domenica 15 giugno 2008

new mecenatismo new

Carissimo diario,
oggi son stato a Grado, ho visto con piacere due nubendi e poi, sulla copertura di un edificio in costruzione, ho visto questa bella poesia di Pino Roveredo, il poeta degli emarginati.
Come si intravede è stata scritta in omaggio ad una immobiliare (INSERCO)
Così crollano i miti. Adesso manca solo Corona che faccia una poesia su un residence in val Degano.

P.S. scusate la sfocatura, ma finchè Tremonti non mi aumenta la pensione, non ho i mezzi per comprare la poderosa macchina di TUTTAPATATA.
A proposito, regionali, all'attacco!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Roveredo, dopo questo non leggerò mai più un suo libro, neppure per addormentarmi

Anonimo ha detto...

Assicuro che ci sono anche poeti che scrivono per cataloghi di arredamento (armadi guardaroba, tavoli, sedie) di Manzano.
Pagano bene. lo farei anch'io, ma mi viene da ridere, quindi mando avanti altri che hanno bisogno e non beccano una lira ai premi letterari.

Anonimo ha detto...

oh sedia, sedia di Majano,
su te riposa il culo
del cittadino e del potente
e in quel momento
solo in quel momento
sembrano entrambi umani.

Quanto ho vinto?

Anonimo ha detto...

Un calcio in culo.

Anonimo ha detto...

Da te lo prendo volentieri, basta che non porti tacchi Gucci

Anonimo ha detto...

C'era una volta un imprenditore friulano con una moglie colta e gentile, appassionata di arte e di letteratura. Lei lo convinse a sponsorizzare presentazioni di libri e di mostre di ogni genere nei paesini sperduti del Friuli e lui, uomo buono e gentile, alla fine si appassionò e usò la sua disponibilità economica per l'organizzazione di una serie di eventi: dall'affitto delle sale, alle manifestazioni, alle cene offerte a tutti i partecipanti. Ovviamente lo fece con il nome della sua ditta, ma non c'era nulla di male. Infatti, tutto questo contribuì, e contribuisce, a veicolare cultura, secondo il principio che anche il privato può e deve essere sponsor, perché il pubblico arriva fino ad un certo punto ma poi magari non ce la fa. Pino Roveredo è una passione letteraria della deliziosa moglie dell'imprenditore. Per lui si è spesa, a titolo assolutamente gratuito, chiedendo recensioni anche a critici che non conosceva; organizzando feste e presentazioni dei suoi libri. Così Pino, che è un animo gentile, scrisse per lei una poesia, la stessa che oggi suscita tanto sdegno solo perché onestamente esposta al pubblico. Questa è una storia vera.

Anonimo ha detto...

Cara Essa,
la tua bella spiegazione mi fa ritirare lo sdegno moralistico; permane tuttavia una impressione visiva negativa.
comunque questione chiusa.