sabato 12 luglio 2008
indagine sul campo
Il blogger, anche in vacanza, non può non indagare. Sul campo. Ora è ad Arta Terme, dove fonti giornalistiche degne di ogni fiducia hanno rivelato che si costruirà una centrale nucleare. E' vero. Vicino alle vecchie terme giace, da anni incompiuta per fallimenti vari, una grande piscina, la cui realizzazione era prevista con fondi comunitari.
Non v'è speranza che i celti del luogo concludano l'impresa.
Ma... il capo dei celti, unni, siculi et cetera pare abbia concluso in terra lontana un accordo per deviare i fondi comunitari non utilizzati dall'Italia (un pozzo di S.Patrizio) per aiuti alla povertà ed alle malattie.
Effettivamente sta piscina ad Arta era superflua per il posto. Non solo, il capo dei celti, recatosi in loco (vicinissimo alle sue attività alberghiere e culinarie) ha notato un enorme parco con uno splendido minigolf, non utilizzato, considerato che l'età media dei frequentatori è sugli 80 anni. Ecco l'idea, semplice come tutte le grandi idee: utilizzare la piscina come scarico delle acque radioattive dell'impianto nucleare, mentre nel parco del minigolf si costruirà una enorme discarica per accogliere la monnezza di Bassolino.
Dice il capo dei celti. Chi vuoi che se ne accorga ad Arta e, comunque son dei sotans.
dal vostro inviato in zona di guerra
venerdì 11 luglio 2008
«Critico chi voglio. E la gente applaude»
Caro Direttore, per tutti quelli scioccati dalla stampa di questi giorni, voglio rassicurare: non siete impazziti e non sono nemmeno impazziti i giornali. La questione è molto semplice, questo sistema fradicio e corrotto vede nell'eliminazione del dissenso l'unica possibilità di salvezza. Scrive Filippo Ceccarelli su Repubblica in relazione al mio intervento a piazza Navona: «Nulla del genere si era mai visto e ascoltato a memoria di osservatore». Questa cosa, Ceccarelli, si chiama libertà. Non hai mai visto una persona che chiama le cose col suo nome, anche quelle di cui tutti convengono sia assolutamente vietato parlare, come l'ingerenza inaccettabile del Vaticano nella vita politica del Paese e nelle vite private dei cittadini italiani. Caro Ceccarelli, hai fatto un'esperienza straordinaria. Col tempo apprezzerai la fortuna di esserti trovato lì l'8 luglio.
Quello che hanno visto i presenti e gli utenti di internet è una piazza ricolma di gente, che è stata in piedi per tre ore ad ascoltare e ad applaudire entusiasta. Gli interventi più criticati dai media sono quelli che hanno avuto indiscutibilmente più successo. Nel mio intervento, al contrario di quello che tanti bugiardoni hanno scritto, gli applausi più forti sono stati sulle critiche alla politica del Vaticano e le frasi più forti fra quelle sono state applaudite ancora di più. Questa manifestazione è stata il giorno dopo descritta come un fallimento, un errore, un autogol. Stampa e tv hanno tirato fuori il manganello e con i mezzi della diffamazione, della menzogna e dell'insulto stanno cercando di scoraggiare chi ha partecipato, a continuare. Alcune ovvie piccole verità: — A sinistra si lamentano del fallimento della manifestazione quando l'unico elemento di insuccesso è costituito dai loro stessi interventi. Se non avessero parlato in tanti di insuccesso a dispetto dei fatti, la manifestazione sarebbe stata percepita per quello che è stata: un successone. — Berlusconi e i suoi sono furiosi per quanto è accaduto e il sondaggio che direbbe che Berlusconi ci ha guadagnato lo ha visto solo Berlusconi.
Quello che dice potrebbe non essere vero. — L'intenzione di espellere Di Pietro era già evidente da parte del Pd e non è per me e Grillo che i due si sono separati. Pare che Veltroni gli preferisca Casini. Non è una battuta. — Le parlamentari che hanno difeso
E crescono. Berlusconi e Pd calano vertiginosamente. — C'è un partito finto, il Pd, nato senza idee, tranne quella di fondere due partiti per ingrandirsi con lo stesso criterio con cui si accorpano le banche per essere più forti. Questo partito votato controvoglia dalla maggioranza dei suoi elettori si è rivelato fin dai primi passi un soggetto politico artificiale, che somiglia più a un «corpo diplomatico» che altro. Molti dei vip che lo hanno sostenuto ora sono colti da attacchi isterici constatando che non sta in piedi. Dall'altra parte ci sono delle idee che vogliono essere rappresentate e discusse. Idee davvero alternative a quelle del centrodestra. La qual cosa, nel momento in cui si cerca di costruire un'alternativa, ha la sua porca importanza e fa sì che queste idee vengano considerate oggettivamente interessanti dall'opinione pubblica. Per quanto riguarda l'annosa questione: «Può un comico fare politica?», si tratta anche qui di una domanda che non esiste in natura. È ovvio e tutti sanno che chiunque parli a un pubblico fa politica. È ovvio che la politica in una democrazia la fanno tutti. Ma la vera domanda che si pone è: può un comico ottenere molto più consenso politico di un politico? Può il discorso di un comico essere molto più politico di quello di un politico? I fatti dicono di sì e tocca abbozzare. Potete anche continuare a menare le mani, ma sarebbe meglio fare uno sforzo di comprensione. D'altra parte parlo per me ma credo anche a nome degli altri, le nostre idee sono lì e si possono usare gratuitamente. Approfittatene.
Sabina Guzzanti
11 luglio 2008
a volte ritornano.
Mentre il Piccolo continua a stilare classifiche di dubbio valore su presunti migliori ristoranti triestini, noi ribadiamo, ancora una volta, un semplice concetto:
IL MIGLIOR RISTORANTE E' LA NONNA
giovedì 10 luglio 2008
Sessualità infantile
Carissimo diario,
ti devo dire che la piega presa da questo blog mi sconcerta.
Il marcato livello teoretico, l’insistenza prolissa, tanta dovizia di particolari e tecniche, da parte di persone pur lodevolmente interessate all’informazione su temi specifici legati alla sessualità maschile e femminile, mi sembra spia di pulsioni non sublimate.
All’età da noi mediamente raggiunta, si presuppone ormai una buona conoscenza della materia e un certo distacco da essa.
Noto con maggior interesse che si cerca di riaprire il discorso sul legame tra sesso e amicizia. Mi ripropongo quindi di alleggerire la materia parlando oggi del SENO, in senso lato, e attraverso testimonianze poetiche.
“Mia madre aveva ritagliato sulla giacca, all’altezza del petto, due buchi circolari che lasciavano scoperti i seni, e le permettevano di farmene godere più comodamente in qualsiasi momento…sembravano dotati di un’eterna giovinezza, ricordavano due pini lussureggianti. Per nasconderli alla vista degli altri, difenderli dall’aggressione del freddo e mantenere una temperatura costante del latte, mia madre aveva cucito sui due fori due pezzi di stoffa rossa. La creazione di mia madre diventò una tradizione e questo abito da allattamento è ancora oggi molto in voga…per tutto l’inverno invece io usai uno spesso tascone di cotone, al centro erano state cucite due solide tracolle che venivano legate sotto i seni di mia madre. Quando voleva allattarmi, irrigidiva i muscoli addominali e girava la sacca. Se inclinava la testa a destra potevo succhiare il capezzolo sinistro, e se la inclinava a sin. ciucciavo il capezzolo destr.. che fosse a destra o a sinistra era comunque una pacchia. Anche il tascone aveva comunque i suoi difetti: mi imbrigliava le mani impedendomi di fare come ero abituato, ovvero, mentre ciucciavo un capezzolo, difendere con le mani l’altro.
Il diritto al latte di mia sorella era stato completamente calpestato. Bastava che quella stupida bambina si avvicinasse al seno di mia madre perché la scalciassi e graffiassi….
Mentre la mia bocca succhiava a sinistra, il mio spirito già si concentrava a destra. Avevo sempre la senzazione che una mano pelosa potesse allungarsi verso il foro del vestito per stringere il seno temporaneamente abbandonato a se stesso. In preda a questo stato d’animo cambiavo capezzolo sempre più spesso…Mia madre era stupefatta, ma poi osservando i miei occhi verdi e tristi che guardavano a destra mentre mangiavo a sinistra, indovinava quali erano i miei pensieri. Allora mi baciava e mi diceva:- tesoro mio, il latte di mamma è solo per te, nessuno te lo porta via- Le sue parole alleggerivano la mia ansia, ma non ero mai del tutto tranquillo, perché pensavo che quelle mani pelose stessero sempre accanto a mia madre, in attesa della buona occasione.”
(MO YAN)
la donna ideale
mercoledì 9 luglio 2008
Si riparte dai giovani, dal nuovo e dal dialogo
L’Italia e la sfida delle riforme istituzionali
Roma, 14 luglio 2008 ore 10.00-19.30
Programma
Introduce Leopoldo Elia
Introduce Roberto Gualtieri
Giuliano Amato, Roberto Calderoli, Pierferdinando C asini, Fabrizio Cicchitto, Massimo D’Alema, Antonio Di Pietro, Piero Fassino, Dario Franceschini, Franco Giordano, Enrico Letta, Savino Pezzotta, Francesco Rutelli, Bruno Tabacci, Walter Veltroni
Sesso per chi va alle terme
Barbara Florenzano
Il mio personalissimo interesse per la masturbazione, in particolare per quella femminile, nasce da un'innegabile realtà: non se ne parla. Per curiosità e per lavoro mi capita sovente di parlare di sesso, sia con i colleghi, psicologi e sessuologi, sia con gli amici e i conoscenti. Le persone ci pongono spesso domande riguardo ad argomenti quali l'omosessualità, le perversioni, sentono il bisogno di essere rassicurate rispetto alla “normalità” della loro vita sessuale, si interrogano su come educare i figli in tal senso. Di sesso e sessualità si parla molto, moltissimo, anche troppo. Ma di masturbazione, non c'è verso, non se ne parla. Anzi è sufficiente che venga pronunciata soltanto la parola per far calare un imbarazzante, comune silenzio. Perché? Perché una spessa cortina di reticenza avvolge quella che, da sempre, è la pratica sessuale più diffusa al mondo, quella che, per la stragrande maggioranza di noi, ha rappresentato la prima esperienza sessuale, l'elemento fondamentale della sessualità, indispensabile alla sua maturazione e alla sua piena realizzazione?Non pretendo, in questo breve elaborato, di rispondere in modo esaustivo ad un interrogativo così complesso. Tuttavia mi riprometto di approfondire la questione sotto diversi aspetti e, soprattutto, mi auguro di stimolare nel lettore ulteriori curiosità ed un rinnovato interesse per l'autoerotismo.
Cosa significa masturbarsi?
Masturbare deriva dal latino manu stuprare che vuol dire violare o anche sporcare con la mano. In senso stretto questo verbo si usa, ancora oggi, riferendosi alla stimolazione manuale dei propri genitali finalizzata all'autosoddisfacimento erotico. Ma, nella realtà, esso è utilizzato in senso molto più ampio per tutta una serie di pratiche anche diverse tra loro, tra queste:
Manipolazione del proprio seno, dell'ano e/o di altre parti del corpo. In alcuni casi viene praticata anche la penetrazione anale con le proprie dita o altri oggetti.
Stimolazione orale dei propri seni o genitali con la propria bocca.
Masturbazione mediante pressione delle cosce senza l'uso delle mani.
Masturbazione mediante strofinamento dei genitali contro mobili e oggetti vari.
Masturbazione mediante strumenti di piacere (più diffuso tra le donne che tra gli uomini).
Masturbazione reciproca tra partners etero o omosessuali, quale preludio, postludio o sostituto del coito.
Masturbazione mediante autosoddisfacimento intellettuale.
Demonizzazione e censura
Nel 1758 Samuel Tissot, un medico svizzero, scrive “ Dell'Onanismo o Delle malattie prodotte dalla masturbazione ” e con questo trattato inaugura duecento anni di oscurantismo e colpevolizzazione del sesso nella sua forma più naturale, intima, necessaria: la masturbazione. In realtà già nel 1710 era stato pubblicato un opuscolo anonimo intitolato “ Onania o il Peccato infame della sozzura di sè e tutte le sue spaventose conseguenze nei due sessi, con consigli morali e fisici rivolti a coloro che han già derivato pregiudizio da questa abominevole abitudine ”, attribuito dallo stesso Tissot ad un certo Dott. Bekkers. Tuttavia è solo nella seconda metà del diciottesimo secolo che l'Europa medica adotta una posizione unanime di condanna della masturbazione, sostenuta dalla morale cristiana altrettanto accanita nei confronti del peccato carnale. Medici e teologi parlano con un'unica voce per fustigare il vizio solitario . Si diffondono così una serie di false credenze le cui disastrose conseguenze sono visibili ancora oggi (basta dare un'occhiata alle domande che, sui giornali o su internet, gli adolescenti e i giovani pongono all'esperto sui fantasmatici effetti collaterali dell'autoerotismo). Chi si abbandona a questa pratica lasciva rischierà di sviluppare, secondo gli studiosi dell'epoca, i seguenti sintomi: letargia, tremori, deperimento, noia, tristezza, stanchezza, agitazione, insonnia, tosse, vomito, prurito, pallore, abbassamento della vista (fino alla cecità), acne, alitosi. Masturbarsi, a lungo andare, può portare alla follia, alla perversione, nei casi più estremi alla morte.Ma le ammonizioni verbali e lo spettro della degradazione non sono sufficienti a scoraggiare i “delinquenti del sesso”. Vengono così adottati una serie di rimedi tra cui, in primis, la sacra confessione, unico antidoto al senso di colpa, ma anche pozioni, unguenti, medicazioni, calmanti, antispasmodici, narcotici, ipnotici, sonniferi. Si ricorre spesso a delle vere e proprie mortificazioni corporali quali cinture di castità per le ragazze più “irrequiete”, anelli penici muniti di punte erettili pronte a ricacciare anche solo un principio d'erezione notturna; il Dott. Lafond inventa il corsetto anti-onanismo, una fasciatura aderente destinata ad impedire qualsiasi toccamento. Tra i sistemi estremi troviamo anche la castrazione, la clitoridectomia, la cauterizzazione della zona genitale mediante ferro rovente o elettricità, oppure, ancora, la resezione dei nervi interni.Diverse ipotesi sono state avanzate per dar ragione di una così cruenta persecuzione. Secondo alcuni autori è la scoperta dello spermatozoo da parte di Leeuwenhoek nel 1677 a stravolgere la morale del tempo: la masturbazione diventa un crimine sessuale che, attraverso l'inutile perdita di seme, mina la preservazione della vita. Altri spiegano le ragioni di questa furia repressiva come intensificazione del controllo sugli “istinti”, resa necessaria dall'evoluzione di costumi sessuali eccessivamente libertini (parliamo dei secoli diciottesimo e diciannovesimo). La donna che pratica l'amore solitario, nello specifico, è pericolosa perchè, in un certo senso, indipendente. E' una donna che possiede le prerogative dell'uomo, l'iniziativa, la ricerca del piacere, in definitiva una minaccia per la società, per la stabilità dei valori morali e dei ruoli sessuali.Quali che siano stati i focolai di questa caccia alle streghe, essa ha avuto un'eco tale da far sì che la masturbazione sia, ancora oggi, il tabù più solido della morale sessuale occidentale.
La masturbazione come strumento di piacere e conoscenza
E' dunque necessario affermare, con grande chiarezza, che masturbarsi non solo è lecito e normale ma, addirittura, auspicabile. Masturbarsi è naturale sia per gli uomini che per le donne, tanto che di autoerotismo, in senso lato, si può parlare anche riferendosi alla primissima infanzia: il bambino comincia a prendere coscienza di sé e della propria corporeità nei primi mesi di vita toccandosi, esplorandosi. Le attenzioni della madre (baci, abbracci, carezze) naturalmente lo gratificano, ma pian piano egli sviluppa una certa indipendenza anche in questo senso. Gli organi genitali sono incredibilmente sensibili al tatto, e questa realtà precede qualsiasi consapevolezza relativa al sesso, alla cultura, al moralismo, all'identità sessuale e all'etica. I problemi nascono, solitamente, quando il piccolo incontra la disapprovazione dei genitori. Tuttavia, a riprova della “naturalità e fisiologicità” dell'atto, con la pubertà e con l'adolescenza essa non viene abbandonata, anzi è proprio a questo punto che si può parlare di masturbazione vera e propria.Praticare l'autoerotismo, nei giovanissimi in modo particolare, aiuta a mitigare le tensioni sessuali, ma è anche un meraviglioso strumento di conoscenza del proprio corpo e delle proprie sensazioni erotiche. E' una tappa fondamentale ed irrinunciabile della maturazione individuale. Per molti, uomini e donne, rappresenta una vera e propria “dimensione parallela” e assolutamente privata nella quale vengono vissute inconfessate fantasie erotiche. E' bene specificare, inoltre che, al contrario di quanto molti credono, la masturbazione non è un surrogato del coito, può anzi aiutare a migliorare la vita sessuale a due. Anche l'autostima riceve dei benefici dall'amore solitario se questo viene vissuto come uno dei tanti modi che si hanno a disposizione, o si possono apprendere, per prendersi cura di sé.La masturbazione è una tecnica manuale di ottenimento dell'orgasmo, solitaria o di coppia. Come prototipo della sessualità, essa ha permesso numerosi progressi scientifici e tecnici. Pensiamo, solo per fare un esempio, all'importantissima ricerca svolta da Masters e Johnson sulla realtà fisiologica della sessualità umana, una ricerca condotta attraverso l'osservazione di migliaia di orgasmi innescati mediante masturbazione. Anche la fecondazione in vitro, efficace trattamento per alcune forme di sterilità, utilizza sperma ottenuto attraverso l'atto masturbatorio. Infine, le nuove terapie sessuali per il trattamento dell'anorgasmia femminile, prevedono una sorta di rieducazione che, partendo dalla consultazione di atlanti di anatomia, passa per l'utilizzo di uno specchio (mezzo attraverso cui la vulva può essere osservata chiaramente dalla donna), fino ad arrivare all'autoesplorazione manuale degli organi genitali per scoprire le zone più sensibili, il tipo di pressione gradita, il ritmo da mantenere nell'esercitarla, ecc.Negli uomini, sul piano fisiologico, la masturbazione favorisce il ricambio degli spermatozoi migliorando le capacità fecondanti del liquido seminale e mantenendo attivo il riflesso eiaculatorio coitale, sia sul versante neurologico-percettivo che su quello dell'efficienza vascolare.Gli psicologi californiani Abramson e Mosher hanno condotto due ricerche su due gruppi diversi di volontari invitatandoli a leggere letteratura erotica e ad assistere a film sessuali espliciti. I risultati di tali ricerche mostrano che coloro i quali hanno un atteggiamento negativo verso la masturbazione si sentono maggiormente in colpa nell'assistere alla proiezione dei film, hanno avuto meno esperienze sessuali, hanno maggiori problemi di fronte al sesso e sono persino meno informati sulla contraccezione. Questi autori hanno potuto anche determinare, mediante un'analisi termografica, che i soggetti con attitudine negativa verso la masturbazione hanno una vasocongestione pelvica, una volta esposti a stimoli erotici, più scarsa rispetto a chi ha attitudini positive.Questo dato, evidentemente, pone il buon rapporto con la masturbazione come un fattore predittivo importante verso una buona sessualità.
L'autoerotismo femminile
La forma più diffusa di masturbazione femminile è la stimolazione manuale del clitoride, del monte di Venere e/o delle labbra vaginali mediante sfregamento, più o meno lieve, o pressione. Poiché molto sensibile, raramente il glande del clitoride viene sollecitato in modo diretto.Per questa pratica solitamente si usano le dita centrali della mano e ci si mette in posizione supina. Tuttavia molte bambine-adolescenti scoprono il piacere dell'autoerotismo a letto, in modo assolutamente naturale. Si strofinano ritmicamente contro il materasso fino ad arrivare all'orgasmo, e poi conservano tale modalità anche in età adulta, mantenendo la posizione prona. Una percentuale minore di donne trae piacere dallo sfregamento della zona vulvare-clitoridea contro un oggetto morbido come ad esempio un cuscino, oppure un mucchio di vestiti, un lenzuolo arricciato, può utilizzare anche velluto, pelliccia o seta. A volte si tratta di oggetti più duri come l'angolo di un lavandino o la testiera del letto. Altre ancora si masturbano attraverso la pressione ritmica delle cosce tra di loro. E' probabile che le donne che riescono ad arrivare all'orgasmo in questo modo, presentino una notevole sensibilità delle terminazioni nervose che collegano il clitoride con i nervi della parte alta delle cosce. Masturbarsi in questo modo non comporta movimenti o gesti troppo visibili, per cui lo si può fare ovunque, si può stare sedute, distese o in piedi.Infine ci sono delle donne che utilizzano il massaggio idrico, stimolano cioè i propri genitali con un getto d'acqua di cui possono modulare pressione e temperatura.Al contrario di quanto una consistente percentuale di uomini ritiene, sono poche le donne che si servono esclusivamente della penetrazione per ottenere il piacere, ed un numero altrettanto esiguo la pratica solo occasionalmente.
L'autoerotismo maschile
E' vero, gli uomini praticano l'autoerotismo più delle donne, sia in termini di percentuale che di frequenza. La maggior incidenza dell'attività masturbatoria nel sesso maschile non può essere, a mio avviso, semplicisticamente ricondotta ad una differenza di quantità e/o qualità del desiderio sessuale fra i due generi. Tale componente va certamente considerata, tuttavia ritengo che l'incidenza di cui sopra sia legata ad una serie di fattori, tra cui: la maggior facilità di approccio genitale di cui dispongono i maschi ( il pene è molto più visibile e facilmente “raggiungibile” della vulva), il nostro (inteso, di uomini e donne) retroterra culturale, morale, religioso, l'educazione ricevuta in famiglia, il rapporto che in generale abbiamo con il piacere e, in particolare, con il nostro corpo. Tra gli adolescenti maschi, inoltre, non è affatto raro che si parli di masturbazione e si apprenda la pratica della stessa per imitazione più o meno diretta. Tra le adolescenti è molto più difficile che ciò accada, non esiste questa sorta di “tradizione”, di insegnamento che viene tramandato.Ma passiamo alle modalità vere e proprie con cui si realizza l'autoerotismo maschile.La maggior parte degli uomini si masturba facendo scorrere, con un movimento ritmico, la mano chiusa a pugno lungo il corpo del pene; quasi sempre tale movimento coinvolge la pelle del prepuzio e si concentra sulla parte superiore dell'asta. Qualcuno limita il massaggio erotico (o sfregamento, a seconda della pressione esercitata) al frenulo, una zona lievemente protuberante e molto sensibile posta immediatamente sotto il glande, sulla parte inferiore del pene.La tipica masturbazione maschile inizia con un movimento relativamente lento e deliberato. Man mano che l'eccitazione aumenta, aumenta anche il ritmo del movimento e, poco prima dell'orgasmo, la stimolazione diventa molto rapida. Durante l'eiaculazione, cioè durante la fuoriuscita di sperma dall'uretra, alcuni uomini preferiscono rallentare gradualmente il ritmo, altri stringono il pene con fermezza, altri ancora interrompono repentinamente qualunque movimento.Una percentuale tutto sommato limitata degli appartenenti al genere maschile usa sfregare il pene contro un oggetto morbido, un'altra, altrettanto esigua, lo inserisce nel collo di una bottiglia, nella creta modellata o anche in una bistecca arrotolata come per simulare il coito.Le statistiche rivelano, inoltre, una forma rara di masturbazione maschile, praticata da due o tre uomini su mille, che consiste nell'autostimolazione orale dei propri genitali o nell' inserimento, talvolta pericoloso, di oggetti nell'uretra o nell'ano. Quasi mai i maschi si toccano o accarezzano i capezzoli durante l'atto masturbatorio.
Conclusioni
Mi auguro, con questo piccolo contributo, di aver chiarito al lettore qualche dubbio relativo alla masturbazione, di aver stimolato in lui nuove curiosità, e di avergli trasmesso il mio entusiasmo per la forma di sessualità che, forse, più di tutte appartiene al genere umano e che, come tale, non può essere ulteriormente trascurata.
le corna
Cesare De Silvestri
Si chiamano anche "infedeltà", "tradimento", eccetera ; e possono riguardare la parola data, l'amore, l'amicizia, la squadra sportiva, un'idea, un partito, persino la patria. E tutte queste cose vengono giudicate in modo negativo, come un disonore, una vergogna, un'onta, un'infamia. Metere invece viene giudicata in modo positivo la "fedeltà", il "non mutar bandiera" (come diceva il Giusti ) , il "non volar gabbana", e insomma, in tesi generale, " non cambiare mai idea".Già. Non cambiare idea. Il che significa non cambiar mai opinione, gusti, inclinazioni, preferenze e desideri. Ma è mai possibile? Non è forse vero che ogni progresso, ogni crescita, ogni sviluppo, arricchimento, miglioramento, perfezionamento individuale e sociale dipende ed è sempre dipeso appunto dal correggere e cambiare in meglio convinzioni, emozioni e comportamenti? Basta aver soltanto una superficiale conoscenza della storia evolutiva e dell'evoluzione storica della nostra specie per rendersene conto. E sappiamo inoltre che l'evoluzione riguarda ogni specie animale e vegetale - e non è detto che non riguardi anche l'intero universo materiale. Il discorso sarebbe enorme. Ma anche limitandoci all'infedeltà erotico - sentimentale, cioè alle semplici, casalinghe e diffusissime "corna" del titolo, vale forse la pena di farsi qualche domanda. Ma chi è che ha inventato la monogamia - perché?
Le femmine
Molto probabilmente la prima idee di continuità della relazione sessuale nacque da una situazione di fatto: Quando cioè i gruppi umani vivevano nelle foreste o nelle caverne e la sopravivenza di un figlio non poteva venir garantita da solo adulto. L'evoluzione premiò quindi quelle coppie che restavano insieme almeno sino ai primi tre - quattro anni del bambino. Quando poi, per le migliorate condizioni di vita, la duplice presenza non fu più strettamente necessaria, ormai la tendenza si era stabilizzata e continua ad avere una certa influenza anche oggi. Ma, come si può agevolmente capire, questo non ha niente a che fare con la fedeltà nel senso di non fare le corna al partner.
I maschi
Quando l'organizzazione delle prime tribù umane passò dalla comunione dei beni alle prime forme di proprietà privata ; quando cioè i maschi più forti ed egoisti, che avevano già il monopolio della caccia e della distribuzione del bottino, delle relazioni e della guerra con le altre tribù, dell'ordine pubblico e della giustizia, s'impossessarono anche della terra, degli animali domestici e delle donne, allora per i maschi divenne di primaria importanza che il patrimonio paterno passasse ai propri figli. Donde l'obbligo di fedeltà delle femmine - spesso pena la vita. E anche oggi non tanto di rado si verificano le atroci e talvolta micidiali prodezze della fedeltà imposta soprattutto alle donne. La manifattura e il commercio delle cinture di castità è affare piuttosto nascosto ma abbastanza fiorente. Meno nascosto, ed anzi clamorosamente sbandierato come segno di virilità, specie nelle regioni più arretrate e incivili del nostro paese, è invece il cosiddetto "delitto d'onore".
Altre radici
Le origini preistoriche non bastano però a spiegare la fedeltà così come viene intesa oggi. Qui entrano in gioco sovrastrutture culturali più raffinati che nell'uomo "tradito" vanno dalla prevalente ansia / depressione di perdere la stima altrui e di essere dileggiato come "cornuto", all' ansia / depressione di giudicarsi incapace di controllare la partner. Nella donna "tradita" prevale invece l'ideologia basata sulla tendenza culturalmente indotta di giudicarsi inadeguata specialmente in fatto di bellezza e di rapporti sessuali. La fedeltà dovrebbe invece garantire l'esorcizzazione di questi terrori, mentre l'infedeltà li farebbe precipitare rovinosamente sul partner tradito.
Una lancia a favore
Una conseguenza di tale stato di cosa è rappresentato dalla gelosia, ma l'argomento richiede una trattazione a parte che vi prometto presto. Intanto però, dopo averne parlato piuttosto male, vorrei aggiungere che secondo me l'unico ragionevole motivo per cui si spera e si cerca di fare in modo che il partner continui a volerci bene e a scegliere di stare insieme a noi è la possibilità di perderlo. A questo livello le ideologie accennate sopra non avrebbero molto spazio. Purtroppo però non è difficile che talvolta si scivoli nell'ideologia della dipendenza - che ho trattato in un altro articoletto intitolato " Ho bisogno di te". E tanti auguri a tutte le coppie - fedeli o infedeli che siano.
Guzzanti for President?
può esistere l'amicizia tra un uomo ed una donna?
“Può esistere l’amicizia tra uomo e donna?” E’ un interrogativo che è sempre esistito da diverso tempo e al quale non si è mai saputo dare una risposta netta e decisa perché è una tematica ricca di ambivalenza. La cultura ha distinto il ruolo maschile e femminile in maniera radicale: l’uomo per indole “cacciatore” e la donna “preda” da cacciare. Fisiologicamante l’uomo e la donna sono troppo diversi per riuscire a pensare ad un autentico rapporto di amicizia. Nella sua essenza l’amicizia è un sentimento “puro”, una relazione tra due persone fatta di reciprocità, fiducia, complicità, sincerità, rispetto, stima ammirazione e lealtà. Può nascere per caso oppure no, per simpatia, quando ci sono interessi comuni, quando si condividono delle esperienze, quando si hanno gli stessi gusti. Di solito questo è il punto di partenza, poi da lì si può arrivare a qualcosa di più profondo e sfociare in alcuni casi in un sentimento di amore. Un importante filosofo di nome Pieper sosteneva che l’amicizia è la base dell’amore, non aveva tutti i torti. E’da qui che nasce il dilemma: “Può un rapporto di amicizia tra uomo e donna restare intatto, senza sfociare in qualcos’ altro?”.L’amicizia “vera” non ammette cedimenti da un punto di vista sessuale; nel momento in cui compare un’attrazione fisica o addirittura un amore, viene messo in discussione tutto il rapporto tra due persone di sesso opposto e certamente non si potrà più parlare di amicizia. Le posizioni a riguardo sono differenti poiché i casi sono diversi, si può però affermare che alla base di un rapporto amicale c’è quasi sempre una forma di interessamento unilaterale o bilaterale che è difficle tenere a freno. Le statistiche mostrano come l’uomo, rispetto alla donna abbia una maggiore difficoltà, probabilmente per istinto maschile, per cultura, a mantenere un rapporto di amicizia con una donna senza che interferisca la componente sessuale. E’ facile pensare che quando un uomo fa amicizia ci sia quasi sempre un secondo fine di mezzo, magari remoto, un investimento per il futuro, una vana speranza che possa quel rapporto, un domani, divenire altro. Se due persone stabiliscono dal principio che si tratta di amicizia e che tale deve rimanere, devono assumersi entrambi la responsabilità dei suoi limiti, delle sue potenzialità inespresse, delle sue passioni soffocate e dei suoi compromessi da tener in considerazione fermamente se si vuole conservare saldo il rapporto. I rapporti amicali tra uomini e donne sono amori mancati in un certo senso; il confine è molto labile ed è facile scivolare ad un tratto e insensibilmente da un’intensa amicizia a qualcosa di più profondo. Importante è la capcità, la volontà nel riconoscere i sentimenti e il senso del limite. Questo non viene messo sempre in pratica, molto spesso, il sentimento di uno dei due nella relazione viene sublimato e accutamente celato, per non “rovinare” il rapporto e non perdere l’altro/a.Un uomo e una donna che riescono a mantenere intatto il loro rapporto, esente quindi da ogni forma di cedimento sessuale, hanno qualcosa in più che non può essere paragonato ad un rapporto di amicizia tra persone appartenenti allo stesso sesso, per la diversità di ruolo e di aspettative. Gli esseri umani per natura tendono alla competizione in ogni ambito, in amore, nel lavoro, nei rapporti interpersonali, hanno un costante desiderio di emergere più dell’altro, di sopravvalere. Questo nelle persone dello stesso sesso, anche se amici, è più facile che si manifesti, probabilmente a causa di tutti quei risvolti caratteriali (invidia, gelosia) che nello stesso sesso tendiamo a tollerare meno. Tipologicamente i rapporti di amicizia tra uomini e donne sono diversi e questo cambia l’entità del rapporto. Per esempio, un uomo e una donna single e sessulmente attivi, hanno una maggiore probabilità che il loro rapporto possa sfociare in qualcos’altro, non sentendosi ostacolati da impedimenti di carattere morale (avere già un altro/a partner per esempio). Può anche verificarsi che due persone di sesso opposto, di cui una (dominante) sfrutti l’altra (sottomessa) per amicizia. La dominante sa e intuisce che la sottomessa vorrebbe qualcos’altro di più (amore) ma fa finta di non saperlo per non perdere comunque qualcosa. La sottomessa, al tempo stesso, sa o intuisce che la dominante non ne vuole sapere di una relazione, ma non ha il coraggio di chiarire la situazione per timore di perdere ugualmente la persona. I problemi nascono quando tra uomo e donna potenzialmente amici, uno dei due ad un certo punto si rende conto di nutrire un sentimento per l’altro/a che non è più amicale. Avrà remora nel rivelare i suoi sentimenti, per paura di una reazione negativa dell’altra persona, continuando così a vivere il suo “amore platonico” non dichiarato. L’”oggetto d’amore” dall’altra parte, potrà non rendersi conto del cambiamento dei sentimenti dell’altro/a (è raro), oppure rendersene conto e non parlarne. Il non voler discutere avviene perché, in ogni caso, un interessamento altrui, specialmente se da parte di una persona amica, accresce l’autostima, dona un supporto psicologico ed esistenziale. In una situazione di questo tipo sarebbe opportuno rivelarsi senza inibizioni, avere il coraggio di ammettere a sé e all’altro/a i propri sentimenti. E’ importante che se ne parli nella relazione, al fine di ripristinare il rapporto o decidere (in casi estremi) di modificarne la natura. Alla luce di quanto detto, è evidente che costruire un rapporto saldo di amicizia, con tutti i capisaldi che la contraddistinguono non è facile. L’amicizia è una relazione veramente personale, che mette in gioco un “Io” e un “Tu”, che decidono di entrare in intimità. Soprattutto non è un sentimento uguale per tutti, ci sono amicizie maggiori e minori. Quello che contraddistingue un reale rapporto di amicizia è l’ “esclusività”, il condividere momenti soltanto con quella persona e non con tutti. In una relazione di amicizia tra un uomo e una donna viene stabilito un compromesso se si vuole che il rapporto resti tale senza che interferisca la variabile sesso. Ma data l’imprevedibilità dei sentimenti, non si può affermare con nessuna certezza che un rapporto di amicizia non possa sfociare in altro nel futuro. Sta alla volontà delle persone, al significato che viene attribuito alla relazione e all’importanza che l’uno ha per l’altro/a.
martedì 8 luglio 2008
Da Wikipedia alcune informazioni di politica eretta
In questo sistema, era considerata un'aberrazione per un maschio essere penetrato (o controllato) da un'altra persona di classe sociale inferiore. Questa stessa logica permetteva ad un uomo di ricevere la fellatio da una donna o da un altro uomo di una classe sociale inferiore (come uno schiavo o un debitore), perché avrebbe diretto le azioni della persona di classe inferiore.
I Romani consideravano il sesso orale come pratica molto più deplorevole rispetto, per esempio, al sesso anale: si diceva che chi era noto praticarlo soffriva di alito pesante ed era spesso un ospite sgradito a tavola. Si pensava che fossero state le donne di Lesbo, ad aver introdotto la pratica della fellatio, e si diceva che usassero tingere di bianco le labbra con il seme.
Così, mentre in Grecia la persona che eseguiva il sesso orale era considerata attiva e quella che lo riceveva era considerata passiva, nei tempi della Roma antica eseguire la fellatio e il cunnilingus era considerata una pratica passiva e perciò deplorevole per un maschio, e il sesso orale tra membri di classi sociali basse era considerato atteggiamento ancor più vizioso e quindi spesso visto come tabù . Quindi eseguire qualsiasi tipo di sesso orale era considerato passivo (nel senso di sottomettente) mentre ricevere il sesso orale era considerato attivo (ovvero riflesso di una attività controllante).
A tal proposito, Catullo, nel suo carmen XVI, scrive:
« Pedicabo ego vos et irrumabo,Aureli pathice et cinaede Furi,qui me ex uersiculis meis putastis,quod sunt molliculi, parum pudicum.nam castum esse decet pium poetamipsum, uersiculos nihil necesse est;qui tum denique habent salem ac leporem,si sunt molliculi ac parum pudici,et quod pruriat incitare possunt,non dico pueris, sed his pilosisqui duros nequeunt mouere lumbos.uos, quod milia multa basiorumlegistis, male me marem putatis?pedicabo ego vos et irrumabo »
« Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano Aurelio bocchinaro e Furio culattone,a voi, che per certi miei versi, è vero,un po' sconci, mi credete un degenerato.Un poeta all'altezza dev'essere castolui stesso, non certo i suoi versi,che di fatto hanno arguzia e saporeproprio in quanto un po' spinti e senza pudoree in grado d'eccitare quel certo prurito,non dico nei ragazzi, bensì nei caproniormai incapaci nel darci dentro coi fianchi.Voi, perché leggete di tutti quei baci a milioni,voi non pensate che io sia maschio a dovere?Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano. »
La pratica era tabù anche per ragioni di igiene. Nell'antica Roma, infatti, i genitali erano ovviamente una parte del corpo non particolarmente pulita e perciò si riteneva che il sesso orale avrebbe reso la bocca sporca e avrebbe costituito un potenziale rischio per la salute.
Le disposizioni in materia religiosa, specialmente del cristianesimo, verso gli atti sessuali non direttamente finalizzati alla procreazione, hanno reso di fatto questa pratica poco diffusa in Europa. La liberalizzazione dei costumi sessuali, a partire dai filmati erotici degli anni '30 fino ai giorni attuali, ha fatto sì che il sesso orale terminasse di essere un tabù e lo ha in un certo senso "sdoganato".
Il sesso orale è stato oggetto di diverse vicende giudiziarie, anche clamorose; ciò dipende anche dalla particolare considerazione che questo tipo di sessualità riveste in alcune culture, secondo le quali esso non può considerarsi un vero e proprio rapporto sessuale, ma una forma di contatto "improprio" che non comporta lo stabilirsi di una relazione sessuale a tutti gli effetti.
Il sesso orale è al centro della vicenda che riguarda il primo caso di violenza sessuale di una donna su un uomo, avvenuto in Norvegia. Nel gennaio del 2005, un ragazzo, rimasto a dormire in casa di amici dopo una festa, è stato svegliato dalla sua amica che gli stava praticando del sesso orale. Il compagno della ragazza si era assunto il compito di fotografare l'evento. Durante il processo il ragazzo sottoposto al sesso orale si è dichiarato contrario all'atto, contro quanto affermato dagli altri due. La ragazza è stata condannata a 9 mesi di carcere e cinquemila euro di multa.
Nel 2006, a seguito della denuncia di una moglie tradita con del sesso orale, l'Alta Corte di Taiwan ha decretato che il rapporto orale non implica tradimento, poiché la legislazione vigente non equipara il sesso orale a un rapporto completo che per le leggi taiwanesi consiste esclusivamente nel contatto dei genitali di entrambi i partner. A seguito della denuncia ben quarantanove uomini di legge si sono riuniti per decidere in materia. Il sesso orale non è stato considerato adulterio e la legge non è stata aggiornata.
Il sesso orale era illegale fino a poco tempo fa in 22 Stati federati degli Stati Uniti d'America, così come in altre nazioni del mondo; spesso le leggi che ne dichiaravano l'illegalità proibivano anche la sodomia. Tuttavia, queste leggi sovente erano dirette solo a coppie omosessuali, o per lo meno applicate solo in riferimento a tali coppie. Nel 2003 queste leggi sono state dichiarate illegittime e sia i rapporti omosessuali che il sesso orale sono stati resi legali.
La questione sulla definizione di sesso orale è diventata preminente negli Stati Uniti nel 1998, con lo scandalo Lewinsky: il presidente statunitense Bill Clinton dichiarò davanti ad una corte di non avere mai avuto una relazione sessuale con la stagista Monica Lewinsky, nonostante avesse ripetutamente ricevuto da questa sesso orale. In questo caso egli stesso definì il sesso orale "rapporto improprio" per scagionarsi dall'accusa di aver mentito davanti alla corte, presso la quale era stato accusato per la suddetta relazione.
Molte persone scelgono il sesso orale come alternativa al rapporto sessuale, anche con l'obiettivo di evitare i possibili effetti fecondativi del rapporto completo. Va tuttavia ribadito che il sesso orale non è un metodo di contraccezione, ma semplicemente un atto sessuale che evita il contatto diretto dello sperma con la vagina.
Sebbene molte persone siano disgustate al solo pensiero del sesso orale, sono però altrettante quelle che lo considerano molto piacevole e in alcuni casi lo preferiscono alla penetrazione vera e propria. Spesso questa attività è ritenuta parte integrante di quella fase che in un rapporto sessuale è detta dei "preliminari".
Gli organi sessuali non sono le uniche parti anatomiche ad essere molto sensibili e ricche di terminazioni nervose: anche la bocca, la lingua e le labbra lo sono; per questo motivo il piacere del sesso orale non si limita unicamente alla persona che lo riceve.
Il sesso orale può anche agevolare la successiva eventuale penetrazione, in particolare laddove l'eccitazione che esso produce nella donna che lo riceve, ne migliora la lubrificazione vaginale, agevolando l'ingresso del pene. La pratica del sesso orale sul pene del maschio, inoltre, ne favorisce l'erezione e può essere utilmente adottata per risolvere temporanei deficit erettivi, dovuti ad es. a cause psicologiche transitorie.
Fellatio
Questo tipo di stimolazione, che può portare all'orgasmo ed all'eiaculazione, non è per forza dovuto alla suzione come si può pensare, ma più sovente allo stesso meccanismo del coito genitale: il partner stimola il glande con labbra e lingua, in genere tenendo fermo il pene con la mano o accarezzandolo, coinvolgendo eventualmente nell'azione anche i testicoli.A questo si aggiunge il profondo coinvolgimento psico-emozionale.
Secondo alcuni psicologi molti maschi considerano l'offrire il proprio pene a pratiche di sesso orale come un accrescimento del proprio ego, ritenendo che un tale atto sia una forma di dominazione del partner.
Deep throating
Una tecnica, definita in inglese deep throating, ("gola profonda" - dal celebre film omonimo) è quella in cui l'intero pene eretto viene introdotto nella bocca. Poiché di solito il pene eretto è più lungo della profondità della bocca, questa tecnica richiede di "inghiottirne" una parte; ciò è possibile solo: sopprimendo il riflesso istintivo a vomitare che si genera, ad esempio, quando ci si infila un dito in gola; per eseguire il deep throating chi lo offre deve prima di tutto rilassare i muscoli faringei mentre viene gradualmente inserito il pene eretto. La posizione più favorevole da assumere per eseguirlo è quella inversa al partner (tipo 69, per intendersi) poiché il pene eretto ha un andamento obliquo ed ascendente con un'angolazione di 45 gradi che risulta incompatibile con quello della gola che invece ha un andamento discendente e verticale. Qualora si praticasse la fellatio in posizione stante (per esempio inginocchiati), è indispensabile flettere il pene eretto del partner per portarlo almeno in una posizione orizzontale.
L'Irrumatio
La pratica dell'irrumatio è simile alla fellatio ma comporta la penetrazione della bocca come orifizio passivo, rendendo la persona penetrata passivamente coinvolta, ossia con poco controllo sull'atto.
Cunnilingus
La vulva, in particolar modo il clitoride, viene baciata e leccata. Anche l'ingresso della vagina può essere stimolato con la lingua. Per alcune donne il cunnilingus, specialmente se ricevuto da un partner allenato, è molto più efficace della penetrazione nel portarle all'orgasmo.
Alcune persone ritengono che mormorare durante il cunnilingus (od anche durante la fellatio) aumenti la soddisfazione della partner. Il comico Sam Kinison, suggerì in un numero di cabaret, di disegnare con la lingua lettere dell'alfabeto durante il cunnilingus. Lo spunto ironico è stato ripreso anche dall'italiano Daniele Luttazzi, che parla di polinomi. Ma soprattutto è stato utilizzato nel film Cruel Intentions nel quale Ryan Phillippe seduce ed inizia al sesso una giovanissima Selma Blair recitandole l'alfabeto.
L'odore, a volte pungente, del sesso della partner può risultare gradito ad alcuni (una pratica consiste nel respirare tali odori) ed infastidire altri. Una corretta e tempestiva igiene intima, in ogni caso, del resto suggerita dal buon senso in qualsiasi tipo di rapporto sessuale, può evitare la formazione di odori sgradevoli, che in generale sono da attribuirsi alla presenza di batteri e alla decomposizione di tessuti e secrezioni.
Il Facesitting
Il facesitting (letteralmente 'sedersi sulla faccia') è una forma di cunnilingus o anilingus in cui chi lo riceve ha un ruolo attivo e si siede sul viso della persona che lo offre, premendolo coi propri genitali o con il proprio sedere. Come nell'irrumatio, la persona che offre il sesso orale durante il facesitting ha un ruolo esclusivamente passivo.
Sessantanove
La posizione del 69 fra due donne
Il sesso orale può essere eseguito da entrambi i partner allo stesso momento, nella posizione del 69. La posizione è così chiamata perché il numero sessantanove richiama da un lato la forma delle cifre 6 e 9 simili a persone stilizzate, e dall’altro suggerisce una loro posizione affrontata e reciprocamente inversa.
Il sesso orale reciproco e contemporaneo è considerato da taluni di particolare soddisfazione per la sua profonda valenza ideologica, in quanto rappresenterebbe un momento alto di reciprocità partneriale, durante il quale il piacere viene vissuto da entrambi i partner non solo in contemporanea, ma al tempo stesso come una donazione ed una ricezione. Per altri invece (che semmai lo vivono esclusivamente in senso fisico), il piacere dato e ricevuto al tempo stesso non è particolarmente gradito, in quanto non permetterebbe di concentrarsi – e quindi di vivere intensamente – né sull’uno né sull’altro piacere, preferendo pertanto che i momenti di donazione siano alternati ai momenti di ricezione del soddisfacimento sessuale, senza mai farli coincidere; dunque di fatto evitando il 69.
Le posizioni che si possono assumere durante un 69 sono: quella in cui entrambi i partner sono affrontati stando distesi su di un fianco; oppure quella in cui uno dei due si dispone sopra l’altro.
Nella posizione distesi sul fianco, il sesso orale può avvenire in modo statico (nel qual caso la stimolazione reciproca avviene soprattutto con la lingua o con le labbra); oppure in modo dinamico, quando i movimenti ritmici del bacino dell’uno o di entrambi i partner rendono il rapporto orale simile ad un coito (nel qual caso la stimolazione è data soprattutto dal fondo della bocca e dalla gola).
Nella posizione in cui uno si pone sopra l’altro, è possibile scegliere fra quella distanziata e quella ravvicinata. In entrambe è necessaria una buona intesa fra i due partner ed una grande attenzione dell’uno verso l’altro.
- Nella posizione distanziata, un partner (in genere l’uomo) si pone in ginocchio poggiando le mani a terra (“alla caprina”), mentre l’altra persona gli si distende al di sotto supina. Se non vi è una sufficiente intesa fra le due persone, la suzione del pene da parte della persona supina risulterà alquanto faticosa e spiacevole, tanto per l’eccessiva altezza a cui esso si troverà situato, quanto per lo spazio troppo angusto esistente fra le gambe, obbligandola ad uno sforzo supplementare di sollevamento della testa, sia che voglia avvicinarsi in modo statico che in maniera ritmica.- Un’intesa perfetta fra le due parti è invece indispensabile nella posizione ravvicinata. Infatti, mentre la persona supina è immobilizzata dal corpo del partner che le è disteso sopra, essa rischia di venire soffocata dall’immissione del pene nella sua bocca che le ostruirà ogni via di respirazione. Diversamente, una grande soddisfazione vi può essere in questa posizione per entrambi i partner quando la grande attenzione verso l’altro ed una piena intesa reciproca porterà dapprima la persona in posizione dominante a farsi guidare dal partner sottostante sia nel ritmo di penetrazione da assumere (che dovrà tenere conto del ritmo di respirazione della persona sottostante), sia riguardo la profondità massima possibile di immissione del pene (oltre la quale vi sarebbe l’istintivo riflesso faringeo di rigetto); e poi assumendo queste modalità e limiti concordati insieme (semmai tacitamente, con piccoli gesti) per dare avvio ad un pieno, soddisfacente, intensissimo rapporto orale, molto coinvolgente per la sua completezza ed armonia.
Mormoratore (Hummer)
Chi riceve la fellatio o il cunnilingus può trovare piacevole se chi esegue queste pratiche mormora o canta durante l'atto. Questo effettivamente rende la bocca come un vibratore, anche se diversamente da un vibratore meccanico la bocca ha un lubrificante incorporato (la saliva). Un effetto simile può essere ottenuto posizionando un piccolo ma potente vibratore sotto la mascella, facendo vibrare la lingua, cosa che può essere molto piacevole se fatta in piccole quantità, ma può portare all'insensibilità di entrambi i partner se usata eccessivamente.
Anilingus
L'anilingus, detto anche rimming o rimjob, consiste nello stimolare l'ano con la bocca e la lingua. Tale pratica può essere gradita sia dagli uomini che dalle donne, in considerazione della identica sensibilità dell'ano in entrambi i generi sessuali.
Auto-fellatio
È il sesso orale praticato da un uomo su sé stesso: una forma di masturbazione che consiste nello stimolare il proprio pene con la propria bocca e lingua. In realtà, è un atto che alla stragrande maggioranza degli uomini risulta impossibile; infatti non riesce se non vi è la giusta combinazione di un corpo snello, di una notevole flessibilità della spina dorsale, e di una sufficiente lunghezza del pene, necessari per compiere questo atto.
L'auto-fellatio (selfsucking in inglese), laddove ricorrano questi requisiti, può essere eseguita in diverse posizioni: stando in piedi, stando in ginocchio, da seduti, oppure distesi supini. Di fatto si distinguono sostanzialmente due posizioni: la posizione “a C”, e la posizione “a X”.
La posizione “a C” è la più frequente, e consiste semplicemente nel flettere il torso in avanti, fino a raggiungere il proprio pene con la bocca. Raramente essa viene eseguita stando in ginocchio (per la consistenza delle cosce che urtano contro le costole inferiori), ed ancora meno stando in piedi (postura più faticosa). La maggior parte delle persone capaci di auto-fellatio la eseguono: stando seduti su di una superficie piana (a terra o su di un letto) e divaricando le gambe; stando seduti su di una postazione rialzata (una sedia, uno sgabello, ecc.) nel qual caso vi è il vantaggio della spinta dei piedi che permette un ulteriore avvicinamento del bacino; ed infine da una posizione supina, stando sdraiati a terra o su di un letto e buttando all'indietro le gambe come a voler fare una capriola all'inverso.
La posizione “a X” è la più difficile di tutte e richiede una estrema flessibilità, da veri e propri artisti circensi. È una posizione “a C” dove però il corpo viene ulteriormente flesso (diremmo oltre i 180 gradi), da risultare come arrotolato su se stesso. È possibile eseguirla solo stando supini e buttando le gambe all'indietro, facendo emergere fra le cosce prima la testa e poi tutto quanto il torso e le braccia, ed infine bloccando le gambe rivoltate indietro facendole passare sotto le proprie ascelle. In questa posizione il mento viene a trovarsi ad altezza dei testicoli.
Esistono, sparse nel mondo, associazioni di cultori dell'auto-fellatio (molte delle quali rintracciabili su internet). In genere esse invitano ad una grande prudenza e cautela nell'eseguire questa pratica, poiché per chi non è predisposto, tentativi frettolosi e maldestri potrebbero portare a gravi danni alla colonna vertebrale.
La pratica dell'auto-fellatio offre diverse curiosità:
Una leggenda metropolitana, probabilmente fondata sulla risaputa intensa attività erotica del poeta Gabriele D'Annunzio, ha attribuito a questo personaggio l'uso dell'auto-fellatio, resa possibile in seguito ad una operazione per la quale egli si sarebbe fatto asportare due costole.
Un fotografo di professione, ha fatto dell'auto-fellatio il motivo ispiratore per le sue foto artistiche. Immagini in bianco e nero o a colori lo ritraggono nelle più svariate posizioni, dove risalta nettamente il suo interesse per la forma e per le linee di contorno, associati ad effetti chiaroscurali e di luminosità ricercati e decisamente raffinati.
Sull'isola di Bali gli indigeni vendono ai turisti delle sculture in legno scuro (in genere piccole come una castagna; ma ve ne sono anche di dimensioni più grandi che raggiungono un'altezza fino a 20-30 cm circa) che ritraggono un uomo corpulento a torso nudo vestito solo di un perizoma, seduto con le gambe incrociate, e con la testa abbassata fino a nascondere il viso nel suo grembo; il viso è incorniciato da una zigrinatura di dieci tacche, che quindi dovrebbero corrispondere alle dieci dita con le quali si coprirebbe gli occhi. Secondo alcuni il personaggio sarebbe Budda, secondo altri invece una divinità indù o malese. Quando si interrogano i locali al riguardo, le persone non vogliono pronunciarsi, forse per pudore oppure perché riguarda un loro aspetto religioso. Infatti pare che a Bali esista una setta segreta i cui aderenti praticherebbero l'autospermofagia, esaurendo così in se stessi il loro ciclo vitale.
Auto-cunnilingus
L'auto-cunnilingus è l'auto-stimolazione orale della vagina. Solo una piccolissima parte delle donne riesce ad eseguire questa pratica sessuale.
Auto-anilingus
L'auto-anilingus è l'auto-stimolazione orale dell'ano. Pochissimi uomini e donne riescono ad eseguirlo.
Questioni sanitarie
Il liquido seminale contiene acqua, piccole quantità di sali minerali, proteine e zuccheri. Essendo una sostanza leggermente basica, può avere un gusto amaro o salmastro a seconda dell'alimentazione della persona; tuttavia, come tutti i fluidi sessuali maschili e femminili, non è dannoso per chi sugge, se non per quanto riguarda eventuali malattie sessualmente trasmissibili.
Alcune leggende metropolitane descrivono il liquido seminale come nutriente e ricco di proteine; ciò è vero solo in minima parte, dato che solitamente la quantità di liquido seminale eiaculata è modesta e contiene meno del 5% di proteine.
Nel praticare il sesso orale, alcuni esagerano nel mordere i genitali o nel graffiarli coi denti. Se il sesso orale viene eseguito con molta veemenza è possibile provocare danni o abrasioni sia agli organi genitali sia alle mucose orali.
Malattie sessualmente trasmissibili (MST o MTS)
Vi sono molte malattie trasmissibili tramite rapporti orali:
il virus dell'immunodeficienza umana HIV di cui esistono due tipologie: la più diffusa è l'HIV-1, mentre l'HIV-2 è prevalente in Africa. Trasmissibile attraverso le secrezioni (vaginali o lattee) ed eventuali tagli nella bocca o in prossimità di essa;
il virus del papilloma umano che genera il condiloma, delle verruche che si localizzano sul pene, nell’ano, o nelle mucose vaginali dove possono causare il carcinoma della cervice;
l' herpes simplex o labialis, di cui si conoscono due tipi di virus: l’HSV-1 che produce una infezione non genitale; e l’ HSV-2 che è la causa principale dell’infezione genitale e neonatale. I pareri non sono univoci, ma diversi studiosi ammettono che il virus può essere trasmesso dalle regioni orali a quelle genitali e viceversa, durante il sesso orale;
il virus di Epstein-Barr, nella trasmissione della mononucleosi infettiva tramite la saliva;
il Cytomegalovirus, altro sierotipo della famiglia degli herpes virus.
Altre malattie virali trasmissibili sono l’ Epatite virale A e l’ Epatite virale B.
Anche alcuni parassiti possono generare patologie trasmissibili, ad esempio:
il Trichomonas vaginalis, un protozoo flagellato, trasmissibile durante l'atto sessuale, in grado di colonizzare le pareti vaginali;
batteri, tra i quali il più diffuso soprattutto a livello maschile, è il Neisseria gonorrhoeae (gonococco) che provoca la gonorrea quando infetta le pareti dell'uretra, generando risposta infiammatoria e secrezioni purulente associate a dolori o bruciori durante la minzione.
Altri batteri collegati a patologia trasmissibile sono i Treponemi, di cui l'agente eziologico della sifilide, con penetrazione della mucosa e formazione di ulcera non dolorante, e nelle fasi tardive provoca rush cutaneo e papule diffuse dovute alla risposta infiammatoria ed immunitaria.
Tutte queste malattie possono essere evitate con l'uso del preservativo, sia quello tradizionale che quelli appositamente progettati per il cunnilingus. Questi ultimi possono in ogni caso essere sostituiti dall'uso di una qualsiasi barriera in lattice (ad es. un preservativo tagliato) o anche da una semplice pellicola trasparente, frapposta fra la bocca e i genitali femminili.
Tutte puttane tranne mia mamma, mia moglie e mia sorella
Badate bene, non di Sabina Guzzanti, ma della figlia ormai matura del parlamentare di Forza Italia Paolo Guzzanti. Evviva le Pari Opportunità!
Seguirà video sui pompini.
Bersani ultima spes. La prima uscita pubblica di CARA LIBERTA'
Giovani italiane
ITACA ed oltre, in vagone di terza classe
Caro diario,
il commovente racconto del nostro amico Ciccio Pasticcio, mi ispira
pensieri cupi. Mi interrogo sulle ineluttabilità del viaggio e sul suo
significato di metafora della vita:
Viaggio orizzontale geografico di piacere e vacanza.
Viaggio verticale nel profondo della coscienza, o agli Inferi.
Viaggio circolare di Eterno Ritorno.
Viaggio programmato di conoscenza e scoperta.
Viaggio necessitato da eventi.
Viaggio di lavoro.
Viaggio elettorale (pullmann o bicicletta).
Viaggio low cost e last minute.
Viaggio di Nozze.
Ma manca in questo breve elenco…
il percorso dantesco intrapreso da Ciccio : viaggio quotidiano
del lavoratore pendolare (andata e ritorno), anche in assenza
di mezzi pubblici .
Non c’è neppure il viaggio degli esclusi dal banchetto,
dei discriminati democratici, di quei poveracci che si nutrono
degli avanzi della mensa dei ricchi.
In effetti, rifletto, sono viaggi che non arricchiscono;
anzi generano stress e noia.
A Ciccio tutta la nostra solidarietà, perché, oltre ad essere un
inguaribile romantico marxista, dimostra di avere ammirevoli capacità
di resistenza e tanta leggerezza.
sante parole
lunedì 7 luglio 2008
Percorsi di vita quotidiani
Carissimo Diario,
questa mattina mi sono svegliato all sette e venti circa, alle sette meno dieci ho infilato la macchina sintonizzato su Stampa e Regime (che d'estate Radio Popolare non è sempre interessante). Già all'uscita del cancello devo attendere perchè devo svoltare a sinistra. e c'è la coda di un semaforo sia a dx che a sx.
semaforo 1 a sinistra;
rotonda 1 dritto;
rotonda 2 dritto;
rotonda 3 dritto;
rotonda 4 dritto;
semaforo 2 destra. Imbocco la SS11 padana superiore per un breve tratto di poche centinaia di metri;
semaforo 3 dritto;
rotonda 5 sinistra. Lascio l'abitato di Cernusco e contestualmente entro in quello di Pioltello alla mia sinistra
nel suo splendore il megastore Esselunga di Pioltello;
rotonda 6 dritto;
rotonda 7 dritto;
rotonda 8 dritto. Alla mia sinistra un Lidl, alla mia destra nel suo splendore l'EUROPLEX 14 sale
rotonda 9 dritto. Alla mia destra un Penny Market e Scarpissima.
semaforo 4 dritto. Attesa un po' lunga all'incrocio con la Cassanese e proseguo verso la frazione di Seggiano;
rotonda 10 dritto;
rotonda 11 destra;
rotonda 12 dritto;
rotonda 13 destra. Si imbocca una stretta stradina di campagna, dopo una curva a gomito a sinistra arrivo nel piccolissimo abitato di Rugacesio;
avanti e supero il cartello di Segrate. Alla mia sinistra uno splendido depuratore, poco più avanti deposito DHL a destra e Bertolini a sinistra;
rotonda 14 sinistra. salgo sul ponte degli specchietti - denominato così per la scarsa larghezza, in realtà
è un cavalcavia sullo scalo merci ferroviario di Segrate;
rotonda 15 destra. Si imbocca la Rivoltana per poche centinaia di metri;
semaforo 5 quasi sempre lampeggiante perchè solo pedonale;
rotonda 16 sinistra. Mi trovo all'altezza della punta Est dell'idroscalo, imbocco la circonvallazione Idroscalo, alla
mia sinistra il famoso palazzo Mondadori;
rotonda 17 dritto. C'è l'entrata IBM, sarei arrivato in 20 min, ma io devo proseguire dal cliente e tiro dritto;
rotonda 18 dritto. Punta sud dell'idroscalo, imbocco il vecchio pezzo della Paullese, dietro l'aeroporto di Linate;
rotonda 19 dritto. Si entra nel comune di Peschiera Borromeo
rotonda 20 dritto. Sulla destra e sulla sinistra capannoni, distributori ed ogni tanto motel;
rotonda 21 dritto;
rotonda 22 destra. Si sale sulla rampa e si imbocca la Paullese a doppia corsia, solitamente bloccata, in direzione s.donato-milano;
semaforo 6 dritto;
semaforo 7 dritto;
rampa, nuovo svincolo di san donato che si snoda sin dentro il nuovo quartiere di milano Santa Giulia per entrare, non prima di aver percorso la
rotonda 23, in tangenziale Est direzione Bologna
percorro la tangenziale lasciandomi alla mia sinistra Metanopoli e il palazzo bianco della BMW di san Donato
uscita San Giuliano Milanese dritto;
prendo lo svincolo (sempre bloccato) con la tangenziale Ovest, imbocco la tangenziale Ovest. Sulla destra un centro logistico delle patatine san Carlo
Autogrill San Giuliano Ovest dritto;
Uscita sulla Vigentina passo avanti; sulla destra si può ammirare il carcere di Opera;
Autogrill; curvone di Rozzano affaciati alla tangenziale i palazzoni popolari e la torre Telecom, sulla destra fabbriche (nella foto) e una pista di Go-Kart, poco dopo un multisala e il Centro Commerciale Fiordaliso. Avanti
Uscita Strada dei Giovi passo avanti;
Svincolo Uscita autostrada A7 esco in direzione Assago, Milano;
Breve tratto della Milano-Genova. Sulla destra il DutchForum di Assago ed i gazebo del festival latinoamericano;
Svincolo Uscita Assago-Milanofiori. Esco: ci siamo quasi;
rotonda 24 indietro
rotonda 25 destra
rotonda 26 a destra e ingresso nel parcheggio del sontuoso Centro Commerciale Carrefour e del centro direzionale di Milanofiori. Sono arrivato.
breve tratto a piedi.
38 km. 26 rotonde, solo 7 semafori e qualche svincolo. Se non ci sono particolari incidenti in tangenziale il tempo di percorrenza è tra i 50 e i 60 minuti d'estate, che aumentano di 10-15 minuti d'inverno o di 20-25 min quando ci sono gli scioperi dei mezzi pubblici.
E' così che inizia una splendida giornata.