domenica 6 luglio 2008

Diario intimissimo di una figlia ingrata

...però petente ci sta bene...

Ciò raccontato, cosa ne pensate delle mie scarpe? Ed è solo una parte di un tutto più ampio...

3 commenti:

maria ha detto...

Cara Fran, l'unica differenza è che la mia non si muove di casa se non per andare a messa, perchè la patente le è sempre stata preclusa dalle convenzioni sociali. Ma tu pensa che mi telefona per sapere che cosa ha mangiato a pranzo mio figlio, se ho messo nel piatto le necessarie calorie. Che mi telefona per sapere che ora è e che giorno è. Che mi telefona 4 volte al giorno per espormi i risultati della visita oculistica a cui l'ho accompagnata io. Che mi telefona per sapere dove è andata mia nipote con gli amici. Che mi telefona per sapere se mia figlia si sposa e che cosa, naturalmente, ha fatto da mangiare a Parigi.
Mania totale di controllo totale(cattolico).
Ma quello che mi fa incavolare di più è che mi venga detto:-Chissà come saremo noi! bisogna avere pazienza-
Noi semplicemente non avremo nessuno da tormentare. Loro sono fortunate e non sanno neppure questo.
Belle le scarpe!

Anonimo ha detto...

Ecco, mi hai capito esattamente come io capisco te! Sarà perchè ho caldo, ma la voglia di strangolarla è tanta e tale che mi permetto anche sfoghi al limite della decenza. Perchè di queste cose non parliamo mai. Perchè la mamma è la Mamma e io mi consolo pensando che ho solo questa, unica e irripetibile. Che mi ha torturato e continua a torturarmi da più di 50 anni in nome dell'amore materno, poi del cuore di nonna, e spero solo di non dover assistere a un suo impegno così pressante nel ruolo di bisnonna.
Anche lei con l'ossessione monomaniacale per il cibo e le calorie e alcune aggiunte devastanti sulla sessualità delle nipoti(siccome mio padre era laico è uscita dagli schemi della chiesa e a polipo si espande anche altrove). E io ho caldo e sono stufa. Parlavo di nozze per non parlare d'altro.

Anonimo ha detto...

Ah, per inciso: sono le 19 e 30 e non sappiamo dov'è (io e mia sorella, il problema non deve riguardare mio fratello che, poverino, è sposato e non può essere tormentato dalla madre, sennò la moglie s'arrabbia)