...mentre i soliti lassisti romani ancora credono agli scarni comunicati diramati dalla Slovenia (che a Roma nessuno poi sa tradurre oltretutto) e i burocrati di Bruxelles si interrogano su dove sia la Krsko e cosa ci faccia una centrale nucleare lì.
Noi del vostro giornale che non esiste preferito direttamente dalla linea che fu del confine d'occidente vi diamo l'annuncio in anteprima: la centrale nucleare di Krsko è esplosa liberando la più grande nube atomica della storia.
Ma non preoccupatevi è distante ben 130 km in linea d'aria da Trieste e la proverbiale bora spedirà questa puzzolente nuvola verso altri lidi. Ci sentiamo di tranquilizzare tutti a Barcola: non si perderà neppure un minuto della stagione balneare.
Frutto di una joint venture di Slovenia e Croazia (che all'epoca facevano parte della Jugoslavia) la centrale è stata collegata alla rete elettrica il 2 ottobre del 1981 ma è diventata operativa solo più di un anno dopo: il 15 gennaio del 1983. Si attendeva la dismissione tra una quindicina d'anni ma l'esplosione - ha dichiarato il presidente sloveno - accellererà le pratiche di sostituzione della centrale con un nuovo impianto già concepito. Le scorie nucleari prodotte venivano custodite in un deposito poco distante che avrebbe raggiunto il limite di capacità fra tre anni e qui c'è un certo dispiacere dell'amministrazione perché erano già stati raggiunti ottimi accordi con alcune ditte specializzate campane che avevano avuto già l'ok per usare piazza del Plebiscito come nuovo deposito. I pragmatici imprenditori campani si sono però già sentiti con gli amici sloveni e, nel mentre mangiavano una mozzarella di bufala pucciata nell'haivar, hanno dichiarato congiuntamente che in qualche modo qualcosa si farà lo stesso e che gli accordi non decadono visti anche le ottime relazioni che finalmente si sono instaurate tra i due paesi.
(da la repubblica delle banane, 04/06/08)
6 commenti:
Ringraziamo l'UE per le notizie tranquillizzanti: l'incidente è locale, il guasto è stato individuato, la rete di monitoraggio de VF e dell'ARPA non rileva variazioni di radioattività.
Potrà andare avanti, con fiducia e serenità, il progetto nucleare voluto dal nostro Governatore.
Come già abbiamo pubblicato, il sito è stato individuato, in omaggio alla Carnia, nella zona a maggior rischio sismico del FVG, alla confluenza della val Tagliamento con la valle del But.
Dal Manifesto di domani 5 giugno: La centrale, che dall’inizio degli anni 2000 è comproprietà di Slovenia e Croazia è stata anche al centro di un “affaire” con il nostro ministro degli esteri D’Alema che agli inizi del 2007 si sarebbe detto favorevole al raddoppio del reattore della centrale in cambio della costruzione di un rigassificatore nel golfo di Trieste.
Non sarà uno zampillo di acqua radioattiva a farci cambiare idea sui modelli antropologici che dobbiamo scoprire conoscendoci reciprocamente con un progetto di formazione continua.
Non bisogna preoccuparsi. Basta, per tre mesi non comprare:
-frutta e verdura
-carne e pesce
-pane
-acqua, vino e birra
-qualsiasi altra cibaria.
L'abbiamo già fatto all'epoca di Chernobyl e un po' di dieta non può che far bene alla vasta schiera di obesi che si vedono in giro, grazie alle abbuffate che nell'era berlusconi l'aumento dei redditi consentirà.
Cene carmelitane abolite per sei mesi.
Commestibili i gatti ed i testicoli di nonna Gatta.
Ma non possiamo nutrirci solo di testicoli.
Il governo deve provvedere.
Sandro, sei grande.
Ti adoro, nonostante i profumi che emani.
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