venerdì 4 luglio 2008

Festeggiamo anche noi il 4 luglio 1776




Carissimo diario.

dato che non si può festeggiare più l'Ottobre, festeggiamo il 4 luglio 1776, riportando da Wikipedia il memorabile inizio della dichiarazione di indipendenza.



"Quando nel corso degli umani eventi si rende necessario ad un popolo sciogliere i vincoli politici che lo avevano legato ad un altro ed assumere tra le altre potenze della terra quel posto distinto ed eguale cui ha diritto per Legge naturale e divina, un giusto rispetto per le opinioni dell'umanità richiede che esso renda note le cause che lo costringono a tale secessione. Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca delle Felicità; che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo, tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo governo, che ponga le sue fondamenta su tali principi e organizzi i suoi poteri nella forma che al popolo sembri più probabile possa apportare Sicurezza e Felicità. La Prudenza, anzi, imporrà che i Governi fondati da lungo tempo non andrebbero cambiati per motivi futili e transitori; e di conseguenza ogni esperienza ha dimostrato che l'umanità è più disposta a soffrire, finché i mali sono sopportabili, che a cercare giustizia abolendo le forme alle quali sono abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di usurpazioni, che perseguono invariabilmente lo stesso obiettivo, evince il disegno di ridurre il popolo a sottomettersi a un dispotismo assoluto, è il loro diritto, è il loro dovere, rovesciare tale governo e affidare la loro sicurezza futura a dei nuovi Guardiani. - Tale è stata la paziente sopportazione di queste Colonie; e tale è oggi la necessità che le costringe ad alterare i loro precedenti Sistemi di Governo. La storia dell'attuale Re di Gran Bretagna è una storia di ripetute ferite ed usurpazioni, tutte aventi l'obiettivo diretto di stabilire una tirannide assoluta su questi stati. Per comprovarlo, sottoponiamo i fatti seguente a un mondo sincero."


Sempre per par condicio pubblichiamo di seguito il contratto con gli italiani di Berlusconi, analogo, in qualche modo alla dochiarazione di indipendenza

Contratto con gli italiani
tra Silvio Berlusconi nato a Milano il 29 settembre 1936 leader di Forza Italia e della Casa delle Libertà, che agisce in accordo con tutti gli alleati della coalizione, e i cittadini italiani si conviene e si stipula quanto segue.
Silvio Berlusconi, nel caso di una vittoria elettorale della Casa delle Libertà, si impegna, in qualità di Presidente del Consiglio, a realizzare nei cinque anni i seguenti obiettivi:
Abbattimento della pressione fiscale:
con l'esenzione totale dei redditi fino a 22 milioni di lire annui;
con la riduzione al 23% per i redditi fino a 200 milioni di lire annui;
con la riduzione al 33% per i redditi sopra i 200 milioni di lire annui;
con l'abolizione della tassa di successione e della tassa sulle donazioni.
Attuazione del "Piano per la difesa dei cittadini e la prevenzione dei crimini" che prevede tra l'altro l'introduzione dell'istituto del "poliziotto o carabiniere o vigile di quartiere" nelle città, con un risultato di una forte riduzione del numero dei reati rispetto agli attuali 3 milioni.
Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese.
Dimezzamento dell'attuale tasso di disoccupazione con la creazione di almeno 1 milione e mezzo di posti di lavoro.
Apertura dei cantieri per almeno il 40% degli investimenti previsti dal "Piano decennale per le Grandi Opere" considerate di emergenza e comprendente strade, autostrade, metropolitane, ferrovie, reti idriche, e opere idro-geologiche per la difesa dalle alluvioni.
Nel caso che al termine di questi 5 anni di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero stati raggiunti, Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria candidatura alle successive elezioni politiche.
In fede,
Silvio Berlusconi
Il contratto sarà reso valido e operativo il 13 maggio 2001 con il voto degli elettori italiani

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh no! caro, non mi incastri con il patto di Berlusconi con gli Italiani, parliamo di USA.
Qualche mese fa ha circolato la notizia che i Sioux Lakota (la tribù di Toro Seduto e Cavallo Pazzo, quelli che hanno vinto il generale Custer a Little Big Horn)ha deciso di stracciare i trattati firmati più di 150 anni fa dai loro antenati con il governo USA, definendoli "parole senza senso su carta priva di valore".
I Sioux non si sentono più cittadini statunitensi e denunciano continui abusi e violazioni "rubano la nostra cultura, le nostre terre e il nostro stile di vita". Tra loro infatti si registra una media di suicidi tra gli adolescenti di 150 volte superiore a quella degli USA,una mortalità infantile 5 volte più alta e una fortissima disoccupazione.
Degenerazione delle Democrazie o giustezza di tutte le Secessioni?.

Anonimo ha detto...

qualsiasi paragone, con Berlusconi o con i Sioux.
Un avvenimento che ha cambiato il mondo.

Anonimo ha detto...

C'era un rito degli Sioux che non sarebbe stato possibile effettuare su Berlusconi. Non riusciva con quattro peli trapiantati.

Anonimo ha detto...

Mi compiaccio per il collegamento.
Il generale scotennato ha colto la differenza tra lui e Berlusconi, dimostrando in modo inoppugnabile la povertà dei propositi italiani a fronte del grande esempio della secessione americana.
E adesso speriamo che qualcuno non torni a tirar fuori Rozzella e Via col vento.