giovedì 1 maggio 2008

Renato Guttuso - Portella della Ginestra

silenzio

4 commenti:

maria ha detto...

Silenzio di disperazione.

Anonimo ha detto...

Né silenzio né disperazione. Hai fatto bene a pubblicare questo dipinto. Spiega meglio di un discorso in piazza, a questo punto, cosa abbia significato in Italia la dignità delle lotte dei lavoratori. Bravo Mario. Grazie.
Aureo

Anonimo ha detto...

Oltre che le lotte dei lavoratori, credo che si debba ricordare e onorare le vittime di un massacro provocato dai fucili sempre caldi di un autonomismo gestito da delinquenti.

maria ha detto...

Rompo il silenzio per chiarire che la mia personale disperazione è determinata da: i contadini siciliani festeggiavano(quel primo maggio 1947)la vittoria di PCI e PSI che avevano conquistato ben 29 seggi all'Ass.Reg., contro i 21 della DC; si battevano contro il latifondismo e la mafia; le raffiche che hanno fatto 11 vittime sono state sparate dalla banda del bandito Giuliano (colonnello dell'esercito separatista strumento della mafia); lo scopo era politico; gravi le responsabilità di Scelba che forse diede l'incarico e certamente garantì impunità ...poi tutti sanno che Giuliano è stato ammazzato dal suo luogotenente Pisciotta...e anche Pisciotta poi è stato avvelenato in carcere.
Francoclaudio, dove stanno i delinquenti?
Aureo, a me la situazione sembra anche molto peggiore, più complicata, meno lineare e primitiva, 60 anni dopo.