sabato 12 gennaio 2008

Scienza e Fede: Eppur si muove

Lo Stato Italiano rende omaggio a Galileo, ma si inginocchia davanti al Papa.

I vertici dell'Università la Sapienza di Roma hanno invitato, il 17 gennaio, papa Ratzinger ad inaugurare l'anno accademico 2007-08, il 705° dalla fondazione.

Cito dall’appello di 67 docenti (tra cui tutti i più noti Fisici dell’Università) affinché l’invito”sconcertante” venga ritirato:
“Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso a Parma, Joseph Ratzinger ha rilanciato un'intollerabile affermazione di Feyerabend: "Il processo della Chiesa contro Galileo fu ragionevole e giusto".” I docenti si dicono “indignati in quanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all'avanzamento e alla diffusione delle conoscenze. Quelle parole ci offendono e ci umiliano. E in nome della laicità della scienza auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato”.

Osservo che il Dalai Lama è spesso presente –e discreto- in prestigiosi centri di Scienza in tutto il mondo, e nessuno si è mai sognato di protestare, anzi.
Era di passaggio anche in Italia, ma non ce ne siamo accorti.


venerdì 11 gennaio 2008

Bell'amico

Qualche giorno fa uno gli si prostra davanti portandogli in dono la mancata istituzione del registro delle unioni civili anche a costo di spaccare la sua maggioranza in consiglio comunale costringendo il PD a votare contro i provvedimenti presentati dalla sinistra e l'altro, mai abbastanza contento, gli fa la ramanzina davanti a tutti come al più somaro degli studenti. Bell'amico.

giovedì 10 gennaio 2008

Lieto evento

Anche i marxblogghisti si riproducono! Nonostante i divieti della Santa Sede!
C'è ancora speranza per il futuro!...ma, alla creatura, non raccontate subito la verità...lasciate che si faccia un po' di scorza!

Auguri e congratulazioni alla mamma, che ha fatto un bel po' di fatica.
Auguri e congratulazioni al papà Cinghios che, da vero marxista, saprà sostenere questa nuova, gradita e impegnativa responsabilità.

INSERTO DEL VENERDI'

LESSON NUMBER TWO
FRITTATA DI ZUCCHINE

carta dei valori in 10 minuti




  • Ogni cittadino abbia una sua carta dei valori e nessuno ci metta becco.


  • L'Italia sia governata.


  • Non ci si debba vergognare di essere italiani all'estero (corna di Berlusconi, immondizie di Bassolino).


  • I diritti sono diritti e Ferrara vada a predicare a S. Egidio.


  • Lasciatemi le mie scelte di vita, sino alla morte e lasciatemi decidere come morire.


  • Il genere faccia il genere e non si impicci dei particolari.


  • I diversi facciano i diversi ed evitino di baciarmi.


  • Napolitano crei i governatori e vicegovernatori a vita e, per il Friuli Venezia Giulia, siano i dottori Illy e Guerra.


  • I pensionati siano chiamati dottori.


  • I commercianti siano smascherati.

mercoledì 9 gennaio 2008

X Gennaro.



Quando ho letto della decisione del governo sull'emergenza rifiuti a Napoli, ho pensato che si trattasse della soluzione di un rebus, ma non in senso metaforico. Poi ho optato per una diversa interpretazione. Deve esserci stato un disturbo sulle linee telefoniche e Prodi ha male interpretato le parole di Bassolino. Ecco il testo della chiamata.

Bassolino: Romano, guarda che non va bene che la polizia usi i manganelli contro i napoletani. Il problema è gravissimo, ci vorrebbe un miracolo di San Gennaro.

Ma per il disturbo di cui sopra il capo del governo ha udito questo:

“Romano, guarda che non va bene bzzz polizia bzzz Manganelli. Bzzz napoletani bzzz il problema e' gravissimo, ci vorrebbe bzzz bzzz Gennaro”.

Immediatamente Prodi ha riferito al governo che i napoletani non vogliono l'attuale capo della polizia Manganelli ma il precedente, De Gennaro. E l'ha nominato commissario.




martedì 8 gennaio 2008

Foglie di fico - Foglie d'acanto


Da Udìn (candidade capitàl Euroregionàl)

In piazza della Libertà, tornano, dopo lungo restauro, le statue di

Ercole e Caco
( Floreàn e Venturìn).

Le due statue, scolpite nel XVII sec, furono regalate alla città dal conte – noto delinquente, baro e assassino- Sigismondo della Torre, dopo la caduta della Repubblica Veneta nel 1797.

Continuarono ad esibire i loro Attributi fino circa al 1930, quando furono evirate nottetempo.

Le parti -ahimè perdute- furono sostituite da conchiglie metalliche e, dopo la II guerra mondiale, da foglie di nobile acanto.
15 anni fa, le foglie furono tolte(sotto non c’era rimasto niente), scatenando proteste.
Oggi, dopo il restauro, le foglie d’acanto custodite nei magazzini dei Civici Musei, sono ritornate al loro posto.

Si apre un acceso dibattito psi-poli-estet, che segnerà una svolta nelle scelte euroregionali:

Dove è finito il Pene della famiglia?
Queste foglie d’acanto conferiscono dignità ai nudi dei due giganti?
Non appaiono come mascheramento di libertà edipiche e/o di atteggiamenti sessuofobici?
Come la pensano, sullo scottante tema, i prossimi candidati alla presidenza dell’Euroregione?
La dignità, rivendicata da molti politici dimissionari e non, rientra nel genere vegeto-architett. tipologia foglia decorativa ?


lunedì 7 gennaio 2008

La Moratoria.



Il Corriere della Sera di ieri ci informa di una legge sudafricana che vieta le effusioni fra minori di anni 16. Stralcio dall’articolo.

JOHANNESBURG (Sudafrica) - Vogliono scendere nelle piazze delle metropoli del Paese sudafricano per baciarsi in una appassionata «kissathon», una maratona di baci. Migliaia di teenager, ma anche molti adulti, sono pronti a protestare simbolicamente contro una nuova, e molto controversa, legge che proibisce ogni attività sessuale sotto i 16 anni, compresi, appunto, baci e carezze.
DIVIETO DI FLIRT - Viene vietato di fatto ogni genere di rapporto sessuale, il bacio o le effusioni a chi non ha ancora compiuto i 16 anni.
06 gennaio 2008

* * *

La notizia non è sfuggita ai commentatori nostrani ed in particolare a Giuliano Ferrara, il quale, memore dei progetti di Sirchia e della Turco contro l’obesità, ha colto l’occasione per varare una vera crociata contro il flirt. Ecco il testo della sua richiesta di Moratoria Contro Lo Sbaciucchiamento.


C’è anche uno sbaciucchiamento legale, che riguarda centinaia di milioni di esseri umani. Le buone coscienze che si rallegrano per la loro bella linea ora riflettano sulla debordante plaga del flirt razzista e sessista, premessa teleologica del più spaventoso crimine mai commesso dall’uomo.

Questo è un appello alle buone coscienze che si propongono di sconfiggere l’obesità nel mondo inducendoci a mangiare di meno, come se quattordici piatti di tortelloni invece di quindici potessero cambiare il corso della storia. Rallegriamoci, e facciamo una moratoria per gli sbaciucchiamenti. Infatti per ogni essere umano che si abbuffa di fettuccine, di abbacchi e di Girelle Motta, ci sono mille, diecimila, centomila esseri umani viventi che si sbaciucchiano indecorosamente, in nome di una schizofrenica e grottesca ideologia della libertà sessuale, che con il sesso non ha niente a che vedere, e che ha come logica conseguenza la condanna alla mannaia dell’asportazione chirurgica o a quella del veleno farmacologico via pillola Ru486 del frutto incolpevole di tale ignominiosa condotta.

Vogliamo privare questi esseri umani del sacrosanto piacere di satollarsi a dismisura, grazie al faraonico reddito che essi si sono giustamente meritati passando dal Partito Comunista al servizio prono ed incondizionato dei potentati economico-criminali, in nome di un pauperismo d’accatto che alberga solo nelle menti delle anime belle che strepitano contro l’ingiustizia di una presunta fame nel mondo, che con il mondo non ha niente a che vedere. Ad essi vogliamo imporre la morte legale costituita da una criminale dieta alimentare razzista e venata di eugenetismo, che con l’alimentazione non ha niente a che vedere; ma essi hanno ciascuno la propria struttura cromosomica, unica e irripetibile. Guardate me: avete mai visto uno che mi somiglia? Spesso, e in questo caso non li chiamiamo “obesi” ma “ciccioni”, hanno anche le fattezze e il volto, che sia o no a somiglianza di Dio lo lasciamo decidere alla coscienza individuale, di una persona.

Qualche volta, è accaduto di recente a Fiesole, queste persone dimagriscono da vive, non ce la fanno nonostante ogni loro sforzo, e vengono restituite magre ad una cosiddetta vita normale, che con la vita non ha niente a che vedere.

La legge sudafricana contro le coccole fra adolescenti, che con gli adolescenti non hanno niente a che vedere, ci rallegra perché è frutto di due tendenze: un giusto processo ed una sentenza di giustizia tribale, simile alla sharia. Sono due cose diverse, ovviamente. Ma la nostra buona coscienza ci induce a fare di meglio ed a non fare differenze. Condanniamo il flirt solo fra giovincelli senza guardare ai loro motivi. Bene, anzi male. Il miliardo e più di sbaciucchiamenti al secondo praticati da quando le legislazioni permettono la cosiddetta libertà sessuale, che con la libertà non ha niente a che vedere, hanno come logica conseguenza il dilagare dell’egoismo sfrenato ed indegno indotto dal mero potere del desiderio; desiderio di amare e di soddisfare le proprie obbrobriose e ripugnanti pulsioni di esseri umani. E’ lo scandalo supremo del nostro tempo, è una ferita catastrofica che lacera nel profondo le fibre e il possibile incanto della società moderna. E’, oltre tutto, in molte parti del mondo in cui lo sbaciucchiamento è consentito fra individui dello stesso sesso, un capolavoro ideologico di perversione in marcia con la forza dell’edonismo fine a se stesso.

Rallegriamoci dunque, in alto i cuori, e dopo aver promosso la Piccola Moratoria contro lo sbaciucchiamento adulescosudafricano, promuoviamo la Grande Moratoria contro lo sbaciucchiamento tuot court. Si proibiscano il flirt, l’abbraccio, il bacetto, il bacio, l’amplesso ed ogni altro atto ad essi assimilabile a chiunque, dovunque, senza distinzioni di età, di razza, di sesso, di religione, di fede politica e di peso corporeo.

Si accettano irrisioni, perché le buone coscienze, che con il Buondì Motta non hanno niente che vedere, sanno usare l’arma del sarcasmo meglio delle cattive, ma anche adesioni a un appello che parla da solo, illuministicamente, con l’evidenza assoluta e veritativa dei fatti di esperienza, di ragione e della foto che segue.

omaggio ad una Anticipatrice (una donna che non scorderò mai)


Un'immagine che non dimentico e che purtroppo non riesco a trovare in rete. Ma non dimentico. Quella della dottoressa Alessandra Guerra (Udine 19 luglio 1963 - vivente) presidente della giunta regionale fvg nel 1994. E' l'immagine di una bellissima donna, seduta su una poltrona con le lunghe, splendide gambe accavallate. Dovevano ancora nascere, mediaticamente l'on. Prestigiacomo, l'on. Carfagna (gambe però un po' pelose, secondo Berlusconi) e soprattutto Maria Vittoria Brambilla.

Chi è stata Alessandra Guerra?Laureata in lettere, è stata insegnante nelle scuole medie ed ha collaborato con vari musei d'arte .Iscritta alla Lega Nord, nel 1993 venne eletta consigliere regionale e fu assessore alla cultura; nel 1994, dopo una grave crisi politica che aveva investito il Friuli Venezia Giulia, venne nominata presidente della regione, carica che conservò fino al 1995.Nel 2003 si è candidata alla presidenza: ha perso di un niente da Illy.

La dott. Guerra, nel corso del suo mandato presidenziale, ha stretto una forte amicizia istituzionale con il presidente della Carinzia Haider, anticipatrice in questo del presidente Illy e della Euroregione. E' stata anche presidente della consulta cattolica della lega e, per le sue posizioni sulla famiglia, è stata anticipatrice del papa, della Binetti e di Ferrara.

Sconfitta di poco da Illy nelle elezioni regionali Fvg del 2003, si è detto. Mi correggo: sconfitta dalle manovre sotterranee dei suoi cosiddetti alleati della casa della libertà. Questo la fece piangere. Ricordo ancora quanto udirono poco dopo le mie orecchie da un esponente pordenonese di forza italia: "Ah, la Guerra ha pianto? Bene, la faremo piangere ancora".

Questo è cinismo, signori miei. La dottoressa Guerra ha avuto un solo difetto: essere un'anticipatrice. Questo va bene in Francia, in Spagna. In Italia non te lo perdonano. E' una donna che merita un omaggio, fosse pure solo questa piccola, modesta testimonianza.

In realtà Lei meriterebbe che la casa della libertà, rinsavita, le desse l'opportunità della rivincita.
Questa volta, sono certo, Lei lo asfalterebbe, Illy.

domenica 6 gennaio 2008

addio trieste. nostalgia

(il porto, in una immagine degli anni 50)
Trieste esploderà nel 2008. Lo ha dichiarato il sindaco Dipiazza ad un quotidiano locale. Non ha aggiunto, penso per modestia, che sarà lui a farla esplodere. Credo di aver intuito il suo piano. L'esplosione avverrà l'1 febbraio 2008, giorno del suo genetliaco. Egli avrà riempito la bella, centrale, neoclassica chiesa di S. Antonio di materiale pirotecnico, che sarà fatto brillare alla mezzanotte. Il sindaco, novello Nerone, dalla terrazza del suo ufficio in piazza Unità osserverà l'immane esplosione , cantando "El tram de Opcina" (vedi e senti a destra). Non si salverà neppure lui.

Io quel giorno sarò in montagna, in Carnia, nell'albergo dell'on. Tondo, prossimo presidente dell'Euroregione.

Addio Trieste, come eri bella, colta, borghese, imprenditrice e scienzata, hub naturale di traffici e commerci, via terra, mare e cielo.

Nostalgia.