sabato 8 settembre 2007

ho sognato un uomo alto alto magro magro. mi ha detto vota moretton


Ho fatto un sogno. Un uomo alto alto magro magro mi ha detto: - Nasce un soggetto politico realmente nuovo, che sorge da una vera integrazione, da una contaminazione appunto, di culture, esperienze, componenti e movimenti.

Ho pensato che si riferisse al partito democratico. Mi è parso di capire che contaminazione voglia dire (definizione tratta dall'utile dizionario che ho messo nel blog):

1 Dispersione nell'ambiente di materiali o sostanze che deturpano, sporcano, inquinano: c. radioattiva
2 fig. Perdita della purezza morale, spirituale SIN corruzione: c. dell'anima
3 In un testo, mescolanza, fusione di elementi tratti da fonti diverse: c. di modelli letterari
4 ling. Sovrapposizione, incrocio di forme o costrutti diversi da cui risulta una forma nuova; p.e. l'it. greve deriva dalla c. tra il latino gravis e il suo contrario levis
• sec. XIV

A occhio, quell'anima lunga voleva forse riferirsi alle definizioni 3 e 4, anche se magari un domani al partito democratico potrebbero attagliarsi meglio la 1 e la 2.

Ma restiamo ottimisti. Se questa è la contaminazione chi posso votare io migliore di Gianfranco Moretton, che a parte che è uomo simpatico e spiritoso, rappresenta il contrario di quello che penso, quasi su tutto?

Sì, voterò e farò votare Gianfranco Moretton, così anch'io nel mio piccolo di blogger, mi sentirò un po' Bassanini, un po' Mario Monti, anche se il mio personale Sarkozy, il sullodato Moretton, non mi ha invitato neanche a giocare a bocce.

una regione nuova, non una nuova regione. ecco perchè voterò il sig. Moretton

In questo estremo lombo d'Italia prospera il Friuli Venezia Giulia, la terra del cafè e delle cucine componibili, il centro storico-politico dell'Euroregione. Nella sua millenaria storia di martirio, non s'è riusciti a trovare neppure un unico patrono. Neanche il prof. C., autore delle migliaia di pagine di regolamenti del partito democratico, sa se nella Costituzione Friuli Venezia Giulia si scrive col trattino o senza. Il Friulano disprezza il Triestino, il Goriziano si sente estraneo e superiore, fiero della sua invitta nomenklatura di centro sinistra, il Pordenonese guarda ad est, solo il Carnico ristà fiero tra le sue montagne, duro come le rocce che han respinto sempre l'Invasore.
Seguono brevi cenni storici sulla Carnia, letti ed assimilati i quali non potremo che solennemente affermare:- Perchè non possiamo non dirci Carnici. Mandi.
Carnia
Cenni storici
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La storia della Carnia è una storia antica e numerose sono le tracce che ha lasciato sul territorio a partire dai ritrovamenti archeologici della Preistoria fino alle preziose testimonianze della cultura pre-industriale. E la Carnia ha saputo valorizzare e rendere fruibile questo enorme patrimonio storico-artistico, attraverso i suoi musei e attraverso percorsi turistici appositamente costruiti.
I primi dati storici ci fanno risalire all’età della pietra ed è molto probabile che le cinque valli della Carnia fossero attraversate da commercianti etruschi diretti verso il Nord Europa. Durante l’età del ferro la Carnia era abitata da tribù celtiche, i Carni, dai quali prese il nome. Con l’espansione nell’Italia settentrionale, Roma venne a contatto con i Carni, che gradatamente si fusero con gli occupanti, assimilandone la lingua, la religione e i costumi. Iulium Carnicum (l’attuale Zuglio) non fu solo colonia militare a presidio della via del Norico, ma sede del più antico vescovado che si ricordi in Friuli (490). Di queste prime fasi storiche è rimasta ampia documentazione a Zuglio. Presso il Museo Archeologico sono conservati, infatti, reperti archeologici provenienti da tutta la Carnia e, accanto al Museo, i resti del Foro testimoniano l’importante passaggio della cultura romana. Al dominio di Roma si sostituì quello del ducato longobardo del Friuli, che determinò il trasferimento della sede vescovile da Zuglio a Cividale, sede del ducato. Si giunse così alla costituzione del Patriarcato di Aquileia (1077), nato come stato autonomo nell’ambito del Sacro Romano Impero, ma che, dalla fine del XIII secolo, subì l’influenza veneziana. Dell’epoca medievale ci sono rimaste le pievi, luoghi non solo religiosi ma veri e propri centri di riferimento della vita comunitaria. In Carnia se ne contano diverse, sparse sul territorio, quasi tutte ubicate in una posizione strategica da dove potevano avvistare eventuali nemici e avvisare in tempo la popolazione in caso di pericolo. Sia le pievi, sia le chiese, sorte in epoca successiva, conservano preziose opere artistiche al loro interno.
Se un elemento caratterizzante del periodo medievale fu l’importanza della Chiesa nel tessuto sociale, politico ed economico, l’altro elemento fu la strenua lotta tra diversi gruppi, per la conquista del potere. Nei primi due decenni del secolo XV, il Friuli assistette allo scontro di due fazioni: una capeggiata dalle comunità di Tolmezzo, Gemona e Venzone, a sostegno di Gregorio XII, l’altra guidata da Tristano Savorgnano, a favore del Patriarca; questa disputa terminò con l’entrata in Friuli di re Sigismondo d’Ungheria. Contro l’invasore si schierò la Repubblica di Venezia che prese possesso del Friuli e della Carnia: è il 16 Aprile 1421. La Carnia fu solo lambita dal pericolo turco e nell’Arengo del 1 gennaio 1477 si stabilì di costruire la torre Picotta superiore come vedetta contro i Turchi. La Carnia, dal punto di vista amministrativo, era divisa in tre organismi: il primo rappresentato dalla comunità di Tolmezzo con le sue ville; il secondo dai quattro quartieri: di S.Pietro, di Gorto, di Tolmezzo e di Socchieve; il terzo era costituito dai gismani, feudatari che rappresentavano le famiglie localizzate in 23 castelli. Non facevano parte della Carnia Forni di Sotto e di Sopra che del 1361 appartenevano alla signoria dei Savorgnani. Il 1692 fu un anno funesto per tutta la Carnia, per le terribili inondazioni che distrussero strade, chiese, edifici e cancellarono intere borgate. Un notevole contributo al miglioramento del benessere economico e sociale di Tolmezzo e di buona parte della Carnia fu dato da Jacopo Linussio di Paularo (1691-1747); con le due fabbriche tessili di Moggio e Tolmezzo raggiunse, verso il 1745, la produzione annua di ben ventunmila pezze, che venivano esportate nei principali mercati europei. Risale al periodo veneziano la costruzione di palazzi nobili dalla tipica struttura veneta. Accanto a questi preziosi palazzi, in Carnia, si sviluppa un’architettura spontanea, strettamente legata alle esigenze popolari e fortemente vincolata dal territorio e dal clima rigido. Tracce di questa architettura si possono ancora ritrovare nelle case di alcuni borghi che nel corso dei secoli hanno mantenuto l’antico stile.
Con il trattato di Campoformido, ratificato il 17 ottobre 1797, la Carnia passò a far parte dell’Impero Asburgico e vi rimase sino al 1805, quando, dopo Austerlitz, Napoleone si riprese il Veneto e lo incluse nel Regno d’Italia. Con la caduta di Napoleone nel 1814 e la creazione del Regno Lombardo-Veneto, la Carnia venne incorporata in questo nuovo stato, per poi passare al Regno d’Italia nel 1866.
Allo scoppio della I Guerra Mondiale, il 24 maggio 1915, l’alto comando italiano affidò tutto il settore, chiamato Zona Carnia, a un corpo d’armata autonomo (XII). Il 1 ottobre 1917, a seguito della rotta di Caporetto, le nostre truppe, come pure i civili, dovettero ripiegare parte verso il Cadore e parte verso la valle dell’Arzino. Tale sacrificio verrà premiato un anno dopo con il ritorno della terra di Carnia alla Patria. Il resto è storia recente che tutti noi conosciamo, e cioè: il secondo conflitto mondiale, la divisione della nostra penisola in territorio libero e occupato, la Resistenza, l’invasione cosacca e finalmente la liberazione.

venerdì 7 settembre 2007

società civile?


Noi del Ciriaco fun club ricordiamo ancora con piacere la buona società, quella del ballo delle debuttanti, quella rappresentata ancora oggi dalla casa reale dei Borboni.
Che tempi! Belli forse perchè quelli della gioventù, direbbe oggi Woody Allen.
Oggi niente più buona società, ma società civile.
Se ne discuteva ieri tra amici e, in sostanza, due erano i pareri.
Chi diceva che la società civile è composta da chiunque non abbia incarichi di partito o istituzionali; chi invece propendeva per una composizione ristretta a personalità che si siano illustrate nei campi della scienza, dell'impresa, della cultura, etc.
Io invece ho chiesto:- Ma la società civile, comunque la si definisca, deve essere per forza di sinistra o potrebbe anche essere di destra? Ed ho citato i circoli della signora Brambilla.
Al che i miei amici mi hanno messo il muso, perchè sono tutti di stretta osservanza progressista e mi hanno fatto notare che in definitiva la società civile è civile quanto meno perchè ha valori civili, che la destra se li sogna.
Sono quindi uscito dalla chiacchierata poco convinto, ma con la consapevolezza storica che la società civile ogni volta che è stata coinvolta in processi politici ha portato una sfiga tremenda. E mi son sfiorato i maroni.

giovedì 6 settembre 2007

vorrei essere campano


Yes, I am campano. La battaglia di Ciriaco, 79 è la mia. I have a dream: Ciriaco segretario regionale del partito democratico campano. Oh, ya. But, that cunning fox of Walter l'ha pensata bella. Ciriaco as tutor de li ggiovani dirigenti (comunque over 50) del partito young and new.

But Ciriaco is foxer than Walter. He says no, no, no, non ci sto. Non voglio ritirarmi a formare i giovani cinquantenni del pd. Ah, ah, ah poor Walter. Lui avrà milioni di voti, ma Ciriaco ha 300 demitiani che lo seguono dappertutto e gli urlano: "Cirì, non mollà". 300, come queli de Leonida, l'avete visto er filmme de Olivud, no. Cirì, you are we all. Serse nun passerà. Dai giardinetti e dagli ospizi un solo fronte: Old Power.

domenica 2 settembre 2007

Maria ci manda non un sondaggio, ma lo stimolo ad una introspezione profonda, speriamo senza conseguenze drammatiche per i partecipanti


Domanda
1-CHE COSA VORRESTI FARE DA GRANDE?
2- QUALE DI QUESTI MESTIERI TI SEMBRA PIU' GRATIFICANTE PER LA CRESCITA DELLA TUA PERSONA ?( si possono esprimere al massimo due preferenze possibilmente motivate)

Opzioni:

Bocconiano
Sottosegretario
Consigliere
Consulente di qualche cosa
Pensionato al minimo di pensione sociale
Barbone
Pensionato al massimo
Fondatore di partito politico
Operatore nei servizi sociali
Piromane
Lavavetri
Operatore ecologico
Pompiere
Responsabile operativo di racket
Responsabile di prestiti ad usura
Sceriffo
Responsabile di erogazione mutui-casa prime time
Tenutario di casini per onorevoli
Intellettuale
Umorista
Presentatore in tv

segretario regionale pd

spin doctor