giovedì 22 novembre 2007
prima lezione di comunicazione di partito di admin: se devi copiare, fallo all'estero
“Una grande P verde, una D bianca su sfondo rosso, a dare l'effetto del tricolore. Sotto, la scritta Partito democratico, con un piccolo ulivo. Questo il nuovo simbolo del partito di Walter Veltroni, presentato ufficialmente intorno alle 17. “È il simbolo di un grande partito che guarda al futuro e vuole bene all'Italia. Il partito del patriottismo dolce. Noi saremo così”, dichiara Ermete Realacci, responsabile comunicazione del Pd.” (www.repubblica.it)
"L'autore del bozzetto è un giovane molisano di 25 anni: si chiama Nicola Storto. Nicola Storto è fresco di laurea in Comunicazioni visive e multimediali dello IUAV di Venezia ed ha avuto come docenti Leonardo Sonnoli, Thomas Bisiani, Michel De Boer (Studio Dumbar - Olanda n.d.r.), Enrico Camplani."( www.corriere.it )
www.partitodemocratico.it
www.ad.nl
www.studiodumbar.nl
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15 commenti:
Al di là del "plagio", il nuovo simbolo di sembra decisamente brutto e molto poco attrattivo. Forse si è pensato che l'essenzialità minimalista possa trasmettere un messaggio di rigore e coerenza politica. Sbaglierò ma a me non fa venire in mente nulla di nuovo, solo tristezza. In tante convention per coinvolgere il popolo del nuovo pd, non si poteva discutere anche di questo?
Ragazzi, che esperienza! Aprire il blog e trovare qualcosa fatto dagli altri autori. Grande, grande, grande. La gioia primitivamente marxiana dello spossessamento, in un turbinoso contesto di cambiamenti epocali, tra S. Babila e Crozza.
hanno fatto un simbolo poco attraente e troppo simile a quello del nano... speriamo che non lo sia pure il programma...
a me piace.
ma mario lo sapeva giù... secondo me!
:-D
Carissimi,
al di là del plagio, secondo me il simbolo del PD è molto bello. Forse troppo. E' un po' troppo "di design", alla moda per un simbolo di partito. Anche il carattere della scritta sotto è molto bello, pulito, lineare , ma anche in questo caso troppo alla moda.
Al confronto i simboli, i loghi di Forza Italia e del nuovo partito (l'ultimo è veramente orribile) sono molto (o sembrano) meno ricercati, sono più pacchiani, nella scelta dei colori e dei font.
Così pure nei manifesti, mi ricordo quelli del 2001, quelli di FI erano veramente brutti da un punto di vista grafico, ma molto più efficaci nell'immaginario popolare.
La stessa cosa si può notare nella grafica dei rispettivi siti. E' la stessa differenza che c'è tra le scenografie di la7 e quelle pacchiane di Striscia o di Porta a Porta.
Insomma, la cosa come sempre non è csuale. Anche in questo Berlusconi è più avanti. Il simbolo del PD sa di fighetti, di bravi designer, sa di buona borghesia, di locale alla moda, mentre i simboli Berlusconiani sembrano rustici, fatti in casa, dal Popolo.
un saluto,
cinghios.
PS. direi che il blogging collettivo ha preso decisamnete piede. Complimenti al Mario e a tutti noi.
Spiegazione ideale del simbolo,verde-laico ed ecologista,bianco-democristiani cattoloci,rosso-comunisti operai.Spiegazione comunicativa,richiamo alla bandiera-identità nazionale,così come forza italia scelse l'azzurro come richiamo alla nazionale calcistica.Apprezzate Berlusconi che Ha messo in angolo le velleità dei piccoli fini casini e sta lodando la sinistra di Veltroni,lo sto ascoltando sulla sette...è incredibile,merita attenzione,neanche ferrara riesce ad interromperlo. ibrido
ciao a tutti,
io dico soltanto che il logo è molto scontato e per niente innovativo, praticamente l'opposto del messaggio che il partito democratico vorrebbe dare...in quanto al "povero" ragazzo che lo ha realizzato...vi posso solo dire che è stato un burattino nelle mani di qualcuno piu autorevole...e il suo nome un capro espiatorio...
fidatevi
A me, graficamente patlando, piace. Pensatelo come bandiera al vento.
che bello, a me ricorda tanto il logo della Nipiol!
http://www.citymodebaby.it/html/links.htm
con quelle letterone cicciotte!
A prima vista trasmette freddezza (essenzialità?), è senza poesia (pragmatismo?). Di buono c'è la D sul rosso, un legame caro e convincente.
Cara admin, oggi sul corriere c'è un'intera pagina sui gadget correlati al simbolo. Urge un tuo parere tecnico sulla qualità dei gadget stessi. Dal canto mio non mi convince il cap stile americano, avrei preferito il berretto alla marinaio che mi protegge meglio la testa e che può ispirare il sogno di una lunga navigazione.
Mario, non ho avuto il coraggio di fare un altro post a proposito. Ma l'ufficio comunicazione - sede regionale distaccata - del PD, ha prodotto alcuni nuovi interessanti gadget:
www.madeintriest.com
purtroppo il prof Antonio Romano si sarà azziccato un bel po' di grana da questo progetto...
mandando avanti il povero nicola...
Il logo del PD e accuse dall' Olanda
E`dal 22 novembre che il Partito Democratico ha presentato il suo nuovo
simbolo. Adesso qui in Olanda, ma a quanto mi risulta pure in Italia,
dilaga in internet e nei giornali una polemica sul fatto che il
simbolo del Partito Democratico sia stato copiato dal simbolo di un
giornale olandese.
Ora vorrei scrivere a questo proposito un paio di considerazioni,
la prima è che coinvolgere tutto il Partito Democratico in questa storia
e`semplicemente assurdo in quanto il logo incriminato e`stato
commissionato ad un tecnico dunque è a lui che si dovranno domandare
spiegazioni.
Ad ogni modo e`giusto far valere i propri diritti se si ritiene siano
stati lesi.
Ma c’è da tenere conto che non è possibile che tutti in Italia siano a
conoscenza dell' esistenza di una similitudine nel logo commerciale di un
lontano giornale olandese .
Perciò sottolineo che la commissione del Partito Democratico che ha scelto
il logo ha senz'altro agito in buona fede. Invece il giornale olandese sembra intravedere la possibilita' di sfruttare commercialmente l'attenzione che questa storia sta creando: ora il nome di questo giornale va ben oltre i
confini olandesi.
L’altro punto riguarda gli italiani all’ estero e i loro rappresentanti
eletti nella costituente.
Sottolineando che se si fosse dato più considerazione, più partecipazione, più rappresentatività in ogni commissione, forse equivoci del genere si sarebbero potuti evitare.
Ora ribadisco che il Partito Democratico deve essere il partito di tutti
gli italiani incluso quelli residenti all`estero, e perciò mi auspico sia
ammessa una più grande partecipazione alle commissioni di lavoro
dei nostri rappresentanti eletti all' estero.
In conclusione spero che si faccia al più presto piena luce su questa
inquietante vicenda in modo che non venga strumentalizzata ancora una volta.
elio
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