Cosa aspettiamo riuniti in piazza?
E perché i senatori siedono e non legiferano?
Che leggi hanno ormai da fare i senatori?
Quando verranno i barbari le faranno loro.
e se ne sta seduto sul trono, in posa solenne,
presso la porta maggiore della città, con la corona in testa?
E l’imperatore è in attesa di ricevere
il loro capo. E anzi ha già pronta
una pergamena da offrirgli. Là
gli ha conferito una serie di titoli e di epiteti.
sono usciti oggi con le toghe rosse ricamate?
Perché portano bracciali tempestati d’ametiste
e anelli pieni di splendidi luccicanti smeraldi?
Perché proprio oggi brandire le preziose picche
con gli stupendi ceselli d’oro e d’argento?
e queste cose fanno colpo sui barbari.
a tenere i loro discorsi, a dire la loro come sempre?
e loro non hanno voglia di eloquenza e di arringhe.
agitazione? (Come si sono fatte serie le facce).
Perché si svuotano rapidamente le strade e le piazze
e tutti se ne tornano a casa pensierosi?
Anzi qualcuno è venuto dai confini
e ha detto che di barbari non ce ne sono più.
Quella gente, dopotutto, era una soluzione.
Kostandinos Kavafis (1863-1933)
2 commenti:
Il crollo dell'Impero Romano
"I barbari sono alle porte. Ma, quando faranno breccia nelle mura, non troveranno niente che valga la pena rubare: solo dei ruderi spogli. Lo spirito di ciò che siamo stati è scomparso. Ora possiamo solo lasciare che venga il buio, e sperare in un nuovo sole e in un altro giorno, nato dal mistero del tempo e dall'amore dell'uomo per la luce." (Gore Vidal)
Stiamo studiando una strategia d'approccio non invasiva, ma convincente.
Per il momento soprassediamo, però abbiamo piazzato telecamere e intercettazioni.
La tecnologia è la nostra risorsa primaria.
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