sabato 5 luglio 2008

Il gelsomino notturno


CESTRUM ELEGANS
(Solanacee)

da I Canti di Calstelvecchio

La turbata sensibilità,
i simboli
di G. Pascoli
per le nozze di un amico






E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.

Da un pezzo si taquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.

Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.

Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolìo di stelle.

Per tutta la notte s' esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento.

E' l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.

E noi?


Giusto, carissimo diario non discrimina.

marcia nuzionale e speriamo sia finita

Carissimo diario,
sarai tu stesso ad offrire la marcia nuziale agli sposi. Te lo meriti.


Evviva gli sposi 3 (prevedo di fermarmi con Evviva gli sposi 10)



Abito per lo sposo
Nel giorno più importante della vita, è anche l'uomo che si vuole fare bello.La vanità e il senso estetico non sono esclusivamente femminili infatti...e allora non è il solo vestito da sposa ad essere protagonista, ma anche l'abito dello sposo, che dovrà apparire di fronte alla sua amata più bello che mai.


La prima regola fondamentale da seguire è che ci deve essere la totale armonia tra i due sposi sull'altare: sarà quindi indispensabile regolarsi sul tipo di abito che indosserà la sposa e sul tipo di cerimonia scelta.Quando la sposa indossa un importante vestito bianco lungo, con strascico e velo, il galateo vorrebbe lo sposo vestito con Tight o Mezzo Tight se la cerimonia è prevista la mattina o nel primo pomeriggio. Per matrimoni celebrati più tardi nella giornata, saranno da indossare il Frac o la Marsina.Decisamente inadatto ad un matrimonio lo Smoking, in quanto considerato abito da gran sera.Se lo sposo ha intrapreso la carriera militare, potrà indossare l'uniforme di gala.


Qualunque sia il vestito della sposa, oggi all'uomo è concessa la soluzione del classico completo tre pezzi.Padri, testimoni e fratelli seguiranno le scelte dello sposo: se questo è in tight, lo indosseranno anche loro, il frac se lo sposo è in frac, altrimenti l'abito scuro o grigio.


Il tight per lo sposo

Il tight è l'abito da cerimonia per eccellenza.La versione tradizionale del Tight è così composta:
Tessuto in fresco lana;
Giacca di colore grigio molto scuro o nero a code lunghe che sfiorano quasi il polpaccio;
La giacca segna la vita e fascia i fianchi, sempre allacciata;
Pantaloni rigati;
Gilè grigio perla;
Camicia di colore bianco con collo rigido, sparato inamidato e angoli rialzati, polsini doppi chiusi da gemelli;
Cravatta argento. Per un matrimonio di gran gala, si userà la cravatta a plastron fermata da una spilla con perla;
Calze nere lunghe in cotone, seta o filo di Scozia;
Scarpe stringate nere;
Guanti di camoscio grigi;
Cilindro nero;
Gardenia, camelia o garofano all'occhiello.
In alternativa c'è il Mezzo Tight, senza le code, nè guanti in camoscio nè il cappello a cilindro.

Frac o marsina

Il Frac è l'abito maschile più elegante che sia in uso.Rigorosamente vietato per cerimonie previste prima delle 18.00 (ndr: e quindi non è questo il nostro caso), ha le seguenti componenti essenziali:
Giacca nera con "code di rondine" e risvolti in seta;
Due file di bottoni (tre per lato, non di più) poste obliquamente alla giacca, a puro scopo ornamentale;
Fazzoletto da taschino bianco, in seta;
Pantaloni neri, senza piega né risvolti, con due bande di raso laterali larghe qualche millimetro che corrono lungo l'esterno della gamba per tutta la sua lunghezza;
Gilè di piquet bianco operato. Per ricevimenti in Vaticano, il gilet è nero;
Camicia bianca con sparato inamidato;
Polsini con gemelli;
Cravatta a nodo di piquet o papillon bianco;
Scarpe di vernice nera;
Calze nere;
Guanti di capretto bianco o seta bianca;
Mantello nero, di lana, cachemire, o anche seta;
Cilindro di seta nera.

Completo tre pezzi

Il classico completo tre pezzi è ideale per tutti i tipi di situazione, sia per le cerimonie celebrate al mattino, che per quelle al pomeriggio.Con o senza gilet, un abito del genere è anche comodo in quanto riutilizzabile in futuro, in più di un'occasione formale.Per quel che riguarda il tessuto, per un matrimonio d'inverno sono adatte tutte le qualità della lana, mentre d'estate si potrà spaziare dal misto lino al fresco lana, facendo attenzione a scegliere stoffe non facilmente stropicciabili.L'etichetta vieta assolutamente le stoffe troppo sportive e gli spigati.I colori tra cui scegliere sono quelli che vanno dal blu notte al grigio scuro, e dovranno essere assolutamente tinte unite.La cravatta dovrà essere classica e della migliore qualità, di solito in seta jacquard con piccolissimi disegni, preferibilmente chiara per un matrimonio che si celebra di mattina, ad esempio grigio perlato, scura per nozze pomeridiane. Unico imperativo è che non sia chiassosa. La camicia è importantissima: bianca o avorio, con il collo rigido, lo sparato inamidato e con i polsini chiusi da gemelli.Le calze dovranno essere nere o grigio scuro, da abbinare con il vestito, in cotone o seta al ginocchio.Le scarpe saranno nere e stringate, a queste dovrà essere abbinata sia come colore che materiale la cintura.Da non dimenticare il fiore all'occhiello, la bottoniera, da abbinare al bouquet della sposa.


Cosa indossare e cosa no.

Sì all'orologio da polso, specie se è stato regalato dalla futura sposa. Nel caso si indossi il tight, elegantissimo sarà l'orologio da taschino.Sì ai gemelli da polso, che impreziosiscono la camicia.Sì ad un fermacravatta non vistoso, abbinato ai gemelli da polso per il colore dell'oro e l'eventuale classica perla.Sì al cappotto nero e di taglio classico da usare nei mesi invernali.No al cappotto durante la cerimonia.No a qualsiasi altro tipo di gioiello che non siano i gemelli e il fermacravatta.
(dal sito http://www.lemienozze.it/)

Evviva gli sposi 2




Cara Tuttapata,

essendo tu l’unica a presenziare all’evento in tutte le sue fasi, ti allego questo breve prontuario per permetterti di giudicare se ogni particolare, anche al banchetto, è stato studiato all’insegna della tradizione (in particolare il tableau e la scelta del nome del tavolo, tipo, che ne so, Moretton, Veltroni, Fassino…)


Se per il ricevimento di nozze si è optato per un banchetto seduti, o un pranzo o una cena, sarà necessario assegnare i posti a tavola.Tale scelta, apparentemente semplice, metterà a dura prova "l'inventiva" degli sposi, che dovranno stare bene attenti a rispettare equilibri e simpatie, analizzando caso per caso tutte le esigenze evitando tutti possibili attriti.Qualche consiglio da parte nostra:
· Sarà la coppia di sposi stessa a dover fare le scelte. Nessuno meglio di voi conosce infatti ognuno degli invitati. I genitori saranno d'aiuto per quel che riguarda i parenti e gli amici di famiglia
· Cominciare a pensare all'assegnazione dei posti a tavola circa 20 giorni prima del matrimonio. Potrete così dare al catering che organizzerà il ricevimento delle indicazioni concrete sul numero dei tavoli e sulla relativa disposizione. Ovviamente uno o due giorni prima del matrimonio sarà necessario rivedere le scelte, sulla base delle disdette o conferme dell'ultimo minuto.
· Non comunicare l'assegnazione dei tavoli prima del giorno del matrimonio. La domanda "Con chi mi hai messo al tavolo?" sarà ricorrente a partire da circa un mese prima delle nozze. Dite che non avete ancora deciso! Altrimenti impazzirete ad ascoltare tutte le preferenze e alle fine saranno tutti insoddisfatti!
· Cercate di unire le famiglie con i bambini. I piccoli così si annoieranno meno, le mamme faranno a turno per controllarli, ed avrete "la confusione sotto controllo"
· Mettete i single ad uno stesso tavolo, per quanto possibile.

Disposizione ai tavoli


La soluzione più in uso ad un banchetto di nozze è quella di avere più tavoli tondi, da 6, 8, 10 fino ad un massimo di 12 persone: esteticamente è la più gradevole e la più pratica. Tavoli tondi, al massimo di 10 persone, permettono inoltre a tutti i commensali di conversare tra di loro guardandosi in faccia.Gli sposi siederanno in uno spazio centrale, possibilmente visibile da tutti gli altri tavoli.La tradizione vorrebbe gli sposi insieme a genitori e testimoni, con una disposizione che segue le normali regole del galateo:
· Alla signora più importante, la sposa quindi, spetta il posto d'onore;
· Alla sua sinistra siederà l'uomo più importante, lo sposo quindi;
· Uomini e donne si alterneranno negli altri posti a tavola;
· A destra della sposa siedono, nell'ordine, il padre dello sposo, una testimone, il padre della sposa e un'altra testimone;
· A sinistra dello sposo siedono, nell'ordine, la madre della sposa, il sacerdote, la madre dello sposo e altri due testimoni.
Oggi gli sposi scelgono spesso di sedere al tavolo con amici, lasciando i genitori ad un altro tavolo con i loro amici o parenti.Una soluzione che ci sentiamo di consigliarvi e di sedere ad un piccolo tavolo, da soli. Questo vi permetterà di scambiare tra di voi intime sensazioni a caldo, dopo la cerimonia, e, molto importante, permetterà a chiunque, tra parenti ed amici, di venire a fare un brindisi con voi o a farvi i complimenti e gli auguri senza sentirsi in imbarazzo interrompendo le vostre conversazioni con i genitori e i testimoni.

Tableau e segnaposti


Di gran voga è l'utilizzo di un Tableau, un cartellone posto all'ingresso della sala, indicante tutti i nomi dei tavoli con le relative persone assegnatevi.Il tableau dovrà essere in stile con tutto il ricevimento, riportando gli stessi addobbi e decori della sala: la parola d'ordine è, al solito, armonia e eleganza, quindi questo dovrà essere in totale armonia con tutto il contesto, i segnaposti e i menù.Sul tableau ciascun tavolo sarà caratterizzato da un nome. Tali nomi dovranno avere un senso per gli sposi e in sintonia con tutto l'insieme: nomi di poeti, ad esempio, se la coppia è appassionata di poesia, cantanti celebri, se gli sposi condividono la passione per la musica, località che gli sposi visiteranno nel corso del viaggio di nozze, se ad esempio si è scelto come lista di nozze di farsi regalare la luna di miele, fiori o frutti, se il ricevimento di matrimonio si svolge ad esempio in una cascina.Sul tableau, per ogni tavolo vi saranno indicati i nomi delle persone che vi siederanno.Su ciascun tavolo, invece, vi sarà un bigliettino indicante il nome esatto di quel tavolo, così da permettere agli ospiti di orientarsi

(dal sito http://www.lemienozze.it/)

Nuovo diritto di famiglia: la proposta del Pd


E' stata recentemente presentata da Walter Veltroni al Governo ombra la seguente proposta di legge:


"Le famiglie dei due promessi sposi, prima di farli unire in matrimonio, stipulano in forma scritta i "capitoli matrimoniali", per la "sicurezza della dote, del dotante, della sposa, e dei figli che da quello saranno per nascere..." Con questo atto, risalente al diritto longobardo, la famiglia della sposa concorda e quantifica con il futuro sposo la dote, che è costituita dalla "roba" (case, terreni, proprietà, argenti ecc.) o da denaro contante.


La dote sarà dunque un bagaglio indispensabile e obbligatorio per la sposa e un onere necessario per padri e fratelli: non averli sarà per una donna una vera e propria tragedia, un ostacolo nel trovare un marito. Ovviamente la dote è proporzionata alle possibilità della famiglia della sposa e allo status sociale dello sposo a cui viene concessa. Dopo le nozze la dote non diventa di proprietà dello sposo ma è da lui soltanto gestita: alla sua morte la dote viene restituita alla moglie che da quel momento sarà libera di disporne. Se invece muore prima la moglie, senza aver messo al mondo dei figli, il marito sarà tenuto a restituire la dote alla famiglia della sposa.


In realtà anche il marito è tenuto a dare alla moglie una "controdote" e un mantenimento che devono servire alla moglie per far fronte ai suoi bisogni.Prima della celebrazione del matrimonio, la descrizione dettagliata e il valore totale della dote e del corredo saranno oggetto di un atto davanti al notaio che conterrà:


· la promessa di matrimonio;
· la costituzione della dote e degli assegni maritali;
· la rinunzia della donna a pretese ereditarie sui beni della sua famiglia, anche se se questa parte potrà essere facoltativa.


Ai capitoli matrimoniali potrà essere annesso un elenco compilato a mano da una persona di famiglia o amica, capace di scrivere, di tessuti, mobili, oggetti di casa e gioielli assegnati alla sposa." La legge, in particolare, fissa un tetto minimo e un tetto massimo di dote sulla base del grado di illibatezza della futura moglie.
"Tanto più la donna sarà pura e non compromessa -ha dichiarato la Finocchiaro - tanto minore sarà la dote. E' un segnale forte anche per le nuove generazioni".


Dura la reazione della Lega che col Ministro Calderoli fa sapere che "anche questa volta ci hanno copiato l'idea".

Evviva gli sposi 1


Sono sempre più frequenti matrimoni con rito religioso celebrati in tarda età.
Il motivo è semplicissimo: il corredo della sposa.
Per ogni figlia femmina si comincia il ricamo delle stoffe sin da quando queste sono bambine: ciò avviene in tutte le famiglie, indipendentemente dall'estrazione sociale, che influisce solo sulla numerosità e sulla ricchezza dei tessuti. I pezzi sono 12 o multipli di 12, conservati in cassapanche di legno e dettagliati per iscritto su una lista. Un corredo è composto da una parte per la casa ed una personale. In una famiglia borghese, ad esempio, il corredo per la casa è generalmente costituito da 24 lenzuoli doppi di puro lino ricamati a mano, 24 semplici, 36 coppie di federe, 12 asciugamani di tela d'Olanda più 6 per gli ospiti, 12 tovaglie d'organza più 6 per tutti i giorni e così via. La parte personale invece contempla capi di biancheria, camicie da notte di seta, camicie di tela, mantelle, fazzoletti eccetera eccetera.
Per rispettare la tradizione dunque la donna è costretta a ricamare per decenni , tenuto presente che ai giorni nostri lavora anche fuori casa e spesso ha un'intensa vita sociale. Solo quando, finalmente, anche l'ultimo fazzolettino con l'iniziale è riposto nei bauli può permettersi di convolare e coronare con le nozze in chiesa il suo sogno d'amore. Ecco spiegato il perchè dei matrimoni tradizionali tardivi.

Auguri! ed una alta raccomandazione

Carissimo diario,
cos'è un matrimonio senza benedizione papale? Basta scrivere all'apposito ufficio in Vaticano. In caso di dimenticanza, provvediamo noi, riportando le care parole che gli sposi certamente metteranno in pratica.



Papa: Matrimonio cristiano è come vocazione missionaria



13 aprile 2008 alle 12:51 — Fonte: repubblica.it



In 40 mila in piazza San Pietro in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni che si celebra oggi.

“Rendiamo grazie a Dio per questi nostri fratelli che si spendono senza riserve nel ministero pastorale, suggellando talora la fedeltà a Cristo con il sacrificio della vita” ma, ha concluso, “non va dimenticato che anche quella al matrimonio cristiano è una vocazione missionaria: gli sposi, infatti, sono chiamati a vivere il Vangelo nelle famiglie, negli ambienti di lavoro, nelle comunità parrocchiali e civili e in certi casi, inoltre, offrono la loro preziosa collaborazione nella missione ad gentes”.

AGI

P.S. e non è la missione ad gentes che è mancata al PD?

venerdì 4 luglio 2008

meno 8

...


Mancano meno di 8 ore al grande evento. Con due fette di cetriolo sugli occhi e un cuscino sotto i piedi (per la circolazione), la vostra eroina attende con ansia il momento in cui salirà al colle. Armata.

...

cuore e batticuore

Una nuova soap per gli affezionati al pluriblog.

Smessi i vecchi panni e dimenticato l'angusto angolo cottura, la nostra eroina affronta con charme e humor nuove, appassionanti, tematiche.





Assicurata la suspence!

Festeggiamo anche noi il 4 luglio 1776




Carissimo diario.

dato che non si può festeggiare più l'Ottobre, festeggiamo il 4 luglio 1776, riportando da Wikipedia il memorabile inizio della dichiarazione di indipendenza.



"Quando nel corso degli umani eventi si rende necessario ad un popolo sciogliere i vincoli politici che lo avevano legato ad un altro ed assumere tra le altre potenze della terra quel posto distinto ed eguale cui ha diritto per Legge naturale e divina, un giusto rispetto per le opinioni dell'umanità richiede che esso renda note le cause che lo costringono a tale secessione. Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca delle Felicità; che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo, tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo governo, che ponga le sue fondamenta su tali principi e organizzi i suoi poteri nella forma che al popolo sembri più probabile possa apportare Sicurezza e Felicità. La Prudenza, anzi, imporrà che i Governi fondati da lungo tempo non andrebbero cambiati per motivi futili e transitori; e di conseguenza ogni esperienza ha dimostrato che l'umanità è più disposta a soffrire, finché i mali sono sopportabili, che a cercare giustizia abolendo le forme alle quali sono abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di usurpazioni, che perseguono invariabilmente lo stesso obiettivo, evince il disegno di ridurre il popolo a sottomettersi a un dispotismo assoluto, è il loro diritto, è il loro dovere, rovesciare tale governo e affidare la loro sicurezza futura a dei nuovi Guardiani. - Tale è stata la paziente sopportazione di queste Colonie; e tale è oggi la necessità che le costringe ad alterare i loro precedenti Sistemi di Governo. La storia dell'attuale Re di Gran Bretagna è una storia di ripetute ferite ed usurpazioni, tutte aventi l'obiettivo diretto di stabilire una tirannide assoluta su questi stati. Per comprovarlo, sottoponiamo i fatti seguente a un mondo sincero."


Sempre per par condicio pubblichiamo di seguito il contratto con gli italiani di Berlusconi, analogo, in qualche modo alla dochiarazione di indipendenza

Contratto con gli italiani
tra Silvio Berlusconi nato a Milano il 29 settembre 1936 leader di Forza Italia e della Casa delle Libertà, che agisce in accordo con tutti gli alleati della coalizione, e i cittadini italiani si conviene e si stipula quanto segue.
Silvio Berlusconi, nel caso di una vittoria elettorale della Casa delle Libertà, si impegna, in qualità di Presidente del Consiglio, a realizzare nei cinque anni i seguenti obiettivi:
Abbattimento della pressione fiscale:
con l'esenzione totale dei redditi fino a 22 milioni di lire annui;
con la riduzione al 23% per i redditi fino a 200 milioni di lire annui;
con la riduzione al 33% per i redditi sopra i 200 milioni di lire annui;
con l'abolizione della tassa di successione e della tassa sulle donazioni.
Attuazione del "Piano per la difesa dei cittadini e la prevenzione dei crimini" che prevede tra l'altro l'introduzione dell'istituto del "poliziotto o carabiniere o vigile di quartiere" nelle città, con un risultato di una forte riduzione del numero dei reati rispetto agli attuali 3 milioni.
Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese.
Dimezzamento dell'attuale tasso di disoccupazione con la creazione di almeno 1 milione e mezzo di posti di lavoro.
Apertura dei cantieri per almeno il 40% degli investimenti previsti dal "Piano decennale per le Grandi Opere" considerate di emergenza e comprendente strade, autostrade, metropolitane, ferrovie, reti idriche, e opere idro-geologiche per la difesa dalle alluvioni.
Nel caso che al termine di questi 5 anni di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero stati raggiunti, Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria candidatura alle successive elezioni politiche.
In fede,
Silvio Berlusconi
Il contratto sarà reso valido e operativo il 13 maggio 2001 con il voto degli elettori italiani

pari opportunità




Carissimo diario,
e pari opportunità sia, uno di destra ed uno veltroniano

par condicio

Carissimo diario,
e par condicio sia. Ferilli ministro ombra!

intercettazioni


Carissimo diario,

ho intercettato il ministro Carfagna sul web.

Alla ministra tempo fa ho dedicato un intero blog http://migliore.blog.lastampa.it/

Carfagna sotto attacco, ma la solidarietà è bipartisan, dicono tutti i media.

Dati i precedenti mi associo modestamente anch'io, ritenendo piacevoli queste intercettazioni internettiane lecite.

giovedì 3 luglio 2008

Distratti


Carissimo diario,
ieri sul forum del Foglio http://www.ilfoglio.it/hydepark ho scritto una solenne stupidaggine


"Maledetti assassini
Non so fare un discorso, so solo dire: Maledetti assassini. Parlo dell'aborto
Mario Francescato".

PUBBLICATA!


Il giorno prima avevo riferito un dato oggettivo, che negli Usa muoiono percentualmnete più donne che proseguono la gravidanza di quelle che la interrompono.
CESTINATO!


Distratti, un po' di attenzione...

Cosa pensa la destra


Carissimo diario ha diaristi e per lo più di sinistra (se la parola ha ancora qualche significato), A mio modo di vedere molto critici ed autocritici. Però è vero che tendenzialmente ci parliamo tra di noi. Allora mi son detto. Cosa pensa di noi la destra. Così pubblico due commenti apparsi su un popolare blog non ufficiale dei dipendenti regionali del Friuli Venezia Giulia. Vediamo se si apre un dibattito.


1. In Italia abbiamo una sinistra che se perde non accetta la sconfitta e non conosce l'autocritica e non avendo argomenti validi e convincenti per recuperare gli elettori, sa solamente offendere gli avversari, demonizzarli e negare l'evidenza: quella che la grande maggioranza della popolazione votante non la ha voluta più e ha scelto altri per farsi governare.


2. Che la nostra classe politica sia perlopiù una associazione di professionisti dell'"Arraffa & Divora" ormai lo sappiamo tutti e viviamo sperando che chi governa si trattenga un po', cercando nel contempo di fare qualcosa di utile per la gente. Nessuno si illude che tra loro ci siano dei santi. Ma i politici del precedente governo di centrosinistra della nostra regione ha superato ogni possibile aspettativa nello sperpero di denaro pubblico, nel clientelismo e nel favorire il proprio giro di parenti e amici. Il tutto sulla pelle dei cittadini e di noi dipendenti regionali.Ora ci aspettiamo che questo nuovo governo si comporti meglio, anche se sappiamo che preferenze e clientelismo sono vizietti che non hanno tessera politica.Questa è stata per me la prima volta che ho votato per il centrodestra, non avrei mai pensato di farlo, ma non era possibile mantenere ancora al potere gente che ha offeso la mia dignità di lavoratore onesto e che ha fatto di questo Ente un feudo personale degno del peggio medioevo.Tutti lo hanno capito qui in regione come nel resto del Paese e finché l'attuale opposizione non dimostrerà di aver compreso i propri errori e la smetterà di comportarsi come galline impazzite nel pollaio, credo che passeranno molti anni prima che torni al potere.P.


Comunicazione di servizio



Mancano solo due giorni al grande evento. C'è qualcuno che presenzia o devo scassarmi io fino a Monrupino?

il rovina-blogger ovvero Adino' ma che ciai da ride




Adinolfi è quel democristiano che, avendo avuto a suo tempo l'idea di aprire un blog di successo ed avendo alle spalle lunga attività politica nella Dc e poi in varie altre fantasiose formazioni, ha poi approfittato del blog stesso per candidarsi con risultato zero a segretario del Pd e poi, con lo stesso esito, al Parlamento.


Ha rovinato la reputazione dei blogger comuni, che non si candiderebbero da nessuna parte, ed ora continua a pontificare.


Ma si dia all'ippica (assieme a valtere)!

primo amore



A sedici anni andavo con i miei genitori a Lignano, d'estate. Eravamo un gruppo di amici e cominciavamo a guardare con interesse le ragazze in costume ascellare. Vicino al mio ombrellone c'era una ragazzina con la quale, non so come, riuscii ad attaccare discorso. Dopo un paio di giorni accettò di venire al cinema serale. E' fatta, pensai, già sognando di tenerle la mano per tutta la durata della proiezione.



Ma lei si presentò con il fratello seienne e lo mise a sedere tra noi due. Niente mano nella mano.


Avrebbe potuto essere il primo amore, ma causa fratello non potè esprimersi.


Serata e giornate successive poco emozionanti, tranne qualche corsa sui go kart.


In cambio le emozioni, e forti, ci dava a quel tempo la partecipazione politica. Ora neanche quello.



mercoledì 2 luglio 2008

Il Grembiulino


Caro diario,

sono rimasta colpita dall’irriverente video di donna Gelmini, poiché il tema del grembiule (ovvero della divisa) è assolutamente prioritario nella storia della nostra educazione e nelle politiche dell’istruzione in Italia.

Tuttavia lo affronterò in privato: mi piace ricordare infatti gli anni delle mie operose infanzia e giovinezza.

Bimba allegra e spensierata, nella solatia Romagna, frequentai le prime classi elementari, felice di portare il grembiulino bianco confezionato con amore dalla mia nonna.

Le classi superiori, fino al liceo Stellini, a Udine, mi videro indossare un grembiule nero, severo, austero e prefabbricato che tuttavia lasciava qualche libertà a chi l’indossava (stringere la cintura, pinces che sagomavano e altri artifici con cui si allettavano i compagni di classe e comunque si scatenavano tempeste ormonali di non poco conto).

Venne l’università: la giovane ormai conscia delle proprie libertà, aderì spontaneamente al 68: venne buttato via anche il reggiseno.

Ma al primo anno di insegnamento (1970) nella piovosa Carnia, fu d’uopo indossare di nuovo il tetro grembiule nero e accantonare ogni anelito di liberazione. Il Preside bigotto e sessuofobico non tollerava eccezioni: misurava col metro la lunghezza della divisa, pensata per non turbare le giovani generazioni ansiose di apprendere la verità.

Dopo alcuni anni divenni madre e quando i miei bimbi andarono all’asilo e poi a scuola, riscoprii il piacere del grembiulino da lavare e stirare, più volte nella settimana. E con che gioia mi accingevo alla scelta del detersivo, al rituale della lavatrice!. La cosa più bella era stendere, accarezzare e annusare, danzando nel sole, accettando i preziosi consigli di qualche esperto di bucato…è durato poco, alle medie già il grembiule era stato abolito.

Tutto ciò lo racconto per far comprendere, anche ai distratti, la centralità del tema del grembiule nella storia contemporanea.

Finalmente si torna all'Ordine e Disciplina

Consigli per giovani sposi


carissimo diario,

dopo i consigli su frutta e verdura, sulla lotta al caldo estivo, nella speranza di richiamare a noi la frizzante Francesca, pubblico brevi note di consigli per chi si avvia un po' teso al matrimonio.


Sono parole del nostro papa Benedetto


«Il matrimonio è per sempre» Lo riafferma Papa benedetto XVI, chiedendo agli sposi di non lasciarsi «travolgere» da «edonismo e relativismo» e di rispettare gli «impegni assunti nel giorno del sacramento» di essere fedeli «nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia». Affida inoltre «le famiglie, specialmente quelle in difficoltà», alla Madonna e a San Giuseppe


Per chi volesse leggere l'intero sermone, essendo proprio teso teso, ecco l'URL, che potrebbe diventare anche un URLO.



Auguri sinceri a tutti i nubendi, augurando loro numerosa prole.

Consigli per l'estate


Carissimo diario,

ancora una volta anticipiamo i media tradizionale con i consigli per l'estate.

E' probabile che presto sarà aperta una rubrica su "Donzelle e gossip"

Oggi ci scrive il dr. A. Monkey.


Il caldo estivo può nuocere agli anziani, ai bambini ed ai gatti.

Che fare? Ecco il mio decalogo.

1. Non uscire di casa dalle 8 di mattina alle 8 di sera

2, Bere 10 litri di acqua minerale al giorno

3. Mangiare frutta e verdura, ma non comprata alla Coop. La Coop è di sinistra e la sinistra fa male sempre

4. Andare alla Coop, perchè c'è l'aria condizionata, prendere una bottiglia di yogurt da bere, nascondersi in un angolo, bere, richiudere la bottiglia, rimetterla sullo scaffale ed uscire con aria indifferente

5. Andare alla posta centrale. C'è l'aria condizionata. Stare ad ascoltare la gente che parla di tutto, tranne di quello che interessa al pd ed ai suoi bloggers residui (grande merito di Berlusconi aver eliminato molti pseudo bloggers di sinistra).

6. Andare in vacanza in alta montagna e far pagare il conto ai figli.

7. Dare una pedata al gatto e cacciarlo di casa.

8. Abbandonare i cani sulle autostrade.

9. Non fare assolutamente sesso

10. Offendere chiunque vi sia vicino.

Chi nasce comunista muore comunista


Carissimo diario,

ieri ho spedito due righe al forum del Foglio "Hyde Park" http://www.ilfoglio.it/hydepark.

Ricordavo che negli USA muoiono più donne che continuano la gravidanza di quelle che la interrompono. Nessun commento, solo un dato di fatto, per dire che forse nel mondo muoiono più bambini per cause diverse dall'aborto. Non pubblicato.

Tipicamente comunista.

Consiglio al direttore di andare a vedere un sito interessante, pubblicizzato su "Carissimo diario"


Per le verdure e la frutta dovrebbe leggersi il post precedente.

martedì 1 luglio 2008

Ho finito anche i permessi sindacali



Caro Diario,
è tardi, fa molto caldo. Domani devo andare a lavorare, ogni tanto piove, ma fa caldo lo stesso. Stavo meglio in vacanza.

come un'ananas, meglio di un mango.


"In piazza Ponterosso, cuore e simbolo del Borgo Teresiano, è avvenuta la rivoluzione. Sparite le bancarelle di abbigliamento e accessori è stato creato un Farmer market con frutta, verdura, fiori e prodotti del Carso e del nostro territorio: olio, miele, formaggi, vino e altro ancora."

Da un paio di anni ormai, vado a rifornirmi di frutta, verdura, uova e ricotta da un simpatico signore di Latisana che il martedì, il giovedì e il sabato arriva in Piazza Ponterosso a vendere i frutti della sua terra. Né io né lui ci eravamo mai resi conto di frequentare un Farmer Market.
Oggi, osservando lo skyline del waterfront triestino, abbiamo discusso del bailey e dello stato di maturazione dei meloni. E ci siamo sentiti più internazionali del solito.
..

Profezie



«Il fascismo italiano è diventato europeo. Nel 1938, quando fu pubblicato in Italia Bagattelle per un massacro, non c’era fascista in grado o nella disponibilità di farsene una bandiera. Forse non lo lessero nemmeno quelli che cominciavano a discettare sulla razza; forse nemmeno Mussolini".
"Lo lessero quelli che amavano le cose di Francia (io […] ne ebbi l’impressione di una demenza senile […]. Né sono più riuscito a leggere un libro di Céline, con tutta la rivalutazione che se ne è fatta in questi anni). Vale a dire che lo lessero quelli che non amavano il fascismo.Oggi lo leggono invece i fascisti: il che è sintomo che le cose sono mutate, che i fascisti hanno i loro giusti libri, che il fascismo non è più una cosa fatta in casa con scampoli di malcontento e passamanerie dannunziane. Ed è un fatto da tenere in conto, cui fare attenzione: ché troppo si è creduto il fascismo fosse ormai relegato nel folklore, come certe feste patronali che soltanto sopravvivono per l’attaccamento dei vecchi e le offerte degli emigranti."
"Eppure questo fascismo più definito e consapevole, intrinsecamente migliorato (e cioè peggiore), non mi preoccupa se non nella prospettiva […] di una convergenza parallela con quell’altro indefinito e inconsapevole, indefinitamente e inconsapevolmente disponibile, che si annida e nasconde in luoghi insospettabili, sotto diciture rassicuranti: come su un alberello di farmacia su cui si legge bicarbonato e contiene invece arsenico."
"Le radici del fascismo sono tante, si allungano e affondano in tante direzioni, in tanti strati: ma le più forti e riconoscibili sono indubbiamente quelle che si diramano e si nutrono nell’intolleranza. E di intolleranza in Italia oggi ce n’è tanta, troppa; al di là di quello che è il caso di chiamare limite di tollerabilità nell’organismo sociale: E poco male se, a qualsiasi grado, si manifestasse soltanto tra individui, parti, fazioni ideologicamente lontane e nemiche; ma si manifesta anche, e più, tra vicini. E ancora c’è da osservare che la destra, nelle sue varietà, ha un’interna tolleranza e solidarietà; mentre la sinistra è, in quella che dovrebbe essere la sua parte più viva, tutta un accapigliarsi e scavalcarsi. Si dirà: appunto perché è viva. Ma a volte si muore per troppa vitalità.»

(L. Sciascia - Nero su nero, Einaudi 1979)
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lunedì 30 giugno 2008

Una bella gita




Carissimo diario,


con questo caldo vien voglia d'acqua, di fiume o di mare.


Propongo quindi una gita in bella compagnia anti-solitudine al Po di Gnocca, vicino a Donzella.


Con l'occasione vorrei che, per questioni di stile, d'ora in poi qui non si parlasse più di gnocca ma di donzella, proprio per ragioni di correttezza geo-politica.


Ecco la mappa, dove troverete facilmente la Gnocca, la Donzella e pure la Gnocchetta (per i più anziani).


Non credo che lo sappia Berlusconi, se no ne avrebbe già comprato vari ettari, con villa padronale e possibilità di cascate di anguille.


CARO DIARIO
In questo periodo di gravi preoccupazioni per tutti, finalmente una buona notizia.
La vedova e le figlie di primo letto di Pavarotti, dopo anni di liti, si sono accordate per dividersi equamente la ricca eredità.
Veltroni ha commentato: ecco gli evidenti buoni risultati del dialogo, quando si è disposti a farlo.
Napolitano ha già controfirmato l'accordo.

Solitudine e politica

Caro diario,

mi sto dedicando ad un problema molto sentito; cioè come contribuire
alla vacanza della politica e combattere la solitudine.
Per il momento ho raccolto un po’ di materiale su cui riflettere:
tre lodevoli iniziative del PD- ulivo prenestino:

1- radicamento territoriale contro la solitudine estiva del militante
(che goduria: le sagre!): la festa del sole

2- A destra per d’Alema”: chiarimenti per la solitudine del blogger.

3- Infine il formidabile presidio democratico
( invece di andare a rivedere la corazzata Potiomkin o Potemkin).



INIZIATIVA N. 1 SABATO 21 GIUGNO FESTA DEL SOLE
(PARCO EX-SNIA) “dal mattino al tramonto”

PROGRAMMA *

ore 10.30 : COLAZIONE DI BENVENUTO A BASE DI FRUTTA
COLAZIONE DI BENVENUTO A BASE DI

ore 11.00 : LABORATORIO DI ORTOCULTURA PER BAMBINI e

RAGAZZI

ore 12.00 : SPETTACOLO DI BURATTINI

ore 13.00 : PIC-NIC (PRANZO AL SACCO)

ore 15.00 : LABORATORI DI CERAMICA E RICICLO

ore 15.30 : GIOCO ANIMATO DELL’ECOLOGO – ISCRIZIONI

ore 17.00 : PRESENTAZIONE SPAZIO POLIFUNZIONALE E FTP

ore 17.30 : MERENDA

ore 18.30 : SEMINARIO DI TAI CHI CHUAN

Durante la giornata sono previsti spettacoli anche per i bambini più piccoli.


INIZIATIVA N. 2 R.S.V.P.

riformistiedemocratici@gmail.com

Tags: BERSANI, d'alema, Democratici, Riformisti, Turco
Category: A Destra per D'Alema | Comment


INIZIATIVA N. 3 Formidabile presidio democratico

22nd June 2008, 08:18 pm

Formidabile presidio democratico del circolo del PD Porta Maggiore all’isola pedonale del pigneto.La presenza e il radicamento del circolo sul territorio si è esplicitato nella giornata di sabato con notevoli risultati. Mettendo in atto di fatto un metodo per la sicurezza partecipata democratica mediante la presenza organizzata delle persone nel collettivo democratico sul territorio.Questo risultato assume, a nostro avviso, valenza politica nazionale e deve avere la necessaria visibilità politica.La prima sezione d’italia del Partito Democratico (Circolo Porta Maggiore) ancora una volta ha assunto il ruolo guida affrontando e risolvendo la empasse dialettica della questione sicurezza, proponendo alla collettività la risoluzione delle contraddizioni in seno al popolo mediante il metodo democratico, verso l’unità dei lavoratori, con una alternativa reale alla militarizzazione del territorio che propone certa destra e che noi rifiutiamo con forza senza infingimenti di sorta.

domenica 29 giugno 2008

estate: libri SCONSIGLIATI













Carissimo diario,

tutti i blog di sinistra (maestro Cuperlo) d'estate pubblicano il post "Letture consigliate sotto l'ombrellone"


Centinaia di coltissimi lettori presentano le loro segnalazioni con ricchezza di motivazioni ed apprezzamenti degli autori.

Io invece proporrei di segnalare libri ed autori SCONSIGLIATI.


Ecco la mia scelta: "Andar per fodere", libro (?) scritto a quattro mani nel 2006 da Pino Roveredo e dall'on.Ettore Rosato.


Non ho la minima idea di cosa sia. Non leggerò mai un libro di Roveredo.


Motivazione: gli autori mi fanno tristezza.


A voi


VINCERE!


Il manuale per vincere lo trovate su http://www.cameraconvistablog.it/.
L'autore sa come si fa, ma trascura le quattro vere regole per vincere:
1. La sinistra chiuda tutti i blog, come ha fatto il nostro Bruno
2. Valtere butti via il gobbo invisibile e si presenti con un gobbo vero
3. Si ricostituiscano le correnti (già fatto)
4. Si organizzi un pullmann per Lourdes assieme alla sinistra alternativa

in ricordo di Howard Dean


Howard Brush Dean III (New York, 17 novembre 1948) è un politico statunitense.
Membro del
Partito Democratico Statunitense, Dean è nettamente il politico più celebre del Vermont, di cui è stato governatore dal 1991 al 2003.
Pacifista, sostenitore di
internet (per lui il web è il più importante mezzo di comunicazione, anche politico-elettorale), nel 2003 si è candidato alle elezioni primarie dei democratici ma è stato sconfitto dal senatore John Kerry. Leader americano del pacifismo, è stato contrario alla guerra in Iraq e nel 2004 ha fondato l'associazione Democracy for America. Nel febbraio del 2005 è stato eletto presidente del suo partito.
È sposato con
Judith Steinberg Dean ed ha un figlio di 19 anni che nel 2003 venne arrestato per aver rubato alcolici in un locale.
Da ricordarsi l'increscioso episodio del guaito durante le primarie democratiche del 2003, quando con un malaugurato grido di trionfo perse il suo vantaggio e decretò la vittoria dello sfidante John Kerry.
Estratto da "
http://it.wikipedia.org/wiki/Howard_Dean"




Che c'entra con carissimo diario?


La campagna elettorale di Dean fu caratterizzata dalla nascita di innumerevoli blog indipendenti, non da lui ispirati, che ne fece da politico ignoto a stranoto, con l'aggiunta di una considerevole raccolta di fondi. I blgo erano di gente comune. Alla fine Dean fu travolto dagli apparati e dai finanziatori democratici che con Kerry persero alla grande le presidenziali del 2004. Voi direte, sì, ma alla fine ha perso. Ma ha perso bene ed anche il guaito ci stava.


Questo accadeva in America, regione marziana, dove il candidato non utilizzava direttamente il mezzo, ma ne era coinvolto.


Qui da noi, in Italia, avendo i piedi ben piantati in terra, accade invece che blog e siti politici, tutti admin da professionisti, siano solo i manifesti dei politici ce li pagano. Da Grillo a Di Pietro a suo tempo Mastella, che dettano il verbo


E in Friuli Venezia Giulia? Il segretario del PD, detto anche il nostro Bruno, ha avuto il coraggio di aprire un blog aperto, nel senso che consentiva libere riflessioni, anche ironiche (ahi quanto male fai, donna ironia). Ha dovuto chiuderlo.


Ne sono rimasti alcuni, Gherghetta, Tesini che fanno un controllo ferreo sui commenti, tanto per far capire chi comanda, senza accorgersi che ormai sono mummificati.


Allora uno, per cercare confronti va sul sito dei democratici della regione: http://www.pd.fvg.it/pages/. Non è possibile fare commenti. Però c'è un rinvio ai forum nazionali. Cerco "new media" e a parte gli sproloqui di Adinolfi, non c'è un commento che sia uno.

Allora noi comuni, ci divertiamo, ma poi neanche tanto, con "Carissimo diario".

Cammelli, Lama e Asparagi

Caro diario,

leggo e prendo nota:
le giovani marmotte, dotate del loro Manuale di sopravvivenza,
vanno in campeggio; il circolo del Cammello è alla ricerca di una sede
e, per rendersi più gradito alle signore, coinvolge nuovi soggetti
Camelidi, parenti e affini di II grado, assai meno primitivi.

Si tratta ora di individuare il sito del campo base.

Potrei suggerire una porzione territoriale del pianeta Marte.
Recenti ricerche scientifiche hanno assicurato che, in questo sito,
il suolo risulta ripulito dalle scorie democratiche, dai Rom eccedenti,
e dal dominio dell’IO, quindi adatto e compatibile perfino alla
coltivazione degli asparagi
.

Un attendibile sondaggio preventivo: “Abbiamo trovato quelli che
sembrano essere requisiti base, cioè le sostanze nutrienti per
sostenere la vita nel passato, presente o futuro”, il terreno è ricco
di sostanze alcaline, come nel giardino di casa.

Apprendo inoltre che nella contrada individuata cresce spontaneamente
un “asparago saraceno” cioè travestito da Bin Laden ( vedi Wikipedia),
di cui i Camelidi sono particolarmente ghiotti.