mercoledì 16 luglio 2008

miseria e nobiltà


Carissimo diario,

estate stagione di buone letture.

Per vostra cultura propongo questa novellina di anonimo tratta da http://novelline.blogspot.com

Pietà.


Maria, trovatella, dopo la dura scuola elementare religiosa delle Carmelitane scalze fu mandata a soli quindici anni a servizio dalla contessa Gaby von Presnitz e del di lei marito colonnello Hugo Hamburg. Maria era magra come un chiodo per la tanta fame patita, oltre che rachitica il petto in dentro la pancia piccola tonda tipo terzo mondo e le chiappettine floscie come mandarini spremuti. In una parola una bella giovine, almeno agli occhi del colonnello Hugo che tutta vita aveva dovuto tenersi quel orrendo sgorbio della Gaby che aveva sposato solo per soldi e per titolo salvo poi accorgersi che soldi non ve ne erano e anche il titolo era di dubbia origine. Ora la contessa Gaby si interessava solo di canasta e ogni giorno dalle tre alle otto di sera era gran batter carte con le sue tre amiche duchessa Asburgica Lorena, marchesa Lorena Asburgo e Pinuccia la verduraia. Il colonnello aveva fatto tutta la sua carriera in fureria perchè era terrorizzato dalle armi, se non della sua stessa ombra. Raccontano i suoi amici che una volta che fu chiamato in commissione disciplina perchè non aveva visto passare il generale Ucci Fossombrone e conseguentemente non lo aveva salutato insomma se l'era fatta addosso ma non metaforicamente bensì sustanzialmente ragion per la quale era stato degradato ed espulso dal suo corpo. Oramai la vita di Hugo era senza scopo stava tutto il giorno a casa girando in tondo come un bambolotto e quando arrivavano le Signore della canasta correva a chiudersi in bagno per la vergogna che provava. Ma un giorno maledetto giorno! Maria era in questo bagno padronale che puliva la vasca in finta porcellana. Il colonnello era spaparanzato sul divano di finta pelle con la sua vestaglia migliore di raso rosso di polimeri e foulard negligentemente annodato al collo centopercento nylon quando suona il campanello di casa. Chi sarà? Ah, quelle orrende vecchiacce puzzolenti della canasta. Il poveretto se ne era scordato salta su di botto e si fionda in bagno dove normalmente si chiudeva nelle quattro ore del gioco di carte. Entra tutto sudato affanato vede queste povere chiappette disidratate per aria questo posteriore macilento questa gobbetta dolce non capisce più niente e pur essendo da anni sofferente di impotentia coeundi salta addosso a Maria come il leone sulla tenera gazzella nella savana. Ma prima ancora di iniziare l'osceno amplesso crolla a terra morto per l' emozione. Così fu che Maria conservò per sempre il fiore della sua innocenza ben custodito. Nel testamento del colonnello Hugo era scritto che lasciava a Maria la sua collezione di soldatini di piombo. La Gaby si risposò appena passato il periodo di stretta vedovanza con il dr. Piorrea, impiegato comunale gran giocatore di canasta.Il ricevimento, trecento persone, fu tutto sulle spalle di Maria, che lo organizzò nel cortile (g.c.) delle Carmelitane. Non fu un gran successo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Una banda di sfigati, dall'inizio alla fine

Anonimo ha detto...

caro scrittore, mi dispiace doverti comunicare che il tuo lavoro era già stato presentato ad un concorso, probabilmente da un tuo imitatore privo di scrupoli.
Ne fa fede l'entusiastica recensione da me stilata a suo tempo.
Se intendi ricorrere per stupro morale, ti puoi rivolgere alla CGIL artisti.

Anonimo ha detto...

Qua xe tuto un copia incola. Disgrassiai!