sabato 21 luglio 2007
qualcuno ha perso la verginità. iBarboni festeggiano.
venerdì 20 luglio 2007
iBarboni contro iMille
giovedì 19 luglio 2007
politici e so.ci. 2. Gianni Cuperlo e Lapo Elkann
Gianni Cuperlo dice di sè stesso:
Sono nato a Trieste il 3 settembre 1961. E a Trieste ho vissuto più o meno fino alla fine degli studi universitari. Mi sono laureato al Dams di Bologna con una tesi sulle comunicazioni di massa. Il mio relatore – Mauro Wolf – era un uomo di grande valore e umanità. Devo soprattutto a lui la convinzione che anche la nostra vituperata università può essere un luogo dove coltivare le proprie passioni. L’incontro con la politica è stato abbastanza precoce. Un po’ come accadeva in quegli anni. Assemblee di liceo, manifestazioni, l’incontro con la Fgci. Anni dopo mi è capitato di dirigere l’organizzazione giovanile del Pci. Eravamo a cavallo dell’89 con quel che ne seguì. Da lì in avanti ho lavorato a lungo presso la direzione del Pds e, successivamente, dei Democratici di Sinistra. In particolare ho collaborato con Massimo D’Alema, sia al Partito che alla Camera nella sua veste di presidente della Commissione bicamerale per le riforme. Dal 2001 sono entrato a far parte della segreteria nazionale dei Ds dove mi occupo di comunicazione politica. Vivo a Roma dal 1987. Negli ultimi anni sono stato docente a contratto presso l’università di Teramo e ho tenuto corsi di Teoria e tecnica della comunicazione pubblica e di Comunicazione politica. Ho collaborato alla stesura di alcuni libri: “Un paese normale” e “La grande occasione” di Massimo D’Alema (Mondadori, 1996 e 1998), e ne ho scritto uno mio: “Par condicio. Storia e futuro della politica in televisione” (Donzelli, 2004). Direi che ho detto l’essenziale. La sola nota aggiuntiva è che considero Joe. R. Lansdale un genio e il più grande scrittore contemporaneo.
Lapo Elkann (da wikipedia)
Lapo Elkann (New York, 2 ottobre 1977) è un imprenditore e dirigente d'azienda italiano. È stato responsabile Marketing della Fiat.
È figlio di Margherita Agnelli e del giornalista Alain Elkann, ed è fratello di John Elkann, attuale vice-presidente del gruppo Fiat, nonché nipote prediletto del defunto avvocato Gianni Agnelli.
Negli ultimi anni Lapo Elkann è diventato famoso per aver rilanciato l'immagine della Fiat attraverso gadget di diverso tipo, prime fra tutte le felpe con marchio della casa automobilistica, da lui promosse indossandole in prima persona.
È salito alla ribalta delle cronache rosa per la sua storia, ora terminata, con l'attrice Martina Stella. Il suo carattere irriverente si è rivelato spesso in diverse dichiarazioni, per mezzo delle quali ha spesso criticato la triade juventina Moggi-Giraudo-Bettega ("sarebbero necessari un po' più di smiles"[citazione necessaria]), ma incorrendo anche in alcuni strafalcioni ("Moggi e Giraudo? Sono come Caino e Babele"[1] o "Anche l'ottico vuole la sua parte"[citazione necessaria]).
L'11 ottobre 2005 è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Mauriziano di Torino, in seguito ad una overdose da mix di oppio, eroina e cocaina da lui acquistata in grossa quantità, che lo ha colto dopo una notte brava passata con quattro transessuali. Una di loro, Donato Broco (conosciuto nel mondo della prostituzione come "Patrizia", detto "Il carabiniere"), ha dichiarato al Corriere della Sera che quella sera, Lapo aveva cercato compagnia a casa sua, come era ormai abitudine consolidata. Dimesso dall'ospedale, si è trasferito negli Stati Uniti dove ha iniziato una terapia in Arizona e un periodo di convalescenza nella residenza di famiglia a Miami (Florida).
Ritornato in Italia ha dato vita ad una nuova società specializzata nella produzione e vendita di accessori di abbigliamento. Il primo prodotto realizzato e presentato alla fiera Pitti Uomo sono occhiali in fibra di carbonio.
lunedì 16 luglio 2007
presentazione lista "coglioni per veltroni" per le elezioni del pd
Attenzione! nessun intento offensivo. La lista "coglioni per veltroni" ha nella sua stessa denominazione il programma. A fronte delle famose trecento pagine del programma di governo del centro sinistra solo tre parole, sulla base del broccardo "Nomina sunt consequentia rerum" (cfr. Giustiniano, Institutiones, libro II, 7, 3).
Intendasi pertanto per "coglioni" i promotori della lista, quindi dei balordi, stupidi, minchioni (Devoto-Oli), primus inter pares lo scrivente, ma nel contempo "coglioni per" intendasi come auspicio a che il destinatario sia o divenga uno coi c., cioè uno che sa il fatto suo, capace, deciso, scaltro (sempre quella miniera del Devoto-Oli, compratelo oppure usate il dizionario del Corriere sul mio blog)
C'è però un problema, benchè laureato in legge, 110 e lode modestamente, non ho capito come si fa a presentare una lista per le elezioni del partito democratico.
Chi mi aiuta? Il regolamento è su http://www.romanoprodi.it/adon/files/regolamento.pdf, ma io non c'ho freschezza.
domenica 15 luglio 2007
politici e so.ci. (società civile) 1. Adinolfi e Bordon
Dalla fine degli Anni Ottanta, firma articoli e servizi per Europa, Avvenire, Radio Vaticana, Il Popolo, La Discussione. Approda poi alla RAI dove lavorerà per il TG1. Attualmente è autore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi per l'emittente pubblica e per varie emittenti private (Contro Adinolfi, 70in2, Polifemo, Domani è Tardi, il Tornasole).
Politicamente ha militato prima nella DC e poi, con l'avvento del bipolarismo, nell'area centrista del Centrosinistra. Nel 1993 diventa membro dell'Assemblea costituente del Partito Popolare Italiano. Ha guidato l'organizzazione giovanile di quel partito fino al 1997, diventando poi membro dell'esecutivo nazionale del Ppi. Nel 2001 fonda il movimento Democrazia Diretta, con cui si candida sindaco di Roma alle elezioni del 13 maggio 2001, ottenendo lo 0,1% dei voti.
Tiene una rubrica quotidana sui blog su Europa. Nell'aprile del 2006 è stato indicato da Time come una delle dieci giovani speranze della "Young Italy". Nel 2006 fonda l'associazione per il partito democratico Generazione U, animata da blogger under 40 di centrosinistra.
Da Luglio 2007 tiene un suo Blog sul sito di LA7.it, testata di approfondimento giornalistico di La7.
Ha scritto saggi e romanzi sui temi generazionali e sul ruolo del web nell'emancipazione dei nati negli Anni Settanta e Ottanta, tra cui "Email-lettera dalla generazione invisibile" (Halley editrice, 1999) e "Mundial" (Halley editrice, 2004).
È uno dei sostenitori del progetto politico de iMille, insieme, tra gli altri, a Ivan Scalfarotto e Luca Sofri.
Willer Bordon detto Tex (Muggia, TS, 16 gennaio 1949) è un uomo politico italiano, divenuto anche Ministro della Repubblica.
In passato è stato deputato del Partito Comunista Italiano, poi iscritto contemporaneamente al Partito Radicale. È anche stato un esponente del Partito Democratico della Sinistra, nato dalla trasformazione del PCI.
Già sindaco di Muggia (Trieste), è stato eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nel 1987.
Nel 1993, con Ferdinando Adornato, uscì dal PDS per aderire al nuovo partito politico di centrosinistra Alleanza Democratica, fondato da Mario Segni.
Dopo che nel corso del tempo AD si disfece Bordon ne rimase a capo, per poi farla confluire nell'Unione Democratica. Nel frattempo fu sottosegretario ai Beni Culturali durante il governo Prodi I, Ministro dei Lavori Pubblici durante il governo D'Alema II e Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio durante il Governo Amato II.
Bordon nel 1998 partecipò anche alla fondazione dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, e nel 1999 de I Democratici. Oggi Bordon è nelle file de La Margherita, in cui sono confluiti i Democratici: nel 2001 venne eletto al Senato ed è stato capogruppo del suo partito per la XIV legislatura. Nel aprile del 2007 lascia la Margherita e con l’Italia dei valori di Antonio Di Pietro ha fondato la “Costituente dei cittadini” per il Partito democratico affinché si possa dare un maggior coinvolgimento della "società" civile nella nascita del partito democratico.
Alle elezioni politiche del 2006 è stato rieletto al Senato.
(tratto da wikipedia) Attualmente fa arrabbiare la sen. Finocchiaro per le sue posizioni eterodosse.