lunedì 5 maggio 2008

Che domenica bestiale!


La domenica è normalmente il giorno in cui si ritrova la famiglia in senso ampio: genitori, figli e figlie, nuore, nipoti. Nel mio caso il risultato è di nove persone. Insieme alla mia cara cognata, dotata fortunatamente di una pazienza britannica, ci apprestiamo ogni volta a preparare il pranzo a partire dalle dodici e trenta. Varie pentole per vari primi per figlio e nipoti, poi i secondi, i contorni nell’errato assecondamento dei desiderata creativi dei nostri quattro bimbi. Fin qui tutto normale.


Ecco però come trasformare una domenica normale in una domenica bestiale.


Ieri c’era anche un compleanno di mezzo. Lieto evento, soprattutto per un’età già veneranda. Dal punto di vista logistico questo ha significato altri nove piatti, nove bicchieri, nove cucchiaini,..Pazienza.


Il risultato è che fino alle 16,30 si riassetta la cucina, tutti i piatti lavati, bicchieri pentole, ecc. ed asciugati, tavolo e pavimento a posto.


A questo punto (ed è qui che si materializza la parte bestiale) mi viene in mente la malaugurata idea di utilizzare il riso avanzato dal pranzo per fare le frittelle. Appena lanciata l’idea a voce alta e vista mia madre partire alla ricerca della ricetta ho compreso la sciaguratezza del parlare senza riflettere sulle conseguenze.


Da lì è iniziata l’avventura.


Tre etti di riso, stracotto ormai, significano circa settantadue frittelle che ad una media di cinque minuti l’una in una piccola friggitrice domestica in cui possono liberamente cuocere solo se non ne metti più di tre per volta significano ben…circa due ore. Due ore a friggere. Considerando i preventivi pesatura e impasto degli ingredienti, la frittura delle frittelle si è protratta fino a circa le 19,30.


Ora fatidica, in cui ricomincia la fascia della preparazione pasti, questa volta per la cena. E ricomincia il tour. Due pentole per minestra e pasta, frittate e occhio di bue, ecc. ecc. Fino alle dieci di sera poi per riassettare il tutto.


Ricordo male o la canzone raccontava una giornata diversa?



Morale: pensate prima di esprimere a voce alta le brillanti idee che vi passano per la testa! Se proprio non potete, cercate di guadagnare più tempo possibile. Per aiutarvi vorrei trasmettervi il segno indelebile che questa esperienza mi ha lasciato: la ricetta delle frittelle a memoria.


Un risultato straordinario per me. Ora ve la propino:


3 etti di riso stra-cotto;


3 uova;


6 cucchiai di olio di oliva;


1 bicchiere e mezzo di latte;


1 bicchiere di mistrà;


la scorza di un limone grattugiata;


farina q.b.


una cartina lievitante;


olio per la frittura;


una friggitrice (possibilmente più capiente di tre frittelle)


alchèmes e zucchero per guarnire.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Apprendo ora da Mannheimer che il 91% degli omicidi avvengono in famiglia.

Anonimo ha detto...

Cara, dovevi chiamare prima, non solo parlare avventatamente.
Si conferma comunque il dato statistico sulla quota maggioritaria di violenze domestiche, provocata dalle vittime stesse.