giovedì 8 novembre 2007

concorsi regionali. senatore turigliatto, dissidente, dimissionario, rientrato


La notizia dell'assunzione del sen. Turigliatto è difficile da trovare, non si reperisce nelle biografie ufficiali, neppure su Wikipedia. Che si vergogni di essere stato impiegato regionale? Non deve vergognarsi, l'impiego regionale non è male, neanche nei gruppi consiliari e magari c'è qualche altro senatore che lo è stato.


Concorso di fine legislatura per i "portaborse" alla Regione Piemonte: anche la Lega Nord Piemont si allinea al consociativismo modello "Roma Ladrona" (07.02.2005)


RASSEGNA STAMPA
LA STAMPA - 02 Febbraio 2005


DENUNCIA DI PRC: DA ASSUMERE UN ESERCITO DI RACCOMANDATI

La carica bipartisan dei portaborse al concorso regionale. In un’interpellanza i nomi dei «figli della politica» da sistemare. Coinvolti parenti di sottosegretari, assessori e semplici consiglieri


Maurizio Tropeano

«Un atto di nepotismo»,come accusa il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Mario Contu. «L’applicazione di una legge regionale condivisa in modo bipartisan da tutti gli schieramenti politici», come afferma l’assessore al Personale, Gilberto Pichetto. Due letture diverse di un unico avvenimento: il concorso per l’assunzione di 100 nuovi dipendenti bandito dalla Regione Piemonte e riservato esclusivamente ai lavoratori dei gruppi politici dell’Assemblea regionale e degli uffici di comunicazione di Giunta e Consiglio regionale.Un concorso che si farà fra pochi giorni nonostante la richiesta di sospensione avanzata da Contu «se non altro per ragioni di pubblico interesse» perché il via libero concesso a questi 100 «privilegiati, figli della politica» lede «in modo inequivocabile gli interessi di altri lavoratori ed in particolare dei 188 vincitori di concorso in attesa di essere assunti con graduatoria ancora valida; di 122 lavoratori a tempo determinato; di più di 200 assunti con contratti Cococo e 30 lavoratori socialmente utili; quindici dei quali non si sono visti rinnovare il contratto alla fine di dicembre ed erano quelli che si occupavano dell'amianto nelle scuole».Ma non c’è solo questo. «All’interno di quell’elenco - precisa Contu ci sono Giovanna Armosino, sorella del sottosegretario all’Economia Maria Teresa; Barbara D’Ambrosio, consigliera comunale di An a Chivasso e figlia dell’ex assessore alla sanità, Antonio D’Ambrosio; Valeria Giordano, consigliera provinciale e comunale a Rivoli e figlia del consigliere regionale della Margherita, Costantino Giordano». E ancora: «Barbara Giuva consigliere comunale di An a Colleretto; consigliere della VII Circoscrizione per il Pdci Riccardo Tecchiati; il vicesindaco di Condove Cristina Galatà (Ds), il consigliere comunale di Chieri Angelo Gilardi (Riformatori), il consigliere comunale di Collegno Gaetano Turone (Forza Italia), la consigliere comunale di Beinasco Simona Bosco (An) e l’assessore all’Ambiente di Piossasco Maria Cristina Abrami (Verdi)». E infine: Carlo Chiama responsabile organizzativo regionale dei Ds e Franco Turigliatto, responsabile nazionale delle politiche del lavoro di Rifondazione; l’ex segretario provinciale del Pdci, Stefano Barbieri.Ancora Contu: «Il concorso privilegiato è frutto di un accordo bipartisan che prevede che su 100 posti disponibili il 67% vadano alla maggioranza ed il 33% all’opposizione. Tutti posti distribuiti con il manuale Cencelli: 18 a Forza Italia; 7 ad Alleanza Nazionale, cinque ciascuno a Udc e Lega Nord, 3 ai Federalisti. Ben ventiquattro arrivano dagli uffici di comunicazione della Giunta e 6 dall'ufficio di presidenza del Consiglio». Stesso discorso per il centrosinistra e per i radicali: «Dieci posti per i Ds, 8 alla Margherita, tre ciascuno a Pdci, Sdi e radicali, due per Verdi e Rifondazione e 1 ciascuno a Riformatori e Udeur».Contu annuncia l’intenzione di presentare un «esposto alla Procura della Repubblica affinché verifichi l’esistenza di un eventuale reato di finanziamento illecito ai partiti. Nel frattempo spero che il presidente Ghigo sospenda il concorso ma esporrò il caso anche alla candidata del centrosinistra, Mercedes Bresso «per sapere che cosa ne pensa chi, soprattutto a sinistra, dice di battersi contro il lavoro precario».


LA STAMPA - 02 Febbraio 2005

«Il concorso si farà perché la Giunta sta applicando una legge votata dal Consiglio e che non è stata impugnata dal Governo. Un provvedimento legittimo che è stato condiviso da tutti i gruppi. L'unico consigliere che si era opposto è stato proprio Contu». Gilberto Pichetto, assessore al Personale, spiega perché il concorso riservato per i 100 dipendenti dei gruppi politici regionali e gli uffici di comunicazione della Giunta e del Consiglio non sarà sospeso.Assessore, il consigliere Contu parla di persone che passano davanti a vincitori di concorso, cococo, lavoratori socialmente utili, persone che aspettano da anni di essere assunte. Che cosa risponde? «Ci sono persone che a livelli diversi hanno maturato dei diritti, è indubbio. E' stata l'Assemblea regionale, nella sua autonomia, a stabilire una corsia riservata per i dipendenti dei gruppi politici, degli uffici di comunicazione della Giunta e dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio. Quel provvedimento è diventato legge e la Giunta deve applicarlo».Contu parla di incostituzionalità del provvedimento. E' così?«Il governo nazionale ha dato il via libera al provvedimento. La Giunta ha così dovuto trovare la copertura finanziaria e iscriverla a bilancio. Abbiamo applicato una legge che, lo ripeto, tutti i gruppi politici hanno assecondato. Anche le opposizioni non hanno fatto le barricate».


LA STAMPA - 03 Febbraio 2005


Grazia Longo


Non si sentono né raccomandati, né privilegiati. Semmai parecchio infastiditi dal «polverone sollevato da Mario Contu». Il giorno dopo le accuse di «nepotismo» avanzate dal consigliere di Rifondazione comunista, i 100 portaborse in gara per l’agognato posto fisso difendono la loro posizione. Imbarazzati per il concorso regionale «blindato» (100 candidati per 100 posti), studiato apposta per loro? «Neanche per sogno. Lavoriamo da una vita in Regione e un riconoscimento definitivo ci sembra più che giusto».Hanno un’età prevalentemente compresa tra i 20 e i 30 anni - ma c’è anche qualche cinquantenne - sono diplomati o laureati, da parecchio tempo sono occupati presso segreterie di partito, assessorati, pubbliche relazioni, in alcune circostanze sono imparentati con politici di carriera. E soprattutto possono difendersi dietro lo scudo del politically correct: appartengono a tutti i partiti, compreso quello di Contu, che ha denunciato il caso. Oggi guadagnano tra i 700 e 1100 euro al mese (anche se qualcuno ne percepisce quasi 2000), dopo il concorso avranno diritto a uno stipendio che oscilla tra i 1200 e i 1400 euro.Molti di loro non vogliono parlare, «per carità non abbiamo nulla da nascondere, meglio tuttavia non cavalcare la polemica», ma qualcuno non ha paura di esporsi. Come Valeria Giordano - 22 anni appena compiuti, figlia del consigliere regionale della Margherita Costantino Giordano -, che si divide tra l’impegno di consigliere al Comune di Rivoli e alla Provincia, e l’attività al gruppo regionale della Margherita nel settore politiche giovanili.«Io una figlia di papà? Non esageriamo. Non è mica la prima volta che si organizza un concorso del genere. Ogni fine legislatura si offre la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato a tutti coloro che hanno dedicato tempo ed energie a un partito, a un assessore. Io dovevo ancora finire il liceo e già aiutavo mio padre. Lui peraltro, la legge sul concorso l’aveva pure bocciata in consiglio. Ma una volta che è stata approvata perché avrei dovuto rinunciare proprio io?». Mentre voi ci accingete a sostenere l’esame ci sono 188 vincitori di concorso che ancora aspettano di essere assunti. Le sembra giusto? «Sono due fenomeni distinti, il nostro è un concorso ad hoc che non interferisce sugli altri. Inoltre non è detto che una volta superati il test scritto e il colloquio verremo assunti. Per ora l’importante è studiare e incassare un buon risultato, poi si vedrà».In pace con la propria coscienza e in attesa «di poter finalmente ottenere un’occupazione a tempo indeterminato» è anche Cristina Galatà, 29 anni, vicesindaco a Condove e impegnata ogni giorno nella segreteria regionale Ds. «Deve essere chiaro a chiunque che non siamo di fronte a un caso di favoritismo - dichiara -. È un’operazione pulita, trasparente, alla luce del sole. Non vedo perché si devono creare delle penalizzazioni al contrario: è una colpa se io e altri colleghi abbiamo già lavorato a Palazzo Lascaris? Inutile aggiungere altro per evitare strumentalizzazioni». In difesa della figlia Barbara, scende in campo direttamente suo padre: l’ex assessore regionale alla Sanità, Antonio D’Ambrosio: «Non c’è niente di male, capirei se avessi assunto mia figlia quando ero assessore, avrei potuto darle uno stipendio da favola, e invece adesso guadagnerà il minimo previsto per i contratti amministrativi. Mia figlia ha sempre lavorato con impegno e serietà, semplicemente non aveva un contratto a tempo indeterminato. Glielo consentirà il concorso, come peraltro avviene ogni fine legislatura». Impossibile da raggiungere, invece, un’altra parente doc, Giovanna Armosino, sorella del sottosegretario all’economia, Maria Teresa Armosino (Forza Italia). Gli altri sono nomi meno noti. Tutti però con un unico obiettivo: superare brillantemente gli esami del 21 e 28 febbraio prossimi.

LA STAMPA - 03 Febbraio 2005


DS E AN SCELGONO DI NON COMMENTARE. I RADICALI: TROPPI NOMI FAMOSI Palazzo tra silenzi e imbarazzi. «Ma anche Rifondazione beneficia della legge»
«Sarebbe interessante valutare quanti degli attuali dipendenti e funzionari della Regione sono stati assunti attraverso un concorso riservato nel corso degli anni. L’assunzione in sanatoria è una prassi consolidata. Noi abbiamo votato no. Abbiamo cercato di modificare quella legge ma certo non possiamo dire ai nostri collaboratori di non partecipare a quel concorso». E’ l’analisi di Bruno Mellano, capogruppo dei radicali a Palazzo Lascaris, il giorno dopo lo scoppio delle polemiche nate intorno al concorso riservato per l’assunzione di 100 dipendenti dei gruppi consiliari e degli uffici di comunicazione di assessori e ufficio di presidenza del Consiglio. Aggiunge: «Su una cosa Mario Contu ha ragione: non è bellisima la presenza in quell’elenco di persone con cognomi famosi»Quel concorso, comunque, si farà come ha ribadito ieri mattina il presidente Enzo Ghigo: «Stiamo applicando una legge approvata dal Consiglio regionale che ha ottenuto il via libera del Governo». Del resto come ha ricordato l’assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto, quella «legge è stata approvata con un consenso bipartisan». Così Valerio Cattaneo, capogruppo di Forza Italia, difende una legge «votata praticamente da tutti. Quel concorso è regolare. Anche Rifondazione Comunista beneficia del provvedimento e spiace che per una polemica interna a quel partito, cioè per il fatto che Mario Contu non sarà ricandidato, persone che hanno seriamente lavorato si ritrovino sbattute in prima pagina solo perché hanno rapporti di parentela con qualche politico». Giuliana Manica, capogrupo dei Ds, non commenta. Anche Marco Botta, capogruppo di An, sceglie la strada del silenzio. Difende il provvedimento Claudio Dutto, capogruppo della Lega Nord, anche se precisa: «Per quanto ci riguarda parteciperanno al concorso solo ragazze che da anni lavorano per la Lega e che non hanno parenti famosi e non ricoprono incarichi di partito». Aggiunge: «Ciascuna di loro lavorato con noi da almeno cinque anni. Tutte hanno un contratto a tempo determinato e si tratta solo di formalizzare dei rapporti esistenti». Insomma «non vedo che cosa ci sia di così scandaloso». Antonello Angeleri, capogruppo dell’Udc, spiega: «Ditemi in quale legislatura non è stata fatta una sanatoria. Scagli la prima pietra chi non è senza peccato». Mino Taricco, capogruppo della Margherita, non entra nel merito della questione perché «sono entrato in Consiglio dopo l’approvazione di quella legge. Credo si tratti di una prassi consolidata».Enrico Moriconi, capogruppo dei Verdi, spiega: «Ho votato contro e credo che per il futuro si potrebbe anche adottare la soluzione della Camera dei deputati che ha assunto per concorso pubblico personale che ha poi destinato ai vari gruppi». Aggiunge: «Per che che ci riguarda, comunque, faranno il concorso persone che erano fuori dal mercato del lavoro. Validi collaboratori e non certo dei portaborse».Mario Contu il consigliere di Rifondazione che ha sollevato il caso con un’interpellanza, non è stupito di queste reazioni e precisa: «Nessuno mette in discussione i diritti acquisiti dai dipendenti dei gruppi: il problema è che il Consiglio regionale ha deciso di riservare loro una corsia privilegiata che assegna a questi figli della politica diritti maggiori di persone che hanno vinto un concorso, precari, lavoratori socialmente utili e lavoratori a chiamata».


LA STAMPA - 03 Febbraio 2005


LETTERA AGLI ASSESSORI

I sindacati: rigore a senso unico

Cgil-Cisl-Uil scrivono agli assessori Galante e Pichetto e al presidente Ghigo per ricordare che «a fine dicembre sono stati invocati i rigori della Finanziaria per rifiutare l’assunzione di 14 lavoratori socialmente utili nella sanità e per i quali esistono numerosi e precisi impegni ufficiali circa la loro stabilizzazione». Proseguono: «Non comprendiamo come si possa contemporaneamente licenziare 14 persone ex Lsu e avviare assunzioni per un numero ben più elevato di persone utilizzando a “corrente alternata” i rigori della Finanziaria». Sconcerto per le decisioni della Regione anche da parte dei segretari regionali del sindacato confederale Scudiere, Rossetto e Scotti che sottolineano come il concorso per i collaboratori di assessori e consiglieri - peraltro già fatto alla fine della scorsa legislatura - sancisca l’esistenza di lavoratori di serie A e di serie B.

LA STAMPA - 03 Febbraio 2005
PAROLE E FATTI

Competitività formato famigliadi Elsa Fornero*

LA STAMPA ha fatto molto bene a dare risalto alla notizia del prossimo concorso per l'assunzione di 100 nuovi dipendenti regionali, riservato esclusivamente ai lavoratori dei gruppi politici dell'Assemblea e degli uffici di comunicazione di Giunta e Consiglio. E' un provvedimento che merita, infatti, di essere segnalato e condannato per diversi motivi. Al di là dell'evidente nepotismo (nelle liste dei privilegiati che possono partecipare al concorso figurerebbero molti parenti di uomini politici nazionali e locali), esso rappresenta un'offesa nei confronti di tutti quei giovani che, aspirando a un'occupazione, affrontano, senza favoritismi né privilegi, la dura competizione del mercato del lavoro. Provvedimenti di questo genere sono, inoltre, in netto contrasto con le reiterate dichiarazioni in favore dell'efficienza degli uffici pubblici, che soltanto una sana concorrenza e la scelta dei migliori possono aumentare. Se la notizia è aberrante in sé, le dichiarazioni dell'assessore Pichetto nell'intervista a La Stampa sono, a loro volta, davvero sconsolanti, e mostrano quanto sia grande il divario tra politici e cittadini. L'assessore infatti non si preoccupa di trovare neppure una parvenza di difesa sostanziale del provvedimento (per esempio, la necessità degli uffici di procedere ad assunzioni in tempi brevi), ma si limita a legittimarlo in modo formale, ricordando come esso sia passato in modo bipartisan e come non sia stato impugnato dal governo. A parte il fatto che all'approvazione unanime è mancato, lodevolmente, il voto di Rifondazione Comunista, a nessuno sfuggirà come tante volte, in passato, i politici abbiano coperto malefatte adducendo una sorta di generale consenso su di esse. Episodi di cattiva amministrazione come questi non incoraggiano di certo la partecipazione dei cittadini al voto, ma fanno piuttosto sorgere il desiderio di una presa di distanza. Rassegnarvisi, però, sarebbe sbagliato.Si discute molto, in questi giorni, del declino del Paese e del decreto sulla competitività, quasi che esso potesse, in modo taumaturgico, rimediare ai tanti mali che affliggono la nostra società. La competitività di un sistema, però, non cala dall'alto, ma risulta da tanti comportamenti, anche piccoli che, a ogni livello, promuovono la competenza, la preparazione, la trasparenza, la professionalità. Nulla di più lontano da tutto ciò nel provvedimento della Regione. Viene spontaneo allora un suggerimento per il ministro Siniscalco: nel decreto sulla competitività inserisca un bel divieto ai concorsi riservati!* docente universitario

TORINO CRONACA - 4 FEBBRAIO 2005


BUONANOTTE - di Manlio Collino


GUANCE COME NATICHE
Il concorso "blindato"(100 concorrenti per 100 posti), per i portaborse della Regione non è illegale. Ci mancherebbe. E' anche trasversale, cioè riguarda tutti i partiti, compresa Rifondazione Comunista, anche se Mario Contu (il consigliere che ha sollevato il caso) è di quella scuderia. Ma la bianca veste dei moralisti va stretta anche a Prc: basti ricordare il suo silenzio sui pasticci del Toroc, compensato dall'assunzione di molti autonomi dei centri sociali nell'organizzazione olimpica. In Regione allargano le braccia: "L'assunzione in sanatoria è prassi consolidata". Peggio ancora. Non mi consola venire a sapere che ad ogni fine legislatura 100 furbetti e figli di papà ottengono il posto fisso (e pubblico, cioè eterno e senza contropartita in prestazioni) da 1400 euro al mese. Un bel privilegio, sia in una Torino che conta i cassintegrati a decine di migliaia, sia in un'Italia dove anche i praticanti giornalisti hanno il contratto a termine e una paga da 700 euro al mese. Discorsi qualunquisti? Pazienza. E' ora di finirla. E' ora che i cittadini "fuori dal giro partitico" si accorgano dell'enorme distacco che si è creato tra le loro legittime aspettative di soluzione dei problemi reali (compito che hanno delegato ai politici) ed il modo di comportarsi di costoro. I politici di professione sono ormai una vera e propria casta, ingorda, ambiziosa e trasversale. Anche cinica e spudorata: non si vergognano manco di ingozzarsi alle nostre spalle dopo averci blanditi brevemente sotto elezioni. Perché siamo noi che li votiamo, ricordiamocelo. Sempre noi. Astenersi non serve ma votare Pannella sì: è lui che aveva promosso il referendum contro il finanziamento dei partiti. L'aveva anche vinto. Ma i politici hanno barato, cambiando le carte in tavola. L'hanno ripristinato sotto altra veste (rimborso elettorale!), senza vergogna, votando di notte come i ladri. Al governo c'era D'Alema, ma lui o un altro fa lo stesso, tanto erano tutti d'accordo. Ricordiamocelo, in cabina.

4 commenti:

mf ha detto...

Notizia vecchia? Sì, ma ieri è tornata di attualità. In commissione al senato è stato deciso che la la regolarizzazione dei precari (vexata qaestio) scatterà solo a seguito di prova selettiva, ma anche che dal piano saranno escluse LE FIGURE DI DIRETTA COLLABORAZIONE CON GLI ORGANI POLITICI. Che ne penserà il sen. Turigliatto, ma anche altri eventuali?

Anonimo ha detto...

ma non parliamo sempre e solo male di politica...

http://lerner.style.it/archive.php?eid=31&y=2007&m=11

mf ha detto...

Cara admin (di Zvech), come mi impari, admin non è un nick, ma un lavoro. Il Mario si è stancato di bloggare e mi ha assunto a sette euro/ora in nero. Quindi io sono la admin del Mario, precaria, in prova e sottopagata (e pure rumena). Neppure mi sogno di essere una admin vera.
Ti ringrazio per la segnalazione di Vanity Fair, è una Testata che trovo di grande pretigio. Mi piacciono soprattutto le poesie dell'on. Bondi, specie l'ultima dedicata all'on. Cicchitto, che è piaciuta pure all'on. Grillini.
Come vedi accolgo volentieri il tuo invito a parlar bene della politica. E intendo continuare a farlo ora che il Mario si è levato di torno.
Con affetto, ma anche di più

la tua Jovanka

Anonimo ha detto...

Mario, licenzi quella sfaticata e prenda me. Io quel compenso me lo sogno. In nero poi è una meraviglia, così mi becco anche l'assegno del reddito di base. Software permettendo.