mercoledì 15 ottobre 2008
Eroi e basta
In pensione dal 31/7, l'ex segretario del Comune di Lecco, Mario Moschetti, è tornato in Comune con regolare contratto di funzionario amministrativo e incarico di capo gabinetto. Ma con una variante: non percepirà alcuna retribuzione. Lavorerà 18 ore settimanali (ma nella realtà saranno di più) alle dirette dipendenze del sindaco senza guadagnare un euro e rispondendo a tutti i vincoli del dipendente statale.
Il sindaco di Lecco, Antonella Faggi, aveva detto che non lo avrebbe "lasciato andare tanto facilmente" è così è stato. In tempi di manager superpagati nei Comuni, ecco un caso assolutamente opposto. "Mi rendo conto che una tale modalità potrà apparire singolare e fortemente anomala soprattutto a quanti non riescono a concepire il loro impegno sociale o professionale al di fuori di una adeguata e sostanziosa contropartita in termini monetari", ha scritto Moschetti al sindaco.
"Accettando questo incarico intendo onorare un impegno morale che avevo preso nei suoi riguardi al momento in cui ha assunto la carica di sindaco e a cui, con la mia improvvisa decisione di dimettermi, sono venuto meno e perchè ritengo immorale e contrario ai miei principi di correttezza che, a fronte del cospicuo trattamento economico di cui godo come pensionato, ottenga dall'ente presso cui ho prestato servizio per tanti anni e che si dibatte in notevoli difficoltà finanziarie, un corrispettivo per un impegno limitato nel tempo e per una modesta quantità di ore lavorative".
(08 ottobre 2008)
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6 commenti:
largo ai giovani
Eh, caro, i giovani bisogna pagarli. Se no come fanno a fare il mutuo per la casa?
Quale dei due è il signor Moschetti?
Devo essere sicura della mia scelta.
I miei principi e il mio impegno morale mi impediscono di iscrivermi a Facebook, come mi suggeriscono alcuni colleghi fannulloni.
A me, questo Facebook sembra un cagata pazzesca.
Potrei chiedere il posto per entrare di ruolo al liceo di Casal di Principe (Caserta).
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