martedì 22 luglio 2008

per non rimuovere la memoria

Il violoncellista Vedran Smajlović, unico superstite del quartetto da camera di Sarajevo, suona l'adagio di Albinoni nel cimitero di Koševo per 22 giorni, un giorno per ogni uomo, donna, e bambino, uccisi dal mortaio serbo mentre facevano la fila per il pane.


cimitero di Sarajevo












Composizione dei morti
Fosse di Sebrenica

5 commenti:

Anonimo ha detto...

L'Europa delle radici cristiane

Anonimo ha detto...

Appunto, ma Sebrenica è stata una festicciola in confronto a quanto fece, nei Balcani, la Chiesa Cattolica contro i bogomili.

Anonimo ha detto...

Per dovere di informazione, comunico che la stampa non è stata chiamata a documentare i massacri dei Bogomili da parte della Chiesa.
I fatti quindi non sussistono, a meno che non si voglia prendere come prova l'estensione dei cimiteri di questa comunità eretica, miscredente e autosufficiente, paragonata nell'immaginario collettivo ai Catari di Linguadoca e Provenza.

Anonimo ha detto...

Per fortuna sono arrivati i turchi, così ho scelto Maometto che mi dava più garanzie della Chiesa ortodossa e mi evitava le persecuzioni della Chiesa di Roma.

Anonimo ha detto...

Dall'estensione dei cimiteri si misura la civiltà di un popolo.
In Sicilia, quasi dappertutto ci sono cimiteri molto più grandi dei paesi accanto: danni collaterali della Mafia e dell'Onore.