sabato 10 novembre 2007

novità.la ricetta di essauira.

(nell'immagine "odio Dado Star")

Dopo le corpose presenze di Maria e Francesca (bei nomi italiani che ci portano la pace interiore) interviene la più orientaleggente Essauira con


Ricetta facilissima per analfabeti in cucina come il signor Mario. Ma anche con alcuni accorgimenti tecnici adatti a pigri o superaffaticati

RISOTTO CON UVETTA E PINOLI

Ingredienti: riso parboiled (che non scuoce), burro, cipolla, uvetta, pinoli

Fare un battuto di cipolla (si trova anche già pronta a cubetti al supermercato surgelata), metterla in una pentola (meglio se di coccio) a soffriggere con un bel pezzo di burro (sì, burro, viva il colesterolo, viene più buono). Quando la cipolla è dorata aggiungere il riso (80 grammi a persona) e lasciarlo insaporire. Coprire con acqua bollente, aggiungere il sale (ma io uso un dado,rigorosamente Star con buona pace dei puristi) e far cucinare il riso mescolando ogni tanto e aggiungendo altra acqua bollente se si asciuga troppo. A tre quarti di cottura aggiungere una manciata di pinoli e una di uvetta che avrete lasciato a bagno, l'uvetta non i pinoli, in acqua calda per una mezz' ora. Finire la cottura.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non snobbo. Solo che oggi, dovendo aspettare in eterno l'omino dei lavori (che per inciso non è venuto...ma gli omini non vengono mai!)ho cucinato:
1) topinambour in tecia (prendi dei topinambour, puliscili bene -io lo faccio con lo spazzolino da denti che uso per i funghi e le cozze- prepara un trito con lardo prezzemolo e cipolla e, dopo averli cotti al vapore, mettili a stufare per venti minuti nell'intigolo.
2) Ragù di triglie per la pasta. Aglio olio e prezzemolo, pomodori a pezzetti sbollentati e privati di semi e buccia. 15 minuti per ridurli in poltiglia. A parte soffriggere i filetti di triglia. Unire e lasciar cuocere altri dieci/quindici minuti
4) trippe (la mia passione). Aglio lardo di colonnata e prezzemolo. Buttare le trippe e bagnare col vino bianco. Pomodoro passato (anche in scatola) e lasciare che si stufino da sole per due ore e mezza (ovviamente sale e pepe, io uso quello turco macinato fresco e misto - bianco, nero e rosa)
5) Crema di rapa e finocchio. Soffritto con cipolla e strutto, buttare la rapa, il finocchio, il cavolo e il broccolo a pezzettini. Lasciare che facciano loro. Salare e pepare alla fine e frullare il tutto.
6) Verdure con la vaporiera: broccolo avanzato e zucchine.
7) Calandracca: solita solfa per il soffritto (strutto, cipolla, prezzemolo), infarinare leggermente la carne a pezzetti, affettare le patate già lessate, abbondare generosamente di capperi, origano e olive taggiasche (sono favolose ovunque). Una bella sbruffata di passata di pomodoro e lasciare che s'annoino in pentola.
8) Sautè di cozze. Ho sperimentato il pentolone con coperchio comprato dai cinesi ed è fantastico. Pulisci le cozze (togli il filo e le passi con lo spazzolino), le metti nel pentolone cinese e aspetti che si aprano. Getti i gusci, filtri l'acqua. Solito soffritto e soliti pomodori sbollentati, aggiungi l'acqua filtrata, un po' di vino e le cozze. E lasci che sia.

Mancano qancora: i filetti di sogliola al vino bianco (li faccio questa sera sul momento) e il pesto alla genovese (dura una settimana e devo per forza mondare il basilico nei vasi...). Fino a sabato prossimo, in linea di massima, non cucino (anche perchè ho ancora del brodo e tortellini e un passato di verdure in freezer). Formaggio c'è, composta anche (mirtilli e cren), un cespo di lattuga 'variegata'...Forse farò qualcosa con le uova e gli avanzi dei formaggi (frico?). Insomma, avrò tutto il tempo per scrivere sui blog (per companatico ai piatti unici, riso o polenta).

Baci

Francesca

Anonimo ha detto...

Ah sì: i crostini col pane vecchio lievemente oliati li preparo domani (servono per la minestra e per le cozze)

Anonimo ha detto...

Brava Essauira, è necessario qualche consiglio agli analfabeti della cucina.
Il Mario deve essere sostenuto per uscire dagli incubi di nere profezie sul futuro dell'umanità, ritrovare il gusto della sperimentazione e della semplicità, non soggiacere inoltre al profluvio verbale di alcune sue collaboratrici. Maria

Anonimo ha detto...

Bene. Ho visto la Madonna. Mi diceva:'chiamami casalinghitudine'.

La casalinghitudine è liberatoria. Ho comprato per 9 euro dai cinesi un mortaio da femmina.

Ci ho messo due spicchi d'aglio e mezzo basilico dei vasi (solo foglie), poi i pinoli. E ho pestato, pestato e pestato.

Non è come col mixer. E' liberatorio! Il basilico si spruzzava in ogni dove, l'aglio s'è squagliato in un battibaleno, i pinoli si sfaldavano ad ogni colpo. Persino il sale grosso si sbriciolava ad ogni pestata.

Adesso tutto giace in un'urna, pardon, in un vaso coperto d'olio.

Erba, Cogne, Perugia? Mi fa un baffo, mi fa...Scateni tutta la tua repressione su implumi foglioline odorose!

Ho provato un simile piacere solo facendo la pasta in casa. Mescolare uovo e farina e poi tirarla, tirarla fino a che non diventi un velo da affettare in striscioline minuscole da arrotolare su loro stesse. Una libidine senza precedenti.

No, non è vero, anche il pane da gioia. Lo smollacci e lo dimeni, lo tiri e l'allunghi, lo spalpeggi finchè non hai trovato la giusta dimensione e lì lo guardi lievitare. E godi.

Adoro cucinare. Tutto e di tutto. Tranne - chissà perchè- i dolci.

Anonimo ha detto...

Dai cinesi si trovano cose incredibili. La pentola per le cozze con coperchio (10 euro in totale)è da sbrego. Il mortaio grande, efficiente e funzionale. Ma il meglio l'ha dato il coccio col coperchio di vetro e sfiatatoio che sopravvive anche senza spargifiamma (che puzza)e che mantiene la cottura senza bisogno d'indagare oltre.

Ho comprato anche il mestolone. Lunedì compro lo spadellatore piatto.

Da anni sogno di liberarmi del forno a micronde. Se lo volete è vostro. La pentola a pressione l'ho regalata a mia sorella, che fa la professoressa e non ha tempo per cucinare. Vivo con pochissime pentole in coccio e poche altre in alluminio. E godo. Perchè è tutto ciò che mi è rimasto. Cucinare.

Anonimo ha detto...

SPAGHETTI ALLA VISSUTO
Lessare gli spaghetti. In una padella a parte far consumare i pelati. Far saltare gli spaghetti dopo aver salato a dovere. Chi piace aggiunga aglio, peperoncino, ma anche un'acciughina.