venerdì 10 ottobre 2008

Contro il carovita per resistere alla crisi finanziaria torniamo ai fondamentali: 1. il brodo

Le minestre sono sempre state il piatto più importante, e il brodo nel quale dovevano essere cotte era un elemento fondamentale. Fino agli anni '50 c'erano almeno due tipi di brodo: quello dei ricchi, il brodo vero e proprio, e quello dei poveri, fatto con il battuto di lardo.
Quello buono, detto s-ciapà (tagliato) perchè fatto con due carni (bovino e gallina). Questo è l'unico ancora in uso, e, parlando di brodo, salvo diversa indicazione, si intende sempre questo.
I poveri, la maggioranza, dovevano accontentarsi di un surrogato fatto con il lardo. La carne era per i ricchi o, un pezzettino, per Natale. Il lardo invece veniva dal maiale allevato in casa con gli scarti; e le cipolle crescevano nell'orto.

Brodo ricco

Far bollire acqua e sale q.b., una carota, una foglia di sedano, e una cipolla. Volendo (e lo consiglio) si possono aggiungere cannella, chiodi di garofano. Al bollore si introduce nella pentola una uguale quantità di polpa di manzo e di gallina da brodo. Un tempo di cottura ragionevole è tra un'ora e mezza e due; si può usare benissimo la pentola a pressione, ricordandosi di dimezzare i tempi. Manzo e gallina vanno introdotti a bollore perchè poi, di solito, saranno serviti come secondo.

Brodo povero

Preparare un soffritto con un etto e mezzo di lardo battuto ed una cipolla. Quando la cipolla sarà rosolata e il lardo sciolto, colare e versare il grasso soffritto in due litri d'acqua, salare e mettere a fuoco. Più che di brodo si tratta quindi di acqua con un po' di grasso, profumata di cipolla.

Un particolare ringraziamento a www.cucinamantovana.it per la consulenza.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Che malinconia!...La mia nonna faceva sempre il primo. Perchè, una volta, eravamo ricchi anche se eravamo poveri.

Anonimo ha detto...

Impoverita...impoverita

Anonimo ha detto...

Non è male quale col dado Knorr

Anonimo ha detto...

non guardate me.

Anonimo ha detto...

Chi si ricorda la ricetta del brodo dei becchi?

Anonimo ha detto...

El dado col sapor de libertà

Cò xe rivà sto dado
libertà per la dona gà portado;
ma ti, omo, lavora
un dado che te fazi el tuo lavor
no i gà inventado, ancora!


- Cossa?! drento quel dado ghe xe un litro de brodo?!
Lei la me ciol pel fioco, siora Nina......
- Ma no, la vardi, gò un pignato svodo
ghe meto acqua, dado e pò pastina.
Xe coto, e lei la assagi:
pò la me disi se ghe piasi el Maggi.


Tempi de novità, cussì le done
el fornel le podeva abandonar
almeno per un poco, e altro far.


Andando avanti, specializasion:
masinada con dado e pomidoro
el sugo presto pronto e anche bon.


Pò, a un trato, a l'omo no ghe xe andà più zò,
e la baba: " prima te andava ben, e 'desso no?!
Co mi uso stò dado, pareria che te sechi......"
- "Me seca sì! I amici continua a domandar:
Tu moglie, bela dona, cossa te fa magnar......
Brodo de bechi?

Anonimo ha detto...

Questa la xe del vecio, caro Virgilio.O no?
Ma nel vero brodo de bechi ghe entrava de sicuro anca la farina.

Anonimo ha detto...

ma non diciamo stronzate. Quello era brodo brustolà.