domenica 7 settembre 2008

Mare di nebbia: lettera di militanti academici a Valtere


C.David Friedrich: Viandante sopra mare di nebbia (1818)

Caro Valtere,
dopo il tuo discorso di Firenze, ci sentiamo molto colpiti.
Abbiamo capito: non c’è nessun Mar Rosso da attraversare, non ci sono più dirigenti nel PD perché ognuno va per conto suo, anche la sinistra-sinistra non c’è più (per una sorta di cannibalismo interno), ci sono solo interessi da tutelare e toppe da mettere ai buchi dei pantaloni e delle scarpe.
Quindi non parlarci di militanza, perché di fatto qua non milita più nessuno: il popolo desidera essere rimorchiato su mezzi di salvataggio, per evitare di finire come tanti clandestini.
Il popolo aspetterà paziente che la nebbia si diradi e intanto cercherà di arrivare alla fine del mese tutelando la propria sicurezza. Il popolo è deluso, ma rimane molto critico verso chi lo ha condotto al periglioso passo di costruire un amletico partito unico da due inconsistenti, rimane molto critico verso ogni assessore o uomo politico che fa dichiarazioni roboanti e giustizialiste.
Caro Valtere, tu ci hai provato, ma smettila di fare la vittima, e trova qualcosa altro da fare: perché non ti sposi? Potrebbe essere una soluzione. E non hai le difficoltà oggettive di Brunetta.
Però dopo non venirci a dire che hai cambiato idea e che -anche lì- ti hanno preso contropiede.
Ti consolerà il pensiero che la politica è come il matrimonio:
consente sempre di divorziare.
Con stima e affetto, alcuni militanti fondatori.

8 commenti:

mf ha detto...

Resto della mia idea.Il pd si è illuso di poter rappresentare larga parte della "sinistra", fingendo di crearsi come nuovo partito, ma mettendo in moto tutta una serie di procedure ed una dirigenza completamente di vecchio stampo. Le stesse primarie (confronta con gli Usa) non hanno fatto altro che eleggere candidati preconfezionati (Prodi e poi Veltroni). Ora D'Alema, rinfrescatesi le idee dopo il bagno, propone a Veltroni di aggregare lui stesso e Fioroni alla gestione del partito, confermando esplicitamente quanto detto sopra. Per fortuna la legislatura è lunga, ma il tappo con cui i dirigenti nazionali e locali hanno sigillato il partito è, allo stato, impossibile da togliere. L'unico fatto che consola è che al di là della maggioranza certa che sostiene il centro-destra, tuttavia resiste una cultura "progressista" che troverà modo di conservarsi e di esprimersi al di fuori del partito. Anche nel web, per quel poco che possa contare ed anche nei modi più innovativi ed originali.(Pietoso il sito del pd, tra parentesi).
Abbiamo toccato il fondo, come strutture, ma c'è ancora più fondo da toccare.

Anonimo ha detto...

La tua analisi sembra confermare il detto "Mejo il tapon del buso" che però può anche essere rovesciato in "Pezo il tapon del buso"...gli accademici progressisti possono discutere, ma il buso rimane...enorme.

Anonimo ha detto...

I DS potevano tentare di trasformarsi in un un moderno partito riformista. Invece hanno preferito immergersi nella broda assieme a teodem, teocon, ulivi e margherite, e la broda è riuscita nauseante.
Giustamente, a volte l'unica via d'uscita è il divorzio.

Radio Pazza ha detto...

Ciao, siamo Grex e Bak. Abbiamo creato Radio Pazza e vorremmo scambiare i link. Ti va?

Facci sapere via mail su radiopazza@gmail.com

Intanto ascoltaci su http://radiopazza.blogspot.com

ciaoooo

RP

Anonimo ha detto...

Sarei contento di partecipare alla festa di addio al celibato. Si può sempre rimorchiare,vero?

Anonimo ha detto...

Visto? Valtere si dimette dalla commissione Museo della Shoah, in polemica con Alemanno e con Larussa.
E poi dite che non ha spina dorsale!

Anonimo ha detto...

Valtere sapendo benissimo di perdere ha costruito un partito con oltre il 30% dei voti rastrellando tutto quello che poteva rastrellare alla sua sinistra. Fin qui tutto bene per Valtere.
Ma il PD per sua natura è un partito essenzialmente di governo. Se non governa come fa a distribuire le poltrone che non ha? Da qui la crisi.

Anonimo ha detto...

Giusto: una crisi di distribuzione di poltrone pieghevoli...e così i militanti rimangono in piedi.