martedì 11 dicembre 2007

dopo il cammello triestino l'ircocervo nazionale.


Nel 1945 buona parte della migliore cultura italiana era liberalsocialista e azionista, ma un paio d'anni dopo i seguaci di Carlo Rosselli e Guido Calogero si erano dispersi. Qualcuno aveva raggiunto Ugo La Malfa nel Partito repubblicano, altri avevano aderito al Partito socialista, molti avevano scelto il Partito comunista. Il maggior filosofo liberale italiano, Benedetto Croce, li aveva seguiti con sguardo scettico dalle finestre di palazzo Filomarino e aveva dichiarato, con sentenza inappellabile, che il liberalsocialismo era soltanto un ircocervo, vale a dire un animale mitologico e fantastico, per metà capro e per metà cervo.


Bene, oggi con la creazione del partito democratico e del partito (o popolo) della libertà e con l'invenzione della legge elettorale ceccantibus (ex vassallum) si è realizzato il biircocervismo, che fa uscir di capa tutto il resto dei partiti e partitini e singoli parlamentari.

La SIR - Servizio Informazione Religiosa On line concorda. http://www.agensir.it/pls/sir/V2_S2DOC_A.a_autentication?tema=Quotidiano&oggetto=143326&rifi=guest&rifp=guest, in particolare con l'affermazione: di qui dovrebbe ripartire il dibattito e la progettazione istituzionale. Da un sano realismo politico, consapevole della storia recente. Una democrazia matura ha bisogno di partiti forti: di qui quel riordinamento di cui si stanno intravedendo le linee.


Con il biircocervismo, un’operazione multisensoriale (suoni, odori, colori) facciamo contenti sia la Binetti che Ferrara. E non è poco.

5 commenti:

Amy ha detto...

Sarebbe importante, con queste prospettive, affrontare seriamente il problema del conflitto d'interessi e dell'accesso all'informazione anche da parte delle minoranze rappresentate in parlamento e no.

Estrema Riluttanza ha detto...

questa migrazione a destra dei post mi confonde. Non si potrebbe tornare alla solita interfaccia?

mf ha detto...

che posso fare? quando un autore si confonde, devo eseguire.
Amy, il conflitto di interessi non esiste più ed ognuno s'arrangia come vuole. Magari con la rete, accessibile a tutti e proprio per questo malvista da tutti i poteri, fino al quinto.

maria ha detto...

Dove è sparito l'Ircocervo che poi è la Chimera di Arezzo?
Mario e Benedetto-in-Croce hanno bisogno di chiarimenti: ha ragione Admin, teniamoci il Cammello e spostiamoci in modo coerente a sinistra.

maria ha detto...

Chissà che cosa avevo clikkato! l'ircocervo è ricomparso: la metà liberale è il caprone o il cervo?
Vedi che Benedetto era un incosciente, solo compiaciuto delle sue battute di un classicismo stantio e vanitoso. Trovo invece confortante il sano realismo sul bisogno dei partiti forti, suggerito dall'organo di osservazione religiosa.
E' la conferma che, per costruire il futuro, bisogna partire dai manifesti, dai proclami e dalle crociate.
E per il bestiario mitologico, basta guardarsi intorno: Bondi, Schifani, Larussa, assessori locali...ecc.