sabato 12 luglio 2008

indagine sul campo


Il blogger, anche in vacanza, non può non indagare. Sul campo. Ora è ad Arta Terme, dove fonti giornalistiche degne di ogni fiducia hanno rivelato che si costruirà una centrale nucleare. E' vero. Vicino alle vecchie terme giace, da anni incompiuta per fallimenti vari, una grande piscina, la cui realizzazione era prevista con fondi comunitari.
Non v'è speranza che i celti del luogo concludano l'impresa.
Ma... il capo dei celti, unni, siculi et cetera pare abbia concluso in terra lontana un accordo per deviare i fondi comunitari non utilizzati dall'Italia (un pozzo di S.Patrizio) per aiuti alla povertà ed alle malattie.
Effettivamente sta piscina ad Arta era superflua per il posto. Non solo, il capo dei celti, recatosi in loco (vicinissimo alle sue attività alberghiere e culinarie) ha notato un enorme parco con uno splendido minigolf, non utilizzato, considerato che l'età media dei frequentatori è sugli 80 anni. Ecco l'idea, semplice come tutte le grandi idee: utilizzare la piscina come scarico delle acque radioattive dell'impianto nucleare, mentre nel parco del minigolf si costruirà una enorme discarica per accogliere la monnezza di Bassolino.
Dice il capo dei celti. Chi vuoi che se ne accorga ad Arta e, comunque son dei sotans.

dal vostro inviato in zona di guerra

3 commenti:

Anonimo ha detto...

caro inviato, ci tengo a precisare che l'individuazione del sito per nuclearizzare la gens celtica, era stata da me resa nota tempo fa.
Con la differenza che mentre tu ti occupi di piscine e smaltimento, io avevo notizie precise sulla volontà di costruire la centrale nell'area di maggior rischio sismico. All'Università celtica è anche partita una specializzazione che studia le misure necessarie per incrementare il rischio sismico e far lavorare di più le imprese edilizie.

Anonimo ha detto...

Naturalmente aspetto qualche vantaggio: oltre ai tornei di dama, bisogna fare quelli di scacchi e di briscola. Il prof. sindaco sarà d'accordo.

Anonimo ha detto...

con l'indulgenza delle gentes minores.