sabato 13 settembre 2008

pane fascista


Il miglior pane, in centro città, si trova in una panetteria fascista. L'ho scoperto vedendo un giorno sulla vetrina un manifesto commemorativo di Mussolini.

Sono puliti, cortesi ed hanno buona qualità.

Così vado a prendere il pane lì.

Alle coop, ad esempio, il pane si trova confezionato in plastica, per cui è sempre molliccio.

Ma è politicamente corretto quello che faccio?

E cosa ne pensa il Partito della ristorazione comunista?

E' meglio fare il pane in casa?

Risposta a questo problema concreto non lo ho trovato nel programma del PD.

Avete una soluzione?


P.S. Ma perchè una volta i panifici aprivano alle 5 ed adesso alle 8? (anche il fascista)



5 commenti:

Anonimo ha detto...

Dieta speciale per regolare l’intestino a base di latte e pane bianco (secondo il Dott. Franz Xaver Mayr), praticata presso la Casa di Cura von Guggenberg.

Anonimo ha detto...

Ma perchè farsi tanti problemi?
Pane, amore e fantasia.

Anonimo ha detto...

Ecco, Ecco, non mi era venuto in mente prima: il pane è il bene assoluto e primario.
Per cui chi ha promosso la battaglia per il grano e per il pane, non può assolutamente essere il Male assoluto.
Alemanno ha ragione: il male ass. sono le leggi razziali.

Anonimo ha detto...

pane al pane, ma anche vino al vino.
in Africa doveva andarci Veltroni, invece ci va Prodi.
casi della vita, ma chi ci rimette è sempre l'Africa

Anonimo ha detto...

E' sicuramente un problema non banale. Costituiremo un'apposita commissione d'inchiesta per fugare i dubbi di tutti i compagni e per poterli far mangiare serenamente senza che il boccone vada di traverso.