sabato 5 luglio 2008

Nuovo diritto di famiglia: la proposta del Pd


E' stata recentemente presentata da Walter Veltroni al Governo ombra la seguente proposta di legge:


"Le famiglie dei due promessi sposi, prima di farli unire in matrimonio, stipulano in forma scritta i "capitoli matrimoniali", per la "sicurezza della dote, del dotante, della sposa, e dei figli che da quello saranno per nascere..." Con questo atto, risalente al diritto longobardo, la famiglia della sposa concorda e quantifica con il futuro sposo la dote, che è costituita dalla "roba" (case, terreni, proprietà, argenti ecc.) o da denaro contante.


La dote sarà dunque un bagaglio indispensabile e obbligatorio per la sposa e un onere necessario per padri e fratelli: non averli sarà per una donna una vera e propria tragedia, un ostacolo nel trovare un marito. Ovviamente la dote è proporzionata alle possibilità della famiglia della sposa e allo status sociale dello sposo a cui viene concessa. Dopo le nozze la dote non diventa di proprietà dello sposo ma è da lui soltanto gestita: alla sua morte la dote viene restituita alla moglie che da quel momento sarà libera di disporne. Se invece muore prima la moglie, senza aver messo al mondo dei figli, il marito sarà tenuto a restituire la dote alla famiglia della sposa.


In realtà anche il marito è tenuto a dare alla moglie una "controdote" e un mantenimento che devono servire alla moglie per far fronte ai suoi bisogni.Prima della celebrazione del matrimonio, la descrizione dettagliata e il valore totale della dote e del corredo saranno oggetto di un atto davanti al notaio che conterrà:


· la promessa di matrimonio;
· la costituzione della dote e degli assegni maritali;
· la rinunzia della donna a pretese ereditarie sui beni della sua famiglia, anche se se questa parte potrà essere facoltativa.


Ai capitoli matrimoniali potrà essere annesso un elenco compilato a mano da una persona di famiglia o amica, capace di scrivere, di tessuti, mobili, oggetti di casa e gioielli assegnati alla sposa." La legge, in particolare, fissa un tetto minimo e un tetto massimo di dote sulla base del grado di illibatezza della futura moglie.
"Tanto più la donna sarà pura e non compromessa -ha dichiarato la Finocchiaro - tanto minore sarà la dote. E' un segnale forte anche per le nuove generazioni".


Dura la reazione della Lega che col Ministro Calderoli fa sapere che "anche questa volta ci hanno copiato l'idea".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bisogna sottoporre al CSM per un parere di costituzionalità, poi la Corte si esprimerà in modo definitivo. Non vorrei che venissero usate anche intercettazioni non autorizzate, perchè in tal caso bisognerà fare un decreto legge ad hoc.
E' questa l'iniziativa più forte del governo ombra, destinata ad entrare in ogni territorio e in ogni famiglia italiana.