martedì 11 dicembre 2007

TIR. prova di governo


Autotrasporto: precettazione, Bianchi emette ordinanza
11 dic 19:07 da Corriere della sera ultima ora
Economia
ROMA - Alessandro Bianchi, ministro dei Trasporti, ha emesso un'ordinanza per la limitazione del fermo dell'autotrasporto, proclamato da Cna Fita e Confartigianato Trasporti, che ora dovrebbe terminare entro la mezzanotte di oggi. (Agr)



CRONACA da repubblica.it

I disagi per i cittadini e per chi deve muoversi in auto.

Impossibile consegnare frutta,verdura, latte, giornali.

E saltano anche alcune prime teatrali
Strade bloccate, distributori chiusie scaffali vuoti nei supermercati
La Fiat mette ventiduemila lavoratori in libertà: rischio cassa integrazione
Strade bloccate, distributori chiusie scaffali vuoti nei supermercati"


ROMA - Frutta, verdura, latte, carni, formaggi, pane. Non solo prodotti alimentari, ma anche carburanti, giornali e tantissime altre merci. Aumentano di ora in ora in tutta Italia i disagi per i cittadini costretti a subire le conseguenze dello sciopero dei Tir, che non riguardano solo generi di prima necessità. Le lunghe code dei camion hanno bloccato punti critici di strade e autostrade, impedendo il passaggio e l'ingresso nelle piccole e grandi città di privati automobilisti e dei piccoli trasportatori. L'Italia rischia la paralisi e da più parti arrivano messaggi di allarme e lunghe liste dei danni.

Benzina. I problemi per i consumatori riguardano per ora soprattutto i carburanti. Già da questa mattina si sono formate lunghe code ai distributori. A metà giornata, secondo i dati forniti da Confesercenti, l'80% delle stazioni di servizio aveva chiuso e con il passare delle ore le scorte si sono esaurite anche in molti impianti sulle autostrade mentre i gestori hanno lanciato l'allarme per i mezzi di soccorso.

C'è poi l'incubo degli scaffali vuoti. Le difficoltà nell'approvvigionamento si fanno sentire in modo particolare nei reparti dei prodotti freschi dei supermercati. Frutta e verdura. Gravi i danni delle aziende agricole che producono merci deperibili, come frutta e verdura, che invecchiano e rischiano di marcire nei magazzini. Il blocco dell'autotrasporto costa oltre 200 milioni di euro al giorno per l'agroalimentare (latte, frutta, verdura, carne) secondo i dati forniti dalla Cia, Confederazione italiana agricoltori, che parla di conseguenze gravissime visto che circa l'85% dei trasporti di derrate viaggia su gomma. I danni maggiori riguardano il settore dell'ortofrutta: la frutta è rimasta nei magazzini, mentre gli ortaggi e le verdure raccolte andranno distrutte. Un altro settore a rischio è quello del latte. Più del 40 per cento del prodotto è rimasto nelle stalle e il 50 per cento di questo andrà distrutto in quanto non sarà possibile conservarlo. Saltano così le consegne all'industria e, quindi, alla distribuzione. Non drammatica, prosegue la Cia, ma certamente difficile è anche la situazione sul fronte della carne: quella invenduta è rimasta immagazzinata nei frigoriferi.
Strade e autostrade. C'è poi il dramma di chi deve viaggiare in auto: se non ha problemi di rifornimento di carburante, deve fare i conti con rallentamenti e blocchi su strade e autostrade. Vista la situazione, la società Autostrade per l'Italia consiglia di informarsi prima di partire attraverso il call center (840-04.21.21) e di seguire gli aggiornamenti relativi alla viabilità diramati da Isoradio 103.3. Tra i punti più critici, come già ieri, Ventimiglia, con oltre duemila Tir fermi tra la barriera dell'A10, l'autoporto, il parco merci e le zone limitrofe. Sulla A1 chiuso il bivio all'altezza della diramazione Roma nord in entrambi i sensi di marcia: per raggiungere la capitale rimane comunque consigliata la bretella della A1 e la A24 Roma-Teramo come percorso alternativo. Disagi anche in Veneto: sulla tangenziale di Mestre un serpentone di Tir lungo dieci chilometri ha rallentato il traffico. Problemi analoghi in Calabria, Trentino, Friuli.

Rischio cassa integrazione. Il mancato arrivo delle merci ha costretto la Fiat a sospendere la produzione e nei soli stabilimenti automobilistici del gruppo sono stati messi in libertà oltre 22.000 lavoratori (di cui 17 mila nel settore auto). In questi casi l'azienda prova a recuperare la produzione persa, ma se non riesce chiederà l'intervento della cassa integrazione, come è già accaduto a diverse fabbriche dell'area industriale della Val di Sangro (Chieti) che oggi sono rimaste chiuse.

Distribuzione dei giornali. Il blocco dell'autotrasporto ha conseguenze anche sulla distribuzione della stampa. "Contrariamente a quanto avvenuto in analoghe circostanze in passato" scrive in una nota la Federazione degli editori, "gli scioperi attualmente in corso impediscono la regolare distribuzione sia di prodotti farmaceutici sia dei giornali quotidiani e periodici. La Fieg ha espresso pertanto la propria preoccupazione e l'invito a fare in modo di assicurare ai cittadini il diritto all'informazione garantito dalla Costituzione".

La cultura. La serrata degli autotrasportatori ha altri effetti inaspettati ma non meno importanti: il blocco della spedizione delle scenografie ha provocato il rinvio ad aprile dello spettacolo "Faust" di Goethe diretto da Glauco Mauri, in programma al teatro Chiabrera di Savona da stasera a giovedì. Per mancanza di scenografie è stata annullata anche la prima dello spettacolo "Il sindaco del rione Sanità" al teatro Quirino di Roma, prevista per questa sera. A Bari non sono arrivati arredi e scenografie e, per questo, non si terrà più domani lo spettacolo previsto al teatro comunale Piccinni "Maria Stuart", con Anna Bonaiuto e Frederique Loliée per la regia di Andrea De Rosa. A Napoli è invece confermato il debutto della "Trilogia della villeggiatura" di Carlo Goldoni, diretto e interpretato da Toni Servillo, che andrà in scena domani al teatro Mercadante anche senza scenografie e costumi. (11 dicembre 2007)


A me queste manifestazioni ricordano gli scioperi in Cile prima della caduta di Allende e la presa di potere di Pinochet.

La gente, per la strada e nei bar, dice: bisogna mandare l'esercito.

Su queste cose, più che sulle beghe della legge elettorale, si misura la capacità di una coalizione di governare.

Vediamo se la precettazione del ministro Bianchi (Rifondazione comunista) funzionerà.

Se no, qualcuno dovrà pur dire quali siano gli interessi (valori) prevalenti del centro sinistra in una vicenda che danneggia in tal modo i cittadini e tutti gli altri lavoratori.

Qui sì c'è poco da scherzare.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro amico,
per la precisione ti correggo subito. Il compagno ministro Bianchi è un indipendente in quota PDCI.
Questa sera anche al microfono aperto di Radio popolare è venuto fuori il paragone con il Cile. Altri dicevano che hanno fatto bene. Non so, intanto tornando dal lavoro tutti erano in coda ai distributori, camion rarissimi e tangenziali scorrevolessime.

ciao
Cinghios

maria ha detto...

Notizie da Udine: tutto regolare, la benzina si trova solo nei distributori in entrata, alla fiera di S.Caterina c'era un elefante, all'Università hanno aperto un corso di Giochi Matematici su come taroccare le etichette dei golfini (notizia per le coautrici fregate), hanno perfino ospitato il Dalai Lama.
Il ritorno ieri sera è stato un pò più problematico a causa dei continui avvisi di queue con lampeggio pericolo a tutti i caselli. La queue in effetti era una sola, al Lisert,di camion bulgari e turchi, che non avevano capito bene che avrebbero dovuto disturbare, e non mettersi ordinatamente in fila per lasciare la precedenza alle auto.
Regia del panico...mi dispiace per Bianchi. Qualsiasi cosa verrà fatta, sarà sbagliata.

mf ha detto...

AGGIORNAMENTI
Grazie Cinghios per aver precisato che Bianchi è un ministro comunista vero. Speriamo apra un gulag per camionisti.
Ovviamente i media stanno esagerando, in parte. Ad esempio qui a Trieste i negozi sono ancora pieni di merce e poi ci sono la barachete natalizie colme di maglioncini di cachemire fasulli.
Della precettazione comunista e prodiana i camionisti se ne sono fregati. Questo comportamento leggermente anarchico me li rende un pochino simpatici. Ma solo per questo.
Per lo stato della situazione, leggere http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_12/camionisti_cileni_rizzo_cef27686-a87e-11dc-8e86-0003ba99c53b.shtml, da cui risulta che il capo della rivolta è Paolo Uggè, parlamentare di Forza Italia (partito dei camionisti contro i comunisti?) e già sottosegretario alle infrastrutture con delega alla logistica nel governo Berlusconi. Un caso di conflitto di interessi? Però sembrerebbe che non li abbia curati tanto bene quando era al governo.
Siccome tutti si rifammo alle vicende cilene, manca solo che scendano in piazza le casalinghe con le pentole.
Tutte sciocchezze...molto più interessante la legge elettorale ceccantibus.

Amy ha detto...

La Migliore tiene comunque banco: al primo posto, tra gli articoli più letti del corriere on-line, la sua intervesta sull'abbigliamento top delle esponti del centro destra.

PIUletti (ore 11.00)
1 Minigonna? Quando facevo spettacolo.

2 Camionisti precettati ma i blocchi restano.
3 «La Prima? È stata ripugnante» - ViviMilano

Anonimo ha detto...

Certo Amy,
questo non è sfuggito alla sezione.



Ciao

maria ha detto...

Altre notizie da Manzano (capitale della Sedia da autotrasporto) ore 9.00 dell'11/12: al semaforo sulla statale, gruppi misti di manifestanti (trasportatori e tassisti) con vessilli comunisti-tricolori- verdi e con il volto pavonazzo per la graspe, si fermano rispettando il rosso. Di casalinghe non se ne vedono.
Non è un altro miracolo: fa misurare la distanza che ci separa sia dal Cile che dal resto dell'Italia.
Pinochet, chi era costui?

Anonimo ha detto...

E intanto sul blog di Svech si parla di questo con due giorni di ritardo...

mf ha detto...

Ma Essa, solo qui si scrive senza prima riflettere!