Caro Diario, sono a casa mia da e ancora per poche ore. Poi, dopo Bassano (sempre splendida e ormai proiezione di buen retiro), sono tornata nella Necropoli pronta per partire per Roma. Vado a fare una cosa contro natura ossia mi ha chiamato il potere televisivo. E non mi sottrarrò. Un po' come quegli anziani che si sposano col mezzo tight o in bianco.
Spero di deludere tutti e credo che, se le FFSS domani saranno all'altezza delle loro prestazioni, ci riuscirò: ho mezz'ora di tempo dall'arrivo del treno a Termini, l'assalto al taxi e la destinazione. Nel caso assurdo dovessi arrivarci sarò completamente ultrastracca, sporca, lacera e contusa e cercherò di fare veramente schifo al povero diavolo carico di soldi e potere che mi ha cercata. Per mia fortuna i soldi che mi faranno annusare non sono pubblici, anche se dal pubblico tutti sappiamo provengono. Tanto quei danè dovrebbero percorrere molte altre strade prima di finire nelle mie tasche e quindi io so solo che sto gettando al vento l'A/R su una tradotta FFSS più una notte in hotel al ghetto. Circa 200 euro miei, che giocherei più volentieri al bar sulle macchinette.
Essere alla frutta va bene. Ma essere così alla frutta al punto da convocare a Roma una come me significa che anche lo strapotere televisivo è alla disperazione. Prendetene nota.
Dal canto mio a Bassano del Grappa ho trascorso quattro giorni fantastici. Mangiato, bevuto, dormito, cagato bene, respirato. Ho ritrovato gli amici di due anni fa che mi hanno accolta come se fossi andata via per una settimana. E persino la cagnetta ha ritrovato le vecchie 'piste' che la portavano sempre là dove va il naso.
Preparatevi alle mie scarpette rosa viola e a un paio di pantaloni corti in seta con canotta, cravatta e demi kimono (il demi va benissimo, ormai è di moda come il demi tight) in tinta da urlo. I bigoli con la salsa d'anatra di questa sera erano ottimi, lascio ad altri prima di Roma l'Asiago di malga e la grappa di Capovilla (al merlot). Oltre ai biscotti.
Vado a Roma. Spero di tornare non sconfitta, ma di più. Perchè nessuno può sottrarsi a una cornucopia e quindi è disponibile a farsi ridere dietro anche da se stesso, ma io se riuscissi ad essere io veramente preferirei la proposta sommessa del badante della cagna fattami a Bassano "Dai, affitiamo una casa e veniamo qui anche con i gatti".
200 euro buttati via, caro diario. Avrei potuto comprare anche quel bel vestitino stile medioevo...
Spero di deludere tutti e credo che, se le FFSS domani saranno all'altezza delle loro prestazioni, ci riuscirò: ho mezz'ora di tempo dall'arrivo del treno a Termini, l'assalto al taxi e la destinazione. Nel caso assurdo dovessi arrivarci sarò completamente ultrastracca, sporca, lacera e contusa e cercherò di fare veramente schifo al povero diavolo carico di soldi e potere che mi ha cercata. Per mia fortuna i soldi che mi faranno annusare non sono pubblici, anche se dal pubblico tutti sappiamo provengono. Tanto quei danè dovrebbero percorrere molte altre strade prima di finire nelle mie tasche e quindi io so solo che sto gettando al vento l'A/R su una tradotta FFSS più una notte in hotel al ghetto. Circa 200 euro miei, che giocherei più volentieri al bar sulle macchinette.
Essere alla frutta va bene. Ma essere così alla frutta al punto da convocare a Roma una come me significa che anche lo strapotere televisivo è alla disperazione. Prendetene nota.
Dal canto mio a Bassano del Grappa ho trascorso quattro giorni fantastici. Mangiato, bevuto, dormito, cagato bene, respirato. Ho ritrovato gli amici di due anni fa che mi hanno accolta come se fossi andata via per una settimana. E persino la cagnetta ha ritrovato le vecchie 'piste' che la portavano sempre là dove va il naso.
Preparatevi alle mie scarpette rosa viola e a un paio di pantaloni corti in seta con canotta, cravatta e demi kimono (il demi va benissimo, ormai è di moda come il demi tight) in tinta da urlo. I bigoli con la salsa d'anatra di questa sera erano ottimi, lascio ad altri prima di Roma l'Asiago di malga e la grappa di Capovilla (al merlot). Oltre ai biscotti.
Vado a Roma. Spero di tornare non sconfitta, ma di più. Perchè nessuno può sottrarsi a una cornucopia e quindi è disponibile a farsi ridere dietro anche da se stesso, ma io se riuscissi ad essere io veramente preferirei la proposta sommessa del badante della cagna fattami a Bassano "Dai, affitiamo una casa e veniamo qui anche con i gatti".
200 euro buttati via, caro diario. Avrei potuto comprare anche quel bel vestitino stile medioevo...
5 commenti:
Ma che ci vai a fare a Roma? Ormai Trieste è la capitale mondiale della imprenditoria, cultura, giornalismo, moda, mostre (femminile di mostri) e barachete.
C'è tutto. Quando ci sei tu c'è di più.
e dove ti vedremo? e a che ora? organizzo una serata con birra e rutto libero sui divani di casa per assistere alla tua esibizione. Altro che champions league.
Grande Francesca,
propongo una cena ai Carmelitani per un dettagliato resoconto.
Per chi non l'avesse capito la Nostra partecipa aI Cesaroni.
Mai sentito.
Però trovato su http://www.icesaroni.it/
Grande Francesca, stavolta fai fallire Piersilvio.
Altro che Valtere
E anche modesta. Hai messo la foto piccolina, non si capiva un accidente.
Mi son premurato, per amicizia, di mettere la foto grande.
Grazie, grazie, grazie
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