giovedì 17 luglio 2008

Ma chi è veramente Ottaviano?

parco nazionale d'abruzzo: che meraviglia! Ti pare di veder uscire da un momento all'altro Haider, il nonno , Peter e le caprette.

Carissimo diario,
ma chi è veramente Ottaviano, oltre che uno dei 45 saggi del PD.


Ecco un sobrio curriculum tratto, oggi, dal sito della regione Abruzzo. http://www.regione.abruzzo.it/portale/index.asp?modello=presidente&servizio=lista&stileDiv=mono&template=default&b=presidente



On. Ottaviano Del Turco
Deleghe: Sovrintendenza agli uffici ed ai servizi regionali per il coordinamento, il monitoraggio e la valutazione delle azioni previste dal programma di Governo; Politiche per la cooperazione interistituzionale ed i rapporti con il sistema delle Conferenze; Relazioni con gli abruzzesi all'estero; Informazione e comunicazione pubblica istituzionale della Regione; Politiche comunitarie e di cooperazione internazionale; Grandi infrastrutture strategiche (porti di interesse nazionale ed aeroporti); Protezione civile; Informazione statistica; Politiche per i beni e le attività culturali; Tutela legale e giurisdizionale degli interessi della Regione; Programmazione economico-finanziaria comunitaria, nazionale e regionale.
OTTAVIANO DEL TURCO nasce a Collelongo (AQ) il 7 novembre 1944. Frequenta le scuole elementari a Collelongo e le scuole medie ad Avezzano. Ha due figli, Manuela e Guido e due nipoti, Pablo ed Emiliano.
Il suo impegno politico nel sindacato inizia con l'attività, nella sede romana nell'Istituto Nazionale Confederale di Assistenza (INCA).
Diventa dirigente ai massimi livelli della più grande organizzazione sindacale italiana, la Cgil, fino a diventare vice di Luciano Lama che rimane una figura fondamentale nella sua educazione politica e sindacale.
Ottaviano del Turco lascia la CGIL nel 1992 e nel 1993 viene chiamato a guidare il PSI. Nel 1994 comincia un'attività parlamentare che, per tre legislature, lo vede prima deputato al Parlamento ed eletto vicepresidente della Commissione Esteri. In questa veste sviluppa una serie di relazioni e contatti con esponenti della politica europea, americana e mediorientale. Nel 1996 è eletto Senatore della Repubblica e Presidente della Commissione antimafia in un periodo assai delicato della lotta dello Stato alla criminalità organizzata.
Nel 2000 diventa Ministro delle Finanze nell'ultimo governo Amato, e in questa veste si impegna nella realizzazione di due obiettivi di grande valore sociale e democratico. Il primo l'abolizione dell'IRPEF sulla prima casa; il secondo l'approvazione, con una procedura d'urgenza, dello "statuto dei diritti del contribuente" che è un complesso sistema normativo che tende a creare uno scudo a difesa dei diritti dei contribuenti, capace di separare la figura dell'evasore da quella del cittadino sottoposto ad un'attività di controllo talvolta inaccettabile.
Rieletto Senatore nella terza legislatura, presiede il gruppo dello SDI a Palazzo Madama. Nel 2004 viene chiesto a Del Turco di candidarsi alle elezioni europee in un collegio, quello meridionale, che comprende oltre alla sua terra, l'Abruzzo, anche la Puglia, il Molise, la Basilicata, la Campania e la Calabria. Viene eletto con 181 mila voti di preferenza, di cui oltre 65mila in Abruzzo e viene chiamato a presiedere la Commissione Occupazione ed affari sociali del Parlamento europeo.
Del Turco ama la pittura e la musica, è appassionato di letteratura americana del Novecento. Ama camminare nel tempo libero, preferisce la montagna, in particolare Collelongo dove risiede. Soprattutto i sentieri ed i "tratturi" del Parco nazionale d’Abruzzo rappresentano i percorsi privilegiati delle sue escursioni.




Un uomo con questi gusti per me è innocente, ma anche questa regione è persa. se non ci pensa Antonio (vota Antonio).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anch'io amo l'arte, la pittura, la letteratura, la musica. Anch'io amo camminare in montagna (meno), in piano di più. Anch'io ho fatto sindacato, anch'io ho convinzioni di cooperazione europea.
Però non ho mai avuto 10 deleghe in un sol colpo. Beh, certo io non sono stata eletta senatore, nè Presidente della commissione antimafia.
Anch'io penso che, mentre c'è qualcuno che fa una vera carriera, come il presidente Schifetti, lui Ottaviano si è rifugiato a casa sua (per tangere nell'ombra).
E pensare che ho detto anch'io tante cattiverie su Ceppaloni, quando sono saltate fuori le gesta della moglie dell'ex ministro.
Cara democrazia, salvaci tu.