mercoledì 8 ottobre 2008

ETICA & BALLE


Il nostro amato cavaliere pochi giorni fa ha detto (cito testualmente):
"Dobbiamo assolutamente riportare l'etica nel mondo della finanza".

Da quale pulpito arriva la predica, si diceva un tempo. Ma vediamo assieme alcune frasi che hanno certamente altrettanta forza, dignità, credibilità e spessore:
“Quello che amo davvero è la bontà d’animo, … e poi mi fa impressione anche solo vedere il sangue!” (Jack lo Squartatore)
“Trovo il sesso noioso e ho una vera e propria repulsione per il membro maschile” (Eva Henger)
“Da anni mangio uno yogurth a colazione, insalata a pranzo e una fettina di carne o del pesce la sera” (giuliano ferrara)
“Ho sempre combattuto la droga a testa alta per dare un esempio forte ai giovani” (Diego Armando Maradona)
“Sono una specie di Monaco Zen, mai perso la pazienza in vita mia” (vittorio sgarbi)
“Ho sempre votato Rifondazione Comunista” (bruno vespa)
“Sono un giornalista” (vittorio feltri)
“E’ una porcheria che alcuni atleti usino il doping. Io ho sempre contato solo su un duro allenamento” (Ben Johnson)
“Vado sempre in vacanza in Medio Oriente e adoro il cous-cous” (mario borghezio)
“Sono un giornalista” (maurizio belpietro)
“Va bene, ormai quello che è stato è stato: domani chiedo scusa e dico tutto” (giulio andreotti)
“Da giovane ho partecipato a Miss Italia” (Rosy Bindi)
“Pochi sanno che sono Laureata in Fisica e Astrofisica con 110 e lode” (antonella clerici)
“Sono un giornalista” (mario giordano)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

perchè? caro signor Gatto, lei come vorrebbe chiamare Feltri, Belpietro e Giordano?
Il sapido elenco dimostra che chi le spara più grosse, ha molta ragione.

Giuseppe Gatto ha detto...

Beh, faccio davvero fatica a trovare un aggettivo calzante e sufficientemente completo per descrivere i tre loschi figuri di cui sopra. Certo in assenza di una situazione così imbarazzante per la Libertà d'Informazione e la Democrazia i tre suddetti scrivendoli farebbero certamente un altro mestiere...

Anonimo ha detto...

Finalmente uno non travolto da facebook.
Boia chi molla

Anonimo ha detto...

Dopo mezzora su facebook tornare su un blog normale è come prendere 40 gocce di lexotan.

maria ha detto...

Concordo con i due ultimi decadenti giudizi.
La tecnologia sopprime la creatività.
Tuttavia, tra le affermazioni riportate nel post, quelle della Clerici e di Rosy Bindi mi sembrano le più credibili.

Anonimo ha detto...

@Maria: se fossi volgare direi: "Minchia!" :-)