lunedì 2 giugno 2008

"¡Sí se puede!" E' un messaggio che va diritto alle coscienze.

Non c'è nessuna correlazione tra ciò che interessa alla stampa, ciò che interessa ai politici e ciò che interessa agli elettori. Dovremmo iniziare a pensare al nostro messaggio come a un piatto di spinaci. Il nostro unico scopo, in questa campagna, è quello di dare da mangiare gli spinaci ai giornalisti. Perché crediamo che gli spinaci gli facciano bene. Gli spinaci sono sani, li faranno stare in buona salute, li faranno crescere. Si danno anche ai bambini. Ma ai bambini non piacciono gli spinaci. Li odiano. Non vogliono più sentirci dire che risolveremo la crisi e combatteremo la corruzione. Non vogliono sentirci dire che useremo i proventi della vendita del gas per l'istruzione. Sono più interessati ai cheeseburger. Queste sono le storie dietro le quinte. Questi sono gli schemi politici che circolano dietro ai partiti. E in queste riunioni mattutine non voglio parlare di cheeseburger, milkshake e cioccolato. Non voglio sentirne parlare. Ok? Solo spinaci. Consulente gestionale GCS per la campagna elettorale del 2002 del candidato presidente del Movimento Nazionalista Rivoluzionario.

Si', si può fare! La Bolivia vedrà un nuovo giorno! Grazie.
Il candidato presidente.


Per chi si fosse perso la puntata di report del primo giugno ecco il link con il testo integrale, che riprende alcuni spezzoni del film documentario "Our brand is crisis".

1 commento:

Anonimo ha detto...

E noi che pensiamo alla Società, come ad un organismo!
Invece no: ognuno va per conto suo, politici, giornalisti, elettori.
Tre classi non comunicanti, a cui potrebbero essere dati in pasto spinaci, ma loro-tutti- preferiscono consumare altro.
Oggi poi c'è la comodità dei surgelati in cubetto.