I CJARSONS DI PIANO D'ARTA vincono una medaglia d'oro
Viva soddisfazione a Piano d'Arta per il recente premio ottenuto dalla locale Soc. Coop. A.R.L. per la fabbricazione di paste alimentari.Il 3 maggio 2002, nell'ambito della XLIX Premiazione del Lavoro e del Progresso Economico presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Udine, è stato conferito alla Latteria il DIPLOMA DI BENEMERENZA CON MEDAGLIA D'ORO, per la produzione dei cjarsons, La motivazione riporta:"LATTERIA SOCIALE DI PROMOZIONE ECONOMICA DI PIANO D'ARTA ...Costituita nel 1883, con il ridimensionamento della zootecnia in montagna, la latteria ha dovuto ripensare la sua attività per scongiurarne la chiusura. In seguito ad un'attenta analisi, i soci hanno deciso di avviare un'attività legata allo sfruttamento delle produzioni agricole, ma anche alla tradizione gastronomica locale, puntando alla valorizzazione del "cjarson". La cooperativa ha avviato così un progetto imprenditoriale di produzione e commercializzazione di questo prodotto per il mercato del conservato, adatto quindi ad uscire dai confini locali. La latteria è riuscita a reinventare la sua funzione, raccogliendo le attese di piccoli coltivatori e soci, rilanciando non solo la sua immagine ma anche quella del territorio di appartenenza".Un meritato plauso all'iniziativa, e in particolare al presidente Fiorenzo De Colle, al Consiglio e a tutti i Soci di questa Latteria, con l'augurio di una sempre maggiore crescita volta alla salvaguardia e alla conservazione dei valori e dei sapori più preziosi e genuini di Carnia.
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qui sfondiamo
Prevenzione per l'Alzheimer
di: Enrico Loi
Secondo due distinti studi, per abbassare in maniera considerevole il rischio di contrarre il morbo di Alzheimer, la patologia che porta alla perdita della memoria e all'incapacità fisica, bisognerebbe alimentarsi con cibi ricchi di grassi non saturi e non idrogenati. Mentre le vitamine antiossidanti non detengono proprietà altrettanto protettive.
Il primo studio è stato eseguito da una équipe di medici del Rush-Presbyterian-St. Luke's Medical Center di Chicago che ha esaminato 815 pazienti la cui età superava i 65 anni. All'inizio della ricerca, durata otto anni, tutti i pazienti non presentavano sintomatologie tipiche del morbo di Alzheimer. Le abitudini alimentari di tutte gli anziani venivano monitorati. Dopo otto anni si è appurato che 131 persone avevano sviluppato la patologia. Tutti gli anziani che si erano alimentati abitualmente di cibi contenenti grassi saturi, come carne, pollame e formaggi, avevano 2,3 volte più probabilità a contrarre l'Alzheimer rispetto a coloro che assumevano una dieta a base di grassi non saturi e non idrogenati. Tuttavia, i medici non sanno spiegare quali siano i motivi per cui diverse tipologie di grassi sono associate a diversi valori di rischio.
Il secondo studio, che è stato condotto da ricercatori della Columbia University di New York, suggerisce quanto sia importante alimentarsi di cibi contenenti carotene e vitamine C ed E per ridurre il rischio di contrarre l'Alzheimer. Sembra che gli antiossidanti riducano il dannoso processo cellulare causato dai radicali liberi, piccole particelle del metabolismo capaci di provocare seri danni ai neuroni e probabilmente portare alla patologia dell'Alzheimer. Tuttavia, anche se questa ricerca ha coinvolto 980 soggetti, non sono trapelate correlazioni fra l'assimilazione di carotene e di vitamine A ed E e lo sviluppo o meno dell'Alzheimer.
Entrambi gli studi sono stati pubblicati dal periodico "Archives of Neurology".
Per saperne di più visitate il sito:
Rush-Presbyterian-St. Luke's Medical Center
Columbia University
Dai ancora 30...ci saranno trenta interessati all'Alzheimer
Perché VEGAN?
Perché per la preparazione di un pasto vegan
nessun animale viene ucciso, maltrattato o sfruttato.
L'alimentazione vegan, oltre alla carne ed al pesce, non contempla alcun prodotto di origine animale: neppure uova, latte, latticini, formaggi, miele, ecc.
Perché mangiare vegan è anche molto salutare, dato che gli esseri umani anatomicamente sono animali frugivori, e quindi costituzionalmente e fisiologicamente assai poco adatti al cibo di origine animale, a cui si sono però adeguati culturalmente o per necessità di sopravvivenza in mancanza di cibi più idonei.
Perché se mangiassimo tutti vegan ci sarebbe cibo più che a sufficienza per tutti, siccome la terra che oggi serve per nutrire una sola persona che consuma carne sarebbe sufficiente a sfamarne ben 20 vegane!
Inoltre, destinando un ettaro di terreno all'allevamento bovino, in un anno otteniamo 66 kg di proteine, contro i 1868 kg di proteine (28 volte di più!) che invece otterremmo destinando, ad esempio, lo stesso terreno alla coltivazione della soia.
Perché mangiare vegan significa un minor impatto sulle risorse del nostro pianeta, che notoriamente non sono infinite. Significa un minor consumo di energia, di acqua, di pesticidi, di inquinanti, di farmaci. Significa minor necessità di terra e di conseguenza minore deforestazione.
Perché è giunto il momento di guardare al futuro con tutti i problemi che abbiamo davanti e non più al passato con i suoi ormai anacronistici presupposti.
Le cose cambiano, gli scenari storici e sociali si modificano:
occorre prenderne atto.
Semplicemente il nostro pianeta non ce la fa più a sostenere i nostri dissennati ritmi consumistici ed il nostro peso ecologico (footprint).
E' giunto il momento di pensare - e soprattutto di porre in atto - nuove strategie e non abbiamo più molto tempo per farlo.
Quindi è necessario cominciare innanzitutto da NOI STESSI, attraverso le nostre scelte di vita quotidiana.
Iniziare dalla nostra tavola è uno dei primi più importanti passi per fare "attivamente" qualcosa.
Ciascuno di noi può fare la differenza e può scegliere consapevolmente di diventare parte della soluzione anziché continuare a far parte del problema.
Per gli animali, per il pianeta che ci ospita e per noi stessi in quanto esseri umani.
[Emanuela Barbero]
Domenica 17 agosto 2008, conclusione infernale weekend d'agosto.
Tutti voi in coda?
Spero di no, spero che come Bruno abbiate preso almeno due mesi di vacanza continuata, dopo lo stress matrimoniale (Bruno, non voi).
Possibile che anche Cara Democrazia taccia?
Vedi notizia sul post Mariano.
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