sabato 19 luglio 2008

un'allegra estate




Carissimo diario,
solo sciagure. A parte i successi della nostra star Franci, purtroppo accompagnati da incidenti vari.


Come venirne fuori?


Ecco la mia ricetta.





SAGRA DELLA PATATA Un po’ della nostra storia.....

La prima edizione della Sagra della Patata si svolse a Trefontane di Montoggio l'ultima domenica di agosto dell'anno 1982. Un gruppetto di pochi volontari decise infatti di riprendere la tradizionale festa della Patata che si svolgeva a Montoggio negli anni cinquanta ed abbandonata dopo poche edizioni. Gli organizzatori, tutti volontari, decisero che qualora la manifestazione avesse ottenuto un incasso, il tutto sarebbe stato devoluto in beneficenza al Santuario di NS delle Trefontane per recuperare il proprio patrimonio artistico culturale ormai in stato di abbandono.
Fin dalle prime edizioni la regina della manifestazione è stata la patatina fritta che venne distribuita gratuitamente nelle ore pomeridiane. Nella prima edizione vennero fritte e distribuite gratuitamente 80 kg di patate mentre nell'edizione del 2003 si è raggiunto il record: 17,40 quintali!
Patate, musica e giochi per una giornata d'allegria sotto i secolari tigli del piazzale antistante il Santuario delle Trefontane.
Nel 1990 il gruppo storico degli organizzatori, ormai cresciuto nelle sue unità, decise di costiture il Comitato Festeggiamenti Trefontane, il quale iniziò ad occuparsi dell'organizzazione di tutte le manifestazioni estive a Trefontane.
Nel 1992, in occasione delle Colombiane, fu allestita una mostra sull'arrivo in Europa della patata. (storia e immagini sono visitabili in questo sito nella sezione Arriva dal Perù)
Nel 1994 avvenne il gemellaggio con gli amici di Saint'Oyen (Ao) organizzatori della Sagra del Jambon alla brace. Gli amici valdostani contraccambiarono la visita dei “trefontanini” portando in questo lembo montuoso di Liguria un po’ di “aria delle Alpi”
Nel 1998 la Sagra della Patata sbarca sulle reti televisive nazionali! Viene, invitata, alla famosa trasmissione di Retequattro "La festa del villaggio" tenutasi a Trani in provincia di Bari (trasmissione condotta da Davide Mengacci e Rosita Celentano), per partecipare, quale rappresentante della Liguria, al concorso "miglior festa popolare del Nord Italia". E qui la sorpresa: Lino Banfi consegna a mani del nostro Vice Presidente Fabrizio Rossi e degli allora Consiglieri Franco Nativo e Massimo Segalerba, il trofeo quali primi classificati!!!!
Nel 1999 ecco conferito alla Sagra un altro ambito premio: l'OSCAR! A San Remo, infatti, i soliti tre rappresentanti ritirarono il premio L'OSCAR DEL MARE organizzato dal quotidiano La Stampa ed assegnato quale miglior festa campestre della Provincia di Genova.
Dal 1999 entrano nella tradizione della Sagra della Patata i revival di musica pop dei favolosi anni ’60. Ed anno dopo anno sfilano sul palco di Trefontane i nomi che hanno fatto la storia della musica pop italiana negli anni ‘60…DON BACKY, ROCKY ROBERTS, WILMA GOICH, MAL, MICHELE, DINO e JIMMY FONTANA... e presto conosceremo il nome del super ospite che sarà presente nell'edizione 2008, per la ricorrenza del 25° anno della Sagra della Patata!
Nel 2006 è ancora una festa da OSCAR: una delegazione riceve nuovamente il premio assegnato dal quotidiano La Stampa come migliore manifestazione della provincia di Genova ripetendo il successo del 1999
Anno dopo anno la Sagra della Patata è cresciuta sino a diventare uno degli appuntamenti di rilievo dell'estate in Valle Scrivia.
.....e la storia continua.....

Diario di viaggio


Caro diario,
sono tornata a casa e sono viva. Alla vita non si può chiedere di più. Ieri mattina ho infatti preso un meraviglioso Eurostar in partenza da Trieste alla volta di Roma e tutto è andato benissimo fino a Mestre dal momento che ero praticamente sola o poco più. A Mestre sono saliti i turisti diretti a Firenze e Roma. I turisti hanno una buffa caratteristica, assolutamente incomprensibile per Trenitalia: viaggiano portando al seguito l'intera casa.
Tenuto presente che lo spazio bagagli sugli Eurostar si riduce a un paio di griglie idonee al furto, tutti gli italiani sanno che in treno al limite e se proprio nesecessario viaggi con la borsetta (o il borsello). Giapponesi, americani e canadesi no. Loro si scassano l'intera abitazione in voluminosi trolley che parcheggiano negli angusti spazi corridoio.
Ieri, nel tentativo di raggiungere il vagone ristorante per un sontuoso pasto, sono stata investita dal condominio di una signora canadese. In un primo tempo sembrava una cosa da nulla, solo un centinaio di chili di merce varia sul ginocchio destro (ginocchio dx come l'hanno chiamato oggi). Si evita una plateale bestemmia e si procede.
Arrivata a Roma con inconsueta puntualità ho trovato subito il taxi, ho raggiunto il luogo dell'appuntamento (un simpatico caseggiato d'epoca di fronte a Palazzo Chigi), ho appurato che la mia attività lavorativa è apprezzata più a Roma che a Trieste (aspetto i contratti per dirvi di cosa si tratta) e sono scesa a piedi verso il ghetto, dove avevo l'albergo. Poi ho camminato tutta la città, ma senza salire erte, e alle ventuno ero nuovamente in pista con amici per la cena a Prati. Da Napulè (dove va Baudo, ma anche Buzzanca!).
E' stato allora che, sedendomi, mi sono accorta che il mio ginocchio manifestava alcuni problemi, tanto che dopo la puttanesca con vongole ho chiesto di tornare in albergo, anche se tutti mi volevano velocemente in ospedale. Ho retto stoicamente fino alle sette del mattino ora in cui con un taxi ho raggiunto il Pronto Soccorso di Termini e subito dopo il primo Eurostar diretto a nord. Non senza urla di dolore e timor panico per tutte le valigie made in Japan, Usa e Canada.
A Trieste mi hanno portato le stampelle alla stazione e adesso va un po' meglio. Il medico romano mi ha suggerito un'immediata risonanza magnetica perchè 'il ginocchio è un mistero per tutti, anche per gli specialisti'. Ti scrivo con la gamba fasciata da un'improbabile infermiere romano. Sia lui che il medico hanno preteso di farmi fare una richiesta alle assicurazioni di Trenitalia (penso per giustificare la loro esistenza in quel luogo) e potrebbe anche darsi che il crollo del condominio del Quebec mi frutti altro denaro oltre a quello (molto più cospicuo) che questa gita romana promette di farmi realizzare.
Insomma, dovrei essere contenta. In realtà preferirei avere di nuovo la mia gamba dx. Anche perchè ogni movimento inconsulto mi provoca dolori atroci (in assenza di diagnosi potrebbe essere un tendine infiammato).
Ecco, non vivo bene senza la mia gamba dx. All'assenza della sx mi ero abituata...

vivere vicino ad una chiesa


Carissimo diario.
è bellissimo vivere vicino ad una chiesa.
Buona domenica a tutti.






Non sono male neppure i cori femminili dopo le campane.

venerdì 18 luglio 2008

pd e suocere

la vincitrice


le finaliste

carissimo diario,

non ho letto nè nel programma, nè nello statuto, nè sopratutto nella carta etica, progetti significanti ed incidenti sulle suocere. Sui giovani, tomi intieri, ma sulle suocere niente.


Provvedo. da Ansa


» 2008-07-18 13:58
ELETTA 'MISS SUOCERA', HA 39 ANNI
GATTEO MARE (FORLI'-CESENA) - Un'impiegata ferrarese di 39 anni, Maria Mazzara, ha vinto ieri sera nella piazza principale di Gatteo Mare la 14/a edizione di 'Miss Suocera'. Sposata da 25 anni, ha quattro figli e due nipoti (il terzo nascerà a novembre). "Adesso il mio sogno - ha detto dopo la proclamazione, intervistata in pubblico dal patron Paolo Teti - è quello di diventare la bisnonna più giovane d' Italia". Durante la serata sono state assegnate anche altre sei fasce. 'Miss suocera Sexy' è Aida Biallo, 41 anni, baby sitter di Rho (Milano); 'Miss Suocera Eleganza' Maria Corazzi, 47 anni, casalinga di Rimini; 'Miss Suocera Dolcezza' Lucia Rizzato, 58 anni, artigiana di Tribano (Padova); 'Miss Suocera Sorriso' Elisabetta Di Cosmo, 53 anni, ostetrica di Frosinone; 'Miss Suocera Sprint' Rosa Alfieri, 59 anni, casalinga di Reggio Emilia; 'Miss Suocera Simpatia' Renata Barison, 60 anni, casalinga di San Pietro Viminario (Padova).

i Vieri si divertono


Carissimo diario,

dopo lo stress delle direzioni comunali e regionale FVG, dove hanno espresso il meglio di un corso giornaliero alla Bocconi, i Vieri, felicemente passati dall'impiego pubblico a quello privato, ma anche quelli rimasti nel pubblico, si divertono.

L'Economist ci consenta.....


Carissimo Diario,
non potendo andare all'estero, per i motivi che tu sai ( è ovvio che i diari sappiano tutto di chi ci scrive), mi sono dato alla lettura di giornali stranieri.
Tanto per consolarmi del fatto che non potrò, come ti dicevo, spostarmi dall'Italia centro-settentrionale.
Sfogliando L'Economist ho letto che Nerone, mentre Roma bruciava, avrebbe suonato il violino.
Naturalmente, L'Economist, che non ama Berlusconi ha colto al volo l'occasione per paragonare l'imperatore romano al nostro Premier.
Io desidero dirlo chiaramente:
Nerone, cari amici dell'Economist, non suonava il violino.

giovedì 17 luglio 2008

Diario ultraintimissimo da Karinzia


Caro Diario, sono a casa mia da e ancora per poche ore. Poi, dopo Bassano (sempre splendida e ormai proiezione di buen retiro), sono tornata nella Necropoli pronta per partire per Roma. Vado a fare una cosa contro natura ossia mi ha chiamato il potere televisivo. E non mi sottrarrò. Un po' come quegli anziani che si sposano col mezzo tight o in bianco.

Spero di deludere tutti e credo che, se le FFSS domani saranno all'altezza delle loro prestazioni, ci riuscirò: ho mezz'ora di tempo dall'arrivo del treno a Termini, l'assalto al taxi e la destinazione. Nel caso assurdo dovessi arrivarci sarò completamente ultrastracca, sporca, lacera e contusa e cercherò di fare veramente schifo al povero diavolo carico di soldi e potere che mi ha cercata. Per mia fortuna i soldi che mi faranno annusare non sono pubblici, anche se dal pubblico tutti sappiamo provengono. Tanto quei danè dovrebbero percorrere molte altre strade prima di finire nelle mie tasche e quindi io so solo che sto gettando al vento l'A/R su una tradotta FFSS più una notte in hotel al ghetto. Circa 200 euro miei, che giocherei più volentieri al bar sulle macchinette.

Essere alla frutta va bene. Ma essere così alla frutta al punto da convocare a Roma una come me significa che anche lo strapotere televisivo è alla disperazione. Prendetene nota.

Dal canto mio a Bassano del Grappa ho trascorso quattro giorni fantastici. Mangiato, bevuto, dormito, cagato bene, respirato. Ho ritrovato gli amici di due anni fa che mi hanno accolta come se fossi andata via per una settimana. E persino la cagnetta ha ritrovato le vecchie 'piste' che la portavano sempre là dove va il naso.

Preparatevi alle mie scarpette rosa viola e a un paio di pantaloni corti in seta con canotta, cravatta e demi kimono (il demi va benissimo, ormai è di moda come il demi tight) in tinta da urlo. I bigoli con la salsa d'anatra di questa sera erano ottimi, lascio ad altri prima di Roma l'Asiago di malga e la grappa di Capovilla (al merlot). Oltre ai biscotti.

Vado a Roma. Spero di tornare non sconfitta, ma di più. Perchè nessuno può sottrarsi a una cornucopia e quindi è disponibile a farsi ridere dietro anche da se stesso, ma io se riuscissi ad essere io veramente preferirei la proposta sommessa del badante della cagna fattami a Bassano "Dai, affitiamo una casa e veniamo qui anche con i gatti".

200 euro buttati via, caro diario. Avrei potuto comprare anche quel bel vestitino stile medioevo...

Ma chi è veramente Ottaviano?

parco nazionale d'abruzzo: che meraviglia! Ti pare di veder uscire da un momento all'altro Haider, il nonno , Peter e le caprette.

Carissimo diario,
ma chi è veramente Ottaviano, oltre che uno dei 45 saggi del PD.


Ecco un sobrio curriculum tratto, oggi, dal sito della regione Abruzzo. http://www.regione.abruzzo.it/portale/index.asp?modello=presidente&servizio=lista&stileDiv=mono&template=default&b=presidente



On. Ottaviano Del Turco
Deleghe: Sovrintendenza agli uffici ed ai servizi regionali per il coordinamento, il monitoraggio e la valutazione delle azioni previste dal programma di Governo; Politiche per la cooperazione interistituzionale ed i rapporti con il sistema delle Conferenze; Relazioni con gli abruzzesi all'estero; Informazione e comunicazione pubblica istituzionale della Regione; Politiche comunitarie e di cooperazione internazionale; Grandi infrastrutture strategiche (porti di interesse nazionale ed aeroporti); Protezione civile; Informazione statistica; Politiche per i beni e le attività culturali; Tutela legale e giurisdizionale degli interessi della Regione; Programmazione economico-finanziaria comunitaria, nazionale e regionale.
OTTAVIANO DEL TURCO nasce a Collelongo (AQ) il 7 novembre 1944. Frequenta le scuole elementari a Collelongo e le scuole medie ad Avezzano. Ha due figli, Manuela e Guido e due nipoti, Pablo ed Emiliano.
Il suo impegno politico nel sindacato inizia con l'attività, nella sede romana nell'Istituto Nazionale Confederale di Assistenza (INCA).
Diventa dirigente ai massimi livelli della più grande organizzazione sindacale italiana, la Cgil, fino a diventare vice di Luciano Lama che rimane una figura fondamentale nella sua educazione politica e sindacale.
Ottaviano del Turco lascia la CGIL nel 1992 e nel 1993 viene chiamato a guidare il PSI. Nel 1994 comincia un'attività parlamentare che, per tre legislature, lo vede prima deputato al Parlamento ed eletto vicepresidente della Commissione Esteri. In questa veste sviluppa una serie di relazioni e contatti con esponenti della politica europea, americana e mediorientale. Nel 1996 è eletto Senatore della Repubblica e Presidente della Commissione antimafia in un periodo assai delicato della lotta dello Stato alla criminalità organizzata.
Nel 2000 diventa Ministro delle Finanze nell'ultimo governo Amato, e in questa veste si impegna nella realizzazione di due obiettivi di grande valore sociale e democratico. Il primo l'abolizione dell'IRPEF sulla prima casa; il secondo l'approvazione, con una procedura d'urgenza, dello "statuto dei diritti del contribuente" che è un complesso sistema normativo che tende a creare uno scudo a difesa dei diritti dei contribuenti, capace di separare la figura dell'evasore da quella del cittadino sottoposto ad un'attività di controllo talvolta inaccettabile.
Rieletto Senatore nella terza legislatura, presiede il gruppo dello SDI a Palazzo Madama. Nel 2004 viene chiesto a Del Turco di candidarsi alle elezioni europee in un collegio, quello meridionale, che comprende oltre alla sua terra, l'Abruzzo, anche la Puglia, il Molise, la Basilicata, la Campania e la Calabria. Viene eletto con 181 mila voti di preferenza, di cui oltre 65mila in Abruzzo e viene chiamato a presiedere la Commissione Occupazione ed affari sociali del Parlamento europeo.
Del Turco ama la pittura e la musica, è appassionato di letteratura americana del Novecento. Ama camminare nel tempo libero, preferisce la montagna, in particolare Collelongo dove risiede. Soprattutto i sentieri ed i "tratturi" del Parco nazionale d’Abruzzo rappresentano i percorsi privilegiati delle sue escursioni.




Un uomo con questi gusti per me è innocente, ma anche questa regione è persa. se non ci pensa Antonio (vota Antonio).

Sventurati impiegati, ma beati i pensionati





Carissimo diario,
gliela abbiamo cacciata!



Brunetta: guerra ai falsi malati

Circolare del ministero: «Visita fiscale anche per un solo giorno di malattia»


Renato Brunetta (Ap)ROMA - Giro di vite per limitare le assenze ingiustificate dei dipendenti pubblici. La visita del medico fiscale «è sempre obbligatoria anche nelle ipotesi di prognosi di un solo giorno, salvo particolari impedimenti del servizio del personale». Lo stabilisce una circolare firmata oggi dal Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, inviata alla Corte dei conti per la registrazione.

CERTIFICAZIONI - Prevista anche la decurtazione dello stipendio che «si applica ad ogni evento, a prescindere dalla durata, e riguarda i primi dieci giorni di assenza». Novità anche per quanto riguarda la certificazione della malattia: «Il terzo evento di malattia nell'anno solare e le assenze superiori a dieci giorni debbono essere giustificati con la presentazione all'amministrazione di un certificato medico rilasciato dalle strutture sanitarie pubbliche o dai medici convenzionati, in quanto parte del Sistema sanitario nazionale». La circolare sottolinea anche la necessitá di valutare l'impegno individuale prima di attribuire premi di produttivitá, di risultato e incentivi.


saluti dall'Australia


Pope Benedict XVI has attacked popular culture and consumerism in a formal address to tens of thousands of young Roman Catholics. da http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/asia-pacific/7510862.stm
I canguri in fuga dopo che il circolo dei cammelli li ha avvisati dell'arrivo del papa.

Cartoline dalla Pomerania



Carissimo Diario,
tanti cari saluti alle compagne, ai compagni, alle amiche, agli amici e ai diaristi tutti da una ridente cittadina del Voivodato della Pomerania.


Un nuvoloso giovedi' di luglio,
il vostro Ciccio Pasticcio

confronto Prodi-Obama. In attesa di Veltroni

una piccola idea per la copertina del calendario di Veltroni

tette per Barama

calendario per prodi


Boobs for Obama



Carissimo diario,
dopo la pubblicazione, tempo fa, di una foto del calendario per Prodi, che gli ha portato eccezionale fortuna (ora può fare il nonno a tempo pieno), ecco la risposta americana.
Si noti la diversità di approccio comunicazionale.
A quando il calendario per Valtere? chi lo sta preparando? Sopra una piccola idea per la copertina

mercoledì 16 luglio 2008

bella trieste

Bagni marini Topolini. Lo stabilimento, posto lungo la riviera di barcola, è formato da terrazze semicircolari, arretrate e lievemente rialzate rispetto al piano stradale, nonché, poco più sotto - raggiungibile per mezzo di scale - da una lunga banchina in cemento, provvista di scalette a mare, intercalata da due spiagge di ciotoli.Durante la stagione balneare sono funzionati docce, WC muniti di lavabo, spogliatoi incustoditi.Inoltre, la sicurezza in mare è garantita, da terra e da barche di salvataggio - per un totale di quattro - da personale in possesso di apposito brevetto.L'area balneare è delimitata a mezzo di boe.Per i portatori di handicap esistono una rampa di accesso alla banchina e una al mare. A loro disposizione vi è pure un WC, con lavabo e campanello d'allarme. Dove: Viale Miramare .Quanto: Ingresso libero e gratuito.Come: autobus n. 36. da http://tcd.pallacanestro.trieste.it/new/default.asp?tabella_padre=sx&id_sx=44&ids=10&pagina=-&tipo=monoblocchi



Ma l'evento clou dell'anno è l'elezione di miss Topolini. Miss Topolini” si inserisce quindi nella parte piu’ estiva di Trieste, gli stabilimenti balneari dei Topolini che ogni estate sono meta di gran parte dei giovani bagnanti triestini e non. Caratterizzare una selezione di modelle e future MISS identificandole con il nome “TOPOLINI” e’ un’omaggio alla citta’, alla sua storia ed al suo Futuro. da http://www.misstopolini.it/

Carissimo diario,
dopo la splendida veduta di piazza S.Antonio, alcune immagini che invitano a visitare la storica città giuliana, con un Futuro roseo di topolini (di fogna?)


fashion

La splendida piazza S.Antonio a Trieste

Carissimo diario,

trendy, trendissimo, lanciato a Trieste, è il ricevimento matrimoniale in piedi.

Come si vede dalla foto i circa trecento invitati di un matrimonio vip si servono liberamente, gioiosamente, golosamente alle barachete appositamente allestite in piazza S.Antonio per la festosa e fastosa occasione. Gli esclusi osservavano invidiosi e rosicanti dalle vie adiacenti, opportunamente transennate.
Non è mancato uno spettacolo circense (panem et circenses) con cammelli scoreggianti, lama sputacchianti e pagliacci vari.

pro noi peccatori

Maria ed io come eravamo

Carissimo diario,



ultimamente abbiamo un po' peccato (specie Maria).


Qualche diarista si è scandalizzato e si è volatilizzato. Cerco di rimediare con questa immagine della gioventù sana di una volta.

miseria e nobiltà


Carissimo diario,

estate stagione di buone letture.

Per vostra cultura propongo questa novellina di anonimo tratta da http://novelline.blogspot.com

Pietà.


Maria, trovatella, dopo la dura scuola elementare religiosa delle Carmelitane scalze fu mandata a soli quindici anni a servizio dalla contessa Gaby von Presnitz e del di lei marito colonnello Hugo Hamburg. Maria era magra come un chiodo per la tanta fame patita, oltre che rachitica il petto in dentro la pancia piccola tonda tipo terzo mondo e le chiappettine floscie come mandarini spremuti. In una parola una bella giovine, almeno agli occhi del colonnello Hugo che tutta vita aveva dovuto tenersi quel orrendo sgorbio della Gaby che aveva sposato solo per soldi e per titolo salvo poi accorgersi che soldi non ve ne erano e anche il titolo era di dubbia origine. Ora la contessa Gaby si interessava solo di canasta e ogni giorno dalle tre alle otto di sera era gran batter carte con le sue tre amiche duchessa Asburgica Lorena, marchesa Lorena Asburgo e Pinuccia la verduraia. Il colonnello aveva fatto tutta la sua carriera in fureria perchè era terrorizzato dalle armi, se non della sua stessa ombra. Raccontano i suoi amici che una volta che fu chiamato in commissione disciplina perchè non aveva visto passare il generale Ucci Fossombrone e conseguentemente non lo aveva salutato insomma se l'era fatta addosso ma non metaforicamente bensì sustanzialmente ragion per la quale era stato degradato ed espulso dal suo corpo. Oramai la vita di Hugo era senza scopo stava tutto il giorno a casa girando in tondo come un bambolotto e quando arrivavano le Signore della canasta correva a chiudersi in bagno per la vergogna che provava. Ma un giorno maledetto giorno! Maria era in questo bagno padronale che puliva la vasca in finta porcellana. Il colonnello era spaparanzato sul divano di finta pelle con la sua vestaglia migliore di raso rosso di polimeri e foulard negligentemente annodato al collo centopercento nylon quando suona il campanello di casa. Chi sarà? Ah, quelle orrende vecchiacce puzzolenti della canasta. Il poveretto se ne era scordato salta su di botto e si fionda in bagno dove normalmente si chiudeva nelle quattro ore del gioco di carte. Entra tutto sudato affanato vede queste povere chiappette disidratate per aria questo posteriore macilento questa gobbetta dolce non capisce più niente e pur essendo da anni sofferente di impotentia coeundi salta addosso a Maria come il leone sulla tenera gazzella nella savana. Ma prima ancora di iniziare l'osceno amplesso crolla a terra morto per l' emozione. Così fu che Maria conservò per sempre il fiore della sua innocenza ben custodito. Nel testamento del colonnello Hugo era scritto che lasciava a Maria la sua collezione di soldatini di piombo. La Gaby si risposò appena passato il periodo di stretta vedovanza con il dr. Piorrea, impiegato comunale gran giocatore di canasta.Il ricevimento, trecento persone, fu tutto sulle spalle di Maria, che lo organizzò nel cortile (g.c.) delle Carmelitane. Non fu un gran successo.

Ecco fatto: Ode alla mela



Te, mela,
voglio
celebrare
riempiendomi
la bocca
col tuo nome,
mangiandoti.
Sei sempre
nuova come niente altro,
sempre
appena caduta
dal Paradiso:
piena
e pura
guancia imbellettata
dell'aurora!

Quuanto difficili
sono
paragonati
a te
i frutti della terra,
le uve cellulari,
i manghi
tenebrosi,
le ciliegie
coi noccioli, i fichi
sottomarini:
tu sei pura manteca,
pane fragrante,
cacio vegetale.

Quando addentiamo
la tua rotonda innocenza
torniamo per un istante
ad essere
creature appena create...
...Io voglio
un'abbondanza totale....
voglio una città, una repubblica,
un fiume Mississipi
di mele,
e sulle sue sponde
voglio vedere
tutta
la popolazione
del mondo
unita, riunita,
nell'atto più semplice che ci sia:
a mordere una mela. Pablo Neruda

ARIA UN PO' VIZIATA




Vogliamo cambiare un pò l'aria in casa?

martedì 15 luglio 2008

l'istituto della cacca ha dimenticato il bidet





Carissimo diario,
IGIENE E ACQUA NEI SECOLI


IL BIDET


Il bidet, che fece le sue prime apparizioni all'inizio del XVIII° secolo, rimase a lungo una rarità avversato dalla morale dominante come oggetto indecente assai pericoloso per la sessualità femminile, ovvero peccaminoso.

Gli inglesi poi lo etichettarono come una "sconvenienza continentale", evitando proprio di dargli alcun tipo di considerazione, tanto che ancora oggi è per loro pressoché sconosciuto.

Bidet in francese è l'equivalente di "pony" (infatti nel francese antico "bider" significa trottare). Questa sembra l'antica derivazione del nome dello strumento che noi utilizziamo per rinfrescare le nostre parti intime, proprio perché per utilizzarlo dobbiamo stare a gambe divaricate, proprio come se stessimo montando un cavallo.

Il precursore del bidet, il bidoaille, fu inventato nel tardo medioevo durante le Crociate, e consisteva in una tazza che poteva essere usata sia dagli uomini che dalle donne per facilitare il lavaggio delle parti intime. Il vero e proprio bidet sembra quasi sicuramente una invenzione dei francesi nel diciassettesimo secolo, anche se non conosciamo la data esatta e il suo inventore: le prime notizie sul bidet risalgono al 1710. Il primo bidet che fosse qualcosa di più di una semplice tazza su un piedistallo fu il bidet a getto che fu inventato nel 1750: veniva messo in funzione manualmente e produceva un getto regolabile d'acqua. Con la Rivoluzione Industriale il bidet divenne uno "status symbol" della nuova borghesia.

Anzianità



Cario diario,
sto leggendo un bellissimo libro di una mia conterranea, l'ungherese Magda Szabò. Si intitola "Via Katalin", e racconta l'esistenza di una serie d persone nella Budapest degli anni Trenta.
Mi ha molto colpito il prologo dell'autrice di cui riporto alcune passi significativi.
"Nessuna opera letteraria, né tantomeno un medico, avevano preparato gli abitanti di via Katalin al particolare nitore che l'invecchiare avrebbe portato nella buia galleria percorsa quasi inconsapevolmente nei primi decenni delle loro vite, né all'ordine che avrebbe messo fra i loro disordini e le loro paure, o al modo in cui avrebbe modificato i loro giudizi e la loro scala di valori" (....)
"Nessuno aveva spiegato loro che la fine della giovinezza è terribile non tanto perché sottrae qualcosa, quanto piuttosto perché lo apporta. E quel qualcosa non è saggezza, né serenità, né lucidità, né pace. E' la consapevolezza che il Tutto si è dissolto.All'improvviso si accorsero che l'invecchiare aveva disgregato quel passato che negli anni dell'infanzia e della giovinezza consideravano così compatto e solido: il Tutto era caduto a pezzi e, anche se non mancava nulla, perché quei frammenti contenevano ogni cosa successa fino a quel giorno, niente era più come prima. Lo spazio era diviso in luoghi, il tempo in momenti, gli eventi in episodi e gli abitanti di via Katalin avevano capito che nelle loro intere vite soltanto un paio di momenti e alcuni episodi contavano davvero. Il resto era un semplice riempitivo nelle loro fragili esistenze, come i trucioli che si versano nelle casse prima di un lungo viaggio per impedire al contenuto di rompersi".

Dedicato alla nonna


Carissimo diario,

dedico alla nonna questo bel raccontino di nonni, per non farci dimenticare.( da http://www.ictrilliniosimo.it/musone/gioeweb/nonni.htm )


VITA IN CAMPAGNA
La famiglia di una volta era molto numerosa: era composta da dieci a venti persone, a volte qualcuna di più.Il lavoro veniva fatto soprattutto a mano, perciò tante braccia erano tanta forza lavoro.Il mezzadro, per ogni figlio maschio, poteva avere più terra da coltivare.I bambini, appena erano grandicelli, anche all'età della scuola, aiutavano i grandi nei lavori più leggeri.Ognuno aveva un compito in base alla propria forza.
La casa era di solito a due piani: al piano di sopra, nella parte centrale, c'era la grande cucina con un camino per riscaldarsi e i fornelli a carbone per cucinare.Qui si mangiava, si chiacchierava, si giocava, si discutevano gli affari, si passava insomma quasi tutto il tempo.Tutto intorno alla cucina erano disposte le camere: quella sopra alla stalla era del "vergaro", perché era la più calda ed era collegata con la stalla, a volte con una botola, perché se di notte avveniva qualcosa di sotto, ad esempio nasceva un vitellino, lui era pronto ad intervenire.C'era anche il "magazzino", quando la casa non aveva una soffitta, dove venivano tenuti i cereali, le patate e appesi i prosciutti, i salami e tutte le parti del maiale che,salate, si facevano durare per tutto l'anno.
Si mangiavano i prodotti della campagna: patate, verdure, polenta, uova, latte quando c'era, "roba di maiale" e, nei giorni di festa, conigli e pollame.Si compravano poche cose: sale, zucchero e, qualche volta, pesce con i soldi ricavati dalla vendita delle uova, degli animali da cortile allevati o delle verdure raccolte nei campi.In casa prima non c'era la luce elettrica, quando poi arrivò, si cercava di usarla il meno possibile.Si avevano pochi vestiti: due cappotti bastavano per tutta la vita, uno quando si era giovani, uno quando ci si sposava; quando erano consumati si "rigiravano" e alla fine si utilizzava la stoffa ancora buona per fare qualcosa per i più piccoli.Niente si buttava. Tutto veniva utilizzato e riutilizzato.
Al piano di sotto c'era la stalla: era l'ambiente più caldo e d'inverno anche le persone vi passavano molto tempo, soprattutto la sera a fare la "veglia" per chiacchierare, giocare a carte o pregare.Era anche il luogo dove qualche volta si faceva il bagno nella "mastella".Le donne vi filavano: preparavano cioè i filati per tessere poi con il telaio a mano, che di solito era in camera o nel magazzino di sopra; la tela veniva poi sbiancata, "curata", bagnandola più volte con l'acqua del fiume e stendendola al sole.I materassi non erano sempre di lana, ma di "sbucce" di granoturco.Al bucato ogni tanto veniva fatta la "lesciva", cioè veniva tenuto a bagno con la cenere.Il sapone era preparato in casa con gli scarti del grasso del maiale e con la soda, non era molto profumato e colorato, ma lavava bene.
A piano terra c'era anche la "capanna", quando non era una costruzione a parte, dove si tenevano tutti gli attrezzi e c'era, un po' interrata, la cantina.Addossata ad una parete, o in una costruzione a parte, c'era il forno per cuocere il pane che veniva preparato in casa una volta la settimana. C'erano infine la porcilaia e il pollaio. Il maiale era allevato con gli scarti della cucina e con altri prodotti del campo, così niente veniva buttato via, non c'erano rifiuti.Il letame prodotto dagli animali veniva utilizzato per rendere fertile il campo.Il lavoro nei campi veniva svolto a mano o con l'aiuto di buoi, anche più paia, attaccate al giogo; solo più tardi si cominciarono ad usare attrezzi e mezzi meccanici a motore.

Usi e abusi igienici alla corte di Versailles



Istituto di ricerca della cacca fornisce quadro storico.

Il Re Sole, ironicamente supposto di centro-destra, non solo aveva una stanza da bagno, ma in essa c’erano ben due vasche (di cui è vietata la riproduzione): per le pari opportunità una serviva per insaponarlo e l’altra per risciacquarlo. Tali compiti erano svolti da valets de chambre (numero minimo 22 cioè divisibile per 2). Anche la regina aveva una stanza da bagno, più piccola e con una vasca sola e le sue dames de chambre erano in numero inferiore e dispari.

Nessun altro nello chateau aveva queste comodità.

Quanto ai bisogni corporali, non è del tutto vero che ognuno la faceva dove capitava (dietro le tende o per le scale) è vero però che c’erano pochissimi servizi e senza acqua corrente (quella l’hanno inventata gli Inglesi con cui Louis non andava affatto d’accordo) e nelle stanze della servitù non ce ne erano affatto. Quindi la puzza regnava sovrana e così vennero inventati i profumi. Louis, da grande imprenditore, fece diventare un’industria, questa dei profumi, di cui la corona aveva il monopolio.
Mentre stava comodamente seduto nel suo “trono per defecazione” usato anche per ricevere, amava essere irrorato da Orange o Patchouli o Muschio.

Nelle foto troni di Louis XIII e di Louis XIV.

estivo: grazie Ronaldo, sei uno di noi


il «Sun» ipotizza che il brasiliano stia seguendo una dieta a base di dolci e schifezze varie


La verità: Ronaldo è sempre più 'rotondo'

esperienze di viaggio: Re Sole

Con i festeggiamenti del 14 luglio mi torna alla mente la visita a Versailles: il salone degli specchi, la scala della regina, i magnifici giardini.

La cosa che mi colpì maggiormente fu la cerimonia dal pitale, descritta con dovizia di particolari dal videoregistratore con cuffiette preso a nolo all’ingresso:

al risveglio del Re, l'intera corte assisteva alla sua evacuazione mattutina, prendendo visione del risultato e discutendone con grande interesse; l’andamento della cerimonia influiva sul decorso dell’intera giornata di palazzo.

Appresi, insomma, che la vita della regina non era un granchè.

gravissimo arresto estivo, coinvolta l'immagine della margherita

Calpestata la margherita, logo del gruppo

Carissimo diario,


son notizie che fan tristezza.


Per fortuna nessun altro arresto significativo si è registrato nelle ultime ore, almeno che coinvolga il partito nuovo. Notizie diverse sono strumentalizzazioni.





ECONOMIA&LAVORO
ILSOLE24ORE.COM > Economia e Lavoro

Arrestato Cambi, fondatore di Guru
di Mara Monti
12 Luglio 2008





La corsa dell'enfant prodige del made in Italy, Matteo Cambi, 31 anni, fondatore della Guru, si è fermata ieri sera al carcere di Parma. Un arresto lampo mentre stava trascorrendo un periodo di vacanza a Forte dei Marmi. Insieme all'imprenditore, sono stati arrestati la madre Simona Vecchi e Gianluca Marucco, entrambi amministratori della società e proprietari di una quota del 60 per cento.L'ordinanza di arresto firmata dal Gup di Parma, su richiesta del pm Lucia Russo, arriva ad un giorno dalla dichiarazione di fallimento della sua società, la Jam Session, alla luce di un passivo di 152 milioni di euro a fronte di un attivo di 129,6 milioni. L'ideatore del marchio di abbigliamento della margherita, stampato sulle magliette colorate di modelle e calciatori, deve rispondere di bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali, illecita ripartizione degli utili e delle riserve, infedeltà patrimoniale, false fatture per diversi milioni di euro. Le indagini condotte dal nucleo di polizia tributaria di Bologna erano partite da una verifica fiscale lo scorso autunno dalle quale in seguito sono emerse le ingenti dissipazioni patrimoniali, come le spese per l'acquisto di un Bombardier e del suo parco auto, tutto a carico della società. A nulla era servita la richiesta della stessa azienda, che all'udienza di lunedì scorso aveva chiesto di poter essere ammessa al concordato preventivo, ma a quel punto il pubblico ministero ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per andare avanti. Oltre alla Jam Session, sono state dichiarate fallite anche la Jam Session Holding e Jam Session retail.Se il destino di Matteo Cambi è in mano al tribunale di Parma, quello della Guru è legato a un gruppo indiano: il 5 maggio scorso fa la società tessile Bombay Rayon Fashion ha acquistato per 33 milioni di euro il brand inventato dall'imprenditore emiliano nel 1999 (la formula è quella dell'affitto del ramo d'azienda con una call option per l'acquisizione entro 5 anni). Intervistato dal canale televisivo finanziario indiano Cnbc-Tv18 subito dopo l'operazione, il managing director della società, Prashant Agarwal, aveva spiegato che il marchio italiano era stato scelto sia per la sua «iconicità presso il pubblico giovane» sia per il fatto di essere noto in tutta Europa. Ma all'epoca Matteo Cambi era ancora un uomo libero.

Solidarietà al compagno Del Turco. La sinistra non fa certe cose.

lunedì 14 luglio 2008

estivo:un'altra scrittrice famosa

da Tiscali .musica del governatore Soru

E' stata la prima in Italia a spogliarsi completamente, non parliamo di calendari (ne ha fatti anche lei) ma di seriose interviste e servizi giornalistici fatti senza indossare niente. Totalmente nuda. Ora Silvia Rocca, scrittrice e modella, personaggio tv (la ricordiamo deflagrante durante il reality show La Fattoria) trasferisce questa particolarissima formula anche in discoteca. Da un anno, infatti, Silvia fa la deejay e si esibisce come mamma l'ha fatta tra piatti, mixer, dischi e un pubblico caldissimo

e mo' beccatevi la foto...



Un tanto per l'archivio storico. Ecco la foto.
;-)
.......

Memorie: i 45 saggi del PD


I 45 saggi del partito democratico

Ecco i nomi dei componenti del comitato 14 ottobre, chi sono e i loro siti o blog (promotore del partito democratico):Giuliano Amato, ministro, non ha siti o blog;Mario Barbi, deputato, http://deputati.camera.it/Mario.Barbi/;Antonio Bassolino governatore della Campania, http://www.antoniobassolino.it/;Pierluigi Bersani ministro, http://www.pierluigibersani.it/;Rosi Bindi, ministro http://www.rosybindi.it/;Paola Caporossi, giornalista, non ha sito né blog;Sergio Cofferati, sindaco di Bologna, non ha sito né blog;Massimo D'Alema, ministro http://www.massimodalema.it/;Marcello De Cecco, professore universitario, non ha sito né blog;Letizia De Torre, sottosegretario, non ha sito né blog;Ottaviano Del Turco, governatore http://www.ottavianodelturco.it/;Lamberto Dini, ex presidente del consiglio, non ha sito né blog;Leonardo Domenica, sindaco http://www.leonardodomenici.it/;Vasco Errani, governatore http://www.vascoerrani.it/;Piero Fassino, segretario ds, non ha sito né blog;Anna Finocchiaro, senatore, non ha sito né blog;Giuseppe Fioroni, ministro, non ha sito né blog;Marco Follini, segretario Italia di mezzo http://www.marcofollini.it/;Dario Franceschini, deputato http://www.dariofranceschini.it/;Vittoria Franco, senatore http://www.vittoriafranco.it/;Paolo Gentiloni, ministro http://www.paologentiloni.it/;Donata Gottardi, eurodeputato http://www.donatagottardi.net/;Rosa Iervolino, sindaco http://www.iervolinosindaco.it/;Linda Lanzillotta, ministro http://www.lindalanzillotta.it/;Gad Lerner, giornalista http://gad-lerner-infedele.forum.notizie.alice.it/;Enrico Letta, sottosegretario http://www.enricoletta.it/;Agazio Loiero, governatore, non ha sito né blog;Marina Magistrelli, senatore http://www.marinamagistrelli.it/;Lella Massari, ulivista, non ha sito né blog;Wilma Mazzocco, esponente cattolico, non ha sito né blog;Maurizio Migliavacca, deputato, non ha sito né blog;Enrico Morando, senatore, non ha sito né blog;Arturo Parisi, ministro http://www.arturoparisi.it/;Carlo Petrini, enogastronomo, non ha siti né blog:;Barbara Pollastrini, ministro, non ha siti né blog;Romano Prodi, presidente del Consiglio, http://www.romanoprodi.it/;Angelo Rovati, consulente, non ha sito né blog;Francesco Rutelli, presidente della margherita, non ha sito né blog;Luciana Sbarbati, eurodeputato http://www.sbarbati.org/;Marina Sereni deputato; http://www.marinasereni.it/Default.asp;Antonello Soro, deputato http://www.antonellosoro.it/;Renato Soru, governatore http://www.renatosoru.it/:Patrizia Toia, europarlamentare http://www.patriziatoia.it/home/home.asp;Walter Veltroni, sindaco http://www.veltroniroma.it/;Tullia Zevi esponente ebraica, giornalista, non ha sito né blog.




Antonio Bassolino? Paola Caporossi? Gad Lerner? Lamberto Dini?




Ottaviano Del Turco (innocente fino al terzo grado)?

Inchiesta sulla sanita' regionale: in carcere anche assessori e funzionari regionali
Arrestato il governatore Del Turco
Il presidente dell'Abruzzo in carcere per concussione: per lui presunta tangente da 5. 800.000 di euro. Da Corriere.it




Divertitevi con eventuali altre intuizioni geniali di Valtere.

COME TI SEQUESTRO LA PROF



Cara Francesca, complimenti e auguri

Diario pubblicitario

Caro Diario, se arriva il tecnico della caldaia a mezzogiorno parto per Bassano. Mi perderò dunque tutti i frizzi e lazzi della compagnia. Apro questo spazio per permettere ai blogger di sparare a zero, basta poi comprino il libro!

estivo: tette e pari opportunità


13/7/2008 (8:41) da La Stampa.it


"Non pagheremo la tassa sul seno"
Proteste in Gran Bretagna per la tassa che colpisce le più prosperose.

Maggiorate inglesi in rivolta: i reggiseni per taglie forti costano più cari
DAVIDE FEDERICI
LONDRAAltro che Robin Hood Tax. In Inghilterra è arrivato qualcosa di più ingiusto, la «tassa sulle tette». Non sarà il fisco di Sua Maestà a riscuotere la bizzarra gabella. Ma una catena di negozi. Marks & Spencer ha deciso di far pagare un paio di sterline in più i reggiseni per taglie forti, quelle con coppa a partire dalla DD in su. E appena la nuova collezione di lingerie con prezzi maggiorati per donne maggiorate è arrivata in vetrina è esplosa la rivolta. A guidarla, Beckie Williams, una venticinquenne di Brighton, scrittrice di libri per l’infanzia, che ha aperto un blog su «Facebook» per denunciare l’iniquo tributo, perché proprio di questo, secondo lei, si tratta. Il movimento, «Busts 4 Justice», ha raccolto centinaia di adesioni. Il sovrapprezzo - sostiene la pasionaria - viola «il principio di uguaglianza che dovrebbe essere applicato alla biancheria intima, come succede con i vestiti». Magliette o pantaloni hanno lo stesso prezzo indipendentemente dalle taglie. Perché un reggiseno più grande deve essere più caro? Già. Si pongono la stessa domanda le donne che prendono parte al «corteo virtuale» contro la catena di negozi, lasciando commenti furiosi. E anche fotografie, tanto per testimoniare che hanno i numeri giusti per essere indignate. Mark & Spencer è subito corso ai ripari. Non è un tributo, si difende, «la collezione è piaciuta alle nostre clienti e secondo una ricerca la maggioranza è disposta a pagare una piccola somma in più». Le mammelle ubertose, aggiunge M & S, richiedono bretelle, tessuti, e componenti interni più «forti», nonché «un livello di supporto, innovazione e tecnologia più sofisticati». Ecco perché i reggiseni sono più cari. La spiegazione, che tira in ballo la legge di gravità e la tecnolingerie, non soddisfa: le rivoltose di «Busts 4 Justice» invitano tutte le donne (anche quelle androgine, alla Kate Moss, per solidarietà) al boicottaggio della catena. Se i politici promettono che non metteranno mai le mani nelle tasche dei cittadini quando parlano di tasse, perché quelli lì devono infilarle nei décolletée delle donne prosperose?

estivo: dolce e gabbana censurati


Criticata prima in Spagna, poi da Amnesty International e dalla CIGL, l’ultima campagna pubblicitaria di Dolce&Gabbana è stata censurata perché ritenuta offensiva verso le donne; sotto la minaccia di uno sciopero dei consumatori il giorno della festa della donna (ma le casalinghe fanno la spesa quotidiana in boutique?), gli stilisti presentano le loro scuse ma aggiungono di non essere pentiti, adducendo come pretesto il valore artistico di una foto che allude ad uno stupro di gruppo.

domenica 13 luglio 2008

palinsesto estivo: tacchi gucci


Gay, no gay, forse gay


da il Corriere.it


PARLA L'EX PRESIDENTE DELLA REGIONE VALLE D'AOSTA
«Non sono mai stato gay» L'outing al contrario dell'ex governatore
Luciano Caveri su «Le Peuple Valdotain» smentisce pubblicamente le voci su una sua presunta omosessualità
AOSTA — «Nella mia vita non ho mai avuto rapporti con persone del mio stesso sesso». Luciano Caveri, fino a giugno Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta e ora consigliere regionale di centrosinistra, ha voluto smentire pubblicamente le voci su una sua presunta omosessualità. Ha fatto outing al contrario dalle colonne del settimanale «Le Peuple Valdotain», organo del movimento politico Union Valdotaine, di cui fa parte. Nella rubrica che cura sul periodico, così si è difeso: «Le voci sul mio conto sono un divertente utilizzo della propaganda, il cui obiettivo è quello di infangare la reputazione dell'avversario politico». Secondo Caveri, che in passato è stato anche Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel secondo Governo D'Alema, a diffondere la menzogna sarebbero stati suoi rivali politici.
13 luglio 2008


Quindi abbiamo il gay che fa outing, il gay che fa no outing e il gay che sta zitto. Questo, in politica, assomiglia al tanto condannato outing di Berlusconi sulle donzelle.

Chi condanniamo, Veronica a parte, che fa la beata Veronica?
E Caveri, per me, resta un bell'uomo, forse un po' troppo cotonato.


Segue sessualità infantile: la cacca


















Le funzioni primarie sono nutrirsi ed evacuare.
Il transito del cibo consente la sua trasformazione, assimilazione e utilizzo.
Poiché l’essere umano ha un’ istintiva perversione a trarre piacere da ogni sua attività funzionale, anche il bimbo si arrangia e, così come trae piacere dal nutrirsi, lo fa anche per l’evacuazione. Man mano elabora un sistema di controllo degli sfinteri che non serve, come sperano le madri ad eliminare l’uso dei pannolini o ad evitare incidenti e sorprese, bensì
serve al bimbo a perseguire diabolicamente il proprio piacere e il dominio sulla materia

C’è chi trattiene la cacca, fino a limiti insostenibili, perché poi prova maggiore godimento ad evacuare, c’è chi considera la propria cacca oggetto di feticismo, tutti vogliono stare soli durante l’atto dell’evacuazione: il piacere solitario è superiore (la condivisione del piacere è una favola che coinvolgerà più tardi, quando bisogni di riproduzione della specie ed educazione cattolica, faranno sorgere noti sensi di colpa)

Gli adulti cercano di imporre delle regole:il bambino sano e sereno è quello che fa la cacca con regolarità e possibilmente sempre alla stessa ora del giorno. Non è vero!

Se c’è anelito alla vera libertà, esso è proprio del bambino, non ancora vittima delle convenzioni.

Una volta trovai mia figlia di circa un anno, silenziosa nel suo lettino, molto impegnata a manipolare ed assaggiare le palline di cacca che aveva prodotto con impegno. Me le mostrò sorridendo di soddisfazione, probabilmente da tempo si stava esercitando a questa impresa. Meno male che la nonna non era presente: avrebbe urlato e le avrebbe subito insegnato delle preghiere in latino.

Un’amica mi raccontava: suo figlio nascondeva la cacca in qualche cassetto e poi se la andava a riguardare, fino a quando non cambiava posto, con una produzione più recente.

Caro diario, per l’argomento trattato non trovo testimonianze letterarie, quindi propongo questa riflessione personale, maturata sull’esperienza: la cacca è per il bambino quello che per l’adulto è la politica, cioè capacità di dominio e di controllo su se stesso e il mondo.

L’ansia della modernità consiste nella paura di essere sommersi dalla cacca medesima.