martedì 18 dicembre 2007

E che ca%%o, anche la Spagna!


Nonostante il migliore dei governi possibili, nonostante il miglior ministro dell'economia possibile, nonostante la migliore coalizione possibile, nonostante il migliore partito nuovo possibile, nonostante le mille riforme realizzate, purtroppo malamente comunicate alla popolazione... (nella foto la ex fidanzata spagnola del dr. Paolo Berlusconi)


Il nostro Paese scivola anche nella classifica della Banca Mondiale.


Si avvera la previsione di Zapatero, del settembre dell'anno scorso
Ricchezza pro-capite, la Spagna sorpassa l'Italia


di FRANCESCO MIMMO



ROMA - Zapatero ci aveva scommesso su. E ora il sorpasso della Spagna sembra prendere corpo. Almeno in termini di ricchezza dei cittadini. Ieri Eurostat (l'istituto di statistica europeo) ha certificato l'accelerazione della Spagna nella classifica del Pil pro-capite (in pratica il potere d'acquisto) che scavalca così l'Italia che pure rimane sopra la media della Ue. Gli italiani, secondo le statistiche Ue, l'anno scorso sono risultati un po' meno ricchi sia rispetto al 2005 sia al 2004. Fatto 100 il valore medio Ue, in Italia il Pil per abitante del 2004 è stato 107, nel 2005 si è abbassato a 105 e nel 2006 si è fermato a 103. In Spagna invece lo standard di potere d'acquisto ha visto un progressivo avanzamento nei tre anni presi in considerazione, per passare da 101 del 2004 fino a 105 del 2006. Al primo posto per ricchezza si conferma il Lussemburgo con un Pil pro-capite pari a 280 (era stato di 254 nel 2004). In calo invece in Germania (da 117 del 2004 a 114 del 2006). Stessa sorte per la Gran Bretagna (da 122 a 118). Stabile la Francia (111), poco sopra la media dei paesi che hanno aderito alla moneta unica che nel 2006 è stato pari a 110 (111 nel 2004). In fondo alla classifica ci sono Romania (34 nel 2004 e 39 nel 2006), e l'Albania (21 nel 2006) inserita come paese candidato alla Ue. "La Spagna già supera l'Italia nel Pil pro-capite", annunciavano ieri euforici i media spagnoli commentando i numeri Eurostat. Dati che sembrano andare decisamente nella direzione prevista dal premier spagnolo Josè Luis Zapatero che a settembre dell'anno scorso aveva pronosticato una Spagna sopra l'Italia (e addirittura sopra la Germania) in quattro anni in termini di Pil assoluto. Il Prodotto interno lordo spagnolo, infatti, cresce a un ritmo doppio rispetto a quello italiano: nel 2007 si prevede una crescita del 3,8%, nel 2008 del 3% per una contrazione dell'edilizia, settore trainante dell'economia spagnola colpito dalla crisi dei mutui.
Un segnale negativo, dunque, per l'Italia. Che conferma il quadro pessimistico che del Belpaese ha dato il New York Times (che ha parlato esplicitamente di "declino"), ma anche il Censis nel Rapporto 2007 pubblicato a inizio mese. E come se non bastasse ieri ci si è messa anche la Banca mondiale che ha stilato una classifica del potere d'acquisto di 146 paesi nel mondo, calcolando Pil, tasso di cambio e inflazione. L'Italia è nona, superata da Russia e India. E ormai anche il Brasile si fa sotto.

5 commenti:

francoclaudio ha detto...

Questo non è più un pluriblog, è diventato una grandinata di blog, che provoca cefalea, vertigini, tosse stizzosa e irsutismo.
Per quanto riguarda ricchezza e qualità di vita, non può esistere un paese dove non si è in grado di reperire entro ventiquattro ore un paio di camion di sabbia. Così si va a remengo tutti.

Anonimo ha detto...

Sono tutte fandonie. In Italia si guadagna molto di più e si sta nettamente meglio che in Spagna.

Anonimo ha detto...

Precisiamo.
Qui a Trieste non grndina, soffia la bora forte forte, ma non abbastanza da buttar giù le installazioni Di Piazza.

Anonimo ha detto...

comunicazione maestosa, anzi, maestose.

Anonimo ha detto...

Italia = Calidad de vida