sabato 10 maggio 2008
Confutatis maledictis
esilio per tre settimane, poi ritorno per una nuova ripartenza
venerdì 9 maggio 2008
la più bella del governo ombra
Fassino agli Esteri, Minniti all'Interno, Chiamparino alle Riforme, Bersani all'Economia. 12 uomini, 9 donne
ROMA - Fassino agli Esteri, Minniti all'Interno, Bersani all'Economia, Letta al Welfare e Chiamparino alla Riforme. Sono i ministri chiave del «governo ombra» del Pd, presentati dal segretario Walter Veltroni. «Una squadra molto qualificata con personalità rilevanti» ha spiegato il leader del Partito democratico. Presenti in questo «shadow cabinet» anche Matteo Colaninno allo Sviluppo Economico, Lanfranco Tenaglia alla Giustizia, Ermete Realacci all'Ambiente e Vincenzo Cerami ai Beni e Attività Culturali. Molti nomi di rilievo, ma spiccano anche le assenze di alcuni big come Arturo Parisi, Beppe Fioroni e soprattutto Massimo D'Alema. A questo proposito, Veltroni ha affermato che «non c'è nessun conflitto con D'Alema, anche perché per fare un conflitto bisogna essere in due e da parte mia non c'è nessuna intenzione di farlo, e credo sia così anche per D'Alema. Lui mi ha detto fin dall'inizio che voleva occuparsi della fondazione Italianieuropei, lavoro che considero molto importante». E come mai è assente l'Italia dei valori di Antonio di Pietro? «Con loro non c'è nessuna tensione», assicura ancora Veltroni, «non fanno parte di questa squadra perché l'Idv ha costituito il proprio gruppo» parlamentare.
09 maggio 2008 da Corriere.it
Ho riflettuto seriamente, tanto seriamente che non ci metto neanche l'immagine, come i blog seri. Anzi la metterò domani
Ma occorrerà guardare anche a quello che succede al centro, dove pure si apre un spazio interessante per una possibile intesa, per il Pd: “L’Udc ha ottenuto un risultato inferiore rispetto alle sue attese, e c’è certamente chi è rimasto deluso e guarderà al centrodestra, ma c’è anche un’altra parte, che invece non ci andrà”.
tedeschi rosiconi, ma potrebbe partecipare ai martedì del pluriblog
Fiera del libro di Torino
Boicottare chi? Boicottare cosa?.
60 anni dalla fondazione dello Stato di Israele
60 anni di tragedia per
60 anni di precarietà armata per Israele.
Ma oggi cosa vogliono dimostrare i contestatori di Torino?
Intendono boicottare il sionismo, come se fosse un complotto ancora vitale?
Intendono boicottare la cultura? Vogliono far tacere le voci di tolleranza e pace
di Grossman, Yehoshua, Oz, Shalev, Shabtai…e tanti altri.
Sarò semplicistica, ma credo che le cose da boicottare siano la guerra, i muri, l’intolleranza, i campi profughi, le scelte politiche di governi e autorità, che hanno continuato a fomentare l’odio strumentalizzando la storia.
giovedì 8 maggio 2008
mercoledì 7 maggio 2008
La Semplificazione
ho avuto un sogno, si è avverato
Le ho dedicato due anni della mia vita. http://migliore.blog.lastampa.it/
Ringrazio anche la sezione Mara Carfagna del PdL. http://popolodellaliberta.blogspot.com/
Processi e provvedimenti.
Le critiche piovute sul pluriblog non vanno sottovalutate. Non siamo mica il PD! Alcuni autori hanno irrimediabilmente deturpato il blog con i loro demenziali interventi. Sono indispensabili provvedimenti immediati, severi e definitivi. Ogni autore deve sentirsi messo in discussione, io per primo. I responsabili del degrado dovranno essere puniti in modo esemplare.
martedì 6 maggio 2008
Il Divino.
Il secondo Martedì del pluriblog è stato un successo superiore ad ogni aspettativa. L'oceanica partecipazione ha di per sè infiammato la folla dei fedeli, ma l'Evento, da straordinario, si è fatto sovrannaturale all'apparizione fra i mortali del Divino.
L'olimpico, immortale Tario Segre, fendendo le ali di folla, si è appalesato in tutto il suo fulgore, infondendo nel popolo adorante forza e coraggio per l'avvenire. Il pluriblog vi mostra in esclusiva nel video il suo toccante e veemente discorso.
lunedì 5 maggio 2008
Che domenica bestiale!
La domenica è normalmente il giorno in cui si ritrova la famiglia in senso ampio: genitori, figli e figlie, nuore, nipoti. Nel mio caso il risultato è di nove persone. Insieme alla mia cara cognata, dotata fortunatamente di una pazienza britannica, ci apprestiamo ogni volta a preparare il pranzo a partire dalle dodici e trenta. Varie pentole per vari primi per figlio e nipoti, poi i secondi, i contorni nell’errato assecondamento dei desiderata creativi dei nostri quattro bimbi. Fin qui tutto normale.
Ecco però come trasformare una domenica normale in una domenica bestiale.
Ieri c’era anche un compleanno di mezzo. Lieto evento, soprattutto per un’età già veneranda. Dal punto di vista logistico questo ha significato altri nove piatti, nove bicchieri, nove cucchiaini,..Pazienza.
Il risultato è che fino alle 16,30 si riassetta la cucina, tutti i piatti lavati, bicchieri pentole, ecc. ed asciugati, tavolo e pavimento a posto.
A questo punto (ed è qui che si materializza la parte bestiale) mi viene in mente la malaugurata idea di utilizzare il riso avanzato dal pranzo per fare le frittelle. Appena lanciata l’idea a voce alta e vista mia madre partire alla ricerca della ricetta ho compreso la sciaguratezza del parlare senza riflettere sulle conseguenze.
Da lì è iniziata l’avventura.
Tre etti di riso, stracotto ormai, significano circa settantadue frittelle che ad una media di cinque minuti l’una in una piccola friggitrice domestica in cui possono liberamente cuocere solo se non ne metti più di tre per volta significano ben…circa due ore. Due ore a friggere. Considerando i preventivi pesatura e impasto degli ingredienti, la frittura delle frittelle si è protratta fino a circa le 19,30.
Ora fatidica, in cui ricomincia la fascia della preparazione pasti, questa volta per la cena. E ricomincia il tour. Due pentole per minestra e pasta, frittate e occhio di bue, ecc. ecc. Fino alle dieci di sera poi per riassettare il tutto.
Ricordo male o la canzone raccontava una giornata diversa?
Morale: pensate prima di esprimere a voce alta le brillanti idee che vi passano per la testa! Se proprio non potete, cercate di guadagnare più tempo possibile. Per aiutarvi vorrei trasmettervi il segno indelebile che questa esperienza mi ha lasciato: la ricetta delle frittelle a memoria.
Un risultato straordinario per me. Ora ve la propino:
3 etti di riso stra-cotto;
3 uova;
6 cucchiai di olio di oliva;
1 bicchiere e mezzo di latte;
1 bicchiere di mistrà;
la scorza di un limone grattugiata;
farina q.b.
una cartina lievitante;
olio per la frittura;
una friggitrice (possibilmente più capiente di tre frittelle)
alchèmes e zucchero per guarnire.
Appello per la fondazione
Per l’inaugurazione della sez.Otto von Bismarck,
oltre ai benefici promessi dal cappellano taumaturgo
e da quel bell’uomo che ha fatto le prenotazioni, propongo di ricorrere ad una ricetta inaugurale di Nonna Brunilde (gli assenti e dispersi si dovranno purtroppo arrangiare e anche Nonna Stella dovrebbe farsi da parte o cominciare a pensare ad una fusione).
Seguirà discussione e forum sul tema identitario.
Nome:Vento di Bassa Baviera
Ingredienti:
Patate, Cavolo, Cipolla, Pene della Famiglia, Partecipazione cifile, Feteltà, Figilanza, Etonismo, Relatifismo,Konsumismo (dosi libere, dipende dalla disponibilità, sale assente per la tutela dall’ipertensione)
Preparazione:
inserire tutti gli ingredienti in un vecchio frullatore, avviare e ridurre in poltiglia. Servire freddo, senza guarnizioni, né altri condimenti: garantisce una sopravvivenza di 48 ore.