Criticata prima in Spagna, poi da Amnesty International e dalla CIGL, l’ultima campagna pubblicitaria di Dolce&Gabbana è stata censurata perché ritenuta offensiva verso le donne; sotto la minaccia di uno sciopero dei consumatori il giorno della festa della donna (ma le casalinghe fanno la spesa quotidiana in boutique?), gli stilisti presentano le loro scuse ma aggiungono di non essere pentiti, adducendo come pretesto il valore artistico di una foto che allude ad uno stupro di gruppo.
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3 commenti:
La stuprata ha i tacchi Gucci, e poi vedi come gode!
dove opera questa banda di delinquenti? e da che ora a che ora?
Ma, oltre a questo, hanno la loro naturale regolarità?
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