giovedì 20 dicembre 2007

Il curriculum del generale.

George Grosz - "Stützen der Gesellschaft", 1926, Staatliche Museen Preußischer Kulturbesitz, Berlin

L’addio alla Guardia di Finanza del generale Roberto Speciale è stato tutt’altro che onorevole, anzi decisamente inglorioso. La magistratura indaga sul suo uso disinvolto dei mezzi dell’arma e sulle sue incongrue frequentazioni politiche; il suo successore, pur rivendicando anni di amicizia, ne deplora la condotta e la sua lettera di dimissioni è universalmente considerata un pastrocchio sotto il profilo legale ed un’offesa agli apparati dello Stato.

C’è da domandarsi cosa spinge un militare di tal rango (e di una certa età) ad imbrattare la propria immagine proprio al momento di ritrarsi in pensione.

La risposta l’ho colta per caso ascoltando su “Blob” le parole pronunciate da Speciale alla trasmissione di Ferrara: “Posso essere ancora utile al paese, penso di entrare in politica.”

Ah, ecco! Adesso è tutto chiaro. Essere stato generale non basta per guadagnarsi un seggio in parlamento (ce ne sono tanti di generali, perché proprio lui?), ma se al curriculum aggiungiamo un’inchiesta per abuso di ufficio e per corruzione, più qualche accusa di infedeltà allo Stato e di scorrettezza istituzionale, allora si può fare.

5 commenti:

Amy ha detto...

Finalmente un post serio, non se ne poteva più :)

Unknown ha detto...

allora c'ha ragione grillo. insomma il signor speciale, dopo aver sentito la puza, ha chiesto aiuto al centrodestra che di inquisiti se ne intende, e siccome si intende anche di come salvarli gli ha offerto un posto da futuro parlamentare e la possibilità di salvarlo da una condanna in cambio di far casino contro l'attuale governo.

ormai dire che schifo ha perso di valore in quest italia...

http://blog.libero.it/rigitans

maria ha detto...

Anch'io ho sentito le parole di Speciale alla trasmissione tv.
E mi ha colpito la parola "Ancòra" per il suo tono nostalgico ed evocativo...da Paradiso perduto.
Mi è venuta in mente l'immagine del Mondo della Luna- l'altro Mondo, speculare al nostro- descritta da Ludovico ferrarese mio concittadino, in cui nelle selve "ancora" danzano ninfe..."ancora" esiste fiducia e bellezza (quella che salverà il mondo,tanto per intenderci).
Questa è una confessione dovuta alla tristezza, non alla sorpresa!

Anonimo ha detto...

Anch'io, in qualità di Ritanna's fan , sono un fedele telespettatore di Ottemezzo e ho visto la puntata con il generale.

Una nota sul piano formale della lettera di dimissioni.
Il generale nella trasmissione sosteneva che essendo lui un generale delle FF.AA. dipende gerarchicamente dal Presidente della Repubblica e che quindi si è comportato correttamente. Tuttavia la GdF è sì un corpo armato, ma non appartiene alle FF.AA. (Esercito, MArina, Areonautica e Carabinieri da quando questi sono diventati arma), e dipende dal ministero dell'Economia. Quindi funzionalmente e operativamente, come comandante della GdF, il generale dipendeva dal Ministro . Poichè si è dimesso da comandante della GdF la lettera di dimissioni doveva essere spedita al Ministro e non al Presidente della Repubblica (che infatti l'ha girata al Ministro e al governo).

ciao

Anonimo ha detto...

Il punto è che, per la forma pubblica data alle dimissioni, il destinatario è stato scelto in modo da rimarcare una sorta di indipendenza dal governo, come se il generale non ne riconoscesse l'autorità.