diario ti riapro subito perchè mi ero persa il compleanno della Regina. E' vero che di solito preferisco i Grimaldi ai Windsor, ma quando questi si applicano riescono sempre a farmi sognare. Hai visto come è invecchiata Anna? E anche Edo e Harry sono ingrassati, mentre Filippo rimane sempre un gran bell'uomo. Per conto mio il cappello non gli fa onore, ma del resto anche il plaid sulle gambe di lei è poco regale.
Insomma, pensavo fosse una giornata senza notizie di rilievo, e invece questo sabato si sta facendo sempre più gustoso. Adesso vado a vedere se Toni ha aperto la gelateria e passo da Manu, prima di farmi due civa con lo spritz da Adriano. Lo sai che Ofelia va in vacanza con le amiche e lo lascia solo col figlio? Ah come cambiano i tempi, anche le albanesi si sono emancipate !

Sesso


Perchè ci scappa la pipì al momento meno opportuno? Ieri stavo per fare una dichiarazione importante ed ho dovuto filarmela. Su questo il pd, nè Aureo, vogliono fare un confronto.

Horror



Caro Diario,
ieri sera sono andata alla presentazione dell'ultimo libro di Gillo Dorfles, che si chiama "Horror Pleni", che poi è il contrario dell'Horror vacui dell'uomo preistorico e che vuole significare l'inciviltà del rumore (anche di segnali e di comunicazione) in cui viviamo. A parte che mi sono venute subito in mente le barachette del sior Mario e l'odio che il suddetto nutre per esse, per cui avevo capito tutto fin dall'inizio, mi ha colpito il fatto che la sala era così stipata ma così stipata che non sono neppure riuscita ad entrare. Solo che era piena di persone anziane, ma proprio di tanti geronti che io sembravo una bambina e che alla fine, tranne qualche rara eccezione, sono intervenuti dicendo delle tali banalità che secondo me il Gillo ha deciso di aggiungere un capitolo alla seconda edizione del suo libro sul tema dell'Horror Pleni sì, ma di cazzate. Comunque, finito l'incontro, un piccolo e selezionato gruppo di persone si è riunito a casa di un'amica comune per festeggiare. Insomma, sono sincera: io all'inizio mi sentivo un po' in imbarazzo perché erano tutti più colti e studiati di me e discutevano citando filosofi e pensatori antichi. Tipo: come dice Pinco e bla, bla, bla. Come dice Pallo e bla, bla, bla. C'erano famosi critici letterari, aspiranti ad esserlo, esperti d'arte, di musica e di mass media, scrittori, qualche eccentrico/a. In sostanza una rappresentanza abbastanza significativa dell'intellighènzia locale. Alla fine della serata (ore due di notte) eravamo al delirio. Una tizia citava la filofia cinese per spiegare che se un uomo arriva a 98 anni è un dio a prescindere da quello che è (io le ho timidamente obiettato che se Hitler fosse ancora vivo come la metteva?). Un altro imputava all'i-pod e alla musica da discoteca tutte le nefandezze dei giovani, contrastato da un terzo che, non avendo capito il concetto, difendeva la musica rock. Un’amica mi ha aggredito perché un anno fa non sono andata a vedere mostra organizzata da lei. E non eravamo neppure ubriachi! E' stato a quel punto che ho compreso davvero il significato del libro e la sua critica alla moltiplicazione inarrestabile delle sollecitazioni sensoriali. Mentre mi infilavo la giacca per raggiungere l'auto e la multa che mi aspettava a tradimento, ho fatto un ardito paragone fra le cene dei blogger e il consesso a cui avevo appena partecipato. E’ vero: il mondo è tutto un horror, ma quello senza grandi pretese, forse, è un po’ meglio.

Caro Diario, do you remember the member?





Caro Diario, oggi pomeriggio mi sono dedicata allo studio approfondito del look da nozze. Trovo che il tight, se sta bene a Briatore, può star bene a chiunque. E quindi approvo l'eventuale scelta.

Quanto a me pensavo di indossare un abitino rosa tipo quello qui a fianco per valorizzarmi.

Insomma caro diario a me le nozze mi danno sempre una certa carica, sono un'inguaribile romantica. Chissà se qualcuno sa dove hanno fatto la lista di nozze e come saranno le bomboniere. E chissà se anche in questo caso la stampa ha l'esclusiva del vestito della sposa.

Quando mi sono sposata io è stato molto bello, però era in Comune e la cerimonia è stata lunga perchè celebrava Pacor che tartaglia. E poi non ero vestita di bianco, perchè persino a mamma non sembrava il caso, visti i trascorsi. Però mio marito aveva un vestito vero e proprio e non era in zoccoli. Certo non aveva le scarpe di Briatore (vedi foto), ma per una volta aveva le scarpe e un vestito. Che bello guardare i matrimoni, anche se sono solo quelli degli altri. Io a matrimoni e funerali mi emoziono sempre e piango.

Al matrimonio di mio fratello ho pianto come un vitello quando ho visto mia cognata felice. Povera ragazza, era bellissima, raggiante. Non sono riuscita a trattenere le lacrime. In fondo è meglio che non m'invitino ai matrimoni se poi devo fare certe scene!

E anch'io ho fatto tante feste. Un addio al celibato con le mie amiche del cuore da Toso a Leonacco, poi il pranzo per pochi intimi alla Sacra Osteria, poi una festa a casa di mamma per tutti gli amici di famiglia, poi il funerale di papà (che è stato una festa anche quello perchè mamma ha messo a disposizione dei visitatori una grande forma di grana e un prosciutto crudo e per due giorni non si è fatto altro che mangiare e bere in compagnia, secondo tradizione balcanica) e quindi la festa coi suoceri e i loro amici alla Città di Cherso. Niente nomi di spicco o politici, tranne ai funerali dove è venuta tutta la Dc friulana cioè tutto il Friuli. Che bei ricordi!

Peccato che le cose belle durano poco. Però è stato molto bello anche in tribunale, quando il giudice ci ha chiesto se eravamo sicuri di voler divorziare e tutti e due per una volta nella vita non abbiamo avuto tentennamenti. Con gli anni si acquisisce in sicurezza. Quella volta ero molto elegante, più che il giorno delle nozze, anche perchè non avevo i fiori tra i capelli, che non mi donano.

Insomma, complice il tempo, oggi mi sento molto languida e romantica. E' la parte più bella di me che viene fuori. Ad esempio ricordo la seconda notte di nozze al Cipriani di Asolo. Mio marito aveva mangiato souppe d'oignon e al mattino mi sono svegliata come Rossella O'Hara in Via col Vento...Che bei ricordi!

Io in viaggio di nozze sono andata prima a Asolo e poi a Vienna. Per fortuna abbiamo finito i soldi con una cena ai Drei Husaren (lo stesso tavolo della Wally e Edo) così siamo tornati prima, sennò sarei rientrata che papà era già morto. Invece mi ha aspettata dodici ore prima di farlo: adorava farmi delle sorprese. Chissà dove andranno gli altri. Ecco proprio mi piacerebbe saperlo. A Sharm El Sheik?

Beh caro diario adesso ti lascio sennò mi commuovo troppo. Non ho più l'età per sposarmi e la pensione reversibile che sogno rimarrà solo uno dei tanti sogni della mia vita. Gli uomini sono crudeli e io ho imparato a non fidarmi di loro. Non promettono, non promettono e poi non mantengono. Però ti riapro più tardi.

sabato del villaggio


Caro diario,
questa mattina sembrava autunno. Mi sono alzata presto - dovevo andare a Udine - ho fatto colazione e una doccia calda. Mi sono guardata in giro: un caos.
Allora ho preso il telefono e l'ho chiamato per dire che no, non ci andavo. Così ho messo un po' in ordine e poi sono scesa in piazza ponterosso e ho comperato zucchine, pomodori, ciliege, uova e ricotta dal mio biopusher preferito. Due ciacole per scoprire che il caldo degli scorsi giorni ha fatto fuori tutte le fragole e poi un bel caffè dolce e caldo nel solito baretto, con lettura di giornali.
Bene, adesso sono di nuovo a casa, di nuovo in pigiama, stiro e ascolto musica e mangio ricotta e mangio uova sode e bevo vino e mangerò ciliege, dopo.
Alle ragazze semplici basta poco per essere contente.
Buona domenica.

DIARIO INTIMO




Ieri mi sono svegliato alle undici, dato che nessun caro amico o parente mi ha telefonato prima. Ho adempiuto a normali necessità fisiologiche, indi mi sono lavato e sbarbato. Ho aperto la porta di casa e ho raccolto il giornale, che mi viene recapitato tutte le mattine. Sono tornato a letto, a leggermelo, dopo, però, avere consultato il Televideo: così risparmio di leggere le notizie che già conosco. In seguito...

...Ma che palle, scrivere un diario intimo! Immagino voi, a leggerlo.

Cotolette e patatine


Caro Diario,
anche il mio telefono non trilla ma non me ne dò pena: l'oroscopo dice che entro la fine dell'anno trillerà - eccome - ed io mi cullo in questa beata illusione.

Così ieri, in piena partita, sono andata a fare la spesa al Pam ed ho organizzato il menù per un sereno week-end autunnale prima di una meritata settimana di ferie; non c'era neppure la fila.

Nel forno (nella foto) agnello con patate e contorno di piselli, le ricette un'altra volta.

panino con la mortadella


Carissimo diario,

dopo l'intensa giornata di ieri oggi non ho niente da fare.

Amici ed amiche sono alle prese con figli, cani, gatti, mariti, fidanzati, altri amici, shopping.

Il telefono è muto, che fare?

Ho pensato di farmi un panino, tratto da http://www.paninodautore.it/

Ecco la ricetta.


SUPERCLASSICO SEMPREVERDE
Ci piace non solo perché è un superclassico, o perché è il totem della tribù di quelli dello spuntino con la “S” maiuscola, o perché quando c’è lei cuore e papille gustative partecipano insieme alla stessa indimenticabile festa dei sensi.Ci piace soprattutto perché buona. E scusate se è poco, considerando che nel suddetto generico concetto di bontà rientrano altri più specifici aggettivi come gustosa, succulenta, peccaminosa, appagante, nutriente, e chi più ne mangia più ne metta.Una rosetta con la mortadella e passa la paura, a scuola o in ufficio, in pausa pranzo come alle quattro del mattino, in spiaggia, sul divano davanti alla partita, in due o in tanti, per placare il languore di metà pomeriggio o per mandare a quel paese dieta, bilancia e verdurine bollite.Purchè, ovviamente, si seguano le poche e semplici regole di base per una preparazione che si rispetti.
A persona occorrono una rosetta, possibilmente sfornata da poco, ancora tiepida e fragrante, e circa mezz’etto di mortadella Bologna, rigorosamente col pistacchio. Fin qui gli adepti della comunità di aficionados, di cui sopra, sono tutti d’accordo.Quando si parla di spessore della fetta, invece, le scuole di pensiero diventano due:la fetta sottile, con spessore inferiore al millimetro, vuol dire fusione quasi immediata delle succulente occhiature grasse, che a contatto con la mollica tiepida sprigioneranno già al primo morso tutti gli strepitosi aromi speziati che caratterizzano la nostra mortadella. Effetto collaterale: probabilmente il pistacchio non sopravviverà all’attacco della lama e la fetta risulterà lacerata e costellata qua e là da piccoli fori;la fetta spessa, di circa due millimetri di spessore, si traduce invece in un piacere ben più lento, dedicato a quelli che amano “guadagnarsi” il sapore con una lunga masticazione. Risultato, pistacchio intatto e un lasso di tempo maggiore tra il primo morso e la deglutizione.A prescindere dai gusti personali, il rito della composizione del panino vale per tutti: si spacca in due la rosetta, si adagia il nostro untuoso fazzoletto picchiettato di verde sulla parte inferiore, si ricongiungono le due metà, e il gioco è fatto: un apostrofo rosa tra due fette di pane e vissero tutti sazi e contenti.

E buon appetito a tutti

Caro Diario di sabato



Caro Diario,

anche quest'oggi la giornata si prospetta inutile. Dopo le consuete abluzioni ho cercato di riparare alla bell'e meglio il computer, perchè ancora mi dà problemi. Mentre ero completamente assorta nella mia attività è arrivato M., dieci anni, che finalmente si toglie dalle palle e se ne va in vacanza coi genitori al mare. Voleva salutare i gattini prima di partire. Ho capito che anche come nonna non sarò un granchè, dal momento che non sopporto un bambino che mi parla al risveglio, così come non sopporto la signora delle pulizie che mi elenca le cose che ha fatto mentre io stavo bellamente dormendo. E' da una vita che cerco una colf sordomuta, questa per lo meno è italiana e ha della pulizia il mio stesso concetto.

Ritengo che dormire sia l'unica attività veramente produttiva della mia vita, almeno non faccio danni. Comunque oggi prevedo di trovare una soluzione per smaltire le quattro scatole di formaggini Mio che i gatti non vogliono più e una ricetta per riciclare quanto è rimasto in frigo. La spesa la rimando a domani, preferisco il Pam di domenica, da un senso alla mia domenica. Per me in fondo è sempre domenica.

E poi? Beh, lunedì devo consegnare il libro per seienni, quasi quasi lo scrivo oggi pomeriggio così passa la paura. E un po' di euro freschi fanno sempre comodo. Comunque in serata aperitivo al Durazzo e probabile passaggio per il Bar Baby. In serata speriamo molto nelle capacità dell'inquilino di trovare un film decente. Ecco, anche sabato se n'è andato prima ancora di cominciare. Che palle!

una giornata piena


Carissimo diario,

ieri ho avuto una giornata piena, ma veramente interessante.

Alle 8.30 ho incontrato un importante dirigente pd, che mi ha spiegato le ragioni della sconfitta, giustamente imputandole al contesto ed al Maligno. Ci siamo posti l'eterno problema. E' il partito che deve indirizzare la gente o la gente che deve indirizzare il partito? Ci siamo lasciati con questo quesito. Alle 9.30 ho visto il mio amico P. col quale abbiamo approfondito le cause della crisi dell'ippica, in generale ed in particolare. Non sono mancati riferimenti alla gestione delle scuderie. Ci siamo lasciati con dei dubbi. Successivamente ho fatto un bel bagno caldo, ma ho versato l'acqua e bestemmiando, con la schiena a pezzi, l'ho tirata su. Alle tredici pranzo di pesce con X, donna di discorsi corposi.

Alle quattro visita medica, non con Aureo, per certi dolori muscolari. Polase.

Tra un impegno e l'altro mi son rotto la testa a far rinascere queste pagine ed ho concluso per un ritorno al passato: un diario è un diario e basta.

Poi c'era la partita. P. mi ha invitato a vederla con lui al bar C., ma sapevo che alla fine si ubriacava e non ci sono stato. Si è ubriacato.

Ho guardato la partita tenendo per i rom, ma addormentandomi di tanto in tanto. Mi son fatto una pasta col sugo, ho letto un po' "La foresta" di Edward Rutheford e poi, con l'aiuto di una benzodiazepina mi sono addormentato, pensando a Rilke ed al castello di Duino (nell'immagine)

2.5oo soldati pattuglieranno le città italiane.

Sarà impossibile dormire la notte.
Risuoneranno i passi cadenzati delle pattuglie che proteggono le ronde che ci proteggeranno.

venerdì 13 giugno 2008

Caro Diario, venerdì 13



Caro Diario, questa sera sono particolarmente agitata. Dalle 18 ho seguito in contemporanea il salvataggio dell'Italia e del mio computer. Per quel che riguarda il mio Paese va abbastanza bene. Se battiamo martedì la Francia (ma con un po' di culo...) ce la sfanghiamo al solito con la differenza reti. Per quel che riguarda il mio computer no. Alle ore 17 ho telefonato alla premiata Microsoft per sapere perchè cavolo sul computer venduto con Vista e ritrasformato in XP (con legale licenza da altro computer) non funzionano le schede audio e video. Mi è stato spiegato che: nei prossimi mesi esisterà solo Vista. I rivenditori di Office nei computer che compravamo e che scleravano dopo due anni alla scadenza della garanzia europea (viva l'Irlanda?) installavano prodotti abusivi, per cui da quindici giorni Microsoft sta inviando messaggi volti a terrorizzare gli ignari utilizzatori di Office (alias e soprattutto Word) per invitarli a comprare il programma originale.

Cosa succederà? Dopo avermi detto che faccio la giornalista e aver puntualizzato che ho tre computer in casa tutti collegati sulla stessa Adsl, il mio interlocutore di call center (re della privacy) mi ha comunicato che progressivamente verrà reso inutilizzabile sul computer qualsiasi programma di Office che non sia regolarizzato e compatibile con Vista (alias nessuno se non comprato a cifra stroboscopica). Però il nuovo Office a pagamento mi permetterà meraviglie.

Gli ho risposto che già da mesi sognavo di gettare il portatile nel cesso e comprarmi un McIntosh. E così ci siamo salutati. Non del tutto. So che mi legge. Così ho ripristinato l'orrido Vista e scriverò con l'orripilante Works. Però torna a funzionare il Media Movies anche in questo blog, così nel week end mi dedicherò un video musicale. E poi la Rai (Radio Uno), dopo la messa e il Papa rimanda in onda domenica alle 12 "La Buffa"...per fortuna che non ci ripagano, a me e al mio coinquilino, perchè sennò ci sentiremmo privati delle gioie della gloria. Forza Italia.

RIPRISTINIAMO LA VERITA'


Cosa vogliono dire poche stanze vuote quando, al piano di sopra, devono addirittura buttare i materassi per terra, per un'ora di riposo dopo immense fatiche?

Femmine


Friends, romans, countrymen: I am here to bury Ceaser, not to praise him...
D'accordo, quello era Marco Antonio ai funerali di Cesare.
Cerco un altro incipit. Va bene. Parlerò di donne. Non per elogiarle, giusto per alcune constatazioni di fatto, niente a che fare con neo-vetero-femminismo o deregulation maschilista o altre sciocchezze simili.

E' un fatto - a me pare - che da quando esiste l'homo erectus sia la donna ad avere in mano un potere assolutamente decisivo e cioè il monopolio culturale della famiglia: solo la donna sa quanto le sia costato e le costi acquisire nuovi privilegi con l'assunzione di nuovi oneri al solo scopo di mantenere intatto quel potere, che ci deriva dall'avere la responsabilità biologica - oltrecchè genetica, che condividiamo con l'uomo - della razza umana.

Quello che infatti distingue la specie umana dal resto del mondo animale è fuor di dubbio il fatto che - a differenza degli animali - l'essere umano trasmette i propri codici di comportamento non per via genetica, bensì per via culturale: converrete infatti con me che i pesci, ad esempio, allorchè in soprannumero rispetto al loro habitat, si autoeliminano fino a ripristinare il loro numero biologico necessario alla continuazione della specie.

In quella umana, allorchè si è reso necessario frenarne lo sviluppo numerico per non comprometterne il benessere raggiunto, si è dovuti passare per la c.d. Rivoluzione Femminile, facendo cioè assurgere una necessità meramente biologica della specie alla dignità culturale del concetto di Rivoluzione - nel caso specifico - delle femmine.

Vorrei sapere se fin qui siete d'accordo, perchè capite benissimo che le considerazioni che si andrebbero a dedurre sono di assoluta pregnanza.

seminari alternativi

La fienagione, adatta ad irrobustire giovani corpi ed a sviare i pensieri di anziani troppo rivolti al passato di gloria


c'è una nuova eroina in città

Dove il crimine impazza, dove la legge si ferma e la magistratura è impotente arriva Tuttapatata. La supereroina che combatte contro gli abusi, la burocrazia, le brutture e le barachete.

vecchiacci rompicoglioni


Per una serie di circostanze, dopo decenni in cui l'unico farmaco frequentato era l'aspirina, mi son ritrovato a dovermi imbottire di pillole. Letti i bugiardini mi son precipitato dal medico. "Dottore, ma qua gli effetti colleterali sono tremendi"

"Non ci badi, con cosa crede che tiriamo avanti i vecchi fino ai cent'anni....non so con che felicità delle famiglie."

Ecco. Con che felicità delle famiglie e con che responsabilità della società del welfare?

Caro Diario

In questo blog che non c'è posso finalmente raccontare le mie cose più intime con la certezza che resteranno tra me e questo computer. Ecco, mi racconto la giornata di oggi, mi serve per radicarmi meglio sul mio territorio e capire i miei problemi.

Questa mattina mi sono svegliata. E' sempre una cosa singolare che mi disturba non poco. In effetti vorrei dormire sempre, come fanno in molti, ma anche se provo a riaddormentarmi non ci riesco. Così mi devo alzare. Mi sono bevuta il caffè, ho acceso la sigaretta e preso possesso del bagno prima degli altri. E' importante possedere qualcosa, anche se è merda. E poi da un po' di tempo in qua ho solo quella... Ho aperto il computer e scoperto che uno dei miei blog preferiti non c'è più. Meno male mi son detta, era ora, così non avrò da leggere neanche questo. Speriamo chiuda presto per nozze anche l'altro, così non leggo più niente e festa finita. E' da tempo che non leggo quasi niente anche perchè non ho voglia di scrivere e se non mi scrivo non leggo. Scrivo per legger(mi). E questo è un problema. O meglio: il problema è che, sebbene io paghi regolarmente tutto, sennò mi chiudono le utenze o rischio sanzioni, il mio editore primario (per fortuna adesso ne ho un altro serio) non paga regolarmente me. Sembra una cazzata, ma per 4500 euro che devo ricevere da cinque anni non posso rivolgermi a un avvocato che in cinque anni me ne avrebbe mangiati 7000 o forse anche più. Così tergiverso, mando mail di sollecito, telefono all'Ufficio diritti disturbando gente che mi risponde "Non ho tempo, io lavoro". Io non pensavo che scrivere libri che si vendono fosse un hobby, ma forse come sempre sbaglio. Sto divagandomi.

In questo preciso momento, dopo la telefonata di un'amica con cui s'è deciso di non andare anche questa settimana in Slovenia a fare la spesa, gli omini della caldaia stanno tentando di ripristinare l'uso dell'acqua calda. Sono molto arrabbiati perchè la caldaia è vecchia, ma perfettamente funzionante (soprattutto rispetto alle nuove produzioni della stessa marca) e il loro collega, che tre mesi fa ha fatto la manutenzione annuale per soli 90 euro, s'è dimenticato di pulirla. Così a loro tocca fare di nuovo il lavoro. Uno schifo. I lavoratori sono sempre molto incazzati, forse è per questo che io sono sempre molto serena.

Quando se ne andranno pulirò ben bene la cucina. Sono contenta perchè ieri è passata la signora Edda e il venerdì è l'unico giorno in cui ho la casa ancora per poche ore semipulita. Finito di pulire la cucina e staccato l'assegno (a proposito, chissà se oltre alla scritta non trasferibile devo scrivere anche il mio codice fiscale e il numero di scarpe, che non so mai, ondeggia dal 39 al 40), andrò a fare la spesa. Oggi è una giornata importante. Dalle 17 e 45 la città sarà deserta, l'Italia sarà deserta. Casa mia no. Mi aspettano 180 minuti con vari intervalli, durante i quali ammanire del cibo agli ospiti in salotto. Ecco, appunto. Cosa ammannisco? Gelato a palate nel corso del primo tempo perchè hanno aperto una gelateria artigianale in piazzetta e le palline costano solo 1 euro. Si chiama Oropuro e chiuderà a breve perchè dubito che Toni sia più abile del suo omonimo in campo. Nel secondo tempo tiro fuori l'asiago con la mostarda alle pere e la lingua salmistrata fatta da me.

A proposito, devo ricordarmi di trovare il salnistro. In piazza San Giovanni non lo tengono più, ma qualche vecchia farmacia potrebbe averlo ancora. Poi c'è la pausa discussione (speriamo che l'Italia si faccia onore contro la Romania, sennò questa notte a Roma mettono a ferro e fuoco tutti i campi Rom) durante la quale darò da mangiare al cane (devo ricordarmi dei gatti nel pomeriggio e poi a sera prima di andare a dormire) e preparerò una pasta per tutti. Magari con qualche assaggino di pasticcio ai porcini e di quello agli asparagi bianchi di Bassano. Ho ancora polpette di pane, pappa al pomodoro e fagioli freschi al fiasco: svuoto tutto e va bene così, magari con un po' di patate in tecia. Così, mangiando, ci guardiamo l'Olanda. E alla fine spero di finire la scorta di cioccolata alternativa (al pepe, alla cannella e alla mona de su' zia). Poi wiskhy e verso l'una finalmente torno a dormire.

Caro Diario, sto per chiuderti. Mi chiedo cosa farò da adesso alle 17 e 45. Sicuramente una lavatrice. Poi magari comincerò a scrivere, anche se nel frattempo altre strane presenze che s'aggirano per casa cercheranno di comunicare con me. E io non potrò sottrarmi. Il tempo non è nè bello, nè bellissimo. E'. La caldaia è costata 70 euro. Hanno tentato il possibile per convincermi a cambiarla, ma ho resistito. "Se mi mettete per iscritto che è pericolosa per l'incolumità di tutti, accetto. Ma io una caldaia che si romperà sicuramente allo scadere dei 2 anni di garanzia europea non la voglio". Il tecnico ha capito. Ho tentato di circuirlo perchè mi pulisse un augello del fornello. Il giovane di bottega lo guardava supplice, ma lui ha tenuto duro. Dovrò chiamare l'assistenza specifica, che mi proporrà di cambiare l'intera base e che poi per mezz'ora di lavoro mi chiederà altri 70 euro (anche se la piastra nuova si sa che si getta allo scadere dei due anni di garanzia europea, come i computer). Ha resistito persino all'ipotesi di ripararmi il fornello al nero. Un tecnico tutto d'un pezzo.

Ecco, oggi mi sento molto radicata con me stessa. Ho davanti a me ben quattro ore, quattro ore e mezza da dedicarmi, di cui almeno una verrà occupata da una telefonata di mia madre che ha tanti problemi perchè non è più giovane. Io invece, caro diario, problemi non ne ho da quando ho deciso di andare avanti in 'autodomestica'. Ossia in autonomia domestica. Ondeggio tra figlie, coinquilino, gatti, cani e mi modello sulle esigenze di tutti. Mi modello, ma modellandomi mi radico. A domani.

Aspettando i barbari

Cosa aspettiamo riuniti in piazza?

Oggi devono arrivare i barbari.

Perché tanta inerzia nel Senato?
E perché i senatori siedono e non legiferano?

Perché oggi arrivano i barbari.
Che leggi hanno ormai da fare i senatori?
Quando verranno i barbari le faranno loro.

Perché il nostro imperatore si è alzato così di buon’ora
e se ne sta seduto sul trono, in posa solenne,
presso la porta maggiore della città, con la corona in testa?

Perché oggi arrivano i barbari.
E l’imperatore è in attesa di ricevere
il loro capo. E anzi ha già pronta
una pergamena da offrirgli. Là
gli ha conferito una serie di titoli e di epiteti.

Perché i nostri due consoli e i pretori
sono usciti oggi con le toghe rosse ricamate?
Perché portano bracciali tempestati d’ametiste
e anelli pieni di splendidi luccicanti smeraldi?
Perché proprio oggi brandire le preziose picche
con gli stupendi ceselli d’oro e d’argento?

Perché oggi arrivano i barbari:
e queste cose fanno colpo sui barbari.

Perché non vengono anche gli ingegnosi oratori
a tenere i loro discorsi, a dire la loro come sempre?

Perché oggi arrivano i barbari:
e loro non hanno voglia di eloquenza e di arringhe.

Perché ad un tratto tutta questa apprensione, tutta questa
agitazione? (Come si sono fatte serie le facce).
Perché si svuotano rapidamente le strade e le piazze
e tutti se ne tornano a casa pensierosi?

Perché si è fatta notte e i barbari non sono comparsi.
Anzi qualcuno è venuto dai confini
e ha detto che di barbari non ce ne sono più.

E adesso che cosa sarà di noi senza i barbari?
Quella gente, dopotutto, era una soluzione.

Kostandinos Kavafis (1863-1933)

giovedì 12 giugno 2008

I LOVE TRIESTE

Noi siamo la città che doveva vincere l'Expò.
Così non è stato, ma possiamo consolarci con la FIERA CAMPIONARIA INTERNAZIONALE che si sta svolgendo in questi giorni a Trieste. Che è l'esempio di come questa sia una città che può divenire la capitale dell'Euroregione.
Martedì sera, reduce dalla triennale di Milano, sono andata a visitarla. E l'ho subito amata, per quello spirito così cosmopolita e vivace, ma anche innovativo.
Per voi, un piccolo reportage.

RESSA PER ENTRARE



















NEOLOGISMI (ENOGASTROMIA?)



















CHIUSO PER MOTIVI SPORTIVI (MA NON ERA IERI?)



















CASCO BEN...



















MINIMALISMO



















ANGOLO RELAX



















CORSO DI DANZA WESTERN



















LE SINGER, COME I CANARINI, LA SERA VANNO COPERTE



















L'AFFOLLATO WELNESS CORNER

comunicazione democratica


Negli ultimi cinquant’anni siamo stati abituati a politici che agiscono come i “can de trifola”: vanno incerti qua e là, su e giù, dritti e di traverso, alla ricerca dell’odore di tartufo, l’unico per il quale sono stati allenati: quando lo trovano, lì si fermano a consumare la ricompensa, pronti a nuove e fameliche spedizioni..

E per i politici nostrani la conservazione del potere è sempre stato il tartufo per eccellenza..

Nel partito democratico ho trovato finalmente tracce di un percorso nuovo – sia pure in mezzo a tante cose storte, eredi come in effetti siamo di tradizioni politiche complessivamente assai poco gloriose – al quale vorrei portare un mio personale contributo di idee, pensando che le considerazioni che andrò a svolgere riguardino il fare della politica ad ogni livello, sia nazionale che regionale e locale...

L’interesse pubblico non è la sommatoria degli interessi individuali, in cui finisce con il prevalere l’interesse particolare del più forte, di quello che ha maggior potere di ricatto economico e sociale e se ne frega di tutto il resto; ricercare l’interesse pubblico non significa annusare e seguire l’odore di chi ci garantisce il potere, compiacendone tutte le voglie a qualunque costo.

Perseguire l’interesse pubblico significa essere capaci di operare una sintesi degli interessi particolari nell’interesse più generale della collettività, cercando di equilibrare i sacrifici che a ciascuno sono richiesti in nome dei benefici che ne derivano alla intera comunità di cui ognuno è parte.

Per fare questo, una fedina penale pulita non basta, anche se è un buon inizio; per essere politici credibili ci vuole rigore etico inteso come modo di vivere e se per conservare non servono grandi risorse intellettuali, per riformare ci vogliono anche idee chiare e coraggiose, che sappiano delineare un futuro possibile e coerente con le risorse umane e finanziarie disponibili, occorrendo in primo luogo rafforzare e applicare le regole dello Stato Democratico, rendendone più agili le istituzioni a tutti i livelli, in aderenza ai bisogni di una società multietnica in caotico divenire, nel rispetto dei diritti fondamentali della persona

la democrazia del silenzio ed una lunga pausa


Cari amici, autrici, autori e commentatori,

è un dato dimostrato che i blog, tranne eccezioni, hanno vita breve.

Pluriblog ha ragiunto quasi 50 mila presenze, però è anche diventato un club di zuzzerelloni, come dice l'amico Gatto (votatelo!). Finisce che si parla solo di cene tra sei amici.

Ultimamente me ne sto stancando ed in effetti nel lungo periodo si assenza non ne ho sofferto molto.

Così uno si intristisce e gli crolla la creatività.

A quel punto necessita un periodo di riflessione.

Forse occorre cambiare radicalmente, ma oggi non ho voglia di pensarci.

Sono mesi che non leggo i giornali e mi sento come in un mare di melassa, come se la democrazia, adesso, non fosse altro che una democrazia del silenzio.

Forse bisogna tornare al blog come diario, come è stato inizialmente; non so se ne sarei capace o se la cosa mi interesserebbe o interesserebbe qualcuno, ma ormai non c'è lotta contro i grandi blog, quelli che chiamo i blog dei vip e poi scrivere da un luogo emarginato come Trieste forse penalizza ancora di più.

Occorre una pausa estiva. Lunga, forse definitiva.

Grazie a tutti.

mercoledì 11 giugno 2008

CHIEDO L'AIUTO DA CASA!


COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

ACCORATO APPELLO A TUTTI I PLURIBLOGGHISTI & VISITATORI

un racconto di Giuseppe Gatto (cioè me stesso medesimo, ndr):
"L'OROLOGIO PERFETTO" (cliccaci sopra per andarlo a leggere) è fra i dieci finalisti di un concorso letterario: Tifeo Web Narrativa Online 2008.

I vincitori verranno scelti dal pubblico con un sondaggio online. Lo so che non è il massimo della correttezza ma tant'è, ... lo faranno tutti! Ognuno chiederà a parenti, amici, amici degli amici e parenti amici dei parenti degli amici ... di votarlo... E che io sono più barbagianni?!? :-)

Quindi per favore andate su www.tifeoweb.it il sondaggio è sulla colonna destra in basso

E VOTATE "L'OROLOGIO PERFETTO" (oh, solo se il racconto vi è piaciuto! Chiaro!)

altri racconti su http://www.giuseppegatto.com/

Querce radicate


E questi siamo noi, radicati come querce sul territorio.

Se qualcuno non ci sega...

Pippe in radica



Noi siamo radicate. E tu?

Dedicato allo sposo


E' giunta mezzanotte si spengono i rumori si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè. Le strade son deserte deserte e silenziose un'ultima carrozza cigolando se ne va.
Il fiume corre lento frusciando sotto i ponti. La luna splende in cielo dorme tutta la città. Solo va un uomo in frack.
Ha il cilindro per cappello due diamanti per gemelli Un bastone di cristallo la gardenia nell'occhiello E sul candido gilet un papillon, un papillon di seta blu.
Bon nuit bon nuit bon nuit bon nuit buona notte. Va dicendo ad ogni cosa ai fanali illuminati ad un gatto innammorato che randagio se ne va.
E' giunta ormai l'aurora si spengono i fanali si spegne a poco a poco tutta quanta la città. La luna si è incantata sorpresa e impallidita pian piano scolorandosi nel cielo sparirà.
Sbadiglia una finestra sul fiume silenzioso e nella luce bianca galleggiando se ne va un cilindro un fiore e un frack.
Galleggiando dolcemente e lasciandosi cullare se ne scende lentamente sotto i ponti verso il mare, verso il mare se ne va. Chi mai sarà, chi mai sarà quell'uomo in frack.
Adieu adieu adieu adieu, addio al mondo Ai ricordi del passato ad un sogno mai sognato ad un attimo d'amore che mai più ritornerà.

GOVERNO OMBRA REGIONALE


UFFICIO DI PRESIDENZA:
Moretton, Travanut, Codega e Zvech
BILANCIO:
Brussa
AGRICOLTURA, COOMERCIO e ATTIVITA' PRODUTTIVE:
Marsilio
SANITA' e PROTEZIONE SOCIALE:
Lupieri
AMBIENTE, TRASPORTI e LAVORI PUBBLICI:
Brandolin
AFFARI ISTITUZIONALI:
Tesini
CULTURA E ISTRUZIONE:
Alzetta

notizie sotto l'ombrellone







Bevete almeno due litri di acqua al giorno. Vecchi e bambini all'ombra da mezzogiorno alle quattro. E con questo vi risparmiate quattro mesi di lettura di giornali e di televisione.
Oggi, per la prima volta, ho comprato Libero (mi perdonate)?
Però ho trovato che:
1. Willer Bordon, dopo aver fatto perdere le elezioni a Rutelli a Roma (un merito?), aveva promesso che avrebbe fatto il giornalista. Vero. Lo fa su Libero. Non era meglio se continuava solo a fare il blogger? fa più figo

2. La materia grigia dell cervello è rosa. Leggere questo su un giornale di destra!

3. Maxirissa nell'astigiano. Gelose del bello della scuola ragazzine fanno a botte in piazza. Ma non potevano fare un circolo giovanile del pd?
4. I liberaldemocratici di Dini si scindono. I liberaldemocratici, tutto attaccato, stanno con Dini.
I liberal democratici, con lo spazio, stanno con l'on, Daniela Melchiorre. Io sto con la Melchiorre (l'avete vista in alto a destra? v. anche fotogallery http://www.danielamelchiorre.it/gallery.aspx) e forse mi iscrivo.

martedì 10 giugno 2008

il pugliese volante


Compare, scompare..., elimina un quarto della ciurma...., ma è lui al timone, anche se non si vede.

Coopsesso, la coop sei tu! Chi può darti, chi può darti di più?


Contro lo sfruttamento capitalista classista e maschilista degli Eros Center proposto dal ministro Maroni, contro le espulsioni di massa delle giovani lavoratrici del sesso costruiamo con la Ministra Mara nuovi spazi di libertà con le cooperative del sesso. Avanti con il femminismo-leninismo. Con le quattro maestre si vince!

Borges, sulla vecchiaia


Se potessi vivere di nuovo la mia vitanella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere perfetto,mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non sia già stato,prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienista.
Correrei più rischi, farei più viaggi,contemplerei più tramonti, scalerei più montagne; nuoterei in più fiumi.
Andrei in più luoghi dove mai sono stato, mangerei più gelati e meno fave,avrei più problemi reali e meno immaginari.
Fui di quelli che cercano un senso e un profitto in ogni minuto della vita.
Certo mi sono concesso momenti di allegria, ma se potessi tornare indietro, tenterei di avere soltanto momenti buoni.
Se non lo sapete, di questo è fatta la vita,di momenti: non perdere l'adesso.
Ero di quelli che non vanno da nessuna parte senza un termometro,una borsa dell'acqua calda,un ombrello e un paracadute.
Se potessi tornare a vivere, vivrei con più leggerezza.
Se potessi tornare a vivere comincerei a girare scalzo all'inizio della primavera e scalzo rimarrei fino alla fine dell'autunno.
Farei più giri in calesse,guarderei più albe,e giocherei con più bambini se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma vedete, ho ottantacinque anni e so che sto morendo.
(J.L.Borges)

Villa Certosa del pd (grazie Gatto)


Casetta gonfiabile, per andare in mezzo alle spiagge a fare riunioni estive delle direzioni pd

Quando sarà spento il sole
e non accesa la luna.
Quando le stelle non mostreranno più la strada.
Quando sarà finito il tempo del cercare,
conoscerai l'inebriante dolcezza del nulla.
(da "Vita e canti" - 1894 - Rainer Maria Rilke)
Avete capito adesso perché tutti si buttano dal sentiero Rilke?

lunedì 9 giugno 2008

NON POTRAI PIU' FARNE A MENO!!!


MESSA IN SPIAGGIA? C'È LA CHIESA GONFIABILE
(ANSA) - VERONA, 8 giugno - La spiritualità può essere coltivata anche sulla spiaggia delle vacanze, grazie ad una "chiesa" gonfiabile. Quindici metri di larghezza per 30 di profondità, la parrocchia fatta di grandi camere d'aria colorate è dotata di sedie, panche, absidi e confessionali. L'idea è di un gruppo di evangelizzazione giovanile di Verona, le “Sentinelle del mattino”, che porterà la chiesa gonfiabile dal 23 al 27 luglio sulla spiaggia del Poetto, a Cagliari.

Mi sembra davvero quella che si suol dire un'idea della madonna!!! Chissà perchè questi dal Veneto partono per andare ad evangelizzare la Sardegna! Niente, niente, si stanno organizzando la vacanzella pure loro?

amore, uomini e razzismo













Guardate questi begli uomini importanti.

A sinistra il min. Brunetta, al centro l'on. Colombo stile Fiat, a sinistra l'on. Fassino.

Orbene, Colombo ha definito, non si sa perchè, Brunetta, miniministro; Brunetta gli ha elegantemente ed indirettamente ricordato le sue origini ebree, Fassino, da buon ministro ombra , ha taciuto.

Vi si chiede: per quale dei tre fareste pazzie estive, per la disperazione dei vostri morosi? Che magari non aspettano altro?