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da Wikipedia
Il gesto del dito medio alzato, o terzo dito è un comune gesto offensivo fatto con la mano.
Nei paesi occidentali, il gesto del dito medio alzato è ritenuto generalmente un gesto osceno. Viene effettuato estendendo il dito medio verso l'alto e tenendo strette alla mano, contemporaneamente, le altre dita. In alcuni paesi è in uso una variante di tale gesto che consiste nell'estendere anche il pollice. È usato per offendere, ferire e urtare la suscettibilità di qualcuno verso cui si prova risentimento o stizza.
Nei paesi occidentali, il gesto del dito medio alzato è ritenuto generalmente un gesto osceno. Viene effettuato estendendo il dito medio verso l'alto e tenendo strette alla mano, contemporaneamente, le altre dita. In alcuni paesi è in uso una variante di tale gesto che consiste nell'estendere anche il pollice. È usato per offendere, ferire e urtare la suscettibilità di qualcuno verso cui si prova risentimento o stizza.
Le origini di questo gesto non sono conosciute, ma si suppone che risalgano ad almeno 2500 anni fa. Il gesto viene infatti identificato come il gesto del digitus impudicus ("dito impudente") in alcuni antichi scritti Romani[1] e la commedia Le Nuvole di Aristofane contiene dei riferimenti ad esso. L'uso di questo gesto in parecchie e differenti culture è probabilmente dovuto alla vasta influenza geografica dell'Impero Romano e della civiltà Greco-Romana. Secondo un'altra interpretazione, il gesto del dito medio alzato risalirebbe alla guerra dei cento anni tra Inglesi e Francesi: l'esercito della penisola britannica stava vincendo la guerra con incursioni sul territorio francese. La grande arma in più dell'esercito inglese erano gli arcieri. Questi usavano il dito indice e il medio ogni volta che dovevano scoccare una freccia. Fu per questo che ad ogni arciere catturato dai Francesi venivano amputate le due dita. Il gesto del dito medio nascerebbe da ciò, poiché ogni volta che gli arcieri inglesi riuscivano a non farsi catturare dall'esercito nemico alzavano le due dita in segno di scherno.
Un possibile significato è ravvisabile come l'invito, non necessariamente da parte dell'autore del gesto, a subire un rapporto anale oppure ad infilarsi un dito nel proprio retto; poi il gesto di accompagnamento, ovvero il movimento del gomito e del braccio, maggiormente rafforza l'idea di penetrazione.
2 commenti:
Interessante, e anche quando lo usa la Santanchè intende riferirsi alla penetrazione anale?
Mi sfugge del tutto poi il fatto che lo usino tanto intensamente,persone di cui si potrebbe dubitare, causa trascorsi clinici, la capacità coeundi... da qualsiasi parte lo si metta questo digitus impudicus.
Ho trovato il soggetto e l'attore per la mia prossima commedia "Il dito di Lisistrata".
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