domenica 27 aprile 2008
Salò. Capire cosa.
"Il ricordo di un dramma, patito o inflitto, è esso stesso traumatico, perchè richiamarlo duole o almeno disturba: chi è stato ferito tende a rimuovere il ricordo per non rinnovare il dolore; chi ha ferito ricaccia il dolore nel profondo, per liberarsene, per alleggerire il senso di colpa. Qui, come in altri fenomeni, ci troviamo davanti a una paradossale analogia fra vittima e oppressore e ci preme essere chiari: i due sono nella stessa trappola, ma è l'oppressore, lui solo, che l'ha approntata e l'ha fatta scattare."
Primo Levi
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1 commento:
Vedi risposta di Cesare Pavese su blog di Sandro (tra un po': devo cercare "La casa in collina")
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