venerdì 17 ottobre 2008

Historia magistra vitae




















"Il sacrificio della nostra patria è consumato: tutto è perduto; e la vita non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e le nostre infamie”.
da Ugo Foscolo "Le ultime lettere di Jacopo Ortis", romanzo epistolare che nasce da una profonda delusione politica, il tradimento di Napoleone.
Il Trattato di Campoformido fu firmato il 17 ottobre 1797 da Napoleone Bonaparte, generale dell'esercito francese in Italia, ed il conte Louis de Cobentzel, che rappresentava gli Asburgo d'Austria. A Villa Manin (Passariano di Codroipo), dimora estiva dell'ultimo Doge, Lodovico Manin, e datato "Campoformido", piccolo paese alle porte di Udine, perché equidistante tra villa Manin, dove Napoleone risiedette da agosto a ottobre, e Udine, sede del comando austriaco.
Il trattato rappresentò il collasso della prima coalizione antifrancese e la conclusione vittoriosa della I campagna napoleonica d'Italia.
Una conseguenza di questo trattato fu la fine della Repubblica di Venezia che veniva ceduta, con Istria e Dalmazia, all'Austria, che, in cambio, riconobbe la Repubblica cisalpina. Alla Francia andavano inoltre tutte le isole Ionie (Corfù, Zante, Cefalonia, etc.)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non capisco davvero i perchè di tutti questi scioperi e proteste. I bambini vengono portati in piazza, i trasporti non funzionano, tutti vogliono discutere e non si rassegnano alla crisi. Che delusione!

Anonimo ha detto...

Che remitùr!

Anonimo ha detto...

no se pol più

Anonimo ha detto...

I trattati servono, perchè poi si va a bere e a mangiare, se no che cosa rimane.